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Autore: Evil_Regal    16/08/2014    3 recensioni
Ho deciso di fare una serie di oneshot SwanQueen,tutte indipendenti l'una dall'altra.
Saranno per la maggior parte fluff.
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Regina”

“Emma,no”

“Ma perché?”

“Perché mi fa schifo e poi soffro di claustrofobia e poi è scomoda e piccola”

“Non è piccola,tre persone ci stanno perfino larghe”

“SCORDATELO”

“Reeeegiiiiiinaaa” piagnucolò la bionda.

“Emma,ti ho già detto che non rinuncerò al mio bellissimo,comodissimo,sofficissimo letto che sta nella mia confortevole camera da letto,per andare a dormire in una claustrofobica,minuscola,scomoda e sporca tenda…NEI BOSCHI”

“Regina,è questo che si fa in campeggio”

“Bhe,a me il campeggio non piace infatti non verrò”

“E’ una cosa di famiglia,devi venire”

“No”

“Verrai”

“No”

“Ho detto di si”

“E io ho detto di no. Fine della storia”

“Ma perchèèèè?”

“Te l’ho detto perché. ODIO IL CAMPEGGIO”

“Che ne dici se monto la tenda in giardino per farti prendere confidenza?”

“Che ne dici se ti tappi quella bocca e mi lasci stare?”

“Ehm no”

“Ecco,la mia risposta è la stessa”

“Stanotte si dorme fuori. Non mi interessa”

“Emma,ho detto no”

“Regina,ho detto si. Fine della storia” E corse fuori alla velocità della luce per non dare il tempo a Regina di dire altro.

“Emma!” esclamò a gran voce. Ma la bionda era già scomparsa. Regina non avrebbe dormito fuori.

Andò a fare la spesa.Cercò di aprire la porta ma era chiusa a chiave. Non ricordava di averla chiusa a chiave. Forse Emma e Henry erano usciti.

Mise a terra le buste e cercò le chiavi nella borsa. Ma non c’erano. Affondò la testa nella borsa in cerca del mazzo di chiavi “Ma dove sono?” pensò ad alta voce.

“Non le troverai” Emma sbucò dal retro

“EMMA!” Regina saltò dalla paura. Emma rise “Sorry” si scusò

“Dove sono le mie chiavi?”

“Non ci sono”

“DAMMI IMMEDIATAMENTE LE MIE CHIAVI”

“Ho detto che non ci sono. Non puoi entrare in casa. Devi per forza venire in giardino”

“Scordatelo.Piuttosto mi accampo sul pianerottolo”

“E allora scordati le chiavi,scordati la camera confortevole e il letto morbido,comodo e soffice”

“Emmaaaaaa” piagnucolò

Emma la prese per il braccio e la tirò in giardino dal retro.

“Ti odio”

“Mi ami”

“No,sono più che certa di odiarti”

“E io sono più che certa che mi ami”

“E io sono più che certa che tu sia un’idiota senza eguali. Seriamente Emma,non credo di aver mai conosciuto una persona più idiota di te”

“Si lo so,e mi ami”

“Non montarti la testa. Non è che ti ami poi così tanto. Giusto un po’” Emma rise e si fermò. Girandosi verso Regina che aveva l’aria disinteressata,come se ciò che pensasse non fosse importante. Girava gli occhi ovunque,ma non si soffermava mai a guardare Emma.

“Mi ami tanto”

“Non è vero”

“Si”

“Non è assolutamente vero. Sei tu che sei piena di certezze senza alcun fondamento”

“Ho le mie certezze anche i loro fondamenti”

“Sei un pallone gonfiato,pieno di te”

“Si è vero,ma tu mi ami tantissimo”

“Ti ho detto che non è vero. Solo un pizzico”

“Tanto” disse avvicinandosi al viso di Regina

“Un pizzico”

“Tanto” Le avvolse la vita con le braccia e la tiròa sé

“Un pi” Regina stava perdendo la concentrazione “pizzico” disse con un tono di voce molto debole

“Tanto” la voce di Emma era bassa e suadente

“Pi-pi-pizz…” Emma sorrise e Regina perse. Emma la baciò dolcemente e poi si staccò. “Tanto” ripetè e poi continuò a trascinare la bruna in giardino che non aveva più detto una parola.

Quando arrivarono Regina trovò una tenda montata proprio al centro del suo bel giardino.

“Io non ci entro” Emma già la stava aprendo

“Si ci entri”

“Ti ho detto di no” la bionda era seduta all’interno. In fondo,dove Henry giocava con un videogame

“Andiamo mamma!Entra.” incoraggiò Henry

“Henry,non incoraggiarla.Io lì dentro non ci entro” Regina si era impostata davanti alla tenda,con il mento alto e le braccia incrociate al petto.

“Andiamo,siediti solamente. Un passo alla volta”

“Ti ho detto di no. MORIAMO SOFFOCATI LI’ DENTRO” disse gesticolando frustrata “CHIUDIAMO E NON SI RESPIRA. POI CERCHIAMO DI APRIRE E CHE SUCCEDE SE SI ROMPE LA ZIP E RIMANIAMO CHIUSI LI’ DENRO?”

“Possiamo lasciarla aperta”

“Si così in un bosco arriva un orso e ci sbrana tutti e tre in un morso solo. E’ una trappola mortale. E’ COME ATTACCARSI UN PEZZO DI CARNE IN FRONTE DAVANTI A UN LEONE!”

“Regina,smettila e vieni a sederti. SOLO SEDERTI” pregò Emma. Regina la guardò indecisa. Stava decidendo se doveva cedere così la bionda sarebbe stata in silenzio,o continuare a insistere per poi arrivare a fine serata senza voce e col mal di testa.

“E va bene,ma mi siedo solamente” si avvicinò e si sedette.

“Regina,non sei nella tenda,sei ancora fuori”

“Ma sono seduta”

“Si,vicino ma non dentro

“MA SONO SEDUTA”

“REGINA ENTRA SUBUTO IN QUESTA DANNATA SEDIA E POGGIA IL TUO CULO QUI DENTRO”

Regina la guardò sconvolta. Strisciò riluttante più in dentro.

“Contenta?”

“Abbastanza”

Regina stava con la testa da fuori per assicurarsi che ci fosse abbastanza ossigeno.

“Regina,se le mettono in commercio dicendo che tre persone possono dormirci dentro,significa che non muori soffocata ma che sono sicure”

“Mettono in commercio anche il cibo dicendo che si può mangiare,ma questo non ha impedito a molte persone di prendersi un’intossicazione alimentare,Emma. “

“Come non detto” Emma sospirò frustrata. Guardò Regina e poi le tirò il braccio per farla cadere con la schiena a terra,quindi farla stendere,e farla arrivare vicino a lei.

“EMMAAA” gridò “lasciami stare”

Emma la bloccò tra il suo braccio e il suo fianco.

“OSSIGENO!NON HO OSSIGENO” sia Henry che Emma risero

“Ora tu stai qui a dimostrazione del fatto che le tende sono sicure e che non morirai. Okay?”

“TU SEI PAZZA. NO CHE NON E’ OKAY”

“Si,lo è” Emma aveva l’aria minacciosa come per dire ‘ meglio che tu dica che è okay altrimenti sono guai’

Regina lo capì e stette zitta.

“Bene” Emma le stampò un bacio veloce sulle labbra. Regina si fece piccola piccola addosso a lei.

“Emma” disse in un sussurro terrorizzato.

“Ti prego fammi uscire”

“No Regina,tu non sai claustrofobica. Ti conosco e so che non lo sei. Lo dici solo per non stare qui. E’ solo che ti sei fissata perché non ti piacciono le tende e non ti piacciono i boschi e quindi ti inventi scuse. Ma stasera non hai scuse e non ne hai nemmeno domani”

“Emmaaaa” piagnucolò.

“Smettila” poi guardò Henry e fece un cenno con la testa.

Henry annuì come per dire che aveva capito.

E poi sarà divertente

“Non lo sarà”

“TRE.DUE.UNO.VAI HENRY” gridò Emma. Tutti e due assalirono Regina facendole il solletico. Regina cominciò a ridere senza riuscire a fermarsi.

“Non lo sarà?Perchè a me sembra che tu stia ridendo e ti stia divertendo,Regina”

“Già mamma,sembra proprio che tu ti stia divertendo”

“La-lasciatemi” gridò Regina tra le risate

“Cosa?Più solletico?Sei sicura Regina?Perchè a me sembra che tu sia sul punto di fartela addosso”

Regina scosse la testa energicamente mentre tratteneva le lacrime. Non riusciva nemmeno a respirare tanto che rideva.

“Okay,come vuoi” cominciarono a muovere le loro dita più velocemente mente Regina gridava tra le risate.

“BASTA VI PREGO”

“E TU PROMETTI CHE DORMIRAI QUI STANOTTE E CHE DOMANI VERRAI IN CAMPEGGIO CON NOI,CON MARY MARGARE,DAVID E TUTTI GLI ALTRI”

Regina scosse la testa come per dire che non lo avrebbe mai fatto.

“Va bene allora” disse Emma mentre continuavano a farle il solletico. Ma Regina non ce la faceva più

“OKAY OKAY!” esclamò prendendo fiato “DORMIRO’ QUI E DOMANI VERRO’ MA VI PREGO SMETTETLA”

“PROMETTILO”

REGINA RISE “L-LO-LO PROMETTO” disse e tutti e due si fermarono.

Regina prese un lungo respiro. Emma si chinò su di lei e le diede un altro bacio asciugandole le lacrime che aveva versato per aver riso così tanto “Brava bambina”

“Continuo ad odiarti…sempre di più”

“E io continuo a dirti che mi ami…sempre id più”

“Non è vero”

“Si,è vero”

“Non è vero”

“E’ vero”

“Non è vero”

“E’ vero”

“Non è vero”

“E’ vero”

“Emma?”

“Si Regina?”

“Ma se domani ci attacca un orso?”

“Non ci attaccherà nessun orso”

“Non puoi saperlo”

“Lo so”

“Non è vero,non puoi saperlo”

“Ma ti dico che lo so”

“Ma non lo sai”

“Lo so”

“Non lo sai”

“Lo so”

“Non lo sai”

“Lo so”

“Non lo sai”

“Lo so”

“No”

“Si”

“No”

“Si”

“No”

“Ahia Regina,mi hai calpestato il piede con un tacco”

“Non mi dispiace”

“Toglili”

“No”

“Ora”

“No”

“Regina”

“Emma”

“Smettetela”

“HENRY!”

…..

“Se domani  un orso ci uccide e ci mangia,Emma giuro che ti ammazzo”

“Regina ciò che hai appena detto non ha senso”

“Si ne ha”

“No”

“Si”

“No”

“Si”

“No”

Henry scosse la testa disperato e tornò al suo videogioco.
Quelle due erano cane e gatto ma si amavano così tanto. Glielo leggevi negli occhi e quando discutevano in quel modo,si vedeva ancora di più.
Erano un cane e un gatto fatti per stare insieme.
  
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