Fanfic su artisti musicali > EXO
Segui la storia  |       
Autore: overdosya    16/08/2014    2 recensioni
{KAISOO-traduzione}
Do Kyungsoo - studente modello, educato e fa sempre le cose nel modo giusto.
Kim Jongin - prepotente, rompipalle ed ignorante.
Entrambi sono vicini di banco e Do ormai si è abituato a frasi tipo "Ehy cos'hai scritto lì?","Prestami la roba","Ma stai ancora studiando?","Parlami che mi sto annoiando!"
Do era contento di ignorarlo ma come fai ad ignorare uno come quello??
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: D.O., D.O., Kai, Kai
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CIAO A TUTTE! Eccomi con il primo capitolo della seconda parte, che io ho collegato alla prima per non fare casini inutili e quindi è come se fosse l'ottavo, lol...in ogni caso. Ho cercato di rendere il tutto meno dettagliato possibile dato che la FF è a rating arancione. Quindi godetevi questo bellissimo capitolo della loro vita dopo la scuola. Spero vi piaccia. CIA'!!!!!


LE SOLITE GIORNATE SONO COSI'....SOLITE.

Gia' dai tempi della scuola Kyungsoo pensava che con Kim Jongin non passerà una vita dolce. Oppure dolce, ma non facile. E faceva bene a pensarlo.

Finché erano alunni a Jongin bastavano i baci e gli abbracci. Il Jongin-piccolo stava nei pantaloni bravo-bravo. Ma tutto ha una fine.

E proprio per quello, la vita sessuale della coppietta, dopo la scuola, ha cominciato a crescere velocemente. Forse "come conigli" descrive benissimo il loro stato.

E' strano anche come facciano a trovare tempo l'uno per l'altro. Kyungsoo è sempre lo stesso secchione e grazie a ciò ora sta studiando per diventare insegnante di lingua coreana e filosofia.

Jongin invece ha deciso di prendere una strada piu' facile. Lui fa il ballerino. Ha preso questa decisione all'improvviso...però è davvero bravo. Spesso si esibisce con la sua crew e vince qualche soldo, sempre non quello che si vorrebbe ma è già qualcosa. E visto che non potrà andare in giro a ballare per sempre, spera di poter diventare un insegnante, un giorno. Di ballo, ovviamente.

Quindi, uno sta sempre a studiare in biblioteca, l'altro invece è sempre il palestra. Ma l'amore vince sempre e loro riescono a trovare qualche spazio tra lavoro (devono pur pagare l'affitto) e studio, per il piacere.

E quando la mattina Kim si avvicina a Kyungsoo, che sta cucinando, e lo abbraccia stretto mentre le sue labbra si posano dietro l'orecchio, Do sa subito di cosa parleranno.

- Kyungsoo-yah, è passata una settimana. Scopiamo? - Kim comincia ad accarezzare la pancia di Soo sotto il suo pigiama, a volte toccando l'elastico dei pantaloni.

Ma Kyungsoo è deciso a non fare niente. Quando senti che il culo ti fa male da piu' di una settimana allora cerchi di proteggerlo in ogni modo. Devono pur fare qualche pausa.

- Vai via, demone. Altrimenti mangerai calzini al posto della frittata. I tuoi calzini. - Do come sempre picchia la mano di Kim con il cucchiaio e gli schiaccia il piede con il suo.

- Cattivo, - si offende Jongin però non discute e si siede.

- Che bambino. Eppure la voglia ce l'hai sempre, - sbuffa Do - cosa vuoi nella frittata?

- Ormai i ragazzini lo fanno ovunque, quindi non prendertela con me, - alza le mani Jongin. - Mettici il wurstel.

- E la parola magica?

- Per favo-o-o-ore, mio sexissimo dodò, - risponde Jongin e non riuscendo a resistere più, in meno di un secondo, si trova di nuovo vicino a Do, gli toglie il cucchiaio dalla mano, lo posa il più lontano possibile, poi stringe forte a se Kyungsoo e lo bacia. - Solo tu puoi essere così dannatamente bello in un pigiama. - Kim si allontana per un momento per dirgli una specie di complimento.

- Jongin-ah, sta...bru...bruciando... - cerca di protestare Soo tra le pause dei baci.

- Cos'è che brucia? - chiede Kim ormai stringendo l'altro contro il muro e toccandolo dove non si potrebbe.

- Ew, pervertito, - Kyungsoo con tutte le sue forse cerca di fermare le mani di Jongin. Ma appena sente un odore strano trova le forze sufficienti
per spingere via l'altro. - BRUCIA! TOGLITI!

E Kim non può fare altro che lasciarlo andare.

- Tieni, ora mangi sta merda - dice Do e mette sotto il naso di Jongin il piatto con una cosa che potrebbe sembrare una frittata.

- Ma meglio di no...

- Invece si. E' colpa tua, - sbuffa Kyungsoo e bacia in fronte l'altro, che ha cominciato a masticare (con fatica). - Ok, io vado, altrimenti faccio tardi. Oggi non ho l'ultima ora quindi...

- ...io vengo a prenderti e poi andiamo a fare la spesa, - lo ferma Kim che continua a ficcare in bocca lo schifo di frittata.

- Che bravo! Finalmente hai imparato ad usare il cervello, sono così felice per te.

- Yah! I tuoi scherzi sulla mia intelligenza facevano schifo già dai tempi della scuola.

- Ora, invece, sono divertenti? - urla Do che ormai si sta mettendo le scarpe all'entrata.

- No. E non lo saranno mai, - Jongin decide di smettere di mangiare quella roba e di salutare il suo ragazzo. Ora sta vicino a lui e osserva il suo sedere all'insù.

- E chi mi chiede di dirle, mentre mi sbatte sul letto e mi lascia morsi ovunque? - ghigna Soo. - E comunque dovresti calmarti. Ho tutto il collo rosso. Fuori è estate e io sto con la sciarpa.

- Non mi ricordo niente del genere, - dice Kim e si avvicina da dietro al ragazzo mettendo le mani sulle sue natiche. - Vogliamo provare se è  vero? - Jongin le strizza dolcemente stringendo il petto contro la schiena di Soo.

- Kim Jongin! Vattene subito a distanza di tre metri! Devo ancora arrivare all'universita, per colpa tua ho già fatto troppe assenze, - Kyungsoo tira via le mani dell'altro e si mette a girare la sciarpa al collo ("Ew, povero gay" - dice il riflesso nello specchio). Poi esce fuori dalla casa ma sente delle lamentele:

- Non mi baci?

- Ti ho già baciato - contraddicendo  le sue parole, Do torna dal suo Kim e "chiede scusa" - Butta quella robaccia, ora sento il suo gusto pure io -  il ragazzo si gira e poi corre verso l'università mentre Jongin, con un ghigno sulla faccia, va a buttare la colazione.

***

- Psst, Kyungsoo-yah, andiamo dietro quel scaffale?

- Vade retro.

- Ogni volta che dici "no" nel mondo muore un gattino.

- Inventati qualcos'altro.

- Ogni volta che dici "no" nel mondo si rattrista un Kim Jongin...

- Vai a piangere.

- ...e il suo piccolo amico, che qualcuno ignora piu' di una settimana!

- Madonna santa, lo sperma ti è salito al cervello? - si arrabbia Soo tirando in testa una confenzione di fazzoletti.

- Tra un po' mi sale sul serio! Kyungsoo-yah, non ce la faccio più!

- E ora come posso aiutarti? - Do ora parla sottovoce avvicinandosi alla cassa.

- Il parcheggio è un posto interessante. Noi lì non abbiamo ancora...

- O chiudi quella bocca, o vai in luna di miele con la tua mano destra. Puoi anche prenderti un'amante.

- Amante?

- La tua mano sinistra è sempre con te.

- Vi...serve...un sacchetto? - la coppia si gira verso la vocina della cassiera che con gli occhi spalancati osserva la scena.

- Uno, per favore, - Do sorride, facendosi tanti complimenti per essere bravo a nascondere l'imbarazzo. Dopo un po' di tempo passato con Kim sei obbligato a farlo. Poi ha acquistato anche sicurezza il che non è poco.

- Volete dei preservativi? - la cassiera indossa la maschera del venditore esperto.

- Come, scusi?

- Non sono affari miei ma... - si agita lei, ma Jongin la ferma allungando la mano:

- Vogliamo. Cinque pacchetti della misura più grande.

- Non essere così fiero, - oltretutto Kyungsoo ha imparato a riprendersi dagli shock in tempi da record. - Un pacchetto di media misura, grazie. Non voglio spendere soldi per qualcosa che non userò.

- Ma... - Kim non riesce a finire la frase dato che gli mettono in bocca un leccalecca e nelle mani il sacchetto con la spesa.

- Grazie, arrivederci, - dopo aver dato lo scontrino la ragazza si gira e comincia a messaggiare con qualcuno.

- Non ci torno mai più qui... - borbotta Kyungsoo all'uscita guardando Jongin con il sacchetto.

***

E' una tranquilla e serena serata: alla tv fanno vedere uno show da idioti, Soo cucina qualcosa di spettacolare per il suo ballerino, che è occupato a fare da guscio sulla schiena di Do e a toccarlo di continuo.

- Piccolo, Kungsoo-yah, dai, non resisto più, - sussurra Jongin coprendo il suo collo di baci e morsi.

- Jongin-ah, non ti serve più il cibo? - sbuffa Soo, che però, da subito, si è lasciato toccare.

- Ora tu mi servi di più. Nel letto. Come ti ha creato la mamma, - e un altro succhiotto nella collezione.

- Che schifo, non mettere insieme il sesso con mia madre! - Kyungsoo cerca di allontanarsi dalle coccole e prende la prima cosa che gli capita per poi  metterla nella padella.

Solo il menzionare della signora Do toglie al figlio tutta l'eccitazione.

- Tieni, assaggia, - Kyungsoo si gira e gli mette il cucchiaio con la salsa in bocca aspettando un giudizio.

- Ehm, è normale che sia...così...come dire, fottutamente dolce? - Jongin si butta verso il bicchiere d'acqua sul tavolo per cercare di togliersi quel gusto dalla bocca.

- Non può essere! - il cuoco prova ciò che ha creato, però la faccia schifata conferma le parole di Kim. - E' tutta colpa tua, idiota.

- Cosa c'entro io?

- Secondo te di chi è la colpa se ci ho messo lo zucchero al posto del sale? - per essere più rassicurante Soo mette davanti al naso dell'altro la zuccheriera.

- Va bene, fammi pure sentire una merda!

- Oh sì, che lo farò, imbecille!

- Isterico!

- Isterico? Io?! Vieni qui, bastardo!

- Mi punirai?

- Sì, proprio ora!

- Allora fallo sul letto, piccolo, - Jongin è diventato subito più allegro e cercando di ignorare urla tipo "stronzo","misero coglione" e "solo il sesso in testa" prende in braccia Do e lo porta in camera.

***

Jongin bacia qualsiasi posto possibile sul corpo nudo di Soo, ascoltando i gemiti e sospiri dell'altro. Solo il fatto che lui riesca a mandarlo in  paradiso con piccoli baci, alza l'autostima fino all'infinito e fa diventare i pantaloni più stretti di due misure.

- Jongin-ah smettila, - geme Soo allungando le mani verso il ragazzo.

- Eppure non lo volevi, - ghigna Jongin alzandosi verso la faccia dell'altro e baciando le sue labbra gonfie e rosse. E quando Kyungsoo cerca di svestire il suo ragazzo sente delle risatine e si ferma.

- Che c'è da ridere?

- Niente, mi sono solo ricordato la nostra prima volta, quando ti tremavano le mani e la testa è rimasta incastrata nella maglietta, - ridendo piano risponde Kim.

- Come se tu stessi meglio. Avevi delle mani sudatissime, - Kyungsoo cominciava a ridere da solo, con fatica tirando giù i pantaloni dell'altro. - E poi hai provato a dirmi qualcosa ma eri talmente agitato che fuori uscì un gorgoglio strano. Che ridere, ragazzi.

Jongin invece comincia a sentirsi a disagio.

- Io non me lo ricordo...

- Non mi stupisce, mi sa che il tuo cervello aveva smesso di funzionare talmente eri agitato. Avevi degli occhi così spaventati quando non ce l'hai fatta più e sei entrato subito.

- Yah, avevo paura di farti male, - si irrita Kim, che ha un pochino freddo solo in boxer.

- E mi hai fatto male. Però cercavo più di trattenere le risate che farti vedere quanto stessi male. - continua Do, abbassando anche l'ultimo indumento.

- Che cattivo che sei. - Jongin lo pizzica ma torna a fare ciò che faceva prima.

Entrambi non ragionano più, poi però uno si ferma.

- Senti questa puzza?

Poi si ferma anche Kim:

- Si, c'è puzza di bruciato...aspetta, abbiamo spento il gas?

A Kyungsoo bastano quattro secondi per rendersi conto di quello che succede.

- OH CAZZO, LA CUCINA VA A FUOCO! E SPOSTATI! - urla Kyungsoo e spinge via il ragazzo per poi correre verso la cucina.

Jongin, invece, sta coricato sul letto, come una stella marina, con la coperta che gli copre il Piccolino affinché non geli e pensa ai bei tempi quando riusciva a fare l'amore con Do come tutte le persone normali.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: overdosya