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Autore: daughter of darkness    08/08/2014    1 recensioni
"Qual'è il tuo nome?"
"Kimberley"
Era solo una notte. Un' avventura la loro.
"Non siamo destinati a stare insieme Liam"
Loro due contro il destino.
"Loro hanno ragione, vattene!"
Due anime troppo diverse fra loro ma troppo uguali per non stare insieme.
E se il nome della nostra anima gemella fosse tatuato sul nostro polso dalla nascita?
E se quelli di liam e kimberley non coincidessero?
Sarebbe lo stesso vero amore?
Genere: Dark, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Liam's pov

Un'altra festa, un' altra sbornia.
E dire che ci ero andato per divertirmi un po', invece mi ritrovavo seduto in uno di quei scomodi divanetti dove ti ritrovi sprofondato tra i cuscinetti, con un bicchiere in mano di non mi ricordo neanche di quale superalcolico. 

La testa continuava a girare e di certo l'assordante musica non aiutava. Continuavo a fissare un punto fisso sulla parete dall'altra parte della stanza, finché una chioma bionda platino non mi si parò davanti, mettendosi a cavalcioni su di me. Iniziò a lasciarmi baci languidi sul collo e bisbigliarmi cose all'orecchio, ma senza nessuna reazione da parte mia.
Il mio sguardo da fisso che era sul muro passò a lei. Non riuscivo a toglierle gli occhi da dosso. Continuava a muoversi a ritmo di musica, i capelli scuri dalle punte azzurre seguivano i suoi movimenti.
Ad un tratto capii che mi sarei divertito quella sera. 

Spostai, non molto gentilmente, la bionda e lasciando il bicchiere sul tavolino mi spostai verso di lei a passo spedito.

Kim's pov

Musica, luci colorate e centinaia di persone mi circondavano. 
Ero uscita quella sera, volevo alleggerire il peso dei miei pensieri almeno per un paio d'ore, così mi lasciai andare, trasportata dall'assordante musica di quel locale. Non pensavo a nulla né a nessuno, ballavo ad occhi chiusi. 
Un paio di mani afferrarono i miei fianchi,  odiavo quando lo facevano. Mi bloccai e mi voltai così da essere faccia a faccia col ragazzo, ero partita con l'intento di dare uno schiaffo a chiunque fosse stato, ma quando i nostri occhi si incontrarono, la mia mente si annebbiò. 
Ripresi a ballare, ma questa volta con fare più sensuale, entrambe volevamo la stessa cosa. Dare "amore" e riceverne, per una sola notte per poi ritornare alla normalità e fingere che non sia mai successo. 
Il suo tocco scatenava innumerevoli scariche sul mio corpo, e il suo sguardo, non facevo altro che fissarlo negli occhi per capirne ogni singola sfumatura. 
Quegli occhi, sapevo che sarebbero stata la mia fine. 
"Ti va di uscire da qui?" 
Annui semplicemente, per poi essere trascinata in mezzo alla folla cercando di arrivare all'uscita. 
Arrivati alla soglia dell'uscita un' aria gelida ci travolse, la mia testa girava come non mai ma quello che sentivo maggiormente era il calore trasmesso da lui.
Raggiungemmo la sua auto e lui mise subito in moto. 
Il mio sguardo cadde di nuovo su quella dannatissima scritta sul mio polso. 
"Christopher" bisbigliai leggendo il nome.
"Tu, ci credi? Alla storia delle anime gemelle?"
"No, è solo una delle tante bugie"
"Tutti ci credono"
"Io ho avuto il perfetto esempio, la dimostrazione che il vero amore non esiste" 
L'argomento cadde lì dando il posto ad un lungo ed imbarazzante silenzio.
Dopo non molto raggiungemmo il suo appartamento, il tempo di varcare la soglia di casa che le sue labbra erano sulle mie. Era uno di quei baci appassionati ma svelti giusto il tempo di raggiungere la camera da letto, le sue mani vagavano sulla mia schiena scatenando altri brividi, il suo tocco mi faceva venire la pelle d'oca.
Mi sfilò la maglietta e la lanciò in un angolo, seguita subito dopo dalla sua. Mi gettò sul letto e si mise su di me reggendosi ai lati della mia testa. 
"Emily" dissi, leggendo il nome tatuato sul suo polso. 
"Tu ci credi invece?"
"Che cosa cerchi?" Mi chiese dopo un momento di riflessione. 
"Distrazione" 
"Allora lasciami fare"
Mi baciò e l'argomento in quel istante passò in secondo piano. 
 
Mi svegliai, la mattina seguente e la prima cosa che vidi fu il suo viso rilassato mente dormiva, i movimenti regolari del suo petto causato dal respiro tranquillo, le sue labbra. 
Cercando di fare il più piano possibile sgattaiolai fuori dal letto e mi vestii, uscendo pochi minuti dopo. 
Avevo ottenuto ciò che volevo, distrazione momentanea.


Okay eccomi con il secondo capitolo :)
Spero vi piaccia e scusatemi per eventuali errori.
Kim
   
 
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