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Autore: King Of My World    03/08/2014    1 recensioni
E' da un po' che sto vedendo questa serie TV ed è la più bella che io abbia mai visto. Oggi mi sono deciso a scriverne una storia, e spero che vi piacerà. Farò all'incirca sei capitoli. Non credo sia molto coinvolgente, io scrivo ciò che mi passa per la testa. Credo di aver fatto bene.
Comunque parlo secondo il punto di vista di Rick, parlerò delle avventure e dei pensieri che lui stesso affronterà. Buona lettura!
Genere: Avventura, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Carol Peletier, Daryl Dixon, Rick Grimes, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stop. Io dovrei essere un combattente, dovrei vincere, ma vincere cosa? Forse un bel niente. Qui si tratta di sopravivenza, non è affatto un gioco. E’ solo un modo per vivere, uccidere chiunque ti blocca la strada per andare avanti.
Il destino sta giocando bene la sua carta, magari perdere sarà la via più semplice.
In questo mondo anche le cose più stupide sono importanti. Non si deve tralasciare niente, forse meglio tapparsi le orecchie con un bel paio di cuffie per non sentire quel rumore fastidioso degli erranti.
Come può tutto questo durare per sempre? Non esiste una soluzione? Perché Dio vuole vendicarsi? Io penso che siano le cattiverie della Terra. Tutta la Terra. Credo sia per questo: soldi, prostituzione, mafia, suicidi, omicidi, bullismo. Queste sono le cattiverie, non gli omosessuali.
Loro sanno amare meglio di noi, non credo affatto che quello sia un male. Come possono dire una cosa del genere?
Nell’antica Grecia, c’erano molti omosessuali, quindi non possono dire che sia un male. No, affatto. Non mi sembra giusto pensare una cosa simile. Il male è quello di maltrattare le persone, odiarle, ucciderle: questo è il male. Non quello che pensano tutti, ognuno vive come vuole la sua vita.
Ora, però, tutta questa vita sembra impossibile. Loro stanno ovunque, forse questa battaglia possono anche vincerla. Noi no. Non potremmo mai vincerla. Loro sono di più, noi di meno.
Non so per quanto vivrò, ma sento che prima o poi dovrà pur arrivare quel momento. Anche se capiterà, mio figlio già sa cosa fare. Oppure dovrà avere il coraggio di abbandonarmi da qualche parte, lui è forte perché sta crescendo in questo mondo; mentre io sono solo agli inizi, invece mia figlia Judith è nata in un’epoca sbagliata. Crescendo, penso che Carl sappia cosa fare: proteggerla affinché lui potrà.
La felicità di questi tempi è limitata, tutto ciò sembra veramente assurdo. Una vera e propria stronzata. Oramai per loro non c’è più posto all’inferno, forse il male è talmente potente da impadronirsi anche della Terra, quindi non esiste nessun Paradiso? Forse è stata tutta un’immaginazione di noi essere umani.
 
“Cosa pensi? Non fai altro che fissarli tutto il giorno!” Mi chiede Carol, mentre interrompe i miei pensieri.
“Nulla, a come ci sono finito qui.” Dico, sembra assurdo ciò che ho detto.
 
Ci sono arrivato con le mie forze, e soprattutto con l’amore della mia famiglia anche se mia moglie non è riuscita a continuare quest’avventura.
Avrei voluto fare qualcosa in quel momento, ma aveva rotto le acque assieme a Beth e Carl. Loro due non erano in grado di mantenerla in vita e quindi mio figlio ha fatto il suo dovere: far nascere sua sorella. E’ stato coraggioso, lo ammetto. Questo è stato quello che ha potuto fare, ha coraggio e forse ne ha più di me.
 
“Mi piacerebbe non essermi mai svegliato in quell’ospedale, non era meglio che dormissi per sempre?” Chiedo a Carol, senza nemmeno pensare che lei sicuramente sarà contro a ciò che ho appena detto.
“Non penso che io sarei qui, ma nemmeno gli altri. Quindi liberati da questi brutti pensieri, sei una brava persona e capisco ogni tua azione. Anche quella di cacciarmi per un paio di giorni, ma comunque alla fine siete venuti a cercarmi. Non potrei mai avere niente di meglio.” Risponde, mentre mi lascia a bocca aperta per le sue parole.
 
Mi sento un perfetto idiota, anche perché non volevo io andarla a cercare ma Daryl. E’ lui quello bravo, non io. Io sono sempre contro. E questo Carol dovrebbe capirlo e invece no.
 
“No Carol, non l’ho voluto io, ma Daryl e Carl.” Dico, mentre mi tocco i capelli.
“Non ci credo, sono dell’idea che tu mi volevi qui. Credo poco a quello che dici, tu parli sempre con la testa ma mai con il cuore e per una volta cerca di provare un po’ di compassione. Forse magari un giorno le cose saranno più semplici, comunque pensaci. Ora vado, devo raccontare ai bambini come difendersi se si troveranno davanti a uno zombie. Purtroppo viviamo in questo mondo, e anche i bambini dovranno imparare come fare. Cerca di capirlo Rick, il nostro mondo è finito da un bel pezzo.” Mi sussurra mentre io cerco di capire le sue parole.
Forse un giorno capirò tutto questo, ora è meglio andare a prendere delle provviste per sopravvivere.
   
 
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