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Autore: FairyQueen78    09/08/2014    7 recensioni
Eccovi lì! Già vi vedo! Tutti a spremersi come limoni nel disperato tentativo di ricordare in quale capitolo/film/episodio di Inuyasha compare un personaggio di nome Kaito... Ve lo dico subito: fatica sprecata!
ATTENZIONE
Questa storia è tutto meno che una normale FF su Inuyasha:
- è una follia, nata dall'unione di due menti folli, quelle di FairyQueen78 e Fantasy25
- è un regalo, nato quasi per scherzo, per Fantasy25 che ha scritto il 100° commento a una mia storia (piccolo grande traguardo nella mia modestissima carriera di autrice amatoriale)
- ma soprattutto è un omaggio ad un'altra FF che adoriamo entrambe e che ci ha ridotte in questo stato: “Lezioni d'amore” di serin88! Se siete tra i pochi che non l'hanno letta rimediate subito o saltate anche questa... perché leggerla da sola non avrebbe senso (ancor meno di quel poco che già ha).
Sì, avete capito bene: questa storia è una fanfiction di una fanfiction su Inuyasha.
Lasciate ogni speranza, o voi che entrate!
Approvata da serin88
(quindi... continua! ;) )
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Missing Moments, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Poche ore più tardi Fantasy e Fairy, vestite e agghindate di tutto punto, erano di nuovo sedute nel loro furgone, parcheggiato poco lontano dalla casa di Kagome, sul lato opposto della strada.. Fairy era alla guida e sfogliava distrattamente il giornale che aveva acquistato la mattina e che non aveva ancora avuto il tempo di leggere. Fantasy dal lato passeggero scrutava fuori dal finestrino, con il binocolo, cercando disperatamente di individuare l'appartamento di Kagome per poter spiare i movimenti della ragazza.

- Ohhh... finalmente una buona notizia! - esclamò Fairy soffermandosi sulla pagina degli annunci economici – Guarda, hanno pubblicato il nostro annuncio! - disse soddisfatta voltando la pagina in direzione di sua cugina.

Infondo a una colonna del quotidiano faceva bella mostra di sé un piccolo riquadro:


 

Vorresti un impiego che valorizzi davvero le tue capacità, che nessuno sembra apprezzare?

Fatichi a trovare lavoro perché la tua fedina penale fa acqua da tutte le parti?

Allora manda il tuo curriculum alla F&F A.p.D.!

Mostraci di cosa sei capace e noi ti aiuteremo a trasformare le tue naturali inclinazioni in una brillante possibilità di carriera!


 

- Perfetto! Così ci troveremo inondate di inutili scartoffie di gente in cerca di redenzione! - sbottò scettica Fantasy lanciando un'occhiata disgustata al quotidiano.

- La solita pessimista! Non lo sai che il lupo perde il pelo ma non il vizio?! Lo devo ancora trovare il criminale che si redime davvero... al massimo può attraversare un attimo di depressione e scoraggiamento ma se gli si presenta davanti l'occasione giusta... altro che redenzione! Funzionerà vedrai! E poi abbiamo bisogno di manovalanza efficiente, non possiamo fare sempre tutto noi!!! - rispose sicura Fairy.

- Ehi! Arriva qualcuno! - esclamò Fantasy spalmandosi sul sedile del passeggero per poi risalire strisciando lungo lo sportello, per sbirciare fuori dal finestrino solo con gli occhi, come un coccodrillo in cerca di prede.

Fairy si tuffo al suo fianco, aggrappandosi anche lei al bordo superiore dello sportello, con la punta delle dita, schiacciando il naso contro la plastica nera del rivestimento:

- E' Inuyasha!!! - esclamò stupita vedendo il mezzodemone strisciare di nascosto dietro un albero sotto casa di Kagome - Ma che cavolo ci fa qua?!! Ha cambiato idea?! Vuole intromettersi?! -

- Evviva! Adesso lo pesta!!! - le fece eco Fantasy euforica – Bene! Il nostro lavoro è finito! Possiamo andare a casa! - aggiunse allegra e soddisfatta facendo per tornare al suo posto

- No ferma! - la blocco Fairy tenendola per una spalla – Non cantiamo vittoria troppo presto! Meglio restare e vedere che succede! -

- Mmmhhh... e va bene! Vorrà dire che resteremo a veder scorrere il sangue... Sadica! - sospirò Fantasy alzando gli occhi al cielo prima di tornare a guardare Inuyasha – Certo che è proprio bello! Di persona è anche meglio! Quella Kagome ha una gran fortuna! Ma che sta facendo?! Perché se ne resta lì? Perché non va su da lei?! A quest'ora si starà cambiando... se la trova nuda fa anche prima... - ridacchiò maliziosa – Sai che risate se Kaito arriva e li trova insieme! - ghignò poi maligna.

- Non dire assurdità! Tu passi dal pessimismo più nero all'ottimismo eccessivo! L'hai visto Inuyasha come diventa imbranato solo parlando di lei?! Figurati se potrebbe essere così audace... adesso! E' cotto come una pera! - ammise sorridendo intenerita.

Passarono alcuni minuti e una Mercedes nera arrivò fermandosi proprio sotto casa di Kagome:

- Eccolo! - esclamò Fantasy - Che cafone! Parcheggiare proprio davanti alla porta! E chi se ne frega se non ci sono le strisce, vero?! Bastava andare un metro più in là.... e poi saremmo noi le criminali! - sbottò lanciando un'occhiata al loro furgone perfettamente parcheggiato con tanto di parchimetro pagato. Fairy era tassativa su queste cose!

- Non lo sai che la Merdeces ha il “bonus asfalto”?! - sibilò Fairy storpiando volutamente il nome dell'auto. Odiava visceralmente quelle macchie e i loro proprietari, tutti tipi pieni di spocchia che si credono padroni del mondo! -

- Eh?! - chiese confusa Fantasy voltandosi a guardarla

- Sembra che insieme alla macchina ti vendano anche i diritti di almeno un metro di spazio tutto intorno alla vettura, dovunque essa si trovi, tranne che in autostrada! Lì è proporzionato alla velocità di crociera, più vai veloce più hai diritto ad avere spazio. Per questo, quando sei in corsia di sorpasso, prima vedi i fastidiosi fari e dopo due ore arriva la macchina – spiegò furente imitando con la mano il gesto di uno che sfanala – Mai, in tanti anni di guida, mi sono ritrovata con una Ferrari alle calcagna che mi abbia sfanalato! E ne ho incontrate di Ferrari! Loro sì che sono dei signori! Aspettano sempre pazientemente che tu finisca il tuo sorpasso! C'avrei giurato che quel tipo aveva una Merdeces... - sibilò furente, mentre il suo odio per Kaito si moltiplicava all'ennesima potenza.

- Guarda com'è tutto impettito! - sibilò infastidita Fantasy guardando Kaito scendere di macchina – Ha ragione Sasuke: sembra proprio un pavone... gli manca solo di fare la ruota! -

- La sta facendo, infatti! Tutto per mascherare che gli fa male la gamba! - la corresse Fairy a cui non era sfuggito il gesto di Kaito che un attimo prima di aprire lo sportello aveva ingoiato velocemente delle pillole rimettendosi la confezione nel taschino della giacca. - Persino il passettino agile con cui ha salito le scale fino alla porta, è solo un modo per non caricare troppo peso sulla gamba... Che attore! - lo apostrofò con astio.

- Ma Inuyasha che fa?! Perché non esce fuori e non lo pesta?! - chiese impaziente Fantasy

- Perché evidentemente è venuto solo per autolesionismo! - si rammaricò Fairy

Passarono alcuni minuti poi finalmente Kagome uscì:

- Che carina!!! E' lei Kagome? - esclamarono all'unisono Fairy e Fantasy

- Certo che Inuyasha ha proprio buongusto! Guarda come sta bene con quel vestitino così semplice... è proprio una bellezza naturale. - ammise Fantasy con una punta d'invidia

- Già... sarebbero proprio una bella coppia... - approvò Fairy – Guardala invece accanto a quel Kaito, non ci dice proprio niente! Lui è così deprimente con quel completo grigio come il suo umore... -

- Eppure lei sembra felice... - mormorò Fantasy

- Dalle tempo! E' l'euforia del primo appuntamento... brucerà come un fuoco di paglia! Se ha un po' di sale in zucca... E adesso muoviamoci! Dobbiamo seguirli o li perderemo! - esclamò Fairy tornando velocemente al posto del conducente e mettendo in moto il furgone, mentre Fantasy, con le mani attaccate al finestrino, guardava triste Inuyasha allontanarsi nella direzione opposta alla loro, con la coda tra le gambe:

- Poverino... - mormorò

- Niente paura! Ci siamo noi, qui, per evitare il peggio! - dichiarò decisa Fairy, seguendo a ruota la maledetta Mercedes che procedeva con calma lungo la strada, resistendo a stento alla tentazione di sfanalargli.


 

Raggiunsero uno dei quartieri più ricchi della città e imboccarono un ampio viale che Fairy e Fantasy riconobbero immediatamente scambiandosi un sguardo d'intesa.

- No... non può essere così facile! - sussurrò Fairy mentre un sorriso maligno le si dipingeva in volto, vedendo Kaito fermare la macchina proprio davanti a uno dei ristoranti francesi più lussuosi di Tokyo.

Aspettò in disparte che quel damerino scendesse dalla macchina, lanciando un'occhiataccia al parcheggiatore che prese le chiavi della Mercedes intimorito, mentre il suo collega apriva la portiera a Kagome che uscendo dall'auto lanciò uno sguardo perplesso all'ingresso del ristorante.

- Bravo genio! - commentò acida Fantasy – Volevi stupirla con effetti speciali e invece sei riuscito solo a spaventarla e a metterla a disagio! -

Appena si furono allontanati Fairy si avvicinò col suo furgone all'entrata e vide un altro parcheggiatore venirle incontro con aria seccata:

- Ehi, non potete... - sbraitò ma si bloccò di colpo quando il finestrino si aprì e vide il volto della donna al volante e di quella seduta al lato passeggero – Oh.... siete voi... perdonatemi.... non vi avevo riconosciute... - balbettò terrorizzato con un marcatissimo accento francese.

- Lo so, scusa, Michel. - rispose tranquilla Fairy – Hai perfettamente ragione, ma sai stasera siamo qui per lavoro e il bagagliaio della Lamborghini è uno schifo... C'è Jeanpierre, vero?! - chiese con un sorriso innocente

- Ce-certo! E' all'entrata... come sempre... ma... ci sono problemi?! - le chiese sempre più nel panico vedendola scendere.

- Oh... no, no... tranquillo! - gli rispose Fairy con un sorriso dandogli dei leggerissimi schiaffetti sulla guancia – Voi siete a posto! E' il signore che è appena arrivato che mi interessa – spiegò facendogli l'occhiolino e porgendogli le chiavi del furgone aggiunse – Sul retro, vicino alla porta e niente graffi, come sempre. -

- Oui, madamoiselle! - esclamò il parcheggiatore scattando sugli attenti visibilmente sollevato.


 

Fantasy e Fairy si avviarono all'entrata, salendo tranquille la piccola scalinata d'ingresso in cima alla quale due lacchè in uniforme aprirono loro la grande porta a vetri con un inchino.

Si avvicinarono al piccolo banco dove, dietro un leggio, un ometto piccolo e tarchiato, che somigliava incredibilmente a Hercule Poirot, seguiva, con uno sguardo allegro e soddisfatto, Kaito e Kagome che si avviavano verso la sala, prima di tornare a rivolgersi verso i clienti successivi. Quando alzò gli occhi su di loro il sorriso gli morì sul volto e il colore abbandonò le sua guance paffute:

- M-m-madamoiselle... che-che piacere rivedervi... così presto... - mormorò terrorizzato.

- Scusa l'improvvisata Jeanpierre, siamo venute a cena – esordì Fairy con un sorrisone a quatantacinque denti - C'è posto, vero?! -

- M-m-m-ma certamente! Per voi c'è sempre posto! E' u-un onore avervi qui... - rispose servizievole facendo un gesto stizzito al maitre come per dire “Muoviti! Trova un posto! A costo di sbattere fuori qualcuno!!!” - A-allor madamoiselle Fairy, v-vi siete finalmente convertita alla cucina francese?! - chiese cercando di smorzare la tensione.

- Ahhh... Jeanpierre... tu hai sempre voglia di scherzare! - rise Fairy seguita da Fantasy – Voi francesi dovreste imparare innanzitutto a fare il caffè. - precisò facendosi di colpo seria.

- In realtà siamo qui per lavoro – gli spiegò Fantasy – E a questo proposito avrei bisogno di un piccolo aiutino per... “il mio bambino”.- concluse orgogliosa

Jeanpierre impallidì ancora di più e guardò Fairy disperato.

- Oh, non preoccuparti saremo discrete. - rispose la bionda interpretando i suoi pensieri - Dai! Non fare quella faccia! Non sono qui per rovinarti gli affari... sennò poi con cosa mi paghi! - precisò con un sorriso prendendolo amorevolmente a braccetto e avviandosi all'ingresso della sala.

- Ecco, vedi quel signore la... quello antipatico che è appena entrato con quella bella signorina... E' lui la mia preda! Voglio il tavolo vicino al loro! Mia cugina invece vuole... il loro tavolo! - spiegò allegra.

- Cioè... devo buttarli fuori?! M-m-ma Monsieur Setsuna... - chiese preoccupato Jeanpierre

- Ma certo che no! Voglio solo il suo tavolo! - precisò tranquilla Fantasy – Dobbiamo solo sostituirlo con “la mia creatura” che aspetta tranquilla al solito posto. Naturalmente me ne occuperò di persona. Voi non ne sareste in grado! - concluse secca guardandolo con sospetto.

- Ca-capisco... - mormorò sempre più confuso Jeanpierre facendo un segnale al cameriere che stava per far accomodare Kaito e Kagome al loro posto e affrettandosi a raggiungerli.

- Ok! Io vado! - esclamò decisa Fantasy avviandosi verso le cucine, mentre il proprietario del ristorante si sperticava in mille scuse:

- Monsieur Setsuna, sono mortificato ma c'è stato un terribile errore con il vostro tavolo. Ve ne prepariamo subito un altro! Nel frattempo, per scusarmi dell'attesa e dell'increscioso inconveniente, mi permetta di offrire e a lei alla signorina una coppa del nostro miglior Champagne. - disse con un sorriso di circostanza scortando la coppia verso il bancone dell'angolo bar.

Mentre Fairy, accompagnata dal maitre, si accomodava tranquilla a quello che avrebbe dovuto essere il tavolo di Kaito e Kagome; continuando a seguirli con lo sguardo, non riuscì a fare a meno di notare che, dopo un attimo di disappunto, Kaito si era subito ricomposto seguendo, anzi, quasi soddisfatto il povero Jeanpierre, appena questi aveva pronunciato la parola “miglior”.

Stava ancora rimuginando perplessa su questo piccolo dettaglio quando Fantasy fece la sua ricomparsa nella sala, con indosso una graziosa divisa da cameriera, nera e con tanto di grembiulino bianco e crestina, in compagnia del cameriere e del “suo bambino”.

Il bambino in questione era un'altra delle sue folli invenzioni, contro la quale Fairy aveva evitato di protestare solo perché decisamente più discreta del frigo a pedali e soprattutto perché non coinvolgeva direttamente lei e la sua incolumità; questa volta si trattava nientepopodimenoche di un TAVOLO CALCIATORE. L'idea era semplice e malvagia al tempo stesso: nascosto sotto la lunga tovaglia, al riparo da occhi indiscreti, il perfido meccanismo a scomparsa del tavolo ideato da Fantasy, avrebbe malmenato a comando la gamba già malmessa dell'odioso Kaito in modo da risvegliare il dolore controllato a fatica dai farmaci prescritti dai medici. Contemporaneamente le due cugine si sarebbero prodigate per sottrarre a Kaito i suoi antidolorifici, in modo tale da rendergli impossibile concludere la serata con la bella Kagome. Passi la cena, ma poi a nanna... ognuno nel proprio letto!!!

Fairy osservò curiosa sua cugina sistemare il tavolo con la sua solita maniacale scrupolosità e si stava ormai convincendo che stesse seguendo qualche assurda regola del Feng Shui cercando di sposarla con qualche strana congiunzione astrale tra Urano, Marte e Giove, quando finalmente Kaito e Kagome si apprestarono a tornare a tavola e lei fu costretta a lasciare il campo, non senza essersi prima assicurata che il nemico si sedesse al posto giusto.

Passarono alcuni minuti e Fantasy fece di nuovo la sua comparsa nella sala, questa volta con il suo elegante abito da sera, raggiungendo la cugina al loro tavolo. Con nonchalance tirò fuori dalla borsetta il cellulare e lo appoggiò sul tavolo vicino al suo piatto, passando a Fairy un piccolo auricolare senza filo e infilandosene a sua volta un altro nel suo orecchio.

- Naturalmente ho dotato “il mio bambino” di un microfono miniaturizzato in modo da riuscire a seguire la conversazione. - spiegò soddisfatta Fantasy

- Grande! - la lodò entusiasta Fairy – E il telecomando?! - chiese curiosa e preoccupata

Fantasy sollevò il cellulare con un sorrisetto sornione guardando la cugina come per dire “Ma con chi credi d'avere a che fare?!!!”

- Nooo!!! - commentò stupefatta Fairy – Sei un mito!!! -

- Capirai... ormai c'è una App per qualsiasi cosa! - si schermì Fantasy mostrando sul touchscreen l'immagine di un pulsante che somigliava pericolosamente a uno di quelli delle “stanze dei bottoni”, che servono per lanciare i missili nucleari.

In quel momento il cameriere le interruppe portando loro i menù per poi fare lo stesso con Kaito e Kagome. Fantasy lo seguì con lo sguardo e notò l'espressione di Kagome che ancora si guardava intorno stranita:

- Poverina... sembra un pesce fuor d'acqua! Quel babbeo ha pensato solo a farsi bello senza preoccuparsi di lei e di cosa le potesse piacere... - bisbigliò acida fingendo di leggere il menù.

La voce di Kaito le raggiunse attraverso gli auricolari:

- Kagome... Kagome... - dovette ripetere non ottenendo risposta

- Mmmhhh... andiamo bene! Manco lo ascolta! - commentò sarcastica Fairy

- Sì.. scusi. - fu la timida risposta di lei

- Dammi del tu, non è più il caso di tanta formalità tra noi - le disse ancora Kaito - Voglio essere franco con te... non sono il tipo d'uomo che ama tergiversare .Tu mi piaci! -

- Che culo, eh! - si lasciò sfuggire Fairy fissando interessata il menù

- Faaaiiiryyy!!! - la rimproverò Fantasy

- MMMMHHH!!! - mugugnò spazientita Fairy – Senti: quel tipo sta cercando di soffiare la ragazza a uno dei miei idoli, nonché cliente, mi sta antipatico solo a guardarlo, non capisce un tubo di cucina o l'avrebbe portata in un ristorante italiano, in più si veste come un lampione, giuda una Merdeces e soprattutto ha osato sopravvivere a un mio attentato!!! Ho già motivi più che sufficienti per odiarlo a morte!!! Lo ucciderei anche se non mi pagassero!!! - sibilò trattenendosi a stento dall'urlare

La voce di Kaito proruppe di nuovo dall'auricolare:

- Voglio conoscerti, voglio sapere di più di te -

- Io invece voglio prenderti a calci!!! - concluse decisa Fairy schiacciando con odio il tasto sul cellulare di sua cugina.

Proprio mentre Kagome abbassava lo sguardo, una smorfia di dolore compare sul volto di Kaito che si morse un labbro trattenendo a stento un lamento mentre Kagome rispondeva timidamente:

- No... non c'è molto da dire su di me. Mio padre era un insegnate adesso è in pensione. Mi ha cresciuta lui -

- Ecco, appunto! Ti sembra una ragazza da portare in un ristorante del genere?!- commentò sconsolata Fantasy scuotendo la testa.

Recuperando a stento il controllo, Kaito si limitò ad annuire e, fingendo di osservare il menù, cercò di sbirciare sotto il tavolo per capire cosa l'avesse colpito e, cercando di mantenere una parvenza di conversazione, rispose:

- I miei si sono trasferiti a Tokyo quando avevo 15 anni, prima vivevo a Parigi. Loro vivono ancora lì -

Anche Kagome si limitò ad annuire e di nuovo Fairy non riuscì a trattenersi:

- La vedo proprio interessata, sì! - commentò ridendo sotto i baffi.

- Mi piacerebbe andare a Parigi – rispose finalmente lei

- Non ci sei mai stata? - chiese ancora Kaito

- Strano, eh, che la figlia orfana di un insegnante non si sia potuta permettere un volo intercontinentale, anda e rianda, per puro gusto?! Con quel che costa la vita in Giappone... - sospirò Fantasy

- L'adoreresti, è piena di monumenti e negozi. Ho notato che ti piace lo shopping – proseguì Kaito

- Vispooo!!! E l'hai capito tutto da solo?! - insistette Fairy – Io la devo ancora trovare la donna a cui non piace lo shopping! -

- Beh, diciamo che non sono molto ferrata sull'argomento shopping. E' tutto merito di Inuyasha – rispose Kagome con un sorriso.

- Eccociii! A posto! Possiamo andare! - esclamò sollevata Fairy

- Certo, chi è che non si metterebbe a parlare di un altro mentre è a cena con l'uomo dei suoi sogni... – ribatté Fantasy spalmandosi una mano sulla faccia.

- Con quella faccia poi... è il primo vero sorriso della serata! - concluse Fairy mentre la conversazione proseguiva e Kagome mormorava:

- ... è un ragazzo meraviglioso... -

- Che lo prendo a calci a fare... lo sta già facendo lei... - sospirò Fairy soddisfatta

- E neanche se ne accorge... - sghignazzò Fantasy

- Ed è questo che siete?Amici e basta? - preguì Kaito

- Certo...che altro se no? - rispose Kagome con aria innocente

- Ahhhh... benedetta ingenuità! - sospirò Fantasy

- I signori vogliono ordinare? - li interruppe il cameriere

- Io prendo il filetto alle erbe. Per la signora..il tortino di aragosta – rispose deciso Kaito

- Mmmhhh... - mugugnò Fairy stizzita – Bene! All'elenco di prima possiamo aggiungere anche “maschilista”!!! Oltre che “idiota”!! Per quanto ne sa potrebbe anche essere allergica ai crostacei -

- Certo perché lei è una povera cerebrolesa che non sa nemmeno cosa vuole mangiare... Che cafone!!! - la incalzò Fantasy

- Per il vino? - chiese ancora il cameriere

- Il migliore che avete in cantina - rispose Kaito come se fosse ovvio.

- Ottima scelta, signore -

- E' il loro piatto migliore, per te voglio il meglio – precisò Kaito rivolto a Kagome che lo guardava perplessa.

- E allora perché non l'ha ordinato anche lui? - sbottò Fantasy.

Si aspettava una battuta anche da sua cugina, ma non ricevendo risposta si decise a voltarsi verso di lei: Fairy, completamente paralizzata dall'orrore, fissava ad occhi sbarrati il vuoto davanti a sé. Fantasy la guardò un attimo preoccupata senza capire il perché di quella reazione poi di colpo ricordò le ultime frasi udite e mormorò allarmata:

- Ahia... -

C'era una sola cosa che per Fairy era più sacra del caffè.

- Mi rimangio quello che ho detto... - mormorò Fairy - Non è un idiota... E' un deficiente integrale!!! - lanciò uno sguardo di puro odio al cameriere che impallidì di colpo e si affrettò a raggiungerla.

- Vo-volete ordinare, madamoiselle?! - balbettò titubante

- “Ottima scelta”?! - mormorò con astio trapassandolo con lo guardo come se potesse ucciderlo - “Il migliore che avete in cantina” non è una scelta! E' un insulto!!! Specialmente quando sei così babbeo da ordinare contemporaneamente un piatto di carne e uno pesce, senza capirne una mazza di vino!! Vuoi la mancia, Roland?! Allora ti do un consiglio: non abbassarti a leccare i piedi a uno come quello ma portagli un Tavernello, mettigli in conto un Dom Pèrignon e facci pure la cresta! Tanto non noterà la differenza! - sibilò tra i denti furiosa. Pensò al suo povero nonno, ai suoi vigneti e alla sua preziosissima collezione di vini... se l'avesse sentito, si sarebbe rivoltato nella tomba, l'avrebbe scoperchiata furibondo e ne sarebbe saltato fuori, imbracciando il mitra con cui si era fatto seppellire, svuotandogli contro tutto il caricatore.

Proprio in quel momento Kagome si alzò timidamente per raggiungere la toilette, appena uscì dalla visuale, Fairy strappò il cellulare di mano a sua cugina, che nel frattempo stava dando al cameriere le ordinazioni, e, nascosta dietro il menù, premette ripetutamente il dito sullo schermo con una luce omicida negli occhi e la faccia di una strega che pianta spilloni in una bambolina woodoo.

- Auch!!! - il grido di Kaito risuonò nell'ampio salone e tutti si voltarono a guardarlo straniti, mentre chino sul tavolo, si teneva la gamba. Trovandosi gli occhi di tutti puntati addosso si affretto a ricomporsi, tornando a sedere impettito, e si schiarì la voce, fingendo di leggere le e-mail sul cellulare, continuando però a impallidire sempre più, mentre la fronte gli si imperlava di sudore.

Notando quella strana reazione Fantasy si voltò di nuovo verso sua cugina, trovandola ancora attaccata al cellulare:

- E bastaaa!!! Vuoi farci scoprire?! - sibilò allarmata strappandoglielo di mano.

- Noooo... lo voglio morto! E se sarà necessario lo prenderò un pezzo alla volta! - ringhiò Fairy, sembrava quasi di vedere il fumo uscirle dalle narici mentre ansimava con gli occhi iniettati di sangue.

- Calmati, cuginetta... - cercò di rabbonirla Fantasy - e ricordati che prenderlo a calci non basta... dobbiamo sottrargli quelle pillole o non servirà a niente. Dobbiamo agire prima che finisca la cena! -

- Sììì.... giusto... hai ragione... Calma Fairy... calma... - mormorò prendendo profondi respiri e cercando di visualizzare un bosco con un ruscello, gli uccellini che cinguettano, le farfalle che svolazzano...

- Ok... ti sei calmata adesso?! - le chiese ancora preoccupata Fantasy

- Se vuoi davvero vedermi calma inventati qualcosa per recuperare quelle pillole dal taschino della sua giacca. - sibilò Fairy continuando a respirare come una partoriente mentre guardava torva Kaito che, sforzandosi di non dare nell'occhio, si era chinato a sbirciare sotto il tavolo alla disperata ricerca di ciò che non avrebbe mai potuto scovare.

- E' un problema... come facciamo a scipparlo da sotto il suo naso, in un ambiente così, sotto gli occhi di tutti... dovrebbe come minimo togliersi la giacca... ma precisino com'è, non lo farà mai in un posto del genere... e davanti a Kagome... - mormorò Fantasy meditabonda

- Tesoro, quello probabilmente ci va anche a letto con quello schifo di giacca! Anche a Ferragosto! - sbottò disgustata Fairy

A quelle parole il viso di Fantasy s'illuminò all'improvviso:

– Eurekaaa!!! - esclamò vittoriosa – Cuginetta sei un genio!!! -

- Perché che ho detto?! - chiese Fairy perplessa poi sbiancò di colpo – Oh Madonna! Non dirmi che vuoi portartelo a letto?! No! Ti prego! Capisco che vuoi bene a Inuyasha ma non fino al punto di immolarti sull'altare in questo modo, ti scongiuro!!! -

- Ma non dire assurdità! - esclamò scandalizzata Fantasy – No! Ho ben altro in mente, lascia fare a me! - disse alzandosi di nuovo e uscendo rapida dalla sala.

Fairy la vide raggiungere trafelata Jeanpierre e parlottare fitto fitto con lui indicando la sala. L'ometto sembrava sempre più allarmato ed esitante ma alla fine Fantasy alzò gli occhi al cielo esasperata e indicò sua cugina, la quale, capendo al volo, guardò torva il proprietario del ristorante che deglutì a fatica e alla fine sembrò cedere, scortando Fantasy in un angolo del salone, riparato da una frondosa pianta tropicale. Fairy si chiese cosa avesse inconsapevolmente contribuito a creare mentre osservata Kagome fare ritorno nella sala e fermarsi un attimo perplessa davanti al suo tavolo guardando Kaito riemergere da sotto il tavolo e rivolgerle un sorriso smagliante, che nascondeva palesemente l'imbarazzo di essere stato colto in un momento di debolezza, ma senza accennare minimamente ad alzarsi o a scostarle la sedia per farla accomodare:

- Cafoneria o male alla gamba?! - si chiese ghignando soddisfatta e sfiorando “inavvertitamente” il cellulare che Fantasy aveva dimenticato sul tavolo osservando il sorriso falso di Kaito morirgli sul volto sostituito da una nuova smorfia, mentre Kagome abbassava di nuovo lo sguardo intimidita.

- Fatto! - esclamò Fantasy con un sorriso che le arrivava da un'orecchia all'altra, tornando a sedersi vicino a Fairy – Adesso non dobbiamo fare altro che aspettare! - concluse raggiante mentre il cameriere sopraggiungeva con le loro ordinazioni e quelle di Kaito e Kagome.


 

Cenarono tranquille, continuando a commentare le chiacchiere di quei due finché...

- Ma che c'ha messo Jeanpierre in questa brodaglia?! - chiese infastidita Fairy guardando torva ciò che restava del suo consommè e sventolandosi col tovagliolo – E dire che di solito dopo mangiato mi viene sempre freddo... adesso invece sto quasi sudando... non si sarà dato alla cucina afrodisiaca, voglio sperare?!! -

Lo sguardo le cadde sul resto della sala e notò che tutti i presenti davano segni di disagio; persino la vecchietta seduta col marito al tavolo di fianco al loro, che avrà avuto più di novant'anni ed era entrata nella sala con lo scialle sulle spalle, ora si affrettava a riporlo nella sua capientissima borsa stracolma di oggetti vari: caramelle, pillole, calze di scorta... mancavano solo i ferri da maglia, pensò Fairy divertita. In quel girone infernale l'unica che appariva ancora tranquilla e fresca come una rosa era Kagome che, con il suo leggerissimo abitino color cipria, smangiucchiava, senza particolare entusiasmo, il suo tortino d'aragosta lanciando di quando in quando un'occhiata triste alle costolette alla normanna che il ragazzino seduto al tavolo vicino al suo, insieme ai genitori, si stava sbafando tutto soddisfatto in barba all'etichetta, mentre Kaito proseguiva il lungo monologo sulla storia della sua vita, troppo impegnato a bearsi del suono della sua stessa voce per notare le gocce di sudore che gli colavano dalla nuca. Fece una tale rabbia a Fairy che ne approfittò per mollargli un'altra pedata.

- No, fa tutto parte del mio piano... - le spiegava intanto sghignazzando, Fantasy – Ho costretto Jeanpierre ad alzare il termostato, ho impostato 40°, tra poco farà così caldo che sarà impossibile che quel pinguino travestito da pavone non si tolga quella maledetta giacca e allora potremo agire!! - sibilò maligna

- Sei un genio del male, Fantasy! - la lodò Fairy guardandola con ammirazione – Spero solo di non squagliarmi prima io... - mormorò togliendosi il piccolo coprispalle nero che indossava.


 

Erano ormai alla fine del secondo e la temperatura della stanza aveva raggiunto i 35°, non c'era uomo in sala che non si fosse almeno allentato la cravatta... i più audaci (o probabilmente il più disperati) si erano addirittura arrotolati le maniche della camicia ma quell'essere odioso pareva deciso a non mollare, ancora intento a parlare di quanto fosse stata brillante la sua carriera universitaria. Alla fine persino il povero Jeanpierre prese il coraggio a ventiquattro mani e si avvicinò al loro tavolo, con la morte nel cuore:

- Madamoiselle... io vi prego... vi supplico... vi scongiuro... desistete!!! - mormorò disperato.

Fairy con la faccia paonazza e i capelli appiccicati al viso guardò Fantasy che fissava Kaito impaziente, con l'espressione di una convinta che l'avrebbe visto cedere da un momento all'altro, le guance appena un po' arrossate, come Heidi:

- Fantasy... ti prego... inventa qualcos'altro... io lo so che ce la puoi fare! - la supplicò sua cugina - Anche l'acqua dell'acquario sta cominciando a bollire e ti assicuro che la Bouillabaisse con gli Scalari non viene bene... -

Fantasy si voltò sbuffando spazientita:

- Ufff.... e va bene!! Infondo anche la povera Kagome inizia ad avere caldo, e non voglio certo che ci vada di mezzo lei. - mormorò guardando dispiaciuta la ragazza sulla cui fronte era appena visibile una microscopica gocciolina di sudore – M'inventerò qualcos'altro. -

- Ottimo!!! - esclamò sollevato Jeanpierre facendo segno al cameriere di porre fine a quella tortura – Posso portarvi qualcos'altro?! Un dessert?! Un caffè?! -

- Per me la torta di fragole! - rispose entusiasta Fantasy

- A me un caffè! - rispose calma Fairy

Fantasy la guardò stupita, di solito sua cugina non osava nemmeno avvicinarsi a un caffè che non fosse il suo e anche Jeanpierre parve sorpreso:

- Bien... allor... un espresso italiano basso, giusto?! -

- No! Uno dei vostri beveroni! Il più lungo che avete! E già che ci sei, fammelo bollente! - rispose decisa con gli occhi ridotti a due fessure.

- Oh Madonna! Lo sapevo! Ho esagerato! Le ho cotto il cervello!!! - esclamò disperata Fantasy – Fairy, torna in te, tu non hai mai bevuto quella robaccia!!! -

- E non ho certo intenzione di cominciare adesso! Quello te lo prendi tu... dopo aver indossato quella bella uniformina di prima... - spiegò ghignando malignamente – E vedi di non fallire! E' la nostra ultima chance! - aggiunse minacciosa

- Oui, mon capitain! - rispose Fantasy rincuorata, facendole il saluto militare e scattando di nuovo diretta verso le cucine.

Fairy rimase di nuovo sola al tavolo, ad ascoltare il cameriere che chiedeva a Kaito e Kagome:

- Desiderate il dessert? -

Vide Kagome lanciare un'occhiata languida alla torta alle fragole che Jeanpierre in persona stava poggiando al posto di Fantasy e pensò sconsolata, fingendo di guardare il cellulare:

“3... 2... 1...”

- Prendiamo la torta al limone e quella ai ribes – rispose deciso Kaito

- Appunto. - mormorò Fairy sfiorando “innocentemente” il piccolo schermo davanti a lei

- E' la loro torta migliore? - chiese rassegnata Kagome con un sorriso forzato

- Esatto! - rispose Kaito con un sorriso ancora più forzato del suo.


 

Stavano finendo il dessert quando finalmente Fantasy riemerse dalle cucine con la sua impeccabile divisa nera e un vassoio con un traballante bicchierone di un fumante caffè che sembrava più che altro acqua sporca, si diresse decisa verso il loro tavolo e... opsss!!!

- Aaarrggghhh!!! - strillò Kaito saltando in piedi incurante del male alla gamba – Ma che diamine... - imprecò bloccandosi subito dopo notando Kagome che lo osservava preoccupata prima di voltarsi verso Fantasy, riversa a terra, e mormorarle gentilmente:

- Si è fatta male, signorina? -

Ma sua cugina la ignorò proseguendo imperterrita la sua performance:

- Oh Monsieur, mi perdoni!! Sono desolata!! - gridò con aria afflitta e un credibilissimo accento francese - Si tolga subito la giacca, la prego, prima che si ustioni... -

- Lei è un'incompetente! Dovrei farla licenziare!!! - le sbraitò contro Kaito sbottonandosi finalmente la giacca.

- Ma Kaito... è stato un'incidente... - mormorò mortificata Kagome calmandolo di colpo

- Venga la dia a me... gliela smacchierò personalmente. - lo incalzò Fantasy

- Mi sembra il minimo! - sbottò Kaito lanciandogliela quasi contro.

- Farò in un attimo Monsieur... - mormorò Fantasy correndo via a capo chino mentre un altro cameriere ripuliva il disastro.

Fairy non riuscì a resistere e si fiondò fuori dalla sala insieme a lei. Raggiunsero trafelate le cucine prendendo la preziosa scatola dal taschino, con mani febbrili, prima di lanciare la giacca a una vera cameriera, già pronta con tutto l'occorrente per smacchiarla, e correre a perdifiato fino al furgone.

- E' fatta! - gridò entusiasta Fantasy buttandosi di schianto sul sedile del guidatore

- Addio “dopocena”, Signor Setsuna!!! - esclamò maligna Fairy seduta di fianco a lei

- Già! - la incalzò Fantasy – Voglio proprio vedere come farai senza le tue... MENTINEEEE???!!! - concluse disperata lanciando un'occhiata alla scatoletta che stringeva in mano vittoriosa

- COSAAA???!!! - gridò Fairy strappandole la scatola di mano – Non è possibileeee!!!! Cretina, hai sbagliato scatola!!! - gridò fiondandosi di nuovo fuori dal furgone

- Negativo! - sbraitò Fantasy decisa correndole dietro – Ho controllato tutte le tasche, mentre correvo! Quella è l'unica cosa che ho trovato!! -

- E' la fine... - mormorò disperata Fairy tornando nel ristorante e vedendo Kaito e Kagome alzarsi da tavola mentre la cameriera porgeva a Kaito la giacca di nuovo pulita. Lo osservò meglio socchiudendo gli occhi – Figlio di.... - sibilò tra i denti, trattenendosi a fatica

- Che succede? - chiese Fantasy allarmata

- Guardalo bene! O è già pronto al dopocena o ha un'altra scatola nella tasca dei pantaloni! - dichiarò sicura.

Kagome si avviò all'uscita mentre Kaito rimase in piedi davanti al tavolo, rispondendo al telefono, ma appena la ragazza uscì dalla sua vista, rimise veloce il telefono in tasca

- Era una finta... - mormorò incredula Fantasy

Kaito estrasse una confezione di pillole dalla tasca incriminata, con un gesto deciso, ne estrasse un paio dal blister poi sembrò ripensarci e ne fece uscire altre due, ingoiandole tutte in una volta con il vino rimasto nel bicchiere.

- Ma quante ne prende?! - chiese Fantasy allarmata, pensando che forse c'era ancora la speranza che morisse di ulcera fulminante prima di arrivare alla macchina.

- Ovvio! La gamba gli fa un male d'inferno e lui non vuole grane. Pregusta già la notte di fuoco! - sibilò Fairy tra i denti - Maledetto ci ha fott... - lo squillo del telefono la interruppe

- Pronto! - rispose furibonda

- Capo! Tutto a posto! - riferì tranquilla la voce contraffatta di Sasuke all'altro capo del telefono

- Tutto a posto un corno, brutto idiota!!! Dove cavolo sei???!!! Non dovevi seguire quel tacchino???!!! Quel maledetto sta per andare in meta!!! - sbraitò furente

- Pavone, capo... - la corresse lui – Mi perdoni ma, vedendovi in difficoltà, mi sono permesso di darvi una mano... -

- Ma se si è appena ingoiato quattro pillole, deficiente!!! Dov'è che ci avresti dato una mano??!! - lo assalì ancora Fairy

- Per non destare sospetti ed evitare che potesse porre rimedio alla scomparsa della pillole semplicemente acquistandone di nuove, ho pensato di sostituirle con delle altre – rispose semplicemente il ninja

Fairy si bloccò un attimo:

- Scusa e tu di solito giri con una farmacia in tasca?! - chiese perplessa

- No, capo. Ho casualmente recuperato delle pillole dall'aspetto simile, dalla borsa della signora seduta vicino a lei. - spiegò atono

- La nonna?! - chiese Fairy rianimandosi di colpo – Quella dello scialle?! -

- Esatto, capo. Non so cosa fossero ma sicuramente non erano antidolorifici. -

- Sasuke... mi rimangio tutti i miei insulti e ricordami di aggiungere una speciale gratifica al tuo compenso! -

- Grazie, capo, non mancherò -

Quando riattaccò il telefono un ghigno di pura perfidia si dipinse sul volto di Fairy.

- Allora?! Che dice, Sasuke?! - chiese allarmata Fantasy

- Andiamo... questa non me la voglio proprio perdere... - mormorò Fairy soddisfatta.


 

Fantasy guidò, seguendo la Mercedes nera, fin sotto casa di Kagome, lanciando di quando in quando occhiate perplesse a sua cugina che continuava a sghignazzare tra sé e sé, seduta sul sedile del passeggero.

- Ma insomma, ti decidi a spiegarmi?! Perché sei tanto allegra?! Il nostro piano è fallito clamorosamente, nonostante tutti i nostri sforzi!!! - sbottò ferita nell'orgoglio ripensando al “suo bambino”.

- Ohhhh.... Vedrai, vedrai... Ssshhh!! Eccoli! - bisbigliò eccitata abbassando il finestrino e guardando Kaito e Kagome, scendere dalla macchina, nuovamente parcheggiata sotto casa di lei. Tirò fuori il binocolo e ne passò un altro anche a Fantasy

- Guardalo bene! - mormorò esultante

Kaito era stranamente pallido e sofferente mentre girava intorno all'auto per andare ad aprire la portiera di Kagome.

- Beh... almeno gli fa male la gamba... ma con tutte quelle pasticche è questione di minuti... il tempo di un caffè e sarà pronto a saltarle addosso! -

- Oh no-no-no... guardalo bene... non è la gamba che si sta reggendo... -

- Grazie per la bella serata – gli stava dicendo Kagome, davanti al portone.

- Grazie a te, per aver accettato. Come ti ho già detto, provo interesse per te, e spero che la cosa sia reciproca – gli rispose lui con una mano sull'addome a giocherellare distrattamente con un bottone della giacca.

- Ottimo. - commentò soddisfatto osservandola e vedendola annuire imbarazzatissima - Come saprai, fino a sabato sarò fuori città... -

- Sì, certo, come no! Fuori città e dentro un ospedale... in ortopedia! - ridacchiò Fairy

Videro Kaito avvicinarsi pericolosamente a Kagome, sembrava sul punto di baciarla ma all'ultimo momento si chinò sulla sua mano, nascondendo una smorfia e stringendo il braccio intorno all'addome.

- Buona notte, Kagome. - si affrettò a dire girando rapidamente sui tacchi e tornando veloce verso la macchina.

- Non ci credo... se ne va!!! - esclamò stupita Fantasy – Non l'ha nemmeno baciata!!! Ma che gli prende?! Non ci credo che sia così cavaliere da non provarci al primo appuntamento!!! E tutte quelle pillole allora?!-

Fairy scoppiò a ridere osservando la macchina di Kaito allontanarsi piano dalla casa di Kagome per poi accelerare bruscamente appena girato l'angolo e sfrecciare via a tutta velocità.

- “Tutte quelle pillole”... - ripeté Fairy sforzandosi di non morire soffocata dalle risate - ... erano lassativi!!! -


 

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Angolo delle autrici


 

Fantasy25:

Salve a tutti lettori, e grazie per aver letto anche il secondo capitolo di questa strampalata storia. Io vorrei ringraziare Fairy che scrive per entrambe e riesce a conciliare le mie idee pazzoidi con un ambito un po' piú... Come dire, umano! :')Che dire? Leggendo le recensioni lasciate all'ultimo capitolo posso solo dire che mi rendete fiera del vostro odio nei confronti di questo personaggio :3Spero di non avervi annoiato... Lascio la parola alla mia collega ^_^


 

FairyQueen78:

Se pensavate che almeno una volta nella vita Kaito fosse stato “un signore”, ora sapete che vi siete sbagliati di grosso! Questa è la verità dietro la storia raccontata da serin, ciò che è accaduto realmente quella sera, all'insaputa dell'autrice stessa!!! XD


 

Bene! La follia prosegue! Ed è pronta a dilagare. Sì, avete capito bene la F&F A.p.D. Cerca personale... veramente ! XD

Avete qualche idea, da usare contro il nostro comune nemico, che vi piacerebbe vedere realizzata? Fatecela sapere! Vaglieremo tutte le proposte e contatteremo gli autori di quelle che ci ispireranno di più, per studiare insieme un piano d'attacco e trascinarvi insieme a noi nel folle mondo di “Lezioni d'amore”... ma visto coi nostri occhi! XD

Non a caso siamo “Tutti contro Kaito” ;)

Le regole del gioco sono semplici:

- Vietato uccidere Kaito prima del tempo o menomarlo in modo troppo vistoso (es. una gamba dolorante si dissimula, una gamba mozzata no!).

- Attenersi fedelmente alla storia di serin, senza proporre avvenimenti che cozzano con la sua trama o peggio ne stravolgano gli eventi.(es. agli occhi di Kagome la serata è stata perfetta, quindi tutto avviene alle sue spalle)

- Insinuarsi nella storia sfruttando i tempi morti e qualsiasi spiraglio ci venga lasciato dall'autrice. (es. in questo capitolo ho potuto inventare che il ristorante era francese perché serin non lo specifica)

- Ultimo ma non per importanza: Divertirsi e far divertire! ^_^

Dimenticavo! I dialoghi in corsivo sono presi direttamente dal capitolo 9 di Lezioni d'amore ;)

   
 
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