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Autore: Alis_Weasley    13/08/2014    5 recensioni
"Ma che-che fate!?" Cercó di divincolarsi, ma i due rafforzarono la presa e sghignazzarono.
"Granger, è Sabato. Non puoi stare in biblioteca a studiare anche oggi." Disse serio George.
"Già, non te lo permetteremo Grangy" proseguì Fred.
"Non chiamarmi Grangy!! e lasciatemi subito! Sono un prefetto!!"
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Le labbra prepotenti di lui su quelle ancora semi aperte di lei.
Un bacio che sapeva di tutto quello che non erano riusciti a dirsi.
Fred ci mise dentro le scuse che non riusciva a porgerle a voce alta, ci mise dentro tutto l'amore che si era reso conto di provare per lei.
Hermione ci riversó la sua rabbia, la sua frustrazione, ma dopo poco questi sentimenti andarono scemando, e quando lei smise di opporre resistenza, fu un bacio che traboccava amore.
Certo, tutto questo prima che il cervello della studentessa più brillante della sua età non si riaccendesse, e prima che sulla guancia di Fred Weasley non venisse depositato, delicatamente quanto un'Hermione Granger furiosa sa fare, un bel ceffone.
"Ahi!! Hermione! Ma che.. che fai?" Fred si massaggiava la guancia dolorante, dove pian piano stava comparendo la forma di cinque dita affusolate. 
"Cos'é un'altra scommessa? Oppure era uno scherzo, per vedere come reagivo?"
Hermione rise amara.
"Non sono una di quelle che puoi manipolare con un bacio. Stammi lontano Fred Weasley" 
"No, Hermione, non hai capito! Aspetta!"
Niente. Era già a cinque metri da lui, in vista solo i bellissimi capelli ricci, che venivano sbalzati da una parte all'altra per la velocità a cui andava.
Hermione voleva mettere quanta distanza poteva tra lei e quel ragazzo. 
Hermione, la stessa che non capiva il motivo della propria reazione.
O meglio, lo capiva, non voleva ammetterlo. 
La verità è che Hermione Granger aveva avuto paura.
Paura dei sentimenti che provava per quel ragazzo, paura di soffrire, paura fosse uno scherzo, già perché Fred Weasley scherzava sempre.
Paura di risultare patetica essendo una ragazzina alle prese col primo ragazzo.
Bhe, c'era stata la cotta per Ron, ma lui non le aveva mai fatto palpitare il cuore a quel modo.
Era di nuovo sola.
Spaventata da Fred, arrabbiata con lui e George per la scommessa, evitata da Harry e Ron. 
Era sola con un turbinio di emozioni dentro, col cervello e il cuore che le urlavano di fare cose contrastanti. 
C'era una sola cosa che avrebbe potuto distrarla. 
Studiare.
*********
Fred entrò in camera sconsolato. 
Si lasciò cadere a peso morto sul proprio letto, sotto lo sguardo di George.
Questo intanto cercava di reprimere le risate che, fragorose, premevano per uscire dalla sua bocca non appena aveva visto la guancia del fratello.
Per un attimo pensó di fare il bravo gemello, sedersi accanto all'altro e dargli delle affettuose pacche sulla spalla finché non si fosse deciso a parlare, ma poi l'istinto dello stronzo prevalse e scoppiò a ridere come non mai; rotolandosi a terra, in preda alle scosse delle risate, con delle lacrime ai lati degli occhi. 
Fred sollevó la faccia dal cuscino e si mise a guardarlo male, ma l'effetto sperato , non fu uguale all'effetto ottenuto.
Mettendo in mostra la guancia, non fece altro che alimentare le risate dell'altro. 
Era impossibile rimanere seri vedendo George che rideva, come un bambino ride guardando Mr Bean, fu per questo che ben presto anche Fred venne trascinato dalla risata del gemello.
George ghignó soddisfatto.
Era riuscito a farlo ridere. E pensò che in fondo non era un cattivo fratello, anzi probabilmente tutti avrebbero voluto averne uno come lui. (Il solito esagerato) E a quel pensiero gonfió la pancia in maniera pomposa, sembrando Percy, e scoppiando nuovamente a ridere per il suo stesso comportamento. 
Ed eccoli lì, i due gemelli Weasley.
Per terra, entrambi che cercano appoggio nelle spalle dell'altro per rialzarsi, ma che poi cadono rumorosamente per terra e si lasciano andare a nuove risate. 
Forse, per chiunque fosse entrato, quel comportamento sarebbe parso da stupidi. Ma per loro, era il modo per mettere di lato i problemi, per dimenticarsi della guerra imminente, di Voldemort, per tornare i due bambini dai capelli rossi che il primo giorno di scuola erano stati smistati in Grifondoro.
Fu così che li trovó l'amico Lee Jordan, entrando nel dormitorio. E non se ne meraviglió, anzi li seguì presto anche lui.
C'era chi immagazzinava le preoccupazioni dentro di sé, nascondendole in un angolino, studiando; e chi invece le buttava fuori insieme al suono delle proprie risa.
 *******
Hermione stava rileggendo per la quarta volta il tema di pozioni per la settimana prossima. 
Aveva già svolto tutti i compiti per quella settimana, ma aveva deciso di non andare a cenare.
Neanche fosse matta, non avrebbe retto agli sguardi dei gemelli.
Ad un tratto la fioca luce della lampada a petrolio venne oscurata da qualcuno. E lei sollevò lo sguardo, pronta a cruciare chiunque l'avesse disturbata.
Ma vedendo Harry e Ron di fronte a sé, rimase senza parole.
Che volevano? Dopo tutti quei giorni in cui l'avevano ignorata si presentavano così..?
"Ciao Herm " inizió Harry. 
"Prima.. prima che tu ci schianti, siamo, anzi..sono venuto a chiederti scusa.." proseguì Ron, impacciato come non mai.
Hermione non li interruppe . Aveva già deciso di perdonarli, le erano mancati terribilmente, ma non gliela voleva dare subito vinta.
"Io sono stato uno stupido ad arrabbiarmi quel giorno.Siamo, ehm..eravamo i tuoi migliori amici, ma non per questo avremmo dovuto avere l'esclusiva. Tu eri e sei liberissima di uscire con chi vuoi..anche con Fred e George. E io, ero solo geloso. Ma se non ti piaccio, cioè me ne sono fatto una ragione. Scusa."
"Ci manchi, non ti abbiamo vista a cena, e sapevamo che ti avremmo trovato qui. Puoi perdonare anche me? Mi dispiace di averti evitata.. ma.." Harry non poté terminare la frase perché sia lui che Ron si trovarono stritolati tra le braccia di Hermione. 
"Oh ragazzi, anche voi mi siete mancati!" Si asciugò velocemente una lacrima che le era scivolata giù per la guancia e li fece sedere accanto a sé. 
Si misero a parlare del più e del meno come ai vecchi tempi, poi Harry aggiornò Hermione sulle ultime "novità". Le dissero di quanto i loro voti erano peggiorati da quando lei non gli correggeva più i temi e le riuscirono a strappare una risata.
Lei invece si limitò a raccontare che negli ultimi giorni aveva passato un po di tempo con i gemelli, ma che avevano litigato perché si era ritrovata vittima di un loro scherzo che ancora non gli aveva perdonato. 
"Che stavi facendo? Perché non volevi cenare?" Chiese Harry un po preoccupato per l'amica. 
"Io..oh..stavo..finendo di correggere il tema di pozioni per martedì, dato che quello di Aritmanzia per domani l'ho terminato."
A quelle parole Ron si batté una mano sulla fronte, e imprecó. 
"Per la miseria! Me lo sono completamente dimenticato! La professoressa mi ucciderà! "
Hermione intenerita disse "Fatti aiutare da Harry a scriverlo e poi vieni da me così te lo correggo. Non puoi prendere un'altra T, mi trovi qui in biblioteca " e sorrise. 
Ron la abbracció forte forte "Davvero?! Grazie Herm! Sei la migliore!" E le scoccó un sonoro bacio sulla guancia.
Quando i due se ne furono andati, lei ancora sorridente per aver fatto pace con i suoi migliori amici, tornó a studiare.
Passata qualche ora, la luce della lampada venne oscurata di nuovo.
Lei pensando fosse Ron, sollevó lo sguardo di sfuggita dicendo "Ron, posalo qua, appena finisco questa traduzione di antiche rune, lo correggo, promesso"
Realizzó subito dopo che la figura a cui aveva parlato, era più alta di Ron ma aveva i capelli rossi come i suoi.
I suoi più grandi timori vennero confermati quando una voce, da lei fin troppo conosciuta, disse:
"Non sono Ron ".
 
 
Angolo autrice: Ciao a tutti! Sarò breve, volevo solamente ringraziare tutte le ragazze meravigliose che hanno recensito la mia storia, siete davvero fantastiche. Spero che continuerete a seguirla e dirmi che ne pensate. Vi abbraccio forte una per una. Bacioni, Alisssss <3
   
 
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