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Autore: Sisya    13/09/2008    13 recensioni
Liberamente ispirata al film Forse un angelo, la mia primissima long fiction su Sakura e Sasuke. Una storia un po’ particolare, abbastanza fuori dagli schemi, ma darò il massimo, lo prometto *O*
Sasuke Uchiha è il ricchissimo erede di un impero finanziario. Sakura Haruno è una ragazza spigliata ma in grosse difficoltà economiche.
Sasuke Uchiha è un dongiovanni incallito con la fama di scapolo del secolo, un irraggiungibile bastardo. Sakura Haruno ha un piccolo angelo di cinque anni di cui deve prendersi cura.
Sasuke Uchiha ha un grosso affare da concludere, e urgente bisogno di una moglie. Sakura Haruno si vedrà fatta una proposta impossibile da rifiutare.
Soltanto tre settimane, poi tutto quanto tornerà come prima … ma se il destino (o l’amore) come al solito decidesse di mettersi in mezzo?
Quante cose possono cambiare, in tre settimane di inaspettata convivenza? *O*
Coppia principale: SasuSaku. Questa non cambia per niente al mondo, mi spiace XD Comunque anche tutte le altre sono abbastanza definite. Saranno: InoShika. NaruHina. Un piccolo accenno di NejiTen.
Recensite in tanti, mi raccomando! *O* Un grosso bacio a tutti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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12. Teneri inviti e seccature ubriache: ma siamo una vera famiglia?!


- Ehi. Cosa ci fai nascosta lì dietro? Ehi? Hinata? -
La moretta sussultò, arrossendo nel riconoscere quella voce, e si voltò un po’ esitante.
- Naruto-kun, b-buongiorno, c-come mai così mattiniero? -
- Oggi è il mio giorno libero e ho pensato di fare una passeggiata, sai com’è … ma cosa stavi facendo? -
- Ah! Io … io sono venuta a riprendere una cosa da Sakura … che avevo dimenticato - balbettò Hinata, stupendosi di se stessa per la rapidità con cui aveva trovato una scusa. 'Sono venuta a spiarti …' effettivamente, sarebbe suonato molto più patetico. - Oh, capisco - fece lui con un sorriso - Sai, Hinata, io devo ancora ringraziarti per quella volta. Sei stata un tesoro con me. Sei proprio una vera amica. Ti devo un pranzo, eh - Hinata abbassò gli occhi, arrossendo un po’, ma con lo sguardo fattosi improvvisamente triste. Amica. Solo un’amica. Che ci potesse essere qualcosa di più tra loro, a lui non passava neanche dall’anticamera del cervello. - Non c’è n’è bisogno, Naruto-kun, non devi assolutamente d-disturbarti … - sussurrò lei - Per me è stato un piacere, ma tu non devi sentirti in obbligo di … -
- Oh, ma anche a me farebbe piacere portarti fuori a pranzo. Molto piacere, Hinata-chan, dico davvero! -
Si chinò ad arruffarle i capelli, e quasi automaticamente, senza pensarci, appoggiò le labbra sulla sua guancia in un bacio intimo e delicato. Hinata raggiunse istantaneamente la colorazione della tappezzeria. E fin qui, nulla di insolito. La cosa più strana però fu che stavolta anche Naruto sembrò accorgersi di cosa avesse fatto, e anche le sue guance arrossirono leggermente. - O-ora però sarà meglio che vada … Sono … sono in ritardo! Perché … perché mi aspettano al lavoro, ecco. Devo proprio scappare, ci vediamo presto! - E si precipitò correndo giù per le scale, lasciando Hinata da sola sulla porta di casa. La ragazza si dovette appoggiare alla parete, visto che le gambe tremolanti non la sorreggevano più. Si coprì il viso bollente con entrambe le mani, sospirando.
Era davvero ridicola. Sarebbero mai riusciti ad avere una conversazione norma… No, ma … un attimo!
- Ma non aveva detto ...? Non aveva mica detto di avere il giorno libero? - sussurrò a se stessa, perplessa.
Oh. Vuoi vedere che anche lui …?


Ino appoggiò i gomiti al tavolino dove lei e Sakura si erano sedute a gambe incrociate, e lanciò un’occhiata inorridita ai pacchetti ripieni di fritto e salsine varie allineati davanti a lei. - Questo è un vero e proprio attentato alla mia linea, lo sai vero, fronte spaziosa? Se non fossi la mia migliore amica giuro che ti citerei per danni - Sakura ridacchiò, scrollando la testa. - Su, su, mangia, guarda che a Shikamaru non piacciono le donne stecchino -
Ino sbuffò - E perché mai credi che questo dovrebbe interessare a me? -
Sakura fece spallucce, mostrandole la lingua.
- Quando torna papà dal lavoro, mami? -
Sakura alzò lo sguardo dalla sua ciotola di riso, voltandosi a fissare Chiyo.
- Non c’è bisogno che chiami Sasuke papà quando il signor Hisashi non è qui, tesoro - sussurrò con un breve sorriso, aprendo un’altra confezione di cibo e passando le bacchette all’amica. - Sì, va bene, ma quando torna però? - insistette la bimba, dando un morso a un involtino ripieno.
- Non lo so - tagliò corto Sakura, scuotendo la testa.
- Ma non ti ha detto a che ora sarebbe …? -
- Chiyo, non posso mettermi a controllare quello che fa o non fa Sasuke. La cosa non mi riguarda, e non riguarda neanche te. È libero di fare quel che vuole! - Ino si rivolse a Sakura, lanciandole un’occhiata eloquente. - Devi fare attenzione - bisbigliò poi, indicando Chiyo con un breve cenno della testa - Si sta affezionando a lui, è evidente. È una bambina, e non sta certo fingendo di volergli bene. Sai che questo potrebbe essere un problema, quando tutto quanto si sarà concluso, vero, Sakura? - La ragazza si volse a guardare la figlia, rannicchiata sul divano davanti alla tv accesa, e annuì lentamente.
- So che potrebbe soffrirne -
- Forse … forse Chiyo non sarà l’unica, a rimanerne delusa - fece Ino, esitante.
- Che intendi dire? Che anche io ne sentirei la mancanza? Beh, ti sbagli - ribatté Sakura freddamente.
- Io posso anche sbagliarmi, ma ciò non toglie che sia una situazione strana - continuò Ino, sospirando -Solo, fai attenzione … ad entrambe voi. Insomma, non lasciarti troppo coinvolgere, fronte spaziosa -
- Penso che sia tu a non doverti far coinvolgere troppo dal saké, Ino-pig. Guarda quanto te ne sei scolato! -
- Naaah, ma se lo reggo benissimo - fece la biondina annuendo più volte.
- Sì, come no, guarda che ti conosco. Comunque, io metto a letto Chiyo. Sono esausta -
- A chi lo dici, penso che potrei anche addormentarmi qui. Ma prima … un altro giro di saké! -
Sakura ruotò gli occhi, rassegnata, e uscì dal soggiorno con la bimba per mano.

- Ehi. Appuntamenti in programma stasera? - fece Shikamaru raggiungendolo con uno sbadiglio, mentre Sasuke saliva stancamente i gradini di casa, la giacca sottobraccio e la cravatta slacciata - Non posso - rispose, senza voltarsi. L’amico inarcò un sopracciglio. - Non puoi? Sarebbe a dire? Ansia da prestazione? Mh, capita a tutti di fare cilecca qualche volta … -
- Ma vaffanculo, Nara. Ce le avrai tu le ansie da prestazione. Sai meglio di me che se per qualsiasi motivo Hisashi lo venisse a sapere manderebbe a monte tutto quanto, e tanti saluti all’accordo -
- Mmh. Ma dì un po’, lo stai facendo per Hisashi … o per Sakura? -
- Che centra Sakura adesso? Che centra?! - scattò Sasuke, innervosito.
- Ah-ah! Vuoi rimanerle fedele, eh? Abbiamo proprio un maritino modello qui, a quanto pare, e chi se lo aspettava? Lo spietato rubacuori Sasuke Uchiha, scapolo d’oro del secolo, felicemente tenuto per i cosiddetti dalla nostra cara Sakura … questa sì che è una notizia scioccante! -
- Nara? -
- Sì? -
- Fottiti -


- Ouch! Chi ha spostato la maniglia?! Permesso, fatemi entrare ah ah … ooops trovata! -
Shikamaru alzò gli occhi al cielo, sbuffando, le mani cacciate in tasca, mentre osservava annoiato Ino che ormai da circa un quarto d’ora era impegnata a borbottare contro la porta. Lui e Sasuke l’avevano trovata che ronfava della grossa sul tappeto di casa Uchiha, e a quel punto, visto che non c’erano altre soluzioni, Shikamaru si era eroicamente offerto di riaccompagnarla a casa. Che gran seccatura, però.
- Ehm. Hai bisogno di una mano? -
- No! Ho tuuutto sotto controllo! -
- Oh, sì, infatti lo vedo … - fece Shikamaru, sforzandosi di non ridere - Se ti interessa saperlo, come scassinatrice non hai futuro. E comunque, il tuo appartamento è quello di fianco - Ino smise di trafficare con la serratura, voltandosi a guardarlo indispettita.
- E perché non me lo hai detto prima, scopettino? -
Shikamaru strabuzzò gli occhi, incredulo. Scopettino?? Ah, ma adesso si stava esagerando!
- E su, dai a me, o domani mattina ci troviamo ancora qui … - esclamò, togliendole le chiavi di mano.
Ino lo squadrò immusonita, mentre lui faceva scattare la serratura al primo colpo. Shikamaru si fece da parte per farla passare, e lei entrò in casa un po’ barcollante, lasciando cadere la borsa a terra e levandosi le scarpe coi tacchi alti con un sospiro di sollievo.
- Bene. Pensi di riuscire a trovare il letto da sola o devo aiutarti anche per quello? -
Ino si volse a fissarlo, ridacchiando.
- Cos’è? Una proposta indecente, scopettino? -
E ancora con questo scopettino! Ino era decisamente ubriaca, sì.
- No che non lo è, razza di seccatu … - Ma prima ancora di terminare la frase, prima ancora di rendersene conto, si ritrovò le braccia della biondina attorno al collo. Shikamaru perse l’equilibrio, sbilanciandosi e finendo a gambe all’aria sul divano. Ovviamente, trascinò Ino con sé.


Nel passare, Sasuke lanciò un’occhiata distratta dentro alla camera dove dormiva Chiyo.
Quel poco che intravide però, fu abbastanza per farlo tornare sui suoi passi. Sakura dormiva rannicchiata sul lato destro letto, ancora vestita e con la testa scomposta sul cuscino, mentre Chiyo, in pigiama e pimpante come al solito, stava beatamente saltellando sul materasso come se niente fosse. Sasuke, a quella vista, inarcò un sopracciglio, interdetto. Vedendolo mezzo imbambolato sulla soglia della porta, la giacca abbandonata in una mano, la bimba gli corse incontro con un sorrisone. - Come mai hai fatto così tardi, papà? - esclamò.
- Ehm, io … guarda che non devi chiamarmi così se il … -
- Lo so. Me lo ha detto anche la mamma - fece Chiyo, sbuffando - Ma … è perché a te non va bene? -
Sasuke deglutì a vuoto. Oh, lo sapeva, lo sapeva bene cosa gli stavano chiedendo quei due occhioni scuri colmi di speranza. Un papà. Uno vero, che la portasse a cavalcioni sulle spalle, che ricordasse i suoi compleanni, che le passasse i dolci di nascosto sotto il tavolo, e facesse naso-naso con lei. Un papà, a cui volere bene. Ma lui non era così sicuro di poterglielo - o volerglielo - dare.
- Su, avanti, vai a letto che è tardi -
- Ma se tu sposassi davvero la mamma … -
- Chiyo, questo è fuori discussione -
- Però - fece la bambina, esitante - Io posso chiamarti lo stesso papà? -
Sasuke la fissò per qualche istante, poi si volse, scrollando le spalle.
- Nh. Fai un po’ come ti pare -
- Allora buonanotte, papà -
- Tsk … pulce -


Sakura socchiuse leggermente gli occhi, guardandosi intorno un po’ intontita. - Mmmh, Chiyo? Ma che ore sono? -
- Mami, senti, lo so che Sasuke ha detto di non volerti sposare, ma secondo me tu gli piaci tanto … - Sakura lasciò di nuovo crollare il capo sui cuscini, chiudendo lentamente le palpebre, sempre più pesanti, pensando distrattamente a qualcosa a proposito del non lasciarsi coinvolgere. - Mmh, tu … dici …? - fu il suo ultimo sussurro, prima di cadere addormentata. Chiyo si infilò sotto le coperte, abbracciandola stretta e nascondendo un sorriso sotto al piumone. E per la prima volta dopo tanto tempo, si sentì veramente a casa.


- Ino? -
- Mmmh -
- Ino, puoi lasciarmi andare? -
- Mmmmmmmh -
- Ino! Argh. Ehi. Mi stai schiacciando, levati, non respir… -
- Roooonf -
- Oh, grandioso -


Angolino di Sisya
Wow, bene, eccoci qui, sono tornata. Vi sono mancata? (no XD)
Sono impegnata su troppe storie contemporaneamente, e davvero non riesco a tenere dei tempi di aggiornamento decenti (aggiungete a questo la montagna di compiti che
ancora mi aspettano, e capirete) Mi scuso con tutti voi per l’attesa, ma non posso fare altrimenti. Bene, che dire? Capitolo cortino, lo so, ma i guai veri devono ancora arrivare per tutti. Duuunque, altra cosa, proprio qualche giorno fa la fic ha raggiunto la cifra tondeggiante di 100 preferiti *O*
Non avrei mai e poi mai pensato di poter raggiungere un simile risultato e sono davvero contentissima.
Vi ringrazio dal primo all’ultimo, di tutto cuore *O* Lasciatemi dire che siete un po’ pigroni però, eddai, ammettetelo XP
Se dovete commentare solo per dirmi aggiorna allora non fatelo, perché vi assicuro che è stressante. Mettetevi nei panni di una che ha appena pubblicato, e la prima (e sola) cosa che si sente dire è '
Aggiorna prima che puoooooi' … beh, di solito la mia faccia è questa ---> O.o Ho già detto che aggiorno quando posso (‘somma eh, io ho alcune fic nei preferiti che stazionano lì da anni in attesa, fossilizzate), perciò se avete qualsiasi commento, critica o consiglio, non potrebbe farmi più piacere. Altrimenti fatene a meno. Grazie. Almeno mi evitate una crisi di nervi XD


  
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