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Autore: Gwenny Shepard    04/08/2014    4 recensioni
Per chiunque la conosca, Rose è una ragazza davvero fortunata,
chi può dire di abitare con la propria sorella, nonchè migliore amica, a New York, a soli 16 anni?
Nessuno però sa che la sua vita cambierà presto,
sarà la fine o l'inizio di qualcosa di speciale?
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.
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Non feci caso al tempo che stavo passando lì dentro, non me ne curavo minimamente, l'importante era scaricare la tensione.
Qando finalmente posai la pistola e tolsi le cuffie, mi accorsi di non essere sola.
-Da quanto sei qui dentro?- chiesi,
-Ti sei calmata?- chiese lui,
-Ho detto, da quanto sei qui dentro?-
-A quanto pare no.. Però sei migliorata molto nel tiro.. Dovremmo farti arrabbiare più spesso!- disse ridendo e avvicinandosi, io presi la mia pistola e feci per uscire, ma lui si piazzò davanti la porta esclamando
-Nonono con quella, e in queste condizioni, non vai da nessuna parte, devi calmarti!-
-Per quanto voglia uccidere qualcuno e distruggere questo dannato posto, non sono così stupida e incosciente da farlo per davvero, ma forse potrei iniziare con te se non mi lasci passare! Perciò levati di mezzo!- gli ringhiai,
-Non lo farai!- rispose lui porgendomi una mano per dargli la pistola.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il tuo problema.
 
-Dove siamo?- chiesi mentre scendevo impacciata dalla macchina, -E non hai freddo? Rimettiti la maglia, non puoi restare in canottiera! Ti prenderai qualcosa!-
-In un bel posto! Seguimi!- rispose solo lui, 
Eravamo in una specie di foresta, il bianco regnava sugli enormi alberi, e il silenzio era interrotto solo dai nostri passi sopra la neve a terra e da qualche uccellino che si svegliava e annunciava l'inizio di un giorno nuovo, 
-Perché ti sei arrabbiato tanto?- chiesi per interrompere il silenzio, 
-Che intendi?- disse aiutandomi a scavalcare un albero a terra,
-Per il calice.. Per il.. Il b-bacio.. Per tutto! Sei sempre arrabbiato con me per qualche assurdo motivo..-
-Io non sono sempre arrabbiato con te!- rispose continuando a camminare, 
-Ok.. Allora perché la maggior parte del tempo sei arrabbiato con me? E perché sei tanto sicuro che vogliano uccidermi? Insomma.. Se mi uccidono che guadagnano? - continuai, lui ignorò la mia domanda ma accennò un sorriso, -Mmm stai sorridendo.. Non c'è nulla da ridere stiamo parlando della mia vita!- dissi con un tono divertito,
-La stessa vita che non fai altro che mettere in pericolo! Lo fai apposta per infastidirmi o ignori i miei consigli per stupidità?- chiese girandosi verso di me,
-Mmm...- risposi ridendo,
-Entrambi!- sentenziò lui,
-Mi stai dando della stupida?- chiesi dandogli una piccola spinta, e facendo una faccia mezza imbronciata,
-Mmm..- rispose cercando di imitarmi, non ebbi tempo di controbattere l'offesa perché inciampai e caddi, ma quando il mio naso fu a un millimetro dal terreno mi sentii tirare su, 
-Dovresti stare più attenta!- disse stringendomi da dietro, sentivo il suo cuore battere contro la mia schiena e il suo respiro sul mio collo ad ogni singola parola, trattenni il fiato nell'attesa che mi lasciasse andare, o almeno dicesse, facesse qualcosa. Di scatto mi lasciò andare e quasi caddi di nuovo tanto mi fidavo e mi ero abbandonata alla sua presa. 
-Scusa!- disse lui mentre riprese a camminare a minimo un metro di distanza da me. Accelerai per raggiungerlo ma riusciva sempre a starmi qualche passo davanti. Camminammo per circa venti minuti in silenzio, finché non ci ritrovammo di fronte a un'enorme cascata che sfociava in un lago circondato da rocce e alberi ricoperti dal freddo velo bianco. Noi eravamo sopra una roccia. Rimasi incantata a bocca aperta. Andrè scoppiò a ridere. E la magia svanì. Lo guardai ridere e involontariamente risi anche io. 
-Perché ridi?- chiesi,
-Ahahahah sei buffa!- 
-Tu scoppi a ridere e io sono buffa?- 
-Oh si!- disse sorridendo. Morivo ogni volta che lo faceva. 
-Certo che sei strano eh! Prima mi tratti malissimo e mi dai della gatta morta, poi mi difendi e mi aiuti a scappare da.. Dai guardiani? O erano angeli? Poi di nuovo la sera del ballo ti arrabbi.. Poi sei gentilissimo, ma appena puoi ti arrabbi, mi dici tutte quelle cose dolci ma ti arrabbi se ti bacio.. Cos'altro potrei fare? Cosa vuoi che faccia? Devo ignorarti? Cosa vuoi da me Andrè?- mi prese per mano esclamando
-Va bene!- e sorridendo si butto giù dalla roccia trascinandomi con se. Durante la caduta non ebbi il tempo di pensare, avrei voluto picchiarlo ma semplicemente mi strinsi a lui, un po' per paura, un po' per riprovare quella sensazione che avevo provato poco prima mentre mi stringeva. 
Quando cademmo in acqua riemersi subito, lui invece no, iniziai a preoccuparmi perché col passare dei minuti non lo vedevo, 
-Andrè! Andrè!- iniziai ad urlare guardandomi in ogni direzione, finché non mi riemerse davanti spaventandomi, 
-Sei un cretino!- gli urlai ancora spaventata dalla sua assenza, -Qual'è il tuo problema?- ma senza che potessi fare troppe storie mi ritrovai le sue labbra sulle mie. Ero imbarazzata, emozionata, arrabbiata, incantata, ma ricambiai il bacio. Finché mi prese il viso tra le mani e delicatamente si allontanò da me. 
-Io non ho alcun problema, sei tu ad avere un problema, io sono il tuo problema..- perfetto, a quel punto sarei anche potuta morire. O forse lo ero già?

-Perché l'acqua è calda? Cioè.. Come fa ad essere calda con la neve?- chiesi tremando mentre apriva il bagagliaio, 
-Magiaaaaa!- rispose aprendo le mani davanti la faccia, io misi il broncio, -Tieni!- mi lanciò i pantaloni di una tuta e una maglia da uomo, 
-Mh, girati!- 
-Oh andiamo ti ho già vista senza vestiti!- 
-Come scusa?- con sguardo accattivante rispose,
-Sei bellissima quando d'estate dormi in biancheria intima per il caldo, ametista..- aveva abbassato lo sguardo sull'ultima parola e poi, dopo essersi messo la maglia che si era tolto appena arrivati, andò alla guida. 
Cercai di vestirmi il prima possibile, sia per il tremendo freddo, che per chiedere spiegazioni. 
-Perché mi chiami ametista?- non rispose, se non per avvertirmi di mettere la cintura, -Andrè?!- silenzio, -Ok! Allora vuoi dirmi che mi è successo la sera del ballo? Almeno questo me lo devi!- di colpo frenò, 
-Smettila di fare domande!- aveva poi sussurrato,
-Smettila di evitarle!- 
-Non è il momento adatto per parlarne!- 
-E quando lo sarà?! Quando mi prenderanno gli Angeli e me lo diranno loro?! Perché saranno assassini, pazzi, e quello che ti pare ma a differenza vostra loro rispondono sempre alle mie domande!- era diventato rosso, potevo giurare di vedere il fumo che gli usciva dalle orecchie. Avevo paura che stesse per saltarmi addosso, ma poi prese un grande respiro e rispose alla mia domanda.
-Ti hanno.. Praticamente.. Ti hanno avvelenata.. Con del sangue.. Il sangue di uno dei discendenti.. Diamine è una cosa troppo complicata da spiegare!- 
-Sono più sveglia di quanto pensi!- si tolse la cintura e poi si voltò verso di me grattandosi quell'accenno di barba che gli era spuntata.
-Quando ti è tornata la memoria?-









 
Non è un miraggio,
sono tortana davvero!
Ahahahahah
Scusate davvero tanto, sono mesi che non aggiornavo,
il problema è che ho avuto troppo da fare
e non volevo pubblicare una stupidata.
Beh fatemi sapere cosa ne pensate con una piccola recensione!
E grazie come sempre a chi recensisce, 
anche se stanno diminuendo :(
Comunque a prestissimo! 

:*
  
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