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Autore: Jeremy336    05/08/2014    2 recensioni
Dalla storia.....
- in ogni caso, il portale si chiuderà fra 60 secondi-
Yumi rimase perplessa e stupita per un istante. Davanti ai suoi occhi, uno strano ragazzino aveva appena aperto una strana finestra che mostrava, secondo Elia, lo strano sogno dei suoi amici e per una qualche strana coincidenza, loro erano in pericolo. - sei sicuro che così li aiuteremo?- - si. Sicurissimo.- rispose Elia.
Yumi pensò "ma chi me l'ha fatto fare"poi saltò nel portale e sparì.
Elia rimase solo. Guardò verso la finestra e disse - ok. La stanza è vuota.- saltò anche lui nel portale.
Fù come fare una doccia fredda......
Elia è ragazzo di 13 anni che magicamente si trova catapultato nell'universo di code lyoko.
Come andrà a finire?
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Lunedì 21 Febbraio. Ore 15:43 settore deserto, Lyoko, Fabbrica abbandonata, Francia.

 

 

Elia, Ulrich e Yumi erano seduti in cima alla torre da nove buoni minuti e, mentre il novellino stava, in qualche modo, cercando di infrangere la barriera che impediva il risveglio di Aelita, gli altri due osservavano l'incredibile lotta fra l'energia dell'incantesimo e l'energia del loro compagno.

Era uno spettacolo unico: all'inizio una debole luce viola aveva circondato l'intero perimetro della barriera e, dall'esterno, era gradualmente sopraggiunta un'altra luce, questa volta di colore giallo. Dopo diversi minuti, la quantità di luce color del sole aveva superato quella viola e da quel momento la polvere che circondava Aelita all'interno aveva cominciato ad unirsi alla lotta come stesse cercando di potenziare la difesa. Adesso però la luce gialla aveva preso il sopravvento e la polvere violacea ormai aveva i secondi contati.

“Quando questa storia sarà finita, dovrà informarci in modo dettagliato di questa magia.” pensò Yumi “Però, almeno per questi dieci minuti credo proprio di doverlo ringraziare.” Yumi sorrise dolcemente guardando il samurai mezzo assopito contro la sua spalla.

-Ormai è finita.- disse.

Lui sembrò destarsi.

-Uhm? Ah si!-

-Ti eri addormentato?-

-Quasi.-

Ulrich si stiracchiò.

-Che noia! Finalmente è finita! Non ne potevo più!- disse mettendo il broncio.

-Dai non è stato così male!-

-E invece si! È stato solo tempo perso!-

Il sorriso di Yumi si spense e il ragazzo dopo qualche secondo incerto notò che erano seduti vicini e capì.

-Ehm...no, Yumi.....io non.......- provò a scusarsi ma lei si alzò in piedi.

-Hai ragione, ormai Elia ha finito. Non c'è più ragione di stare qui.-

In quel preciso momento la barriera si frantumò ed Elia aprì gli occhi. Guardò i due guerrieri.

-Che situazione complicata. Serve aiuto?- disse.

Nessuno rispose.

-Ok, ok. Non mi impiccio.-

Elia fece per avvicinarsi ad Aelita ma la geisha lo fermò.

-Adesso ci pensiamo noi!-

-Ok, capisco.-

Yumi si portò al capezzale di Aelita ma appena la toccò, l'effetto della levitazione svanì e l'elfa picchiò delicatamente la testa. Il colpo non era forte ma bastò perché riprendesse conoscenza.

-Mmmm........d-dove siamo?- chiese timidamente guardandosi intorno.

-Siamo a Lyoko.- rispose Ulrich.

-Come stai?- domandò Jeremy. La preoccupazione nella sua voce era palpabile.

-Bene.......penso.......cos'è successo?-

-Poi te lo spieghiamo. Ora bisogna disattivare la torre.-

-Scusate un attimo- si intromise Elia -ma prima del mio risveglio non si vedevano dei bagliori rossi qui?-

-Ma cosa c'entra ora?- rispose Jeremy.

-C'entra. C'è qualcosa che non quadra!-

-E perché?-

-Perché qui io non vedo nessun bagliore, nessuna luce, niente.

-È vero- disse Yumi guardandosi intorno.

-Ma non può essere solo la nostra posizione ad oscurarci il tutto?- provò Ulrich

-Io non credo- rispose Elia e si avvicinò al bordo del disco bianco, allungò una mano per superarlo ma questa venne bloccata da un'altra barriera che al momento del contatto divenne visibile per intero.

Sopra la torre c'era una cupola di bit rettangolari tutti uguali che impediva loro di uscire.

Elia alzò lo sguardo. Più avanti, oltre la barriera, c'era il prisma di vetro in cui aveva imprigionato Edera.

“Questa non ci voleva!” pensò.

-Edera ci ha giocato un bello scherzetto! Un incantesimo dentro un incantesimo!-

-Attenti! Cinque hornet alla vostra destra!!!- li informò Jeremy.

-Non vi preoccupate. Non mirano a noi.- rispose Elia con scarso interesse.

I tre guerrieri non capivano cosa stesse succedendo ma appena videro la faccia di Elia si fecero seri.

-Abbiamo un problema.-

In quel momento, i mostri sorvolarono la torre e si dirigettero verso il prisma di vetro.

-Non capiamo. Spiegaci.- disse Ulrich

-Quando ho sciolto l'incantesimo di Edera non mi ero accorto che era stata attivata una seconda magia di confinamento.-

-Magia di confinamento? Intendi quella specie di barriera?-

-Esattamente. Dal momento che gli incantesimi contengono una traccia energetica, è possibile aggiungere un altro incantesimo che tramite una combinazione di sigilli..........-

-E il problema dove sta?- lo interruppe Yumi confusa e spazientita.

Improvvisamente i mostri cominciarono a sparare ripetutamente dei laser contro la prigione di specchi.

-Ti basta come risposta?-

I guerrieri capirono al volo.

-E cosa proponi?-

-Rompere la cupola dall'interno!-

-E come?-

-Trovando il punto di convergenza, o meglio, il “bit” di convergenza dell'energia che compone la cupola.-

-Tutto qui?-

-Non credere sia facile. Ci vorrà del tempo e dovremmo tastare ogni centimetro della cupola.- disse.

“Oppure potremo far diversamente” pensò.

-E cosa stiamo aspettando? Distruggiamo questa....cosa, disattiviamo la torre e torniamo a casa- disse Yumi iniziando a tastare con i polpastrelli digitali i bit che componevano la cupola. Ulrich si unì poco dopo.

-Non capisco, mi puoi spiegare cosa sta succedendo?- chiese Aelita ad Elia.

-Ora dobbiamo distruggere questa barriera che ci impedisce di uscire. Poi ti spiegheremo tutto. È stata una battaglia difficile.-

Aelita sembrò convincersi e si avviò verso la barriera.

Inaspettatamente, però, alzò una mano e formò una sfera di energia rosa.

-Campo energetico!- la sfera partì e colpì Ulrich che venne devirtualizzato.

-Ehi! Cosa fai Aelita?- esclamò Yumi sbalordita.

In tutta risposta sul suo volto si formò un ghignò e i suoi occhi diventarono viola.

Elia comprese -attenta Yumi, è sotto il controllo di Edera.-

-Come?- esclamò Jeremy.

-Finalmente ci siete arrivati! Stupidi! Non vi permetterò di distruggere la cupola della mia signora!-

-Ma cosa dici Aelita. Torna in te!-

-È inutile Yumi. Non riuscirai a farla rinsavire così.-

-Cosa sta succedendo?- chiese allarmato Jeremy.

-Aelita è sotto il controllo di Edera! E Ulrich è appena stato.....com'è che dite? Devirtualizzato?- rispose Elia.

-È come l'altra volta!- si unì Yumi

-E allora cosa dovremmo fare?-

-Ho un piano- esclamò Elia e sussurrò qualcosa all'orecchio della geisha.

-Ok, ci proverò, però tu non metterci troppo!- anche se non riusciva a fidarsi completamente le sue parole la ispiravano. Non sapeva perché ma c'era qualcosa che la spingeva a credergli. Pur mantenendo una certa distanza, insomma, si conoscevano da pochi giorni.

Yumi iniziò a combattere contro Aelita.

-Jeremy?- chiamò il novellino -Riusciresti ad individuare il punto di convergenza della magia della sfera di cui parlavo prima?-

-Non so, non credo che il computer possa rilevare la magia.-

-E se invece di magia fosse energia?-

-Posso provare ad aprire qualche finestra ma non garantisco, dammi qualche secondo.-

-Un'altra cosa.-

-Si?-

-Tienimi aggiornato sulla resistenza della gabbia di specchi, per favore.-

-Devo avviare un paio di ricerche ma ce la posso fare.-

-Bene, aspetto notizie.-

 

 

Qualche secondo dopo...............

 

 

-Ci sono Elia!-

-Bene. Dimmi.-

-La gabbia di specchi è al 50% di punti resistenza mentre per la cupola ho individuato il punto di convergenza dell'energia ma ho un problema con delle finestre. Penso che XANA ci abbia messo lo zampino.-

-Avrei bisogno che tu a un mio segnale mi permettessi di identificarlo.-

-Non so se riesco a........-

-Oh! Andiamo! Jeremy! Ho bisogno solo di un semplice programma di colorazione, se vuoi ti detto l'algoritmo punto per punto.-

Il genietto si sentì offeso.

-Credi che non ne sia capace? Bene! Avrai il tuo programma quando lo chiederai!-

Elia sorrise soddisfatto.

 

 

Qualche altro secondo dopo............

 

 

Aelita e Yumi si fronteggiavano. L'elfa creò due sfere di energia rosa che lanciò contro la geisha ma questa schivò con facilità e, in tutta risposta fece partire i ventagli. Anche questi vennero evitati.

-Credi di poter vincere contro di me?- domandò con una superbia che non le apparteneva.

Yumi vide Elia che si stava avvicinando di soppiatto da dietro la sua avversaria.

-Io non voglio vincere. Mi basta tenerti impegnata.-

-E cosa devi aspettare?- chiese con finto interesse l'elfa.

-Questo!- intervenne Elia e colpì in modo deciso la schiena di Aelita con la mano sinistra. Yumi rimase incredula quando Aelita si illuminò di viola e quello stesso viola venne risucchiato dal braccio di Elia. Assomigliava ad un buco nero che risucchiava tutta la materia intorno, oppure ad un buffissimo aspiapolvere.

Appena l'energia sparì dal corpo dell'elfa, questa cadde a terra ed Elia urlò.

-Jeremy! Adesso!-

Improvvisamente un punto molto vicino all'apice della cupola si colorò di rosso.

-La gabbia di specchi è al 20% e ti ho colorato il bit. Sei contento?-

-Non sai quanto!-

L'energia nel braccio di Elia si stava agitando ma lui con tutta calma prese la mira e urlò -RILASCIO!!!!!!!!- tutto il potere si scagliò contro il bit colorato che, colpito, venne disintegrato facendo collassare l'intera struttura in mille pezzi.

Purtroppo, però, la potenza era troppa per essere frenata da qualcosa di fragile come un bit di convergenza e il raggio venne solo deviato a causa dell'angolazione della costruzione e continuò la sua corsa schiantandosi per una coincidenza sfortunata proprio contro la gabbia di specchi azzerando i punti resistenza e distruggendo anche i mostri.

Elia imprecò.

 

 

Nella sala del supercomputer.............

 

 

Quando Ulrich uscì dallo scanner ed entrò nella sala del supercomputer, vide una cosa che non s'aspettava: Odd era seduto vicino alla poltroncina di comando di Jeremy e, entrambi, stavano guardando qualcosa alla parete. Ma cosa?

Ulrich si avvicinò e si sedette accanto a Odd.

-Che state guardando?- chiese curioso.

-Lyoko.- rispose Odd.

Ulrich osservò lo strano schermo sulla parete e ne rimase ammutolito.

-Ma com'è possibile? Dovrebbe esserci un proiettore ma........anche se ci fosse, non esistono telecamere su Lyoko!-

Qualcuno tossicchiò alla sua sinistra e da dietro la poltroncina fece capolino la testa di una ragazza sorridente.

-M-m-ma cosa........come fai a.....-

La ragazza prima lo guardò interrogativa ma poi capì e sollevò la sua mano sinistra. Emanava una sottile luce rosa e i raggi di luce andavano a colpire la parete come un proiettore mostrando in tempo reale quello che stava succedendo a Lyoko.

-Sono stato io a chiederglielo.- disse Jeremy. -Siccome a questo punto è un dato di fatto che la “magia” esiste, tanto vale sfruttarla a nostro vantaggio, no?-

-Be' suppongo che tu abbia ragione.- disse Ulrich non del tutto convinto.

In quel momento, lo schermo mostrava Elia che sparava un raggio di energia viola dalle mani.

-Sembra un film fantasy, vero?- scherzò Odd.

Ulrich guardò l'amico, confuso, e annuì pensieroso.

-E comunque mi devi la tua cena!-

-Ma sei stato devirtualizzato!!!-

-Ma la scommessa riguardava raggiungere la cima, non dopo.-

Ulrich sbuffò.

 

 

A Lyoko.................

 

 

Edera era stata liberata dalla prigione e guardava minacciosamente verso Elia. I suoi occhi erano ridotti a due fessure e il suo sguardo emanava rabbia da ogni punto.

Poi, stranamente, si calmò.

Planò delicatamente e atterrò in cima alla torre.

Schioccò le dita.

Il tempo si fermò.

Edera avanzò piano verso il Elia che non poteva muoversi.

-Il mio signore ha dei piani che tu non puoi nemmeno immaginare. La loro complessità è tale che persino il tuo amico Timoty avrebbe difficoltà a comprendere.-

La mezzelfa si incamminò dandogli le spalle.

-Come avrai capito non ho proprio fermato il tempo ma solo la vostra concezione di esso.-

Si stava avvicinando ad Aelita.

-Anche i tuoi amici nella fabbrica dovrebbero averlo capito.-

Comparve una spada digitale nella sua mano.

-Ora non serve un genio per capire cosa ho intenzione di fare, giusto Jeremy?-

La spada fendette l'aria e calò brutalmente sulla povera elfa indifesa.

Il suo corpo si scompose in mille poligoni digitali.

-È maledettamente piacevole sfogarsi.-

Improvvisamente, la torre si disattivò. I bagliori rossi vennero sostituiti da una nuvoletta azzurrina.

-Perfetto. Ha completato la riserva di energia.- disse guardando l'imponente candela bianca. -Ora posso continuare con il piano.-

Allargò le braccia.

-TELETRASPORTO REPLICA 73!!!-

In meno di dieci secondi, il mondo intorno a loro svanì in una luce accecante.

 

 

Lunedì 21 Febbraio. Ore 16:07 replica 73, luogo sconosciuto.

 

 

Elia e Yumi atterrarono in malo modo sul pavimento non senza dar dimostrazione acustica del proprio scompiglio.

Si trovavano in una stanza molto grande.

Le pareti erano distanti venti metri in tutte le direzioni e davanti a loro c'era un tavolo rettangolare non molto grande e disposto orizzontalmente su cui erano appoggiati una scatoletta di metallo quadrata e una specie telecomando.

Agli estremi del tavolo vi erano due sedie quella a sinistra vuota mentre su quella di destre era seduta a braccia incrociate Edera.

Appena Yumi la vide fece per attaccarla con i suoi ventagli ma Elia le prese un braccio per fermarla.

-Perché?- chiese lei.

-Guarda alle nostre spalle.- rispose lui.

La geisha si voltò e vide Ulrich in una bolla.

-U-Ulrich?- chiese sbalordita.

-Si, sono io.- rispose lui.

-Che ci fai qui?- domandò.

-Non lo so. Improvvisamente sono stato risucchiato dal supercomputer.-

-Come?-

-Hai capito benissimo!-rispose in malo modo.

Yumi mise il muso.

Nelle loro voci si poteva palpare l'incredulità.

Improvvisamente dalla parete, comparve un'altra bolla. Questa volta con dentro Odd.

-Dove siamo?- chiese.

-Replica 73.- Rispose Elia.

-Ah! Giusto. Ci passo tutti i giorni, non so proprio come ho fatto a dimenticarmela!- scherzò.

-Sarebbe bello se fosse uno scherzo, Odd.-

Altre tre bolle uscirono dalla parete.

Contenevano Jeremy, Aelita ed Aurora.

-Risucchiati da un computer.- ripeteva Jeremy.

-Il tuo sogno si è avverato Einstein!- scherzò Odd.

-Bene! Siete arrivati finalmente!- disse Edera.

Tutti si voltarono.

-Presumo che vogliate sapere cosa sta succedendo, ebbene, tra poco vi darò qualche risposta.-

Prese con tranquillità dal tavolo il telecomando e lo puntò verso Elia.

Yumi tirò fuori dalla schiena i ventagli ma Elia ancora una volta la fermò.

Edera premette un bottone e con un sonoro "click" una scatoletta di metallo identica a quella rimasta sul tavolo comparì sulla sua gamba destra.

Edera premette un altro bottone e la scatoletta svanì in una nuvola di fumo.

-Ora non potete muovervi.- disse la mezzelfa.

Era la verità.

Tutti provarono istintivamente a muovere un arto o la testa ma questi non rispondevano.

-Siccome siete stati in grado di posticipare il nostro piano di qualche giorno vi dirò alcune cose.-

Prese la scatoletta quadrata.

-Questo è un acceleratore temporale. È una scatola quadrata di metallo di lato quattro centimetri che serve ad accelerare il corso degli eventi. Per far questo, però, è necessario installare il dispositivo addosso ad un agente operativo di un determinato universo. Gli agenti operativi sono le persone che abitano un universo in un preciso momento. Per farla breve, se cambi universo l'effetto dell'acceleratore temporale svanisce.-

Edera iniziò a camminare tra loro.

-L'acceleratore temporale costituisce una macchina molto potente ma ha degli effetti collaterali in quanto imperfetta. Questi effetti sono cinque: guarigione da ogni tipo di dolore fisico nel momento di attacco del dispositivo, perdite di energie nei primi giorni successivi all'installazione del dispositivo, scosse di assestamento nel flusso spazio-temporale interno ovvero dolori atroci nel punto di aggancio del dispositivo, possibile blocco mentale riguardo a ricordi casuali ed infine breve arresto temporale al momento della rimozione del dispositivo, praticamente per qualche minuto non potrete muovervi.

Tutti questi effetti non hanno effetto sul proprietario del telecomando e infatti io non sono vittima dell'arresto temporale.-

Fece un respiro.

-Di tutti questi effetti collaterali, l'unico permanente è il quarto se non stimolato.

Io vi ho tenuto d'occhio e posso elencarvi tutti i ricordi che sono stati cancellati: il vostro piano per catturare il "Crakker", i lavoretti che Elia avrebbe dovuto fare per pagare l'iscrizione al Kadic, l'ambulanza che doveva portare Elia all'ospedale.... Tutte queste cose sono state cancellate dalla vostra memoria a causa dell'acceleratore temporale ed in più questa macchina ha anche alterato alcuni meccanismi fondamentali nel tentativo di accelerare il tempo: la fiducia verso Elia, i suoi poteri a Lyoko, l'arrivo di Aurora in questo universo e un altro paio che ora non ricordo.-

I volti dei ragazzi erano fermi nelle loro posizioni ma se avessero potuto esprimere qualche emozione, sarebbe stata incredulità.

-E non finiscono qui le sorprese, adesso lancerò un ritorno al passato modificato in modo che voi non possiate ricordare nulla di quello che è successo!-

Edera tornò vicino al tavolo e appoggiò il telecomando.

I corpi dei ragazzi tornarono improvvisamente mobili e i Lyoko Warriors svennero per la tensione.

-Ops! Dimenticavo che lo scambio fra non tempo e tempo può causare svenimento. Ahahahahahahah!!!!- rise maligna.

Elia si accovacciò vicino a Yumi.

-Perderai Edera.- disse.

-Questo lo dici tu! SUPER RITORNO AL PASSATO!!!!!!!!-

Le pareti della stanza iniziarono a sgretolarsi e a creparsi sotto la pressione di una strana onda di luce bianca.

Pezzi di muro si staccavano e crollavano al suolo disintegrandosi.

Aurora con un incantesimo fece esplodere la propria bolla ma ormai era tardi,

La luce avvolse tutto......

 

 

 

 

IL BOTTONE ROSSO parte seconda.

 

Una limousine nera si fermò all'entrata degli studi e una ragazza di circa quindici anni con un vestito rosso e provocante scese dal sedile posteriore scortata da due guardie del corpo vestite completamente in nero.

La ragazza entrò negli studi e si sedette su una delle poltroncine nell'atrio mentre uno degli omoni della scorta si avvicinava alla reception.

In quel momento, Elia e l'autore stavano uscendo da uno degli ascensori di destra.

L'autore si avvicinò all'uomo alla reception.

Autore -Posso aiutarla?-

Uomo in nero -Si grazie, sto cercando il capo di questo poso.-

Autore -Sono io. Dica pure.-

L'uomo in nero squadrò Elia.

Autore -Non si preoccupi, è uno dei miei collaboratori.-

Uomo in nero -Ok, mi segua, prego-

Arrivarono dalla ragazza.

??? -Piacere, sono Miranda. La figlia del presidente.- porgendo la mano.

Autore -Piacere mio, signorina.- baciò con eleganza la mano. -Io sono l'autore. Come posso esserle utile?-

Miranda -Vorrei fare un giro degli studi se non le dispiace. E mi chiami pure per nome.-

Autore -Va bene... Miranda. Capisco la sua richiesta ma in questo momento starei andando con il mio amico........-

Miranda -Oh! Suvvia! Non credo che per il suo amico sia un problema accompagnarci. Dico bene?-

Elia -Assolutamente, sarò onorato di accompagnarla.-

Miranda -Perfetto! Allora vogliamo andare?- e si avviò verso l'ascensore. Poi ci ripensò e tornò indietro.

Miranda -Voi intanto chiamate l'ascensore, io arrivo.-

Elia e l'autore si avviarono.

Elia -Che presuntuosa!- sussurrò.

Autore -Non mi sarei aspettato niente di meno dalla figlia del presidente.-

Elia -Viziata!-

L'autore osservò con la coda dell'occhio la ragazza. Stava parlando con una delle guardie e ad un certo punto gli consegnò qualcosa.

L'autore pur mantenendo una faccia composta, non si aspettava di vedere quella cosa.

Elia -Te ne sei accorto anche tu?-

Autore -Si, si. Quelli erano soldi, e anche tanti.-

Elia -Non promette nulla di buono.-

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continua....

 

Nota dell'autore.

Ciao a tutti.

Spero vi sia piaciuto questo capitolo e che anche il nuovo siparietto finale. Fatemi sapere come vi sembra, i consigli sono ben accetti!

 

 

  
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