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Autore: PiccoloDelirio    05/08/2014    1 recensioni
Profumava d'euforia. Aveva il gusto delle promesse sulla mia lingua.
Ora non c'è. Arrossisco d'imbarazzo nel prendere la penna in questa stanza vuota.
- un piccolo sfogo senza pretese
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi ha abbandonata. Perché? mi domando sgomenta. Non l'ho forse venerata, anche quando si materializzava al mio fianco nel sonno, a notte fonda, incastrandomi in un martellante mal di testa di stanchezza? Eppure mi inchinavo, umile serva, le dicevo mia signora. Era il mio culto, la mia religione, dea madre crudele, che fa nascere i suoi frutti per gioco, arbitraria. L'accoglievo, sempre, la rendevo reale in ogni luogo, con ogni mezzo. Ho allontanato gli altri per lei. Profumava d'euforia. Aveva il gusto delle promesse sulla mia lingua. Ora non c'è. Arrossisco d'imbarazzo nel prendere la penna in questa stanza vuota. Rabbrividisco nel sfiorare la carta, i cui pori mi feriscono i polpastrelli. La tastiera mi dà la nausea, il cliccare sembra uno sgradevole cozzare di denti. Le palpebre socchiuse, mi guarda ilare. Traditrice, ingrata, urlo. Forse sbaglio. Nel pensarla mia ragione di vita mi sono ammantata dell'importanza degli artisti geniali, e s'è vendicata, lasciandomi nel buio, gli occhi spalancati, mentre a tentoni la cerco da incapace quale sono.
E ride.
Io l'aspetto ancora.

[piccola flash senza pretese. lo so, non sono la prima a scrivere su questo argomento, ma ultimamente sono queste le sensazioni che provo quando tento di buttare giù qualcosa, e avevo bisogno di sfogarmi.
alla prossima,
PiccoloD.]
  
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