Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
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Autore: cc99lovato    07/08/2014    1 recensioni
Clara è una ragazza apparentemente normale ma con una guerra dentro se. Un semplice incontro casuale le cambierà la vita o quasi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Il dolore che ritorna
- Demi hai preso tutto quello che ti ho chiesto??- urlò Clara verso Demi che era appena arrivata con le buste della spesa.
- SI!- disse mentre posava le buste in cucina.
Clara aprì le buste è spalancò gli occhi.
- Demi tutta questo cibo basta per sfamare un intero esercito! noi siamo solo in quattro perché ne hai preso così tanto?- Clara era confusa e aveva un brutto presentimento.
Demi faceva finta di rileggere lo scontrino.
- Demetria Devonne Lovato sputa il rospo!-
- Be... ecco... diciamo che alla cena si è aggiunta la mia famiglia, il fidanzato di Dallas e di Maddie e un altra persona, quindi diciamo che approssimativamente saremo... undici...-
- COSA!?! Demi abbiamo solo tre ore per cucinare!-
- Ehm... già, comunque io devo andare un attimo..- Demi si tava avviando verso le scale.
- Ehi tu signorinella, tu hai fatto il guaio? e tu mi aiuti a cucinare perciò ritorna subito qui!-

Finirono di cucinare circa mezz'ora prima dell'arrivo degli invitati e corsero a prepararsi. Demi si mise un vestito blu morbido e un baio di scarpe color grigio freddo, Clara invece si mise un vestito rosso anch'esso a stile impero che le arrivava sopra il ginocchio e  un paio di scarpe color panna.
Finirono appena in tempo perché il campanello suonò e Demi corse ad aprire la porta, era Wilmer, come sempre era arrivato puntuale e lei lo salutò con un bacio a stampo.
Clara era ancora in camera sua, si stava guardando allo specchio. Non riusciva a sentirsi a suo agio, si vedeva più grassa che mai "Un orco con un vestito, ecco cosa sono" quel pensiero non faceva che girare e rigirare nella sua mente. Ed ecco che successe di nuovo, la depressione e l'insicurezza si abbatterono su di lei come avvoltoi. Clara allora andò in bagno prese una lametta e uno, due, tre, quattro tagli comparirono sulla sua pelle, in quel momento riusciva a sentire solo la vergogna e il disprezzo che provava per se stessa, il quarto fu più profondo degli altri allora prese le garze e fasciò il suo braccio. Il sangue le sporcò leggermente allora sopra vi attorcigliò un foulard rosso anche se non copriva del tutto le garze. Se le persone non si concentravano sul suo polso poteva sembrare un bracciale. Si sistemò i capelli in modo che il ciuffo non andasse sugli occhi e scese giù.
Quando Demi la vide capì che c'era qualcosa di strano in lei... il suo sorriso era diverso sembrava quasi finto.
- Piacere io sono Clara e tu dovresti essere Wilmer, è un vero piacere conoscerti-. disse abbozzando un altro dei suoi sorrisi falsi.
- Il piacere è tutto mio- disse Wilmer ricambiando il suo sorriso.
Era veramente gentile, pensò Clara, proprio come Demi.
Demi notò un pezzetto piccolo di garza che usciva fuori dal foulard rosso che aveva legato sopra, in quel preciso istante capì il motivo della stranezza di Clara. Stava andando a parlarle quando ad un tratto suonarono il campanello e lei dovette andare ad aprire. Era arrivata la sua famiglia e Gabriel, mancava solo una persona.
"dove sei?", inviò un messaggio alla persona che mancava, non aspettò molto prima di ricevere una risposta.
"sono appena arrivato"
"ok"
Clara, Maddie e Dallas stavano parlando e scherzando. - Ragazze andate a controllare la cena nel frattempo che aspettiamo il ritardatario-.
- Va bene- dissero tutte tre in coro.
Appena si allontanarono Demi aprì la porta e si ritrovò davanti un ragazzo bellissimo, sembrava un dio greco.
- Tu sei Rocco giusto?- chiese Demi a bassa voce per non farsi sentire da Clara.
- Si ma puoi anche chiamarmi coco- disse sorridendo e Demi per poco non sveniva. Aveva in mano uno scatolone. Chissà che cosa c'era dentro.
- E questo dove lo posso poggiare?-chiese una volta entrato in casa.
- Sali al secondo piano c'è solo una stanza, è quella di Clara-.

Quando Rocco ritornò di sotto andò verso la cucina, Dallas si girò verso di lui e stava per parlare ma poi lui le fece segno di fare silenzio. 
Clara stava sistemando la frutta quando sentì delle braccia avvolgerle le spalle, poi una mano le prese il polso,una fitta di dolore la fece trasalire, la mano era situata proprio sui tagli e la stringeva, le ferite strofinavano contro la garza e molto probabilmente si erano riaperte, poi per staccarsi dalla presa del fratello, si voltò e gli buttò le braccia al collo per abbracciarlo -COCO- urlò dalla gioia, lo strinse forte a se, non lo vedeva da tre giorni ma a lei sembrò un infinità di tempo. Quanto le era mancato il suo profumo, i suoi abbracci, le mancavano anche i loro litigi per chi doveva cacciare fuori la spazzatura e le mancava anche la sua gelosia anche se a volte esagerava. -Sorellina- disse Rocco con fare dolce e premuroso. Sembrava non volersi staccare più da lei per paura di perderla. 
- Che scena commovente!- esclamò Dianna.
Quando si staccarono dall'abbraccio si sedettero tutti a tavola. Dianna e Eddi erano situati a capotavola su un lato c'erano le ragazze mentre sull'altro c'erano i ragazzi.
Clara notò quanto era unita la famiglia di Demi, quando litigavano facevano subito pace, appoggiavano le scelte che facevano, Dianna e Eddi appoggiavano e incoraggiavano le passioni delle loro figlie, ma la cosa importante era che si volevano bene. La sua invece era l'esatto opposto, non c'era un clima sereno e dopo che "suo" padre se n'era andato le cose peggiorarono. Nessuno sa quanto lei aveva desiderato con tutte le sue forze una famiglia come quella di Demi, l'unica cosa che voleva era sentirsi amata, sapere che qualcuno teneva a lei che la reputava importante, certo aveva suo fratello Rocco ma era quasi sempre fuori casa e i "suoi" genitori erano sempre in viaggio per lavoro, in poche parole era cresciuta sola, l'unica persona che le aveva dimostrato di tenere veramente a lei era Ivan... Dio quanto gli mancava!   

Sembrava una di quelle cene di famiglia che facevano quando erano in Italia a trovare i loro parenti. Tutti ridevano e scherzavano e Clara in quel momento si sentì finalmente parte di una famiglia, era una bella sensazione, raramente si sentiva così prima, e questo la fece ritornare alla realtà, lei non faceva parte di nessuna famiglia, era sola... sentiva gli occhi incominciare a bruciare e a riempirsi di lacrime, così andò in cucina a controllare il dolce per poter liberare le lacrime senza che nessuno se ne accorgesse.
Demi per tutta la sera non aveva fatto altro che pensare a quel piccolo pezzettino di garza che aveva intravisto. Non era molto sicura di aver visto realmente quella garza, poteva essere stato semplicemente il frutto della sua fervida fantasia, e sperava con tutto il cuore che fosse così.
Clara tornò in sala da pranzo con il dolce. Appena lo mise a tavola tutti tranne Rocco  rimasero sbigottiti. 
- Si chiamano rose di carnevale, sono un piatto tipico italiano allora ho deciso di farvelo assaggiare, questa è la ricetta segreta di mia nonna, l'impasto è semplice da fare quella che c'è sopra è semplice crema pasticcera con una ciliegia sotto spirito sopra-.
Eddi ne prese una e la quardò.
- E bello vedere quanto sia simile a una rosa ha anche lo stesso profumo!- poi la addentò e fece un sorriso -Clara sei diventata la mia figlia preferita!- a quelle parole tutti si misero a ridere tranne Dallas, Demi e maddi. Clara rimase un po' scioccata, Eddi l'aveva chiamata figlia... FIGLIA! Ma vi rendete conto?! FIGLIA! Era bello sapere che la consideravano una figlia. Ma come facevano a considerarla tale se non lo era veramente? Questa domanda le ronzava in testa, ma non riusciva a pensare a una risposta.
- Dai su ragazze non prendetevela!- disse Dianna prima di assaggiare la rosa - Ma sapete una cosa vostro padre ha proprio ragione! Sono buonissime!-. A quelle parole diventai inspiegabilmente rossa. Anche le ragazze le assaggiarono. - E va bene sono ottime- Disse Dallas con una punta di sconfitta nella voce ma subito dopo il suo sguardo si illuminò  come non mai, si alzò in piedi reclamando l'attenzione di tutti, poi si diresse vicino al suo fidanzato.
- Mamma, papà, dobbiamo dirvi una cosa-. 
- Ok, l'annuncio del tuo matrimonio l'hai fatto il mese scorso, quindi rimane solo una cosa...- Demi stava per  continuare ma Dianna la interruppe.
- O-MIO-DIO! La mia bambina è incinta!- corse verso di lei e l'abbracciò calorosamente.
- Diventerò ziaaa!!- Demi era felicissima.
- Povero bambino!- Disse Maddi.
- Sempre simpatica mi raccomando Madison-
- Certo Demetria-
Tutti erano felici per quella notizia. Clara andò da Dallas per congratularsi con lei e farle gli auguri. Poi si diresse in bagno, lacrime amare le solcavano il viso, le venne in mente il ricordo di quando disse a Ivan di essere incinta di suo cugino, la rabbia momentanea che provò lui era dipinta sul suo volto ma poi si addolcì e la abbracciò calorosamente poi le vennero in mente tutte le  premure che le riservava e poi il dolore che provò quando lo perse. E ora come se fosse trasportato da una corrente, quel dolore era tornato, aspro e duro, e quel buio che era riuscita a scacciare ritornò. Non riusciva a sopportare tutto quel dolore, allora uscì di corsa fuori di casa, nessuno si accorgerà della sua assenza.
Fuori c'era un freddo vento leggero, le strade erano deserte. Doveva mettere fine a tutto quel dolore.

Quando la famiglia di Demi e Rocco se ne andarono, Gabriel notò che Clara non c'era.
- Demi hai visto Clara?-
- No, pensavo fosse in cucina- Demi aveva un brutto presentimento, e incominciò a preoccuparsi. 
La cercarono in tutta la casa ma non c'era, Demi era spaventata e si sentiva in colpa, come aveva fatto a non accorgersi che non c'era? 
- WILMER!- urlò Demi per farlo scendere.
- Demi che succede ti ho sentito urlare- poi vide l'espressione spaventata  di Demi - Amore cosa succede?-
- Clara è sparita- le tremava la voce, non riusciva a smettere di pensare cose negative su se stessa.
Wilmer l'abbracciò poi si staccò con dolcezza -Andiamo fuori a cercarla, di sicuro starà bene, vedrai.-
Uscirono fuori e si separarono, Demi correva chiamando Clara, il suo cervello in quel momento andava a mille, poi le venne in mente una frase "Se non ci fossi stata tu io sarei venuta qui".  Ma certo!  come aveva  potuto non pensarci prima? 
Incominciò a correre pensando a ciò che avrebbe potuto trovare, stava anche pensando a un discorso da farle. Molte immagini del suo passato le passarono davanti e pregava che Clara non si stesse facendo del male.

Spazio autore
Buonasera! scusate se non ho aggiornato prima ma il computer non andeva. Spero che questo capitolo vi piaccia e che ne sia valsa l'attesa.
   
 
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