Shattered.


And I've lost who I am,
and I can't understand
Why my heart is so broken,
rejecting your love,
without,
love gone wrong; lifeless words carry on
But I know, all I know's that the end's beginning
who I am from the start,
take me home to my heart
Let me go and I will run,
I will not be silent,
all this time
spent in vain; wasted years wasted gain
All is lost but hope remains and this war's not over
There's a light, there's a sun
taking all these shattered ones
To the place we belong
and his love will conquer all.

-Shattered, Trying yesterday


Ti svegli una mattina e non sai chi sei.
Ti senti vuoto, vulnerabile.
Come un usignolo impaurito senza più la forza di cinguettare libero nel vento.
Come un'anziana signora che non ricorda più nulla di sé, se non un aria di Mozart suonata e risuonata su un usurato pianoforte.
Cos' è il tempo quando noi siamo solo polvere abbandonata alla balìa del vento?
Le persone che ami sono andate via e sono cambiate, le cose su cui potevi contare sono state cancellate, il mondo che conoscevi non solo non esiste più, ma sembra che non sia mai veramente esistito.
Come un sogno da cui irreparabilmente cerchi di scappare.
Solo.
Nascosto.
Impaurito.
Ti svegli e scopri che tutto ciò che hai vissuto era un sogno.
Irrefrenabili le lacrime sgorgano dal tuo viso.
E ti senti così solo di fronte all'immenso.
Come le minuscole formiche che si inchinano alla maestosità dei grattacieli.
Penso ad Adamo e Eva nella loro prima mattina fuori dal giardino dell'Eden.
Penso a Dean Winchester che si risveglia dopo aver passato quarant'anni all'inferno.
Penso a me . Quando ogni mattina mi sveglio nello stesso letto.
Bloccati nella stessa routine.
Come una favola raccontata più volte ai bambini.
Senza scampo.
Confusi.
Solo inutili esseri che si inchinano all'immensità del tempo.
Come formiche e grattacieli.
In frantumi.