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Autore: Kyasarin    03/08/2014    7 recensioni
Quando l'amore e la guerra si incrociano insieme. Quando uno dei due innamorati rischia la vita. Quando l'amore muore con l'arrivo di una ferita. Quando solo l'amore può far guarire.
Genere: Fluff, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DIVISI

Il giorno dopo tutto il villaggio, compresi i draghi, si riunì nella sala grande. Stoick salì sul tavolo. Tutti discutevano sul da farsi. Hiccup, Astrid e tutti i loro amici stavano aspettando la decisione del capo.

-Ascoltatemi tutti! L'isola di Alvin si trova a nord di Berk, quindi Hiccup, Moccicoso, Testabruta e Testaditufo e il gruppo dei guerrieri che sono rimasti qui l'altra settimana partiranno verso il nord dell'isola. Invece, Astid, Gambedipesce e i guerrieri rimasti rimarranno qui.

Hiccup e Astrid si guardarono. Non volevano separarsi. Il ragazzo andò dal padre.

-Perchè vuoi lasciare qui Astrid? È un'ottima combattente. Abbiamo bisogno di lei e di Tempestosa.

-E perchè la vorresti portare con te?

-Papà è molto brava e forte. Ci darebbe una mano.

-Perchè non dici a tuo padre la verità, Hiccup?

Disse una voce. Era proprio il vecchio Mildyu.

-Non abbiamo tempo per i tuoi borbottii sui draghi, Mildyu.

-Non c'erano nulla i draghi. Chiedi al tuo ragazzo perchè non si vuole dividere dalla sua ragazza.

-Lo sanno tutti che noi stiamo insieme, Mildyu.

Disse Hiccup, avvicinandosi al vecchio.

-Di la verità a tuo padre. Non credi di aver già disubbidito abbastanza alle regole della nostra comunità?

Suo padre si avvicinò a Mildyu.

-Senti, Mildyu. Se devi proprio darci noia in questi momenti così delicati...

-Non lo capisci?

Si avvicinò al ragazzo.

-Tu ti sei unito a questa ragazza.

Disse, indicando Astrid. Tutti rimasero stupiti. Anche Stoick, che fissava il figlio con il suo tipico sguardo truce.

-È la verità?

Chiese Stoick. Anche gli Hofferson si avvicinarono alla figlia. Hiccup e la ragazza si guardarono. La ragazza gli fece il cenno del via libera. Decisero di dirglielo.

-Hiccup, non te lo chiedero una seconda volta: è la verità?

Hiccup abbassò lo sguardo e Stoick capì tutto.

-Avete disubbidito a una delle regole dettate da Odino!

-Papà, ti prego...

-Questa è l'ultima volta che vi vedrete. Finita questa guerra faremo in modo che voi due non vi vediate più.

-Cosa? No papà ti prego...

-Spero non trasgrediate ad ulteriori regole. Ora andate tutti. Abbiamo avuto abbastanza delusioni per stasera.

Tutti uscirono dalla sala. Hiccup e Astrid si guardarono, pensando fosse l'ultima volta.

-Non ci posso credere che proprio tu hai disubbidito a una delle regole più importanti.

Disse Stoick, sbattendo la porta.

-Papà, lasciami...

-Hai disonorato tutta la famiglia. Sia la samiglia Hofferson che la nostra. Ti rendi conto?

-Papà, se per diventare il capo non posso amare la persona che forse non rivedrò più, allora non voglio diventare il capo.

Hiccup andò verso la porta.

-Dove vuoi andare?

-Vado a farmi un giro con Sdentato.

Uscì e salì sulla groppa del Furia Buia.

-Andiamo amico.

Il drago si alzò in volo. I due amici raggiunseto uno dei picci più alti dell'isola, dove di solito Hiccup e Astrid si ritiravano per stare da soli.

Hiccup scese dal drago.

-Io rimarrò un po' qui.

Poi hiccup udì dei passi molto pesandi. Probabilmente un drago che camminava reggendosi su due zampe. Vide un Uncinato Mortale avvicinarsi e lo riconobbe subito: Tempestosa.

-Hey, piccola, cosa ci fai qui?

Le accarezzò il muso. Il drago gli annusò il viso.

-Dov'è Astrid?

Il drago si girò verso la cascata e spuntava dalla roccia. Lì c'era la ragazza, che si stava asciaquando il viso.

-Voi andate a fare un giro.

Hiccup si allontanò dai draghi.

-Astrid!

La ragazza si girò e vide Hiccup venirle incontro.

-Hiccup!

I due si abbracciarono stretti. Quando si divisero, Hiccup notò un rossore strano sul viso della ragazza.

-Che cosa ti sei fatta al viso?

-Oddio si nota tanto?

-Direi di si. Cosa ti sei fatta?

-Mio padre.

-Non dirmi che... ti ha tirato uno schiaffo.

-Lo sai che ho preso da lui la mia pericolosità.

-Ha esagerato. Ora io...

-Ora tu rimani qui. Con me.

Disse guardandandolo negli occhi. Hiccup non poteva resistere a uno sguardo così bello, che lo accalappiava come sempre.

-Si io... io rimarrò qui con te...

Si strinsero forte.

-Io voglio che tu sia mia per sempre.

-Ci sono ancora così tante cose cose che non sai di me.

-Eppure io ti conosco da sempre. Conosco ogni sfumatura della tua personalità. Ti conosco così bene che sei diventata una parte di me.

-Perchè vogliono dividerci? È così sbagliato amare? Quando ci hanno divisi è morta una una parte di me. Ti voglio troppo per lasciarti andare così.

Sentì Astrid stringerlo forte. Delle lacrime rigavano il viso della ragazza. Hiccup era incredulo: Per la prima volta vedera la forte, severa e pericolosa Astrid piangere.

-Io... io non ti lascerò. Sto bene solo se ti stringo tra le mie braccia. Ho troppo bisogno della tua voce, del tuo tocco, del tuo respiro, di te e del tuo amore.

-Allora rimaniamo così per sempre. Stretti l'un l'altro.

E detto questo, Hiccup le prese il viso e la baciò con passione, con la luna, le stelle e l'aurora che gli facevano da testimoni. Quelle luci fievoli illuminavano i loro volti, facendoli sentire finalmente in pace. Sapevano che quell'istante sarebbe finito, per il momento pregavano gli dei che il tempo si fermasse. C'erano solo i luccichii lontani nel cielo, gli unici ad accettare quell'amore che nemmeno il lento scorrere del tempo avrebbe mai consumato. Si baciarono ancora e ancora, finchè i loro baci divennero passionali. Caddero in ginocchio, continuando a baciarsi. Hiccup la strinse forte a se, finchè la ragazza si staccò.

-Scusa Hic, ma è meglio di no. Devo andare a casa altrimenti mio padre penserà che sono con te.

-Va bene. Domani partirò per il nord dell'isola. Non so se c'è la farò a dividermi da te.

-Ma domani mattina ci vediamo, vero?

-No, Astrid. Non posso. Dobbiamo salutarci ora.

-C-cosa?

-Hai capito bene.

-No... Hic...

Si strisero forte. Come al solito Astrid stringeva più forte di Hiccup, ma il ragazzo questa volta non replicò. Astrid sentiva una strana fitta al cuore. Era come una premonizione, questa volta sentiva che lo avrebbe perso per sempre.

-Devo andare Astrid.

Disse, sciogliendo quell'abbraccio tenero.

-Se qualcosa andrà storto promettimi che avrai cura di Sdentato, degli altri e dell'accademia.

-Va bene, ma tu promettimi che non andrà storto.

Si baciarono lievemente. Poi Astrid salì su tempestosa e se ne andò, mente Hiccup la guardava allontanarsi.

 

 

 

 

Nota autrice:

Qui Kyasarin, *Piangendo* Ma sono masochista! Mi faccio male da sola! Non posso vederli soffrire ma adoro scrivere queste cose! Da oggi in poi potete chiamarmi Kya la Masochista! Grazie per aver letto questo capitolo e mi raccomando! Recensite! Ciao da Kya la Masochista!

   
 
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