“ Your smile isn't symmetrical,
but perfect in its every imperfection „• I hate when you don't show your tears, beacuse I feel your sadness — your smile is obviously false, like a mask;
Anche solo un sorriso stentato di Liz, per Kid, era meraviglioso; così come quando era terribilmente falso, mera bellezza illusoria che faceva tentennare i pensieri del figlio di Sommo Shinigami - da un lato era triste e al contempo arrabbiato, dall'altro apprezzava lo stesso le labbra di Liz. E lui sapeva bene che le parole a volte non bastavano ed anzi, non riuscivano neppure a far vibrare le corde vocali facendo crescere nell'atmosfera un silenzio tanto colmo di pensieri confusi che appariva vuoto agli occhi di chi non era Kid o Liz. Proprio quel giorno, in un tacito accordo - approvato solo dal Maestro d'Armi stesso e non dalla sua amata - s'era avvicinato ad una Liz pensierosa ed esageratamente placida, troppo per ritenere la sua una calma sincera e reale. Ma solo lui s'era accorto di questa emozione, seppur essa si parasse palesemente davanti ad ogni qualsivoglia volto della scuola Shibusen. Kid si sedette sul muretto in pietra senza sfiorare Liz per non deturparne l'aspetto - secondo lui era talmente fragile che bastava un dito a frantumarla in schegge di cristallo - e contemplò un attimo il suo sorriso terribilmente falso, ma nonostante tutto sempre bello - forse era proprio per quello, per quel suo bel sorriso, che nessuno sospettava che fosse di pessimo umore da giorni. La ragazza si voltò e nel mentre tentò inutilmente di celare il suo stupore, poi mostrò i suoi denti in un sorriso dalla sfumatura nostalgica che non sfuggì agli occhi attenti di Kid. «Se hai bisogno di piangere, puoi tranquillamente farlo davanti a me: ti capisco se non te la sei mai sentita, ma mi farebbe piacere perché tenterei insieme agli altri di tirarti su il morale». Liz era sempre stata orgogliosa e voleva apparire forte nonostante l'ansia che spesso le fiatava sul collo, perciò le frasi del ragazzo la scossero e non poco. Non riuscì a controbattere, boccheggiò un poco per poi serrare le labbra. Kid continuò. «Sono qui davanti a te, pronto a consolarti. E il tuo sorriso domani sarà ancora più bello, perché diventerà sincero». Dopo queste frasi Liz s'aggrappò a Kid con tale forza che le mani affondavano fra le pieghe asimmetriche dei suoi vestiti e le lacrime scendevano lungo le guance fortemente arrossate; il Maestro d'Armi la strinse a sé ancora di più, in un abbraccio che andava oltre a un conforto fra amici. Ed il giorno dopo, Kid poté ritornare ad ammirare il vero sorriso di Liz.