Tabella rossa, prompt a scelta libera: rating rosso.
Attenzione per i particolari
Il quartiere rosso di Konoha
è famoso; lei c'è capitata poche volte, che fosse per
assecondare una comitiva di ninja adolescenti - Kiba - o dover
ripescare qualcuno per una missione - Kiba. Nonostante ospiti le cose
più disparate, lei ha capito subito cosa attiri l'attenzione:
perfino quel quartiere ha volti sorridenti e l'aria leggera di un
villaggio che si vuole bene.
Tuttavia, inseguendo un nukenin, sono
capitati in un posto che non ha niente da invidiargli.
Sorseggia
un drink con aria annoiata, cercando di darsi un tono, poiché
una verginella in un posto simile spicca come una foglia nel deserto
e il nukenin potrebbe mangiarla. Sasuke non pare in difficoltà,
mentre estrae il suo drink dal seno di una cameriera e lo sostituisce
con dei soldi, Naruto invece tenta di stimare quanto sarà
invidiato da Konohamaru quando gli racconterà dove... e si
perde, distratto da un culo.
Kakashi è quello che la
allarma di più. Non teme affatto possa farli scoprire, al
contrario la sua calma piatta in quel luogo la infastidisce. È
sicura sia un ninja troppo esperto per lasciar trasparire il disagio,
ma è pure convinta che quel luogo non riservi sorprese per un
uomo navigato come lui.
Questo la indispone.
Nella nebbia dei
suoi pensieri si sente osservata e alza lo sguardo sugli altri
occupanti del tavolo.
Sasuke ha i capelli arruffati da tette
enormi poggiate sulla sua testa, Naruto ha il volto verso di lei, ma
gli occhi seguono una spogliarellista mora tra i tavoli.
“Sakura,”
la chiama, Kakashi, “sembri un po'-”
“Fuori
posto,” conclude Sasuke, accigliato.
Lei non fa in tempo a
sbuffare che un ragazzo ubriaco le getta un braccio al collo e le
chiede cosa ci faccia lì.
“Per esempio,” dice,
indicando fra i tavoli, “quella tipa là, ecco, io la
solleverei per le cosce e la metterei sul tavolo, poi le metterei la
testa tra le gambe finché non si bagna, ma tu! Tu cosa le
faresti?”
Ride e ridono anche altri suoi amici. Naruto la
guarda con compassione e lei sospira, molto, molto irritata.
“Mh...”
commenta, guadagnando l'attenzione del ragazzo. “Credo che la
bacerei, le infilerei la lingua tra le labbra e le farei dimenticare
il suo nome, poi allora la spingerei sul tavolo. Ma continuerei a
baciarla, anche se non solo sulle labbra. Scenderei molto lentamente
perché i seni mi fanno impazzire,” dice. Si concentra,
attingendo a un mix di arte ninja per non arrossire e studi di
anatomia per mantenere distacco. “Non perderei tempo, ma farei
in modo di trovarla già umida quando le arrivo tra le
gambe.”
Nessuno ride più; il ragazzo si allontana,
sconcertato e arrapato.
“Che c'è?” sbuffa
Sakura.
Sasuke la fissa come un gufo, con ancora quelle tette
premute sul cranio, Naruto ha la bocca aperta e le guance rossissime.
Che Kakashi sia voltato altrove la irrita per circa mezzo secondo,
poi uno strano senso di soddisfazione la pervade.
Devono passare
ancora un paio d'ore prima che si renda conto di cosa ha detto.
500 parole
Erano settecentodieci parole.
Mi verrà un ictus che verrà riferito alla mia famiglia
con cinquecentouno parole, un giorno.
Scrivere una flash a rating
arancione con prompt “rating rosso” è stato come
ingoiare una supposta. Cercherò di non rifarlo.