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Autore: Melody Space    15/08/2014    5 recensioni
[Dal prologo]
Si rifugiò come al solito in bagno, le gambe che tremavano, la mente che non capiva quello che stava per fare, prese la lametta e iniziò a fare piccoli graffi e tagli sui polsi e sulle braccia, il sangue che sgorgava provocando un dolore fortissimo, una voglia indescrivibile di morire.
Aurora si svegliò di soprassalto, scacciando quel brutto sogno vissuto in realtà solo un mese prima. Si asciugò la fronte sudata con il lenzuolo, scuotendo la testa spaventata e controllando l’ora. Le quattro e mezza del mattino, troppo presto per alzarsi.
Così, facendo dei respiri profondi, chiuse gli occhi e tornò a dormire.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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L’ONDA DELL’AMORE
 
Prologo.


Si rifugiò come al solito in bagno, le gambe che tremavano, la mente che non capiva quello che stava per fare, prese la lametta e iniziò a fare piccoli graffi e tagli sui polsi e sulle braccia, il sangue che sgorgava provocando un dolore fortissimo, una voglia indescrivibile di morire.
 
Aurora si svegliò di soprassalto, scacciando quel brutto sogno vissuto in realtà solo un mese prima. Si asciugò la fronte sudata con il lenzuolo, scuotendo la testa spaventata e controllando l’ora. Le quattro e mezza del mattino, troppo presto per alzarsi.
Così, facendo dei respiri profondi, chiuse gli occhi e tornò a dormire.
Aurora era una ragazza di diciotto anni, aveva appena finito la quarta superiore, ex autolesionista ma ancora molto fragile. Ora aveva solo cicatrici dove c’erano stati i tagli.
In effetti aveva una vita difficile. Pochi conoscevano la sua vera storia. Nacque a Tokyo, dopo due giorni di vita suo padre abbandonò sia lei che sua madre, quest’ultima si accorse che non poteva crescere una figlia da sola, così una coppia sposata decise di adottarla.
Restò per il resto della sua vita in Italia e visse a Venezia.
Il giorno in cui decise di farsi male fu quando gli raccontarono com’era finita da due genitori che non erano i suoi, e il suo fidanzato la lasciò.
Il suo vero nome era Ting, ma la coppia che l’adottò la chiamò Aurora.
L’unica della sua classe ad avere dei piccoli occhi a mandorla, i capelli lisci, lunghi e di colore castano scuro, la pelle olivastra e poche amiche. Ne aveva solo tre, che la rispettavano e le volevano bene come sorelle.
Il giorno dopo sarebbe partita per una vacanza in Sardegna, con Benedetta, Stefania, Elisa e i fidanzati delle ultime due.
 
Alle sei suonò la sveglia e Aurora balzò giù dal letto. Si sfilò velocemente il pigiama, indossando una maglietta a maniche corte, un paio di jeans lunghi, le sue fedeli converse rosse, e un maglioncino grigio per non prendersi il raffreddore alla tiepida aria dei primi giorni di giugno.
Scese in cucina dove trovò già i suoi genitori, con cui non aveva mai un buon rapporto anche se loro cercavano di assecondarla in tutto.
Mamma, papà, ciao” salutò, con la solita voce distaccata.
“Buongiorno tesoro. Sei pronta per la vacanza?” la madre le si avvicinò lentamente, poggiandole una mano sulla spalla.
“Non vedo l’ora”
“I tuoi amici a che ora vengono a prenderti?” chiese il padre sorseggiando del tè.
“Tra mezz’ora. Un viaggio di dodici ore con il traghetto per la Sardegna, sarà stancante”
“Ma poi ti divertirai. Ci manderai una cartolina e ci telefonerai ogni tanto? Tutta l’estate, tre mesi senza di noi sono tanti”
“D’accordo, mamma… D’accordo”
Ad Aurora non piaceva chiamare in modo infantile i suoi genitori, in qualche modo li odiava. Anche se loro per lei avevano fatto di tutto, non si sentiva in grado di apprezzarli.
Dopo poco tempo e finita la colazione un clacson rimbombò per il viale. Erano arrivati.
Aurora prese la valigia e per cortesia baciò cordialmente la donna e l’uomo, uscendo di casa.





Angolo autrice
Ciao a tutti! Questa è la prima storia che posto su questo sito, oltre al fatto che sono nuova e non so molto bene come si usa. Lo conosco comunque da molto tempo e dopo circa un mese ho deciso di iscrivermi e farvi conoscere la mia scrittura e mente pazza.
Questo è il prologo, abbastanza cortino, spero vi soddisfi e di trovare qualche recensione, anche se misera.
Il primo vero capitolo è già pronto, vi avverto, domani se trovo cinque minuti lo posto.
Vi lascio! A presto :3
Melody Space

 
   
 
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