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Autore: aki_penn    14/09/2008    4 recensioni
All’epoca ero convinto che Milla fosse grassa, Sam era ancora un carnivoro, io ero ancora vergine in tutti i sensi (nel senso zodiacale lo sarò sempre;temo), mio cugino non dormiva ancora in un’amaca nel mio giardino,non avevo la più pallida idea che esistesse un nome da donna come "Delfina", non avevo ancora classificato mia sorella come una porno-bimba, non avevo la più pallida idea di dove fosse Funo, non avevo ancora compiuto i fatidici diciotto anni, odiavo i taxi vecchi e gialli, non mi piacevano le pesche,e soprattutto, tutto questo era accaduto prima del matrimonio. Non un matrimonio qualsiasi, ma IL matrimonio, quello che occupò per mesi tutta la famiglia Zampieri (la mia). Quello che tutti aspettavano come la grande svolta, e che per me in effetti lo fu davvero. * Dimmi qual'e' il problema? che lei ti abbia fatto le corna, o cHe te le abbia fatte prima cHe tu facessi in tempo a farle a lei, oppure ancora il fatto cHe tu abbia conosciuto un'avvinazzata che Gira in taxi, e che inconsciamente ti stai affezionando a lei?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Potere delle Pesche

 

Prologo:

 

E’ incredibile come , in qualsiasi casa io sia stato, sembrasse sempre che al piano di sopra , la vicina di turno stesse cambiando la mobilia della casa, divani che strisciano, sedie che cadono,botti e bestemmie.

Stavo pensando questo mentre Alice mi lasciava, non so perché, non la stavo ascoltando, faccio fatica ad ascoltare la gente, e quando mi rendo conto che mi sono distratto spesso e’ troppo tardi per recuperare l’ossatura del discorso.

Comunque mi ricordo bene la storia che mi propinò per lasciarmi e raccontarmi del suo tradimento come se non fosse colpa sua ma colpa mia.

“Ti ho fatto le corna perché avevo paura che me le facessi prima tu”.

Nemmeno io, che a fare questi discorsi insensati ed egoistici sono sempre stato l’asso di briscola sarei mai riuscito a trovare il coraggio di dire una tale bestialità.

Non dissi nulla, rimasi invece impalato a guardarla con lo sguardo vuoto da pesce morto sul banco del pescivendolo,mentre lei elencava tutte le mie mancanze durane quei tre mesi che aveva passato con me. Come mia ragazza.

Pareva che fossi stato il peggior fidanzato che fosse mai esistito, eppure io mi ero impegnato e le sue idee secondo le quali io prima ero assente poi possessivo, poi non mi interessavo e poi la opprimevo, non avevano un filo logico.

Sbattei un paio di volte le palpebre, per accertarmi che tutto ciò che sentivo non fosse un incubo, ma tutte le volte che aprivo gli occhi continuavo a  vedermi davanti la faccia incipriata di Alice, i suoi orecchini che oscillavano a destra e sinistra mentre mi rimproverava di tutte le mie riprovevoli mancanze, che l’avevano condotta a tradirmi .

Era bella Alice, quando era arrivata  l’avevo considerata come una manna dal cielo, una fortuna inaspettata. Non le avevo riservato il trattamento che avevo avuto con tutte le altre ragazze prima di lei, eppure lei era stata l’unica a pagarmi con la sessa moneta con cui avevo pagato le mie precedenti fidanzate. A dir poco umiliante.

Chiusi gli occhi e mi voltai, li riaprii solo quando mi fu alle spalle, e al suo posto accanto allo stipite della porta c’era un enorme peluche di Hello Kitty, non l’ho mai sopportato; quel gatto lezioso. Ma se la sua camera ne era piena, non mi dava fastidio, era pervaso anche quel pulcioso micio del suo profumo alla calla.

Presi la porta il più velocemente possibile, la signora Sarcinelli, la madre di Alice, stava stirando in salotto e mi urlò qualcosa che suonava tanto come un invito a pranzo. Non le risposi e tirai dritto per uscire da quella casa che mi faceva venire in mente solo ricordi piacevoli che di colpo diventavano spiacevoli e dolorosi visti sotto una luce diversa.

Ma tutto ciò successe prima, all’epoca ero convinto che Milla fosse grassa, Sam era ancora un carnivoro, io ero ancora vergine in tutti i sensi (nel senso zodiacale lo sarò sempre;temo), mio cugino non dormiva ancora in un’amaca nel mio giardino,non avevo la più pallida idea che esistesse un nome da donna come Delfina, non avevo ancora classificato mia sorella come una porno-bimba, non avevo la più pallida idea di dove fosse Funo, non avevo ancora compiuto i fatidici diciotto anni, odiavo i taxi vecchi e gialli, non mi piacevano le pesche,e soprattutto, tutto questo era accaduto prima del matrimonio. Non un matrimonio qualsiasi, ma IL matrimonio, quello che occupò per mesi tutta la famiglia Zampieri (la mia). Quello che tutti aspettavano come la grande svolta, e che per me in effetti lo fu davvero.

Bene, tutto cominciò così, quando Alice mi lasciò, non per colpa di Alice, ovviamente, fu un caso, ma tutto partì da lì, una maglia di Hello Kitty rosa, una piadina, un viaggio in treno e un po’ di perplessità.

Vatti a fidare delle stronze… e forse un po’ serve.

 

Ciao a tutti spero di  avervi almeno un po’ incuriosito, ditemi cosa ne pensate^______^

Aki_Penn

 

 

 

   
 
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