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Autore: arwen sunny    18/08/2014    1 recensioni
Rischiare di morire dà spesso la spinta per cominciare a vivere, a rischiare, ad amare.
Senza alcuna pretesa, un mio ideale proseguimento all'ultima puntata della seconda serie.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Mi hai finito lo yogurt. Ancora.” “Colpevole” ammise Severide, avvicinandosi alla coinquilina con la sua migliore aria da cane bastonato. Shay fu costretta ad arrendersi. “”Possibile che dopo anni che ti conosco ancora non ho imparato a resistere alle tue moine?” “E perchè dovresti? Toglierebbe tutto il divertimento!”. La fissò, con quei suoi occhi limpidi che amava così tanto.

Aveva sempre saputo di avere un accesso privilegiato al cuore di Severide: con lei non era il tenente sicuro e determinato che non aveva mai un'incertezza; non era il ragazzo affascinante che sapeva conquistare qualunque donna con uno sguardo e una battuta da seduttore. Una volta le aveva detto “Mi fido solo di te, di nessun altro” e sapeva che era sincero, come sapeva di essere l'unica persona con cui Kelly abbassava completamente le difese. “Per farmi perdonare ti porto a cena domani sera. Che ne dici? Al ristorante italiano che hanno aperto da poco e che so che non vedi l'ora di provare...” “Ci sto!” “Allora è deciso. E ora muoviamoci, Casey mi deve parlare prima del turno.”.

La sera dopo,mentre andavano assieme al ristorante, Shay chiese a Severide: “Ehi, Kelly, è un po' che voglio chiedertelo... tu e Lindsay? Non l'ho più vista” “Io e Lindsay niente. Non è nemmeno mai cominciata, forse.” “Ah. Pensavo di sì."

“Già, diciamo che avevamo sopravvalutato la cosa. Ma non importa, voglio dire, non è che ci fossimo promessi amore eterno.” “L'hai più vista dall'incidente?” “Sì, una volta, appena mi avevano dimesso dall'ospedale. Ma tu eri ancora in coma, perciò...” nel frattempo erano arrivati al ristorante, e Severide parcheggiò. “Ora possiamo parlare di qualcosa di più allegro? Non mi va di ricordarmi di quando eri in ospedale.” “Certo. Entriamo!”

 

La mattina dopo Dawson la aspettava agli armadietti con un caffè in mano e l'espressione indecifrabile. Senza darle tempo di aprire bocca sentenziò: “Io. tu. Fuori. Ora.” “Ok...” rispose Shay, dubbiosa.

“Mi dici che c'è?” “Curioso. Te lo stavo per chiedere io. Ci sono state novità tra te e Severide?” “No! Che ti viene in mente?” “E com'è che ieri siete andati a cena nel ristorante più romantico della città?” “Dawson, io e Kelly viviamo insieme da anni. È già successo che uscissimo insieme. E poi tu come lo sai?” “Matt.” rispose lei, semplicemente. “Beh, questo sposta solo la questione. Com'è che Matt lo sa?” “Forse perchè gliel'ha detto Severide?” “Già, certo. Ma non vuol dire niente, non è la prima volta che andiamo a mangiare insieme.” “Sì ma quello non è un ristorante da amici.” “Non pensavo esistessero ristoranti 'da amici' e 'non da amici'. È un ristorante. Entri, ordini, mangi, paghi, esci. Punto.” “Ok. Fai finta di non capire.” “Non faccio finta di non capire, semplicemente siamo usciti a mangiare insieme come abbiamo già fatto decine di volte. Non c'è stato niente di particolare. Se ci fosse stato te lo direi, ma non è così.” “Ma tu vorresti? Voglio dire, ci hai più pensato?” “Sì, ci ho pensato. Praticamente è l'unica cosa a cui riesco a pensare ultimamente.” “E...” “E... non lo so. Da un lato sento che provo qualcosa per lui, dall'altra so che la possibilità di perderlo mi terrorizza. Comunque lui non è innamorato di me, quindi...” “Questo non lo puoi sapere. Se gli parlassi, forse...” “Già, forse. Troppo poco per rischiare.” “Shay, non hai alternative. Lui di certo non farà passi avanti, fino ad oggi non hai mai mostrato interesse per un ragazzo.” “Lo so, Dawson.” “Senti, io capisco che tu non possa andare lì e dirgli 'Ehi, indovina che c'è, forse non ti considero più solo un amico.'. Ma almeno, che ne so, raccontargli che hai dei dubbi, che forse ti piacciono anche i ragazzi?” “Dici che dovrei, eh?” “Sì. E poi vedi la sua reazione. Se non è così positiva... beh, ci penseremo quando succederà. Ma sono sicura che sarà dalla tua parte, come sempre.” “Già, lo spero.”

  
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