Cap.
3- Capitano e
Miss Jones
“Killian”
sussurrò lei perplessa
mentre lui la conduceva fuori dalla sala principale, lasciando basiti
tutti gli
invitati. Ripetè il suo nome ancora, più e
più volte mentre si allontanavano,
passando attraverso una porta in un’altra parte della chiesa.
Dietro di lei
poteva sentire un ovattato vociare sorpreso e confuso, e Archie tentare
di dire
qualcosa alla folla.
In tutto questo, Killian
continuava a camminare imperterrito.
Lui sorrise, ma non disse
nulla.
“Se stai cercando di fuggire
dal matrimonio non dovresti portarti dietro la sposa, lo sai,
vero?”
Lui ridacchiò, ma continuò a
camminare, guardando dritto davanti a sè.
“Killian, abbiamo lasciato di
là l’intera Storybrooke ad aspettarci”
“Non l’intera città, tesoro”
la corresse lui con un occhiolino “I tuoi genitori e Henry
sono esattamente
dietro di noi”
Lei si girò per
assicurarsene, quel tanto che le permetteva la salda presa di Killian
sulla sua
vita. Suo padre camminava scortando sua madre, la quale aveva un
braccio attorno
alle spalle di un sorridente Henry. Anzi, a dir la verità,
stavano sorridendo
tutti, ammiccando nella sua direzione.
“Shht, pazienta, sceriffo
Swan” disse Killian in finto tono solenne.
Finalmente si fermarono,
subito dopo aver oltrepassato un’ultima porta in legno
massiccio.
Emma boccheggiò.
Erano appena entrati in una
sala piccolina e intima, illuminata da numerose candele appese alle
pareti. In
fondo c’era un piccolo altare tutto addobbato, esattamente di
fronte ad una
grande finestra istoriata di vetro colorato, raffigurante due colombe
in volo.
“Ma che cosa…?” cominciò Emma
quando ritrovò un minimo di respiro.
Killian, che fino a quel
momento era rimasto alle sue spalle, la girò per guardarla
in quegli splendidi
occhioni verdi “Stai tranquilla, più tardi
torneremo nell’altra sala, e daremo
all’intera cittadinanza lo spettacolo che si aspettano dalla
loro salvatrice,
ma sarà una seconda cerimonia”
“Una seconda cerimonia?”
Lui le sorrise “Ti conosco,
Emma. Quel matrimonio in grande stile, di là, non fa per
te.”
Lei arrossì e si girò a
guardare sua madre con aria colpevole.
Quella le sorrise di rimando “Va
bene così, Emma. So benissimo che l’hai fatto per
me, per noi, per la città.”
“No, non completamente” si
affrettò a replicare la sposa “Era anche un
pochino per me… per sentirmi almeno
in parte una principessa.”
“Ma tu non sei solo una
principessa, giusto?” le chiese suo padre. Come al solito, la
voce della
verità.
Lei infatti abbassò lo
sguardo e scosse la testa, poco prima che Killian le afferrasse il
mento tra le
dita per costringerla a guardarlo negli occhi “Dunque, due
cerimonie”.
Lei lanciò un’occhiata a suo
figlio: Henry sorrideva e annuiva con aria divertita.
“Ho
pensato a qualcosa di semplice
e per pochi intimi, solo i nostri affetti più
cari” disse Killian, citandole le
esatte parole che gli aveva rivolto lei qualche tempo prima
“Dopo, potremo
riunirci all’intera città e scambiarci di nuovo i
voti, stavolta in modo
spettacolare e con una buona dose di
regale fascino principesco”
concluse
con tono pomposamente sarcastico occhieggiando a suo padre, che rise di
rimando.
Emma non resistette: si buttò
fra le sue braccia e prese a ridacchiare come una ragazzina innamorata
“Ti amo,
Killian Jones”
Lui sorrise, e si chinò per
baciarla.
“Non
ancora!” sbottò un
divertito Archie, appena entrato nella stanza, facendo scoppiare tutti
a
ridere.
“E allora muoviamoci!” disse
Emma con un ghigno.
“Non ancora, tesoro” la
interruppe lui sorridendo “Credo sia necessario un cambio
d’abito”.
“Scusami?”
“Voglio sposarti con qualcosa
che sia… meno principessa Emma, più sceriffo
Swan”
Emma spalancò gli occhi “Killian,
mi ci sono volute 4 ore e 5 persone per infilarmi in questo
vestito!” sbottò in
tono esasperato.
Mary Margaret ridacchiò “sì,
ora più, ora meno. Non importa, io concordo con il mio
quasi- genero”.
Emma non poteva credere alle
sue orecchie. “Voi siete tutti matti! La gente di
là ci sta aspettando!”
“Oh, io non mi preoccuperei
della gente” intervenne Archie “Ho provveduto a
spiegare loro tutto, e
all’unanimità pensano sia stato un gesto terribilmente
dolce e romantico da parte del pirata” disse,
facendo l’occhiolino a
Killian “Inoltre, Robin e i suoi compari stanno distribuendo
qua e là qualcosa
da bere, e Regina e Gold li stanno intrattenendo con dei numeri di
magia.
Insomma, nessuno sta sentendo la vostra mancanza ora come ora,
credimi”
David sorrise “Avanti, Emma,
vai a cambiarti” la incitò.
Lei scoccò al piccolo gruppo
un’occhiata alla voi-siete-tutti-pazzi,
ma seguì sua madre in uno stanzino attiguo, ancor
più piccolo del precedente se
possibile, dove su un appendiabiti trovò un vestito
semplice, classico ma anche
moderno.
Ad
Emma si fermò il respiro “è...
è lui”
“Già, quello che avevi visto
in atelier” gongolò sua madre “Avevo
visto come lo guardavi, e ne ho parlato a
Killian. Pensa, il tuo fidanzato è addirittura venuto con me
a vederlo al
negozio!”
Emma scoppiò a ridere “Lo
sposo non dovrebbe vedere il vestito prima del matrimonio, è
tradizione!”
Sua madre alzò gli occhi al
cielo “Non esattamente… lo sposo non deve vedere te con indosso il vestito, tesoro.
Inoltre, lui non aveva visto
l’altro abito, per cui la sua sorpresa l’ha
già avuta”
Emma sorrise “Io… non so che
dire”
Mary Margaret le accarezzò la
guancia “Sei contenta?”
“Assolutamente si!”
Sua madre sorrise “Appena
Killian l’ha visto, gli si sono illuminati gli occhi. La
prima cosa che ha
detto è stata “Emma””
La sposa aveva gli occhi
lucidi di commozione “Mamma… a me piace questo
vestito, dico davvero” cominciò,
occhieggiando l’enorme abito che indossava.
“Ma?”
Emma arrossì “Ma…penso che
questo qui appeso sia più da me”
“Sono d’accordo, cara. Ho già
avuto il mio momento di gloria: ho avuto le farfalle nello stomaco e le
lacrime
agli occhi nel vedere mia figlia con indosso il vestito che avrei
scelto per
lei. Anzi, ho avuto più di questo: ho avuto
l’orgoglio di vedere mia figlia fare
tutto questo per me, solo perché mi voleva bene. Ora tocca a
me ricambiare… è
il tuo momento, tesoro”
Emma Swan, sceriffo di
Storybrooke e principessa della Foresta Incantata, abbracciò
sua madre “Ti
voglio bene, mamma”
“Anch’io amore, tanto. Orsù, ora
muoviamoci, abbiamo un matrimonio da celebrare!”
Emma sorrise, asciugandosi le
lacrime, e cominciò a slacciarsi il vestito.
Poco tempo dopo David venne
chiamato nello stanzino, per scortare Emma al piccolo altare. Mary
Margaret
uscì e si unì a suo nipote, vicino allo sposo che
pazientemente aspettava.
Regnava un silenzio carico di
aspettative quando David uscì dalla stanza con sua figlia
sotto braccio. Il
viso di Killian si aprì in un enorme sorriso quando
incontrò gli occhi della
sua Emma.
Lei camminava elegante, il
materiale leggero e fresco del vestito scendeva aderente lungo le sue
curve: le
stava davvero a pennello, sia nella forma che nel colore: i piccoli
ricami
dorati accentuavano infatti l’oro dei suoi capelli, e una
spessa fascia dorata
(un’aggiunta successiva all’abito originale) le
fasciava la vita; a
quest’ultima erano attaccate due spille: un cigno smaltato di
un bianco
perlaceo stava di fianco ad un’ancora in metallo scuro. Emma
camminò sicura,
portando il suo bouquet di orchidee, e arrossì
dall’emozione quando arrivò di
fronte a Killian.
“Sei maledettamente bella,
Swan”
Lei si illuminò “Grazie”.
Killian le sorrise di rimando
e fece per girarsi, ma lei lo richiamò “No,
Killian. Davvero, grazie… per
conoscermi meglio di me stessa, per amare ogni parte di me, sia la
principessa
che lo sceriffo. Grazie, per essere tutto quello che ho sempre
voluto”
Lui sorrise ancora e fece un
passo verso di lei, avvicinandosi per baciarla.
“Non
ancora!” intervenne
Archie, e il piccolo gruppo scoppiò a ridere di nuovo.
“Allora, pronta a diventare
Mrs Jones?” le chiese lo sposo impaziente.
Emma gli rivolse un’occhiata
ammiccare, e poi con un ghigno sentenziò un
“No”.
Lui parve profondamente
scioccato “Scusami?”
Lei gli ammiccò, sempre
sorridendo “Non ancora, ho solo bisogno di qualcosa prima di
cominciare” e così
dicendo rivolse a Henry uno sguardo d’intesa. Il ragazzino le
sorrise di
rimando e si chinò, recuperando una piccola scatoletta
d’argento con un fiocco
di un profondo blu oltremare, e gliela porse.
Lei, raggiante, dopo aver
disfatto il fiocco sollevò il coperchio e tirò
fuori dal contenitore un oggetto
scintillante.
Il
suo uncino.
“Swan?”
chiese titubante lo
sposo, guardando incredulo quel pezzo di metallo.
“Mi sono innamorata di
Capitan Uncino, ed è solo lui che
sposerò” disse sorridendogli teneramente.
Lui prima fissò l’uncino, poi
lei. Infine, con gli occhi lucidi, le sorrise “Come desidera,
milady”
Emma rise, prese la sua mano
e con delicatezza smontò la protesi, passandola a Henry,
attaccando poi
l’uncino con attenzione.
“Perfetto” disse.
Lui la guardò negli occhi,
oceano dentro smeraldo “Non hai mai cercato di
cambiarmi…mi hai sempre
accettato per come sono, pirata e uncino compresi”
“Sempre” sussurrò lei,
alzandosi per baciarlo.
“Non
ancora!!” urlò un
davvero esasperato Archie quando stavolta si baciarono sul serio,
incuranti
degli spettatori che ridacchiavano divertiti
“Ok, vi siete già scambiati
le promesse e baciati un sacco di volte” brontolò
infatti l’officiante “Non mi
resta altro che dichiararvi ufficialmente Capitano e Miss
Jones!”
Henry applaudì divertito,
seguito a ruota da David.
“No,
no no!! Questa non è…
una cerimonia!” protestò invece una sgomenta e
quasi in lacrime Mary Margaret.
David rise “Beh, se non altro
li rispecchia bene… è spontanea, modesta e
assolutamente fuori dal comune”.
“Prometto che farò del mio
meglio per essere un marito degno di te, amore mio. Non ti
lascerò mai”.
Lei sorrise e si asciugò le
lacrime “Prometto di aprirti il mio cuore e… e di
non scappare più. Con te ho
finalmente trovato la mia casa. Ti amo” concluse, e si
soprese del fatto che
anche Killian avesse detto quelle ultime parole contemporaneamente a
lei,
sempre guardandola fisso negli occhi con uno sguardo pieno
d’amore.
“Oh,
al diavolo la tradizione!”
concluse Mary Margaret con un sussurro, asciugandosi le lacrime di
commozione
“è stata una cerimonia perfetta e
dolcissima”.
David annuì.
Henry corse ad abbracciare la
madre e subito dopo il suo nuovo patrigno, che gli rispose
scompigliandogli
affettuosamente i capelli.
“Dunque…pronto per la
cerimonia numero due?” chiese Emma. Killian annuì
convinto.
“Avanti, mamma, andiamo a
rimettere l’abito da principessa”
“Se vuoi, cara” rispose sua
madre “Ma io penso che tu sia incantevole esattamente
così come sei”
Emma guardò sua madre, poi
corse ad abbracciarla, prima lei e poi suo padre.
Si rivolse dunque al suo
sposo, prendendolo sottobraccio “Fai strada, pirata”
“Come desidera, Mrs Jones”
Sua madre e suo padre li
seguirono, ognuno tenendo Henry per mano. Archie osservando da dietro
il
bizzarro quadretto familiare, non potè che commentare.
“Strana coppia.
Bellissimi, ma strani” borbottò infatti con un
sorriso.
Il piccolo gruppo camminò
felice fino alla sala principale, per dare il via al matrimonio.
Ancora. E
stavolta, di fronte a niente di meno che l’intera cittadina
di Storybrooke.
Ok,
siamo giunti alla fine ^^
Grazie per aver letto fin qui, spero vi siate divertiti voi a leggerla
quanto
io a tradurla :D Ancora complimenti all’autrice,
pinkcat4569, e… alla prossima!
smelly13
^^