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Autore: Lice_n_Catz    14/08/2014    2 recensioni
Crystal: ragazza inglese dal passato travagliato, per sopravvivere alla dura vita dell'orfanotrofio si è rifugiata nella musica. Ora sta iniziando una nuova vita a Londra con Destiny, ma non immagina di incontrare proprio un membro della band che le ha cambiato la vita, gli One Direction. Sarà amore?
Eliana: ragazza italiana con la passione per la scrittura. Lei ha creato Crystal e anche lei ha qualcosa da dire.
Realtà e fiction si accavallano fondendosi in un tentativo di meta-letteratura.
Genere: Demenziale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5  - vita da star

Le recensioni continuavano ad arrivare a vagonate, cadevano come fiocchi di neve su un campo già innevato: era impossibile tenere continuamente d'occhio da casella di posta. Ogni volta che Eliana guardava e vedeva il numerino di recensioni positive crescere si sentiva un po' morire: la sconfitta era lei. Non loro.
Ripensava a come aveva iniziato tutto: i fan preferiscono la merda al cioccolato. E' così era stato. C'era solo un aspetto positivo in tutto ciò: oltre a crescere le visualizzazioni dei capitoli di Crystal crescevano anche quelle delle sue storie a sfondo storico, le recensioni erano cresciute di ben UN numerino. Maxima desperatione! Un'ablativo di modo a stento riusciva ad esprimere quanto fosse triste abbattuta. Oriana aveva provato a consolarla con le sue pagine migliori, ma il massimo che era riuscita ad ottenere era stato farla cadere in un sonno senza sogni. Quella notte, attorno alla lampada a led che Oriana aveva rubato dalla cucina per l'occasione, si riunirono i magnifici tre. La situazione era imprevedibile, fare la guardia singolarmente non sarebbe stato sufficiente.
"Hai interrogato il cane, Umberto?" 
Chiese Stephen, segnato da profonde occhiaie dalla lunga veglia. Non era normale per un libro stare sveglio così a lungo senza dormire. A causa di questo Umberto era andato ad interrogare il cane...o meglio a fargli delle domande e sperare che capisse ciò che gli diceva.
"Sì, Stephen, ma non è che io abbia ottenuto molto. Mi annusava in continuazione e poi mi ha portato nello studio e ha iniziato a smusare verso quel coso che ha lo schermo..."
"Computer, Umberto."
"Sai Oriana, nella mia epoca si scriveva nei monasteri e non con una cosa ticchettante con le lettere sopra. Se così fosse stato non avrei avuto un bel romanzo da scrivere non trovi?"
"Sempre il solito puntiglioso - rispose Oriana soffiando via il fumo della sigaretta - ma per lo meno sappiamo dove si è compiuto il misfatto."
"Io invece - disse Stephen - posso dire di aver notato la mancanza di qualcuno nella libreria di Raffaella..."
"Quale?"
"Fallen...romanzetto su angeli e gente che vola. La brutta copia di Twilight. Solo che al posto di esserci un vampiro Swarovskiano c'è un angioletto. La scrittrice è una tipa con cui ho parlato sì e no due volte."
"Pensa che quando é arrivata, comperata da Raffaella, e le abbiamo chiesto come si chiamava...-Umberto trattenne le risate - ha detto di chiamarsi Kate, Lauren Kate...e ha chiesto a Stephen se voleva essere il suo angelo."
"Io le ho risposto che poteva anche andare a buttarsi nel camino per quanto mi riguardava."
"Frena gli istinti di piromania, te lo dico sempre."
"Hai trovato qualcosa di anomalo nello studio, poi?"
Oriana pareva non gradire quel discorso, glielo si leggeva sulla copertina che era irritata. Questo mise in allarme Umberto, non la conosceva bene ma pareva essere....gelosa.
"No. Dobbiamo aspettare che Eliana accenda il computer per vedere se c'è qualcosa che non va."
"Speriamo le venga in mente di farlo domani. Dobbiamo tenere d'occhio la Kate."

Detto questo Oriana e Eco si spostarono dallo scaffale al comodino, a vegliare la loro piccina, augurandole sogni tranquilli. 
"Presto sarà tutto finito, piccolina."

Il sonno fu ristoratore fino ad un certo punto: Eliana si svegliò meno triste ma con un fortissimo mal di collo che la costrinse per più di mezza giornata a tenere la testa storta come uno di quei cani che ha tenuto il muso fuori dal finestrino per troppo tempo. Allungò la mano sul comodino per accendere la abat-jour ma si scontrò con un libro che era più che sicura di non aver messo lì la sera prima. Cosa ci faceva "il nome della rosa" appoggiato di fianco a "un cappello pieno di ciliegie"? Eliana pensò di essere stata colta da un improvviso attacco di amnesia, perché fino a prova contraria i libri non si muovevano da soli. 
"Come ci sei finito ai  eh Umberto?"
Il libro sentì i sudori freddi, la sua padroncina non sapeva che avrebbe anche potuto tranquillamente risponderle, ma era così tentato. Erano stati troppo imprudenti, se avessero continuato così lei si sarebbe accorta di qualcosa. Erano agenti sotto copertura.
La ragazza non inquisì oltre sul mistero e se ne andò a fare la spesa, lasciando che la silenziosa guerra che si svolgeva oramai da una settimana continuasse. 
Ogni volta che usciva di casa i libri, sempre più in massa, di muovevano. 
Ogni volta che dava loro le spalle si vedevano sguardi d'odio reciproco.
I magnifici tre cominciavano a esser è preoccupati: all'inizio era stata solo la Meyer, poi si era aggiunta la James e ora la Kate. E se li avessero superati in numero. 
La Meyer li scherniva ridendo sguaiata mentre la James faceva mosse poco ortodosse fingendo di avere un bacino con cui twerkare (cosa impossibile dato che era un libro, e più che non avere un bacino non aveva proprio uno scheletro).
Oriana inveì lanciando loro contro un mozzicone di sigaretta "banda di troiette a stelle e strisce!"
Nessuno dei due la fermò, anche Umberto e Stephen non potevano più tollerare quel comportamento.
Nel primo pomeriggio avevano tentato delle trattative di pace che erano però state accolte con grasse risate e con condizioni di pace assurde: "peggio del Diktat" aveva commentato Umberto, impotente davanti alla tremenda situazione che si presentava loro.
"Noi, popolo libero del terzo scaffale, chiediamo al Trio Malefico di accettare il nostro status come libri liberi di essere letti. Chiediamo inoltre di cedere la posizione strategica di Gran Comodino di Lettura e la Vetta della Scrivania. Chiediamo che ci sia reso l'onore che ci meritiamo con una pubblica ammissione di colpevolezza da voi, tomi sorpassati e anacronistici. Lascerete a noi il testimone di paladini della Lettura. 
Come ultima clausola chiediamo di poter accogliere nel nostro gruppo Umberto come marito della qui presente L. James e l'esilio della qui presente O. Fallaci per gli atti di impudenza nei nostri confronti.

Firmato:
Esponenti del Popolo del Terzo scaffale."

"É follia! Pura follia! - urlo il compassato Eco stracciando il documento in un impeto di rabbia - non andrò mai come sposo di quella pervertita con il frustino in mano. MAI MAI E POI ANCORA MAI. Esiliare Oriana?! E con che diritto lo dicono!?"
Era la goccia che faceva traboccare il vaso. Bruciarono davanti a loro i rimasugli del documento con l'accendino di Oriana e voltarono le copertine, tornandosene da dove erano venuti.
Nessuno osava più parlare, si erano messi dentro una guerra.
Quando tornò Eliana e si mise a scrivere l'aria nella camera era tesa, notò che i libri del terzo scaffale erano tutti in disordine e che quelli che lei preferiva erano al loro posto con le copertine voltate al muro. Ma non appena voltò le spalle per avvicinarsi alla scrivania con carta e penna, tutto si animò.

Mi sveglio nel suo letto, abbracciata a lui, con il suo profumo ancora addosso.

"Anche se sarebbe più corretto dire il profumo ce l'avesse nelle narici."

È stata una notte fantastica e il ricordo ancora mi fa sorridere. Zayn è il ragazzo perfetto per me. Lo guardo mentre dorme, con le mani sulla mia vita, tranquillo. Mi sembra un sogno di essere lì con lui. Mi alzo cercando di non svegliarlo,  vado in bagno e mi faccio una doccia.
Esco e vedo che sta ancora dormendo.

"Due uova.
Latte.
Assorbenti.
Sapone per i piatti.
La lista della spesa è fatta."

Allora vado in cucina e gli preparo la colazione. Gli faccio anche un cuore con la marmellata sopra il pane. 
Quando ho finito cerco di non cadere con in mano il vassoio pieno di cose buone, un bicchiere di succo di frutta, pane e marmellata...sono sicura che gli piacerà. Quando entro nella stanza è ancora addormentato.

"Perché in realtà è andato in coma."

Mi avvicino con delicatezza e appoggio il vassoio sul letto, lo sveglio con un piccolo bacio sulla guancia.
"Buongiorno Zayn"
Lui apre i suoi bellissimi occhi e sorride.
"Buongiorno Cry...mi hai fatto la colazione! Sei un tesoro!"
Ci baciamo e poi iniziamo a fare colazione.
"Ma cosa siamo diventati...ora? Nel senso...abbiamo fatto sesso..."
"Capisco il tuo dubbio...non vuoi stare con me?"
"Certo che voglio!"
"E allora non c'è problema...pensavo che ti sarebbe andata bene la definizione FIDANZATI. O preferisci AMANTI?"
"No no, va benissimo fidanzati."
Sorridiamo e ridiamo. È così bello essere innamorati. Mentre facciamo colazione ci coccoliamo e parliamo di cosa vogliamo fare in futuro. Lui dice vuole presentarmi i suoi amici, il resto della band. 
"Ne sarei molto felice!!! Davvero!"

"Certo che ne saresti felice, non hai altro motivo di vivere, becera ragazzina dolorante."

Mi vesto con i vestiti di ieri sera e poi lui si fa una doccia e si veste anche lui, parliamo e poi sento il cellulare che squilla. È Des.
"Ciao sister!"
"Cry, amore, dove sei!?"
"Sono a casa sua..."
"OMMAMMAMIA DAVVERO?!"
"Siiiii!!!! Tu invece?"
"Io sono a casa ad aspettarti, quando torni?"
"Penso dopo mezzogiorno."
"Ok allora ti aspetto! Così mi racconti tutto!!!"
"Ciao amore, a dopo!"
Chiudo la telefonata e usciamo perché Zayn vuole portarmi a casa.
"Chi era?"
"La mia amica Destiny. Si chiedeva dove fossi."
"Sarei curioso di conoscerla"
"Te la presenterò quando tu mi presenterai i tuoi amici."
Sorrido maliziosa e lui apre la porta di casa.
Improvvisamente mi trovo davanti un muro di persone armate di macchina fotografica che mi sommergono di flash e fotografie. Sono spaventata e sento la sua mano che mi protegge e cerca di portarmi in salvo in macchina.
Quando finalmente riesco a sedermi sul sedile della berlina con i vetri oscurati tiro un sospiro di sollievo.
"Ma cosa volevano quelli?!"
"Una tua foto, Cry. Benvenuta nella mia vita di tutti i giorni."
"Mi ci dovrò abituare...alla vita da star."

Quando Eliana mise giù la penna, soddisfatta, pensò che non fosse affatto banale scrivere una trama in modo banale. Si era impegnata in tutti i modi affinché sembrasse tutto finto e fuori di testa. Due persone che si conoscono appena  che già si fidanzano come se fossero amici da secoli. Appoggiò il foglio su una pila di ed esso simili, ripiegato a metà come era suo solito. Era pomeriggio e la cosa che era necessario fare ora era una bella doccia, avrebbe pubblicato il capitolo la sera stessa, prima di uscire a mangiare una pizza con Pietro, Anna e Gianluca. 
Sarebbero morti dal ridere se solo avessero saputo cosa stava scrivendo. 
Prima di lasciare però la camera, lanciò un'occhiata di sfuggita alla sua libreria. Chissà se erano davvero in grado di parlare...di muoversi. Sarebbe stato magnifico, paradossale ma magnifico. Peccato che fosse solo una sua fantasia.
"Secondo te sospetta qualcosa, Oriana?"
Chiese Stephen, seduto con le gambette a penzoloni dalla libreria, intento in tristi pensieri.
"Non penso, Stephen."
"Sai a volte mi vedo come sarebbe poter parlare con lei...mi ci sono affezionato molto da quando mi ha portato a casa."
"È davvero una cara ragazza, anche io mi sto affezionando."
"Cosa succederebbe se perdessimo questa guerra?"
"Non la perderemo, preferisco non chiedermelo."
"Siamo solo in tre e poi l'hai detto che tu che stanno cercando alleati. Quei libretti da quattro soldi ci allontanerebbero da lei per sempre!"
"Non lo faranno. Siamo forti, siamo veri libri. "
"Sarebbe orribile vederla nelle grinfie di quelle là...Oriana, io volevo..."
Stephen avrebbe anche voluto finire la frase ma fu interrotto dall'entrata nella stanza di Umberto, a cavallo di Lenticchia, fiero e con un sorriso tronfio sulla copertina.
"Oooh frena, Lenticchia!"
Il cane inchiodò di colpo facendo finire Umberto con il muso spiaccicato contro il letto.
"Stephen! Oriana! Ho grandi notizie!"
"Cosa succede Eco?!"
"Ho trovato qualcuno che ci potrebbe essere utile!"
Tutti e tre i libri fissarono la porta men un volume di dimensioni spropositate faceva il suo ingresso, lento e maestoso come pochi volumi sanno essere. La sua voce tuonò per la stanza.
"Per anni ho guidato Eliana prima che arrivaste voi. É arrivato il momento di tornare a combattere."
J.R.R. Tolkien alzò il viso fiero verso o magnifici tre.
"La guerra sta arrivando. E noi dobbiamo essere pronti a combatterla."
   
 
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