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Autore: Sophie_moore    11/08/2014    4 recensioni
La Gilda era ormai vuota. Nessuno intorno a far chiasso, nessuno che si accorgesse dello sguardo di Titania, perso nel torbido liquido biondastro nel boccale di vetro.
-Stai bene, Erza?- le chiese dolcemente Mirajane, asciugando i bicchieri con un panno bianco.
Erza sbattè le palpebre e scosse lievemente la testa.

Buongiorno! Ecco a voi una shot dedicata a tre ragazze meravigliose, con cui ho un legame molto forte e speciale =)
La canzone è "Here's to us" degli Halestorm (se riuscite ad ascoltarla mentre leggete rende molto l'idea!)
Spero che vi piaccia!! Ci sentiamo comunque presto per la long ;)
Genere: Fluff, Generale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Erza Scarlet, Mirajane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questo è per noi

A friendship tale



La Gilda era ormai vuota. Nessuno intorno a far chiasso, nessuno che si accorgesse dello sguardo di Titania, perso nel torbido liquido biondastro nel boccale di vetro.

<< Stai bene, Erza? >> le chiese dolcemente Mirajane, asciugando i bicchieri con un panno bianco.

Erza sbattè le palpebre e scosse lievemente la testa. Chissà perché si lasciava andare a quei pensieri, così, tutto d'un colpo. Forse perché era un periodo di magra, non andava più in missione, si sentiva un po' malinconica. Gerard era chissà dove e non le faceva avere sue notizie, Natsu e Lucy erano sempre appiccicati, e Gray si era messo a fare missioni nei paesi nordici insieme a Lluvia. Si sentiva sola, ma non poteva di certo ammetterlo. << Sì... sì. >> battè piano il boccale sul bancone e bevve le ultime tre dita di birra rimaste con un sorso, poi fece un sorriso e si alzò dallo sgabello. Fece un cenno alla barista e le diede le spalle, dirigendosi verso le porte del salone, pronta a varcare la soglia e tornare in dormitorio.

<< Erza! >> la chiamò improvvisamente Mirajane, facendola voltare di scatto.

<< Dimmi, Mira... >> la rossa si avvicinò di nuovo al bancone, confusa.

<< Mi tieni compagnia ancora un po'? >> domandò, arrossendo leggermente.

<< Sì, certo! Ma non ci sono Lisanna o Elfman? >> Titania si sedette di nuovo al suo posto e la guardò confusa.

Mirajane scosse la testa ed abbassò lo sguardo celeste. << Sono ad allenarsi... per migliorare il Take Over, sai. >> spiegò, con calma. << Un'altra birra? >>

Erza annuì solamente. Forse anche Mirajane si sentiva sola... << Che vuoi fare? >> le chiese, sorridendo.

<< Possiamo stare qui... >>

<< Però non farmi bere da sola, sarei triste. >> la rossa fece un largo sorriso e aspettò che anche Mirajane si riempisse un bicchiere di birra. << Alla tua. >> disse, alzando il boccale.

<< Alla nostra. >> la corresse l'albina, battendo il proprio bicchiere col boccale di Erza.

 

<< Ohi ohi, non mi reggo più in piedi. >> brontolò Mirajane, appoggiandosi con tutte le sue forze al bancone. Purtroppo l'alcol aveva fatto il suo inevitabile corso, perciò scivolò rovinosamente a terra, per poi scoppiare a ridere.

<< Dove vaaaaaaaaiiiiii!! >> Erza si sporse per controllare che stesse bene, ma anche lei perse l'equilibrio e cadde, proprio di fianco all'amica. Risero come non si ricordavano di aver mai fatto, si abbracciarono, e si appoggiarono entrambe al bancone, le gambe larghe e il barile di birra proprio accanto a loro.

<< Oh, oh, ti ricordi di quando litigavamo per ogni cosa? >> domandò Mirajane, per poi singhiozzare e ridacchiare.

<< Sì! Tu mi rubavi la torta apposta! >>

<< Era divertente bisticciare.. >> si giustificò l'albina, alzando le spalle e sorridendo radiosa, le guance tinte di un leggero rosa e gli occhi lucidi e vaghi.

<< Non c'era bisogno di rubarmi la torta, però... >> Erza si imbronciò, incrociò le braccia al petto e sbuffò.

L'amica la guardò, confusa, poi la spintonò piano e le diede un bacio sulla guancia, appoggiandosi alla sua spalla. << Ne, ne... domani ti compro una torta per farmi perdonare, okay? >> le domandò.

Erza scosse la testa. << No... anche io ero antipatica con te... >> anche lei lasciò scivolare la testa, che andò a posarsi dolcemente su quella dell'albina.

<< Mi sento così sola... >> sussurrò quest'ultima, chiudendo gli occhi. Pessima idea, girava tutto quanto, sentiva che stava per vomitare da un momento all'altro, per cui li riaprì di scatto, ritardando l'inevitabile.

<< Adesso ci sono io... >> la rossa fece una pausa, come per riordinare le idee, o meglio, le parole per creare una frase di senso compiuto, e poi battè una mano a terra. << Apriamo un'altra bottiglia! >> esclamò, convinta e determinata.

Mirajane scosse violentemente la testa, quasi come se fosse spaventata. << Non ce la posso fare! >>

<< Certo che ce la fai! >>

<< No, ti dico di no.... >

<< Allora, facciamo che se ho ragione io, allora mi compri la torta... ma se hai ragione tu, vengo a dormire da te! >>

L'albina aggrottò la fronte. << Non ci vedo un nesso... >>

<< Come no?? >> ribattè allora Erza, un po' delusa. Insomma, per lei era così lampante il collegamento tra le due cose!

<< No... >> ingollò il groppo di saliva che si era bloccato e annuì. << Ma sì, apriamo un'altra bottiglia! >>

Le due ragazze scoppiarono a ridere e, tutte traballanti, si aprirono un'altra bottiglia, questa volta di liquore.

 

We could just go home right now

Or maybe we could stick around

For just one more drink, oh yeah

Get another bottle out

Let's shoot the shit, sit back down

For just one more drink, oh yeah

 

<< Questo è per noi! >> esultò Erza, alzando trionfante il calice, dal quale uscì un poco di liquido, che cadde a terra con un piccolo “splash”. Mirajane alzò anche lei il suo bicchiere e lo battè piano contro quello dell'amica, bevvero quelle tre dita di alcolico tutto d'un fiato, e in un secondo o due, la barista era già con la bottiglia in mano, pronta a riempirla.

<< Questo è per gli altri. >> Mirajane rise, ed Erza annuì, come una mamma che sa di avere dei figli scalmanati ma estremamente buoni. Bevvero di nuovo.

<< Per le volte che ci siamo incasinate... >>

<< Oh, quelle sono tante. >> ridacchiò la bianca, ripensando a tutto quello che avevano passato in quella gilda di pazzi, e con Erza in particolare. Era noto a tutti che, quando erano più giovani, avevano avuto dei momenti di discussione (facevano un po' i Natsu e Gray della situazione, solo femminili) e di rissa vera e propria, ma dopo che erano cresciute, dopo la tragedia di Lisanna...

<< Questo è per te, Erza. >> Mirajane sussurrò, sorridendo debolmente. Se la ricordava quella sera, si ricordava cos'era successo quando era tornata dalla missione solo con Elfman. Aveva urlato, aveva pianto, si era disperata quanto più possibile, e chiunque nella sua Gilda aveva fatto il possibile per aiutarla.

Ma Erza. Lei aveva fatto la cosa più importante.

 

<< Strauss! >> una piccola Erza, la frangia a coprire l'occhio finto, la spada che sobbalzava ad ogni movimento, raggiunse la maggiore delle sorelle Strauss e la prese per un polso, costringendola a girarsi.

<< CHE COSA VUOI TU?? >> gridò, gli occhi celesti pieni di lacrime e le guance rosse come fragole mature. Non capiva, dopo quella tragedia aveva voglia di litigare?

Erza rimase in silenzio. Aveva fermato la corsa indemoniata di Mirajane, ma non sapeva bene cosa dire, o cosa fare. In Gilda non aveva osato avvicinarsi troppo, erano già tutti attaccati che le sembrava di essere fuori luogo. Ma voleva fare qualcosa, doveva fare qualcosa per lei, era probabilmente quello che più si avvicinasse ad una amica. << Io non ho mai avuto una sorella. >> disse.

<< Che? >> Mirajane strabuzzò gli occhi, confusa da quella dichiarazione così improvvisa e priva di senso. << Che vuol dire? >>

<< Dico... almeno hai avuto un'amica, no? Io credo che dovresti ringraziare per il tempo che hai passato con lei... >> stava andando decisamente a caso. Erza Scarlett, la guerriera, la rivoluzionaria, era andata completamente nel pallone per cercare di tirare su il morale ad un'amica.

L'albina non ce la fece più, il sangue le evaporò dal cervello e spinse Erza, facendola cadere. Le si mise a cavalcioni sopra, iniziando così una rissa, probabilmente la peggiore che avessero mai messo in atto.

<< Hai ragione. >> Erza le bloccò un pugno, appena prima che le si stampasse sul naso, probabilmente. << Non sono brava a parlare. Non so cosa dire, non so come aiutarti. >> prese un respiro, poi le liberò la mano, socchiudendo gli occhi. << Se ti fa sentire meglio, fallo. >> si aspettava che il colpo perseguisse la sua traiettoria, ma non successe. Sentì piuttosto un tepore all'altezza delle guance tumefatte, un tepore umido e disperato, e dei singulti prepotenti.

<< Mi manca così tanto.. >> mormorò Mirajane, cercando di asciugarsi gli occhi con i dorsi delle mani. Non provava nessun piacere a picchiare Erza, non quanto avesse sperato: niente poteva riportarle indietro la sua sorellina, niente, neanche una scazzottata come si deve, neanche il male alle nocche e la figura della rossa piena di lividi.<< Avrei potuto fare qualcosa, avrei potuto salvarla.. >>

Erza allora sorrise piano, sgusciò da sotto l'albina e, in ginocchio, le cinse il corpo in un abbraccio. Forse uno dei primi mai dati da quando era entrata nella famiglia di Fairy Tail. << Non potevi fare nulla... per quanto tu sia forte, e lo sei molto, non avresti potuto salvarla. Certe persone... non staranno con noi per sempre. Mi dispiace.. mi dispiace così tanto. >> le accarezzava i capelli e la schiena, nel modo più dolce che conoscesse.

<< Tu non c'eri.. >>

<< Mi vuoi dire che, se avesse potuto fare qualcosa, Majin Mirajane non l'avrebbe fatto? Io penso che fosse destino... crudele, senza dubbio, ma non è colpa tua. Di questo sono sicura. >> le disse, probabilmente in un tentativo di tranquillizzarla, di cercare di esserle vicino.

La maggiore dei fratelli Strauss tirò su col naso e, contrariamente a quello che si sarebbe mai aspettato da se stessa, ricambiò l'abbraccio di Erza, scoppiando di nuovo in un pianto sconvolto, il pianto di una bambina.

 

<< Che hai detto? >> Erza si coprì la bocca con una mano, come per nascondere il singhiozzo che ne uscì poco dopo.

Mirajane si riscosse e sorrise a trentadue denti. << Niente! >> bevve le due dita di liquore ed incitò l'amica a fare altrettanto, per poi riempire di nuovo i bicchieri. Forse stava esagerando un pochino, ma che male c'era a bere con un'amica?

 

Here's to us, here's to love

All the times that we fucked up

Here's to you, fill the glass

'Cause the last few days have kicked my ass

So let's give 'em hell

Wish everybody well

Here's to us

 

<< Sei mai stata innamorata, Mira? >> domandò Erza, sbattendo piano le palpebre. Riflettendoci su, non era possibile che il pavimento avesse iniziato a muoversi senza far cadere tutte le bottiglie a terra.

Mirajane si portò goffamente l'indice al mento. << Non lo so... innamorata non lo so! >> rispose, poco convinta.

<< Oh... >>

<< Perchè, tu sì? >> faceva quasi impressione pensare a Titania che si innamorava di qualcuno, che scriveva frasi romantiche nel suo diario segreto e che fantasticava in un possibile futuro. Faceva fatica ad immaginarla come Lluvia, a dirla tutta.

<< Non lo sooooooooooooo... >> si lamentò, scuotendo la testa. << Cioè, mi piace Gerard, ma non so se sono innamorata... >> brontolò, passando un dito sul bordo del bicchiere, tutta rossa.

<< Allora brindiamo all'amore! >> propose l'altra, ridendo quasi istericamente. Bevvero ancora.

 

We've stuck it out this far together

Put our dreams through the shredder

Let's toast cuz things got better

Everything could change like that

And all these years go by so fast

But nothing lasts forever

 

<< Sai cosa volevo fare, quando ero piccola? >> se ne uscì Mirajane, facendo sobbalzare l'amica sul posto, che scosse la testa in risposta. << Volevo fare la cantante! Sai, andare in torunée e cantare e suonare e viaggiare per il paese, incontrare persone nuove e.. >>

<< E sei finita in Fairy Tail! >> Erza scoppiò a ridere rumorosamente. Non c'era più nessuno da un bel pezzo ormai, e se fosse venuto qualcuno a lamentarsi del baccano, gliel'avrebbe fatta vedere lei!

<< Beh, ho messo i sogni nel cassetto. >> sorrise la barista, con l'espressione più dolce del mondo. << Tutto cambia, no? >>

<< Se Lisanna non fosse morta, noi non saremmo amiche adesso. >> la rossa fece le virgolette mentre pronunciava la parola “morta”, dato che ormai si sapeva che non era successo davvero.

<< Questo è vero. >> Mirajane battè il suo boccale contro quello dell'amica, brindando mentalmente a quel momento. Per fortuna si era risolto tutto per il meglio, comunque.

<< Quindi? A cosa brindiamo? >> domandò l'altra, spaesata. No, il pavimento doveva stare fermo, non poteva girare e muoversi a suo piacimento.

<< Brindiamo... brindiamo che le cose sono andate meglio così. >>

<< Agli imprevisti? >>

<< A quelli! >> bevvero ancora quel liquido dolciastro e bollente sulle lingue, buttarono giù con un sorso netto e poi tirarono entrambe fuori la lingua. Forse era il caso di smettere.

 

Here's to us, here's to love

All the times that we messed up

Here's to you, fill the glass

'Cause the last few nights have kicked my ass

If they give ya hell

Tell 'em go fuck themselves

Here's to us

 

<< Secondo me abbiamo esagerato. >> Erza provò a mettersi in piedi e cadde rovinosamente a terra. Se solo l'avessero vista Natsu o Gray, non avrebbero smesso un secondo di prenderla in giro!

<< Cana ci ucciderà... >> Mirajane si strusciò i dorsi delle mani sugli occhi, provando a togliere quella patina che le faceva vedere tutto sfocato ed in movimento. Rimase delusa quando si accorse che strofinare non sarebbe servito a nulla, non avrebbe cambiato la situazione.

<< Cana non lo saprà... >> la rossa ebbe un'idea geniale a dir suo.

<< Che vuoi fare? >>

<< Shhhhhh. >> ridacchiò e si appese al bancone per tirarsi su, strinse forte per mantenere l'equilibrio e poi si mosse. Con cautela. Molta cautela. Raggiunse le bottiglie mezze vuote che avevano aperto e le riempì di nuovo di acqua, sicura che Cana non avrebbe sospettato nulla. Chi potrebbe mai sospettare una cosa del genere? Nessuno, appunto.

<< Ohhhhhhh, hai ragione! >> Mirajane la imitò portandosi dietro la bottiglia appena iniziata e copiando lo stesso procedimento con l'acqua.

Si lanciarono degli sguardi e scoppiarono a ridere come delle matte, abbracciandosi, strusciandosi la guancia l'una contro l'altra, stringendosi forte.

<< Adesso dovrei andare a casa.. >> mormorò Titania, guardando la porta della Gilda. No, troppo lontano. E poi il pavimento era pieno di buche e dossi che continuavano a spostarsi, come poteva pensare di arrivare fin lì?

Mirajane scosse la testa violentemente, tanto che potè giurare di aver sentito il cervello spostarsi e andare a sbattere contro la scatola cranica. << Dormi qui. Al piano di sopra c'è una stanza. La uso spesso quando fa tardi... >> sentì le gambe cederle e tremarle, perciò si aggrappò saldamente alle braccia dell'amica.

<< Allora andiamo. >> lentamente, davvero molto lentamente, e ridendo ad ogni passo, le due riuscirono ad arrivare al piano di sopra senza cadere, il che le fece complimentare con se stesse per l'ottimo lavoro.

Si svestirono, si sdraiarono sulle coperte del lettone matrimoniale e chiusero gli occhi.

<< Gira tutto... >> sussurrò la barista, quasi con un gemito.

<< Lo so... >> le diede man forte l'altra, annuendo contro il cuscino.

<< Potevamo fare un ultimo brindisi, però... >>

<< A cosa? >>

<< A quello che non abbiamo fatto! E a quello che abbiamo fatto! >>

<< Hai ragione. >> rimasero qualche secondo in silenzio a pensare a come rimediare al loro imperdonabile errore, poi Erza, di nuovo, ebbe un'altra delle sue idee.

<< Brindiamo adesso. >> alzò la mano aperta e fece un sorriso all'amica.

Mirajane ci mise un attimo a capire cosa intendesse, ma ci arrivò. Le battè il cinque e incrociò le dita con quelle della sua acerrima nemica d'infanzia.

 

Here's to all that we've kissed

And to all that we've missed

To the biggest mistakes that we just wouldn't trade

To us breakin' out

Without us breakin down

To whatever's coming our way

 

<< Agli errori. >>

<< Ai baci. >>

<< Alle discussioni. >>

<< Alle delusioni. >>

<< Agli amici. >>

<< Agli amori. >>

<< A tutto quello che non ci butterà mai giù... >>

<< A Fairy Tail! >>

<< Ti voglio bene, Erza... >>

<< Anche io te ne voglio, Mira.. >>

 

Here's to us, here's to love

All the times that we fucked up

Here's to you, fill the glass

Cuz the last few days have kicked my ass

So let's give 'em hell

Wish everybody well

Here's to us

 

Rimasero così, in silenzio, finché non si addormentarono. Mano nella mano, come due bambine che si tengono compagnia durante la notte. Come due amiche.

 

Here's to us, here's to love

All the times that we messed up

Here's to you, fill the glass

Cuz the last few nights have kicked my ass

If they give ya hell

Tell 'em go fuck themselves

 

Entrambe avrebbero potuto concordare sul fatto che stare in quella Gilda non era facile. In particolare per loro due, che erano considerate i pilastri per i ragazzi più giovani, non potevano deluderli e dovevano sempre mettere a posto quello che loro rompevano. Spesso e volentieri avevano ricevuto lamentele dai sindaci, dal Consiglio, dagli stessi cittadini... ma entrambe avevano, nel proprio modo, risposto la stessa cosa.

“Andate a farvi fottere. Questa è Fairy Tail.”... qualcuno si era rassegnato, qualcuno no, ma di certo la loro risposta non sarebbe mai cambiata.

 

Here's to us

Here's to us

 

Il mattino seguente, Cana Alberona aprì gli occhi di scatto. Pessimo presentimento, pessimo sul serio. Aveva avuto gli incubi tutta la notte, il suo povero liquore sperperato, perciò, prima di fare qualsiasi cosa, anche di vestirsi, prese le sue carte e le lesse sul letto.

Si coprì la bocca con la mano, sconvolta. Aveva ragione allora!

Si vestì in fretta e furia, inciampandosi nei pantaloni e dimenticando di mettersi una maglia, corse fuori dal dormitorio e si precipitò in Gilda.

Mirajane non c'era, il che era particolarmente strano, ma andò lo stesso al balcone. Si sporse, prese dal collo una delle sue bottiglie, la stappò e l'annusò. Chi aveva potuto fare una cosa del genere?? annacquare tutte le sue riserve era stato un gesto terribile un qualcosa di imperdonabile e crudele!

“Maledetto... maledetto!” pensò, sull'orlo di una crisi di nervi e di un pianto sconsolato.

 

Erza e Mirajane si svegliarono quasi nello stesso momento, entrambe con un orecchio che fischiava.

 

Here's to us, here's to love

Here's to us

Wish everybody well

Here's to us, here's to love

Here's to us

Here's to us

 

 

 

 

Sophie's space___

Dunque dunque dunque! Ecco questa one shot! In realtà non pensavo di pubblicarla, ma ho voluto fare una sorpresa =D

Come avete letto nell'intro, la storia è dedicata a tre persone speciali, che meritano un ringraziamento ed una presentazione speciale ^^

Slappola: lei è la mia fidanzata! È super importante per me perché è una di quelle persone che riescono a spronarmi senza dire niente, solo essendoci e chiedendomi “hai scritto?” xD è adorabile, super simpatica e fantastica, lei c'è sempre, e non è scontato =)

Crazy-chan: lei è una new entry nella mia schiera di amiche, è una persona adorabile e coccolosa e pacioccosa. Peccato che abitiamo lontane, altrimenti me la spupazzerei come un peluche <3 la trovo una persona dolcissima e sono sicura che chi la conosce sarà d'accordo con me =)

Lucy: e lei è la più “anziana”. L'ho conosciuta su efp sei o sette anni fa (troppo) ed è sempre stata la mia migliore amica. È una persona speciale e stupenda, molto particolare, ma ha una sensibilità che fa paura, a volte =)

Loro sono tre delle persone più importanti per me e credevo che una storia sull'amicizia potesse essere un buon modo per ringraziarle di esserci per me e di volermi bene come me ne vogliono.

Detto questo, spero piaccia anche a voi lettori! Come ho già detto, è una song fic sulle note di “Here's to us”, una delle canzoni più belle che abbia mai sentito. Mi fa molto Fairy Tail, non so a voi xD

Quindi, bon, alla prossima! Un ringraziamento in anticipo a chi recensierà o leggerà solamente =) 

  
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