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Autore: AryYuna    13/09/2008    2 recensioni
Tre anni dopo la sconfitta di Xemnas, gli Heartless tornano e il Keyblade sceglie nuovi possessori. Chi sarà mai che ha riaperto i varchi tra i mondi? E chi saranno i nuovi prescelti chiamati a proteggere l'equilibrio?
Rating arancione per alcune scene. Sono abbastanza sicura che sia troppo, ma... melius abundare quam deficere, no?
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Riku, Sora, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Kingdom Hearts, Kingdom Hearts II
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Capitolo-3-Keyblade

Quando riprese conoscenza, la prima cosa che vide fu il cielo stellato.
Alti muri di mattoni rossi impedivano alla luce dei lampioni di raggiungerla, per cui era quasi al buio, e l’assenza di paesaggio naturale le fece capire che, ovunque si trovasse, era ben lontana dal Quartier Generale delle Lacrime di Sangue.
Si alzò s sedere lentamente.
–Calintz?– chiamò incerta, ma sapeva che nessuno avrebbe risposto.
Si alzò e uscì dubbiosa su quella che aveva l’aria di essere la strada principale.
L’insegna al neon di un’officina accanto a lei le ferì gli occhi con la sua luminosità improvvisa, mentre una vasta piazza si presentava davanti a lei.
Un caffè all’aperto alla sua destra, una buca per le lettere e un muro in cui si apriva un portone alla sua sinistra, e nessun passante per strada.
Timorosa fece qualche passo e scese le scale fino a trovarsi al centro esatto della piazza.
Non era mai stata in quella città, ne era certa: era di solito una buona osservatrice, e si sarebbe certamente ricordata di quel luogo. Faceva inoltre piuttosto caldo, per cui doveva essere abbastanza lontana da garute, dove il clima era solitamente mite in quella stagione, e per di più sembrava notte inoltrata, quindi era rimasta svenuta a lungo, dato che quegli esseri neri avevano attaccato in piena mattinata.
Certa delle sue riflessioni, per quanto non la portassero a nulla, fece un respiro cercando di decidere cosa fare. Per darsi sicurezza si chinò anche a prendere i coltelli dai suoi stivali.
Ma in quel momento le stesse macchie nere che avevano ricoperto il cortile del Quartier Generale si estesero per terra intorno a lei, e le stesse ombre nere con le antenne ne emersero per attaccarla.
Di nuovo i suoi coltelli sparirono sostutuiti dalla chiave gigante.
Iniziò a colpire furiosamente gli esserini con essa e come al Quartier Generale li vide svanire sotto i suoi affondi e liberare luccicanti cuori che volavano in cielo. Ben presto le piccole ombre dagli occhi gialli furono raggiunte da altre creature, molte delle quali considerevolmente grosse e temibili, soprattutto per lei sola.
Fu così che, mentre tentava invano di difendersi dall’attacco combinato di tre grossi draghi viola, non vide il Neoshadow che l’attaccava alle spalle. Ma in quel momento si sentì sollevare e portare in salvo.
Quando i suoi piedi toccarono nuovamente terra, vide il suo salvatore.
In un primo momento pensò si trattasse di suo fratello, dato lo stesso colore dei capelli, ma quando lui si voltò e potè vederlo in viso, scoprì degli occhi di un verde incredibilmente brillante e un viso sconosciuto.
Aveva anche lui una chiave gigante, anche se diversa dalla sua per forma e colore.
Non disse nulla, si limitò ad annuire e a scagliarsi contro quegli esseri che continuavano ad attaccare.
La chiave rossa e blu liberò nuovi cuori luccicanti, ma sembrava meno efficace della sua, perciò corse ad aiutarlo.
In breve, il cielo fu pieno di cuori, e le creature smisero di attaccarli, preferendo ritirarsi nuovamente nelle larghe macchie nere che ricoprivano la piazza. Quando anche queste furono sparite, le chiavi svanirono dalle mani dei due ragazzi.
–Cos’erano?– chiese lei.
Quel ragazzo doveva per forza saperne qualcosa, non sembrava minimamente colpito da ciò che era successo, come se fosse abituato a combattere mostriciattoli con una mega-chiave.
–Heartless– rispose lui brevemente.
–Ah, bene
No, non andava bene. Cosa diavolo erano gli Heartless?
–Ehm…– riprese lei indecisa. Quel ragazzo non sembrava voler fare conversazione. Ma nemmeno andarsene e lasciarla lì, in effetti. –Tu chi sei?
Il ragazzo incrociò il suo sguardo per la prima volta e la scrutò a lungo prima di rispondere.
–Riku– disse. Poi, forse pensando fosse educato, aggiunse –Tu?
–Arian.
Riku fece aulche passo, poi le fgece cenno di seguirlo, ma Arian non si mosse.
–Non dovresti prima spiegarmi qualcosa?– si decise a chiedere lei.
–Ti porto da qualcuno che ti spiegherà tutto meglio di come potrei fare io– rispose il ragazzo e, forse perché era la prima frase intera che pronunciava, forse perché istintivamente le dava un senso di fiducia, Arian lo seguì.
–È un’aereonave?– chiese contenta di trovarsi finalmente di fronte a qualcosa di familare quando Riku le fece segno di salire su una navicella ferma dietro un alto muro che la nascondeva dalla piazza.
–Una gummiship– la corresse però lui.
Arian lo fissò, ma Riku non disse nulla.
A bordo li aspettavano due scoiattolini, naso rosso l’uno, nero l’altro, che misero in moto non appena Riku diede loro l’ordine.


Finalmente era il suo momento.
Ancora pochi minuti e avrebbe saputo se aveva passato l’esame o no.
Ancora pochi minuti e avrebbe scoperto se era infine riuscita a diventare un’Alchimista di Stato.
Ancora pochi minuti e poi avrebbe potuto conoscere il suo idolo, il grande Alchimista di Fuoco, il generale di brigata Roy Mustang.
Eccolo, rientrare nella sala, con l’elenco dei nuovi Alchimisti dell’esercito.
Il mormorio dei candidati si errestò, mentre l’Alchimista di Fuoco apriva la busta coi nomi. Quando iniziò a leggerli il silenzio venne interrotto da brevi esclamazioni di trionfo, mentre coloro che avevano passato l’esame raggiungevano il generale sul podio.
Ma fu quando finalmente Mustang chiamò Dreena Hale che la calma si ruppe del tutto.
Mentre Dreena si alzava per raggiungere gli altri, sulla parete dietro il Mustang e gli altri generali Alchimisti si allargò una macchia nera dalla quale sorsero strane creature dagli occhi gialli che iniziarono ad attaccare i presenti.
Mustang e gli altri Alchimisti di Stato cercarono di reagire, ma invano: le creature d’ombra non sembravano nemmeno lontanamente scalfite dalla loro alchimia.
Dreena prese dalla tasca il suo accendino e lo fece scattare per poterne manipolare la fiamma con l’alchimia e lanciarla contro di loro, ma prima che potesse posare la mano sul cerchio alchemico tracciato sull’oggetto, esso fu avvolto da un’accecante luce bianca e Dreena si ritrovò ad impugnare non più l’accendino, ma una grossa chiave d’oro e cristallo rosso, dalla cui testa pendeva una sorta di cerchio alchemico con un triangolo inscritto. Pur incerta sull’accaduto, sollevò per istinto la strana arma contro la creatura che voleva attaccarla e, inaspettatamente quella svanì liberando un qulcosa di luccicante che volò verso il soffitto alto della sala.
–Eccola! È lei!– sentì poi una voce gridare alle sue spalle.
Si voltò spaventata e vide un ragazzo dai capelli castani e spettinati correre verso di lei brandendo una chiave d’oro e argento, affiancato da… due strani esseri, non c’era altro modo per descriverli (NdA. A meno che non preferiate “un papero senza pantaloni e un cane col cappello” XD).
–Ciao, io sono Sora!– la salutò allegramente il ragazzo facendosi strada verso di lei a colpi di chiave. –E loro sono Donald e Goofy. Tu come ti chiami?
–Che diavolo sono questi cosi?– fu larisposta della ragazza.
–Heartless. Ti spiegherò tutto dopo. Ora mi sa che dobbiamo cercare la serratura– disse Sora.
–Sì, certo… di qualunque cosa tu stia parlando– commentò tra sé e sé Dreena continuando a menare fendenti con l’insolita arma.
Intorno a lei, intanto, le macchie nere si erano estese ingoiando l’intera sala, e dal soffitto di vetro si intravedeva un cielo notturno fuori orario, senza luna né stelle. Dreena si accorse che molti dei candidati che poco prima erano cn lei erano improvvisamente svaniti nelle ombre che si allargavano, e anche gli Alchimisti di Stato stavano avendo la peggio contro quelle creature. Lei e quei tre strani tipi appena arrivati sembravano gli unici a potere qualcosa contro di esse… anzi, lei sembrava anche più forte… o forse era la sua chiave ad essere diversa?
Il pavimento non esisteva quasi più, e intorno a loro anche le pareti della sala erano svanite.
Poi accadde tutto in un attimo.
Vide Roy Mustang e gli altri generali inghiottiti dall’ombra, udì Sora gridare –Siamo arrivati tardi, il mondo sta svanendo!– e sentì le graccia di Goofy chiudersi intorno a lei e trascinarla verso una sorta di navicella gialla che correva nel buio verso di loro. Non capì cosa stesse succedendo, ma vide una specie di varco di colori turbinandi aprirsi davanti a loro e inghiottirli.
A dispetto dei suoi timori, però, si accorse di essere ancora viva, e che la navicella filava senza problemi in quello che sembrava un cielo di stelle e colori insoliti.
–Cosa… Cos’è successo?– si decise a chiedere mentre dalle sue mani la grossa chiave svaniva e il piccolo accendino tornava a prenderne il posto.
Sora si voltò verso di lei con aria triste, ma non rispose.
–Tra poco capirai tutto– disse Donald.
Poco dopo, atterrarono in una piazza viva di negozi e bancarelle dall’aspetto un po’ antico.
Contemporaneamente, un’altra navicella, più grande della loro, atterrò lì vicino, e da essa scesero un ragazzo dai capelli chiarissimi e una ragazza con lo sguardo spaesato.

Un paio di note prima di darvi appuntamento al prox capitolo

1-Il nome di Arian è un incrocio tra MC e me: in MC è un nome scritto su un foglio lungo la strada, non è un personaggio che si incontro e non ho idea di cosa sia… Di mio invece c’è che è il mio nome (Arianna) meno due lettere XD
2-Ci ho messo giorni a scegliere il mondo della seconda prescelta! Alla fine ho optato pe Amestrys, il mondo di Fullmetal Alchemist (click per info). Per riassumere brevemente qualche notizia sui personaggi e le situazioni apparse, Roy Mustang (click) è nell’esercito come alchimista (NdTutti. Ma va’, ci eravamo arrivati fin qui) e usa come particolarità il Fuoco (da cui “l’Alchimista di Fuoco”) e l’esame di cui Dreena aspettava l’esito era proprio quello per diventare Alchimisti di Stato (cioè un alchimista dell’esercito).
3-Il fatto dell’accendino: per usare l’alchimia servono formule e simboli detti cerchi alchemici. Li si traccia e poi li si attiva toccandoli, ma come ripetono sempre in FMA l’alchimia è una scienza (l’antenata della chimica, mia materia preferita *sekkia*) e “nulla si crea nulla si distrugge” per cui la ragazza doveva prima “creare” la fiamma (con l’accendino) e poi farne ciò che voleva con il cerchio alchemico tracciato su di esso.
4-Il ciondolo del suo Keyblade è un cerchio del fuoco (triangolo inscritto in un cerchio), non l’ho inventato io, l’ho trovato in vari manga, fumetti, libri… credo sia una runa.
click per vedere i Keyblade delle due prescelte.

Alla prox
Un bacio
AryYuna

PS: sono graditi i commenti, please. E' sconfrortante leggere "50 visite" "0 commenti"... Se vi piace, o vi fa cagare, ditelo, sennò io come faccio a capire cosa lasciare e cosa cambiare? please! XD
   
 
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