Ecco
a voi il secondo capitolo…
Vorrei
spiegare ora alcune note che non ho illustrato nella precedente introduzione:
questa ff è una AU in quanto la storia delle carte di Clow è
assolutamente da dimenticare, ed è una What if…? perché… Beh, questo immagino lo
sappiate già.
Vi
lascio subito al capitolo… I ringraziamenti a dopo! ^^
Buona
lettura a tutti…
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Through
your eyes
«Io
vedo con gli occhi tuoi…»
2
Sorry, foreign
Ho imparato
ad amare come te
Questa vita rischiando tutta me
Ho imparato
il tuo coraggio
Laura Pausini, Viaggio con te
Domenica 2 settembre
Il vento leggero
trasportava fin lassù i petali degli ultimi fiori di ciliegio,
strappandoli ai loro rami con la stessa forza gentile in grado di strappare
agli uomini ciò che avevano di più caro. La vista dei petali era
per lei motivo di ricordi dolorosi, ma anche dolci.
Sakura
Kinomoto abbassò di nuovo lo sguardo sulla liscia lapide di marmo.
«L’autunno
è alle porte, sai?» mormorò con un sorriso triste.
«Chissà se ti piaceva l’autunno. Non ricordo… È
così difficile tenere stretti i ricordi, a volte.»
Si
accoccolò nell’erba. A quell’ora del mattino il cimitero era
sempre deserto. Ma a lei non importava, le avrebbe parlato anche se ci fosse
stata una quantità di estranei a guardarla, incuriositi o impietositi
che fossero. Sfiorò con delicatezza il marmo, i fiori, la foto. Si perse
nello sguardo dolce della giovane donna, nei suoi tratti aggraziati,
nell’immagine più tangibile di un ricordo ormai inconsistente.
Aveva
paura di dimenticare. Non poteva sopportare l’idea di perdere anche il
ricordo. Era l’unica cosa che le fosse rimasta di lei, ormai. Non voleva,
non poteva, non doveva dimenticare. Per questo motivo, quasi ogni giorno si
recava lassù, a guardarla, a parlare con lei, a cercare di mantenere
vividi quei ricordi.
Chissà dove sei.
Chissà se tu ti ricordi di me.
Si
struggeva ancora nella consapevolezza di averla persa per sempre,
nell’idea che non l’avrebbe più avuta indietro, non avrebbe
più sentito la sua voce, non avrebbe più inspirato il suo
profumo, non avrebbe mai potuto verificare se i suoi ricordi corrispondessero a
realtà. Era passato così tanto tempo, ma non poteva impedirsi di
soffrire ancora.
Ma
sapeva che lei non avrebbe voluto.
Una
cosa che ricordava bene erano le sue ultime parole.
«Sorridi, piccola mia.»
E
le aveva sempre obbedito. Andava avanti così, sorridendo, perché glielo
doveva, e perché sapeva di doverlo a se stessa. Ma era dura, a volte,
quando il ricordo si ripresentava, dolcemente doloroso, a farle dubitare di
poter essere in grado di andare avanti da sola; era dura soprattutto quando poi
il ricordo stesso iniziava a sbiadire…
Si
scosse. Non avrebbe dovuto essere triste. Le aveva fatto una promessa.
Distese
le gambe, spostando lo sguardo dalla tomba al cielo azzurro.
«Spero
che tu possa vedere questa giornata, dovunque tu sia.» Sorrise.
«Sono sicura che ti piacerebbe. C’è un’aria serena,
però al tempo stesso è come se il vento sussurrasse chissà
quale segreto. Forse sta per succedere qualcosa. Le nuvole, poi, hanno delle
forme così strane…»
Mentre
si perdeva nell’osservazione di una nube bianchissima, che risaltava come
una cicatrice o uno strappo nel cielo, tornò tranquilla e allegra come al
solito. Era sempre così: quel posto era il suo conforto, il suo modo di
tener fede alla promessa, il suo coraggio di sorridere ancora.
Avrebbe
voluto restare lì per sempre. Sarebbe stato molto più facile.
Sarebbe stato più naturale, perché sarebbe stata insieme a lei.
Ad
un tratto si ricordò dell’appuntamento. Doveva sbrigarsi, se non
voleva far tardi. Si alzò.
«Devo
andare» mormorò con dolcezza, sfiorando un’ultima volta la
lapide. «Tomoyo mi starà già aspettando. Non preoccuparti,
tornerò presto. Ciao, mamma.»
Si
voltò e percorse nel senso inverso il sentiero che dal cimitero
discendeva la collina.
a
Il parco non era
molto distante, e con i rollerblades avrebbe impiegato ancor meno tempo del
previsto.
Sfrecciava
sulle rotelle, allontanandosi dal cimitero, ma sentendone costantemente la
presenza dentro di sé. Non avrebbe saputo dire se fosse una sensazione
dolorosa; da un lato le faceva male, ma dall’altro era sempre piacevole
pensare a lei, perché ciò le dava la forza di sorridere come lei
avrebbe voluto.
Cercò
di non pensarci. La vita andava avanti, punto e basta. Questo aveva voluto
dirle sua madre, appena prima di chiudere gli occhi per sempre, con quella
semplice frase.
«Sorridi, piccola mia.»
Certo,
era inevitabile soffrire, ma non poteva pensare nemmeno per un istante di
lasciarsi andare al dolore e di infrangere la sua promessa. Il solito sorriso
le si dipinse sul volto, mentre pensava a com’era bello avere ancora
qualcosa che la legasse a lei, qualcosa di più forte del fievole
ricordo, qualcosa che l’accompagnava ogni giorno. La speranza che la sua
mamma la vedesse, che sapesse che lei non l’avrebbe mai delusa.
Sakura
svoltò un angolo.
E
il secondo successivo si ritrovò addosso a qualcuno.
Era
un ragazzo.
«Oh,
scusami, mi dispiace, non avevo idea…» Si interruppe, confusa e
imbarazzata. «Ti sei fatto male?»
Il
ragazzo steso sul marciapiede, sotto di lei, teneva gli occhi chiusi; quando li
riaprì, lei vide il loro intenso color marrone dorato. Non sembrava di
quelle parti, non sembrava nemmeno giapponese. Ma Sakura non ebbe modo di
pensare altro, perché si rese conto che gli occhi dello straniero non si
posavano su nulla. Erano fissi, vaghi, vuoti.
Poi
il ragazzo parlò.
«Starei
meglio se ti alzassi dal mio stomaco.»
Ancor
più imbarazzata, si sollevò e gli tese una mano per aiutarlo a
rialzarsi. Quando si accorse che l’altro non sembrava in alcun modo aver
notato la sua mano, i suoi sospetti divennero fondati.
«Scusami
ancora… Lascia che ti aiuti.»
Gli
sfiorò delicatamente il braccio. Lui si ritrasse, e si rialzò da
solo, con cautela.
«Non
mi serve l’aiuto di nessuno.»
Lo
disse come una minaccia, in un tono definitivo che sembrava volersi rivolgere a
tutto il genere umano. I suoi occhi erano indecifrabili, e sempre sfuggenti,
incapaci di soffermarsi su qualsiasi cosa.
Lei
capì di avere davanti agli occhi una persona sola, o che perlomeno si
sentiva tale, che andava incontro al mondo senza vederlo.
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Ecco
finito un altro capitolo decisamente breve e piuttosto introspettivo…
Ancora una volta, spero solo di non avervi annoiato. Prometto che a poco a poco
l’azione inizierà a svolgersi! ^^’
Ed
eccoci giunti ai ringraziamenti…
Sakura182blast: Sorellina mia, la
tua recensione mi ha fatto piangere per dieci minuti di fila, e so che tu sai
che sono sincera…! ç///ç
Non devi commuoverti se ti ho
dedicato la storia, lo sai che lo faccio perché ti voglio un bene
infinito!! I tuoi complimenti mi fanno arrossire… Sono felice che tu
abbia capito il motivo della pubblicazione anticipata, e sono felice anche di
averne parlato con te; sento che posso davvero dirti tutto, amica mia, e del
resto ormai credo seriamente che io e te siamo in costante collegamento
telepatico… Altrimenti come spiegarci la famosa faccenda “Kingdom Hearts – San Valentino”?!
XD Sto ancora ridendo a crepapelle al solo
pensiero… nonostante la stranezza della situazione!… Ti voglio un
mondo di bene, Soili, non cambiare mai… perché sei la persona
migliore che abbia mai conosciuto. Mmm, meglio salutarti prima di cadere nella
fase lacrime e compromettere i prossimi ringraziamenti! ^///^ In bocca al lupo per la scuola!
Dany92: Ti ringrazio all’infinito
per il tuo commento, sono così felice che ti piaccia il mio modo di
scrivere! E poi sono lieta che tu abbia deciso di continuare a seguire la
storia nonostante la, ehm, “piattezza” del primo capitolo… Spero
solo che andando avanti tu non resti delusa! ^^ A presto!
Non so come chiamarmi: Sono stata
felicissima del tuo commento! Che bello, anche a te piace La spada magica! XD Mi spiace che tu abbia messo in pratica
il tentativo di Shao di andarsene in giro senza vedere e che ti sia fatta male… U///U Ammetto di essere stata un po’
avventata nello scrivere che lui non avesse bisogno di appigli…
Però, come avrai capito in questo capitolo, era un pretesto per
consentire a Sakura di piombargli addosso… Comunque non preoccuparti, i
suoi occhi restano sempre color ambra! ^///^ A proposito, complimenti per il tuo
nome, ammetto che ti invidio parecchio! XD
E per quanto riguarda la sua impossibilità di vedere Sakura… ^___^ Lo scoprirai se continuerai a leggere
(anche perché la ff è già completa, devo solo pubblicarla)!
Un bacio, Ambra!
Sakura93thebest: Enzuccia carissima!
Sono così felice che la storia ti piaccia!! Ti ringrazio davvero tanto
per i complimenti e per le tue bellissime parole… Anch’io sono felice
di averti conosciuta, sento che siamo già ottime amiche, e conto di
sentirti al più presto! ^^ Ti abbraccio forte forte!
FaNtAsTiC PaUl: Ciao Paolo, Soili mi
ha parlato di te! Sono stata davvero felice di aver ricevuto la tua recensione…
Ebbene sì, io e la tua compagna di classe siamo praticamente la stessa
persona… XD Ti ha già raccontato la storia dei
video di Kingdom Hearts? Se no,
fattela raccontare, anche se forse non ci crederai!! XD
Grazie ancora per il commento, sono felice che l’inizio ti piaccia
e spero che la ff continui ad incuriosirti… A presto!
Katy92: Il piacere è
tutto mio, Katy-chan! E così anche tu sei un’amica della mia
sorellina… Bentornata nel sito! ^^ Sono lieta che il primo capitolo ti sia
piaciuto, grazie mille per i complimenti!! Un bacione anche a te!
Sakura bethovina: Mia dolcissima Umpa!
^^ Kyaaa sono contentissima che l’inizio
della ff ti abbia incuriosita, spero davvero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto… Ti voglio bene, amica mia, a prestissimo!
MelMel: Ma tu sei tutta
pazza!! Ok, capisco che il mio… ehmmm, che il nostro Samu ( U///U ) ti abbia passato il link, ma davvero non
avrei mai creduto che ti saresti iscritta… °-° Sarà la nostra influenza a farti
di questi effetti? XD Comunque ti ringrazio tantissimo per il
commento, ed anche per la comprensione riguardo il concorso… Riguardo la “persona”… ^///^ Ci sentiamo prestissimo, Mel! Ti voglio
bene!
Ancora una volta,
Grazie anche a te…
Grazie
anche a tutti voi che vi limitate a leggere, perché è un grande piacere
sapere di aver suscitato l’interesse di tante persone! ^^
Non
mi resta che salutarvi in attesa del prossimo capitolo… Dove finalmente
avrà luogo l’effettivo primo incontro tra Shaoran e Sakura, e
forse si inizierà a capire qualcosa in più di questa mia storia…
Sayonara
minna!