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Autore: ElenSofy    03/08/2014    3 recensioni
Un ragazzo dai capelli rossi che sembra non avere regole, una ragazza molto studiosa che invece le regole le rispetta, poi un tradimento...
Forse il destino sceglie con chi dobbiamo stare, ma a volte capita che il destino ci fa soffrire, facendoci amare qualcuno che non ci merita...
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Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Lettera da un’innamorata

Caro Fred,
da quando ti ho conosciuto sempre più spesso pensavo che non mi sarei mai potuta innamorare di uno come te.
Troppo fuori dagli schemi, troppo incurante delle regole per i miei gusti. E invece eccomi qua, a scrivere su questa pergamena tutto quello che non riesco mai a dirti guardandoti negli occhi.
Capisco che per te sono soltanto il prefetto che rovina i tuoi affari, proibendoti di somministrare qualche intruglio inventato da te e tuo fratello ai novellini del primo anno, ma devi sapere che lo faccio solo per provare l’emozione di starti per qualche minuto vicina.
Tutti i giorni fino ad adesso mi sono ripromessa di prendere coraggio e parlarti, ma non ce l’ho mai fatta.
E allora ho deciso di scriverti!
Mi domando ancora se sia la cosa giusta da fare: chissà se uno come te potrebbe mai essere innamorato di una “secchiona” come me.
A me piace tutto di te, dalla punta dei tuoi capelli rossi alla punta dei tuoi piedi, compreso e soprattutto il carattere.
Mi piace quando sorridi, quando hai le battute sempre pronte, quando ridi e quando scherzi con tuo fratello.
Mi piace il tuo menefreghismo verso la scuola…sì, mi piace!
Ti potrà sembrare strano che Hermione Granger, la migliore studentessa del suo corso ti possa rivolgere un’affermazione del genere, ma è la verità: se non ti interessa niente di scuola, evidentemente hai altri progetti per la tua vita e questo mi piace di te.
Riesci a pensare al futuro, a quello che farai nella vita con una punta di ironia che non guasta mai.
Hai in mente di aprire un gigantesco negozio di scherzi insieme a tuo fratello e potresti essere la persona più fortunata del mondo magico.
Sai seguire i tuoi sogni e cerchi di avverarli, senza paura di poter sbagliare.
Vai dritto per la tua strada e non ti fai troppe domande, come invece fa la sottoscritta.
Questo mi piace di te ed è proprio per questo che credo di essermi innamorata.
Ti prego, non mi prendere per pazza quando leggerai questa lettera e non ridere.
Tutto ciò che ho scritto viene dal profondo del mio cuore…
Se non vorrai rispondermi, lo comprenderò…
Con amore,
La tua Hermione

Hermione poggiò la piuma sul tavolo, chiuse l’inchiostro e cominciò a infilare la lettera nell’apposita busta.
Le mani le tremavano per la paura di dover consegnare la fatidica lettera.
Adesso era il momento di cercare il ragazzo che poteva essere dappertutto.
Così scese nella Sala Comune e incrociò il suo gemello, George.
“Eii, sai per caso dove si è cacciato tuo fratello Fred?”
“Ehm, dovrebbe essere su alla Torre di Astronomia…perché?”
“Grazie…” gli urlò, prima di scomparire dietro il quadro della signora Grassa.
Le parole “Per Fred Weasley” scritte con l’inchiostro verde risaltavano sul colore giallognolo della busta.
Hermione corse più forte che poteva, salì le scale due a due, che quasi non aveva più fiato.
Fra una mezz’ora sarebbe scattato il coprifuoco che aveva imposto la Umbridge agli studenti di Hogwarts e lei, Hermione Granger non poteva farsi trovare fuori dalla Sala Comune.
Lei era la studentessa più brillante del suo corso!
Ma in quel momento non le importava nulla, sarebbe arrivata in Alaska pur di consegnare quella lettera.
Finalmente era arrivata, con il fiatone ma era arrivata.
La scena che si trovò davanti non era delle più confortanti per lei: Fred e una ragazza dai lunghi capelli biondi si stavano baciando.
Non poteva crederci, lei aveva aspettato tutto quel tempo per dichiararsi ma evidentemente qualcuno era stato più veloce di lei.
La lettera le cadde dalle mani e voltò di scatto le spalle a quella scena.
Nonostante sentisse di essere stata tradita nel profondo del suo animo, sapeva anche che non avrebbe mai amato più nessuno come aveva amato Fred Weasley.

 

Tre mesi dopo

Era l’inizio di Dicembre e già un po’ di neve si era posata sul terreno attorno al cortile della scuola.
Hermione si sentiva meglio ora, le sue paure e incomprensioni erano passate: lei e Fred erano felicemente una coppia, ma nessuno ancora ne era a conoscenza, tranne Ginny ovviamente.
La rossa era diventata la sua confidente personale.
Prima di dirle della relazione con il fratello, Hermione aveva un po’ paura che lei prendesse la notizia male ma adesso sapeva che si poteva fidare di lei.
Sembrava anche contenta di lei e Fred e questo rendeva Hermione ancora più tranquilla.
Dentro di lei, però sorgevano tutti i tipi di dubbi possibili e immaginabili.
Come poteva essere sicura che Fred l’amasse veramente dopo tutte le storie che giravano su di lui?
Fred Weasley può anche essere descritto come il sogno di tutte le studentesse di Hogwarts e qualche dubbio era più che naturale.
Camminava affianco ad Harry e Ron, diretti alle serre di Erbologia.
“E’ la materia che odio di più, miseriaccia!” esclamò Ron, avvolto in una calda sciarpa sicuramente fatta a mano dalla signora Weasley.
“E si nota dai tuoi voti, Ronald!” controbatté Hermione.
Le ore scolastiche passarono velocemente, almeno per Hermione.
Dopo Erbologia, due ore di Pozioni e poi Trasfigurazione.
“Oggi è stato un giorno abbastanza rilassante…” commentò Hermione, mentre stavano entrando nella Sala Grande per il pranzo.
“Per te…” borbottò Ron, prima di scoppiare a ridere insieme ad Harry.
“Hai visto Ginny?”
“No…cioè, sì è là con Luna…perché?” rispose Harry, indicando il tavolo di Corvonero.
“Grazie, ci vediamo dopo…” e Hermione scappò veloce al fianco di Ginny.
I due amici si guardarono con aria interrogativa.
“Cosa avranno da dirsi tutte e due che noi non possiamo ascoltare?”
“Non ne ho idea!” rispose Ron, sedendosi a tavola e riempiendosi immediatamente il piatto di pollo e patate.
Dall’altra parte della tavolata, Hermione e Ginny discutevano animatamente.
“Mi è arrivato un suo gufo!”
“E che diceva?” chiese la rossa, forse la più euforica delle due.
“Ci vediamo stasera al Lago Nero e poi c’era un cuore…un cuore, capito?”
“Oh, Hermione!! Non immaginavo che mio fratello potesse essere così romantico…”
Finito il pranzo, Hermione si mise a fare i compiti, ma era così emozionata che non riusciva a concentrarsi.
Così salì nel dormitorio e subito dopo Ginny la raggiunse.
“Devi stare tranquilla, altrimenti non riesci a goderti il momento…”
Aveva ragione Ginny, doveva stare tranquilla, era un semplice appuntamento a cui mancava mezz’ora.
Quando uscì dal portone era ancora giorno e Gazza stava sorvegliando il portone.
“Alle 6:00 tutti dentro, chiaro?”
“Chiarissimo!” rispose Hermione.
Si stava avvicinando al luogo stabilito, sembrava che le torri del castello infilzassero le nuvole passeggere nel cielo, il sole era coperto.
Nonostante non fosse una bella giornata per via del cielo scuro, per Hermione era il pomeriggio più bello passato ad Hogwarts.
La superficie del Lago si stava ghiacciando, ma era una vista stupenda lo stesso.
Una figura alta comparve dietro un albero, Hermione riconobbe gli inconfondibili capelli rossi.
Mancavano ancora 5 minuti, così la ragazza si fermò.
Il cuore le batteva velocemente, sembrava che potesse scoppiare da un momento all’altro.
Il suo sogno si era avverato: il suo “principe azzurro” la stava aspettando.
Si avviò con passo deciso verso la figura vista prima, ma una forte delusione la colpì nel profondo del cuore.
Il suo “principe azzurro” l’aveva tradita ancora una volta.
Ormai era troppo tardi per rimediare, si avvicinò al rosso e un sonoro schiaffo colpì la sua guancia.
“I miei dubbi erano giusti! Sapevo che non mi dovevo fidare di te, Fred Weasley!!”
E così come era venuta, Hermione si voltò e se ne andò.
Aveva chiusa con lui, le faceva male ma questa era la verità.
“Hermione, aspetta!!” Fred le urlava dietro, tentando di raggiungerla. “Ti devo dire una cosa…”
“IO, INVECE, NON HO NIENTE DA DIRTI!!”
“Ti prego…”
Erano arrivati al grande portone di quercia, ma prima di rientrare Hermione si voltò e guardò il ragazzo dritto negli occhi.
“E’ stata una sciocchezza, Hermione…io ti amo veramente!!” sussurrò Fred.
“Io ti amavo, ma ora non più… mi hai deluso, Weasley!”
E si allontanò per sempre dalla sua vita.

La guerra ti ha portato via

La Sala Grande era irriconoscibile, barelle e corpi distesi dappertutto sul pavimento.
Hermione riconobbe alcune compagne di Corvonero e Tassorosso, poi il cuore si fermò per una frazione di secondo mentre percorreva il lungo corridoio delimitato dai tanti morti e feriti.
I corpi di Lupin e Tonks giacevano uno accanto all’altro, le mani intrecciate in quella che doveva essere stata una calda stretta.
Una lacrima scese a rigare la guancia, ma Hermione Granger non poteva permettersi di essere debole.
Non ora che stava per finire tutto e che mancava poco a distruggere per sempre Voldemort.
Così proseguì, ma non riuscì a contenersi: una testa rossa era circondata da altrettante teste rosse.
Velocizzò il passo fino a che arrivò davanti l’ultima barella: la signora Weasley le corse incontro e l’abbracciò forte.
“Chi…chi è, Molly?” chiese con un filo di voce.
“Fred…”
Sentito il nome, Hermione si gettò per terra, con la mano destra poggiata sul suo petto che ormai non poteva più alzarsi ed abbassarsi.
L’altra mano toccò la sua mano ormai fredda: aveva qualcosa stretto nel pugno destro.
Hermione prese il pezzo di pergamena e riconobbe l’ultimo parte della SUA lettera, quella lettera che gli aveva mandato qualche anno prima.
Accanto al suo nome c’era scritto:” Anche io ti amo e ti amerò per sempre. Tuo, Fred”.
Una lacrima scese e bagnò la pergamena.
Poi si alzò e se ne andò via, con la pergamena ancora tra le mani e il suo volto, i suoi capelli rossi, la sua risata ancora impressa negli occhi.

  
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