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Autore: Kade    14/09/2008    9 recensioni
Kagome torna a casa per studiare, ma qualcuno verrà a disturbarla. Chi sarà mai?
One Shot per Roro, la mia Sensei preferita.
VIII Classificata al Contest Multifandom - Storie Edite, indetto da Emiko92 e Roro.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Kagome Higurashi era stanca.
Leggermente stufa di viaggiare continuamente fra i due mondi di cui faceva parte.
Il mondo moderno, dove era nata e aveva vissuto per quindici lunghi anni.
E il mondo antico. Quello dove aveva conosciuto InuYasha e gli altri amici.
Forse era proprio quel mezzo-demone a darle la forza per continuare a raggiungere l'universo parallelo.

Ma il fatto che viaggiasse in due spazi temporali diversi non le permetteva di stare al passo con il programma scolastico.
Proprio la sua situazione la obbligava a studiare appena poteva, in ogni minuto libero.



Quello era proprio un bel pomeriggio soleggiato.
I raggi della Stella Splendente colpivano con delicatezza il suo viso sorridente. Era appena tornata nel presente.
Il giorno dopo avrebbe dovuto sostenere un test.
L'ennesima prova per l'ammissione alle superiori.
E non aveva ripassato nulla.
Perciò, per quel giorno, avrebbe letto e riletto le varie unità del testo.


< InuYasha, domani ho un esame. Io vado a casa! >


E prima che il ragazzo potesse dire qualcosa, era sparita.
Il suo comportamento era comprensibile: ogni volta che il mezzo-demone andava a prenderla, Kagome si preparava per qualche esame. E lui, puntualmente, anche senza fare nulla, riusciva a distrarla. Le faceva venire in mente tutto quello che stava accadendo nell'epoca Sengoku.
Naraku, la sfera degli Shikon, Kohaku...


Ma quella volta sarebbe andata diversamente.












< Sono a casa! >
Kagome si tolse le scarpe e baciò sulla guancia la madre. Un veloce saluto al fratellino e al nonno e, come un fulmine, si catapultò in bagno. Decise che, prima di studiare, si sarebbe immersa per una ventina di minuti nella vasca. Lo faceva ogni volta che tornava dal Sengoku. Era ormai diventata un'abitudine.
S'immerse nella vasca e aprì il suo libro di Inglese. Iniziò a leggere il dialogo della decima unità.
Quando uscì dal bagno, coperta dal suo pigiama rosa, la madre le disse che InuYasha era in camera sua.
Fu con un'espressione sorpresa che Kagome fece capolino nella stanza. Il ragazzo era seduto sul tatami e teneva fra le mani un libro abbastanza voluminoso. Lei lo identificò come il vocabolario di Inglese.


< Ah! Ciao, Kagome! Prima sei scomparsa... >


< Ciao, Inuyasha... Che facevi? >
Aveva ignorato volutamente la sua osservazione. Spiegargli ogni volta che aveva bisogno di studiare era stancante.


< Cos'è questo coso? Non ci capisco niente. E' un qualche linguaggio ninja? >


Kagome scoppiò a ridere.
< No. E' un libro che serve a capire una lingua straniera chiamata Inglese. >


< Capisco... E tu la capisci, questo Inglese? >


< Qualcosa. Non tutto. >


Kagome si divertì un mondo, quella sera. Era molto divertente vedere InuYasha che cercava di pronunciare quelle parole a lui sconosciute. In due ore imparò la corretta pronuncia del saluto "Hello" e "Good morning".
Ogni volta che lei si complimentava con lui per aver pronunciato bene qualcosa, egli arrossiva vistosamente. Ma non solo per gli elogi; anche la stretta vicinanza lo imbarazzava. Poche volte si era trovato in questa situazione e aveva imparato a goderne appieno tutti i momenti. Osservava attento le movenze e le espressioni della ragazza, che sembrava non accorgersi di nulla.


< Queste due parole, invece, si pronunciano "I Love You". Significano "Ti amo". Ma anche "Ti voglio bene". Dipende dal contesto. >


Le gote di Kagome si arrossarono. InuYasha la guardava intensamente da una quindicina di minuti, come se cercasse di intendere i suoi pensieri. E forse ci era riuscito.
Si maledì per avergli detto il significato di "I love you".
Che pensieri sciocchi... non oserà mai dirmi una cosa del genere. Lui ama Kikyou, non me. Devo smetterla di pensarci.


D'un tratto, InuYasha le afferrò la mano e la strinse. Le loro dita sembravano fatte per intrecciarsi tra loro. Un'ondata di calore percorse il corpo di entrambi, facendoli rabbrividire. Gli occhi di entrambi erano persi nel vuoto, paurosi di incrociarsi. Se l'avessero fatto, probabilmente avrebbero perso il controllo delle proprie azioni. Soprattutto InuYasha.


< I Love You, Kagome. >


Disse il mezzo-demone, volgendo lo sguardo verso Kagome, la quale arrossì ancora di più, nel notare la presa di coraggio di lui. Rimase zitta a contemplare quegli occhi dal taglio felino, ambrati, capaci di toglierti il lume della ragione.


< Me too, InuYasha. >


Si abbracciarono, senza dire nient'altro.
Dormirono stretti l'uno all'altra per tutta la notte.
La Luna, muta testimone del loro amore, lambiva i loro volti con la sua luce.



Non sapevano quello che sarebbe accaduto domani.
Ma avrebbero vissuto appieno quel momento.
Prima che il male li dividesse, malvagio e sprezzante.


Si sarebbero amati. Con tutto il cuore.









***









Ehm, lo so. Lapidatemi.
Fate qualcosa, ve ne prego.
Non posso andare avanti così.


Ebbene, sappiate che questa OneShot è per Roro. Esatto, proprio per lei. Per questa Sensei stupenda che ogni giorno mi fa sorridere e arrabbiare (i suoi cali di autostima xD). Grazie per esserci sempre, amour!


Ok, ora vi lascio davvero.
Commentate, se avete voglia. =D


Alla prossima!






   
 
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