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Autore: WhiteLight Girl    17/09/2008    8 recensioni
Quella notte dormirono tranquilli. Fuori la pioggia scendeva ancora a fiotti nella notte ormai scesa e illuminata da qualche lampo qua e là. Shaoran era sfinito. Si addormentò subito. Fece uno strano sogno. Sognò Sakura, in riva ad un lago. Era vestita di bianco, bianco candido come le ali di un angelo, come le ali di colomba che nel sogno le spuntavano dalla schiena.
Stette ad osservarla, pareva un angelo vero questa volta. Piangeva. Piangeva sangue. Era la stessa scena della leggenda che gli aveva raccontato in lacrime qualche notte prima. Ma perché piangeva? Perché aveva pianto durante il suo racconto? Solo ora si poneva quella domanda. Non poteva essere solo per la triste storia che raccontava. Pareva che l’avesse vissuta in prima persona quella storia, come se tra quegli angeli dalle lacrime di sangue vi fosse stata anche lei. E chissà, magari era stata proprio lei a cominciare.
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eriol Hiiragizawa, Li Shaoran, Meiling, Sakura
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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La leggenda della principessa dei draghi rossi

Nei giorni successivi al salvataggio di Sakura i due ragazzi si dedicarono a seguire le tracce del Drago Rosso scappato. Qualcosa però andava storto, gli attacchi non avvenivano più ogni notte di luna piena ma ogni volta che il drago incrociava esseri umani. Shaoran ipotizzò che forse prima Eriol lasciasse libero il drago solo in quelle notti, anche se non si spiegava il perché.
Seguendo le tracce dei villaggi distrutti Sakura e Shaoran si diressero a nord, verso una zona poco frequentata del regno di Cina. Il viaggio durò cinque giorni, le soste furono brevi e in luoghi fuori mano, così da impedire ai probabili inseguitori di Sakura di raggiungerli.
Il viaggio fu silenzioso e i ragazzi non parlarono molto, ancora imbarazzati per ciò che stava per accadere tra loro. Shaoran si manteneva distante da Sakura il più possibile; quella ragazza risvegliava in lui emozioni che non poteva permettersi di provare nella sua situazione. Doveva trovare il drago, strappargli il cuore e portarlo al cospetto del sovrano del regno di Cina, per poter prendere in moglie Meilin. Per quanto provasse però non riusciva a dimenticare la paura che aveva provato quando Sakura era stata rapita e il senso di colpa per aver lasciato che gli scagnozzi di Eriol la prendessero.
Per quanto Sakura lo volesse non riusciva a sopportare quel silenzio in cui Shaoran la costringeva, avrebbe dato di tutto per far si che lui la guardasse, la tranquillizzasse e ancora di più purché la sfiorasse.
Per quanto non volesse darlo a vedere stava male, psicologicamente e fisicamente. Sapeva che non era finita, che la cercavano ancora. Eriol e suo padre erano partiti poco prima che il castello venisse distrutto per cui si erano salvati e di certo erano già sulle sue tracce. Non poteva abbassare la guardia neanche nel sonno, anche se in realtà Shaoran per evitare di essere colti di sorpresa spesso restava sveglio e, a sua insaputa Sakura restava spesso e volentieri sveglia ad osservarlo alla luce del fuoco; stando attenta a non farsi scoprire.
Una sera Sakura, stanca del solito silenzio con cui Shaoran la evitava decise di prendere la parola. -Conoscete la leggenda del cuore di drago rosso?-
Domandò timorosa.
Shaoran la guardò mentre sistemava sul fuoco il fagiano che aveva ucciso in modo che non si bruciasse.
-Di che si tratta?- Domandò nascondendo l’interesse e la gioia che gli infondeva la voce della ragazza.
-Non è molto popolare tra gli esseri umani in effetti.- Rifletté Sakura ad alta voce. –E’ un po’ una storia d’amore, parla dell’origine dei draghi rossi e della loro furia, parla della loro madre e dei figli di quest’ultima che si uccisero a vicenda per non dividersi il suo affetto, di una donna che per non soffrire volle abbandonare la sua umanità.- Si bloccò e guardò Shaoran.
Il ragazzo la guardò estasiato, non era certo se fossero la sua voce o il suo tono ad incantarlo tanto mentre gli narrava quelle leggende, e com’era successo quando lei gli aveva parlato di come uccidere un drago, si trovò ad ascoltare.
-Circa seicento anni fa vi era una bellissima principessa che viveva in un castello con tre grandi torri chiare. La principessa era perdutamente innamorata del principe del regno vicino, suo amico di infanzia e amante segreto, anche se era stata promessa fin da piccola ad un altro uomo, di sette anni più grande di lei, mentre il ragazzo che lei amava aveva solo qualche mese di più.-
Scrutò deliziata l’espressione assorta che Shaoran aveva assunto davanti a lei, compiaciuta dall’effetto che aveva la sua storia.
-Continuate.- Incitò il ragazzo notando che Sakura si era interrotta e lo stava osservando. Sakura arrossì imbarazzata e proseguì il racconto.
-Pochi giorni prima del matrimonio la principessa scoprì di aspettare un bambino dal principe che amava, ma sapeva che non avrebbe dovuto. La notte prima del matrimonio, presa dalla disperazione, rivelò al suo innamorato della sua attesa e il principe si recò immediatamente dal re in persona, a chiedere la mano della principessa. Il re non fu entusiasta della notizia che riguardava la figlia, ne tanto meno della richiesta del ragazzo. Quella stessa notte, in quella stessa stanza, il re pugnalò il ragazzo e lo uccise davanti agli occhi della principessa che, inorridita e disperata, corse via. Corse per ore nei boschi tentando di sfuggire ai suoi doveri e all’intero plotone di guardie che era stato mandato a cercarla.- Sakura sospirò, Shaoran la guardava incantato.
-La principessa aveva un vantaggio sui suoi inseguitori, era in quei boschi che da anni incontrava il suo innamorato e li conosceva meglio dei corridoi del suo castello. Non le ci volle molto per raggiungere il laghetto nei pressi del quale era stato concepito bambino che portava in grembo. Senza pensarci due volte si gettò nell’acqua gelata sperando di affogare. I desideri della principessa non furono uditi dagli dei, ella si risvegliò in un luogo completamente diverso da quello che aveva lasciato. Si trovò in un grande palazzo, circondata da donne dai vestiti chiari che parlavano tra loro. All’inizio non udì le loro parole, era troppo sconvolta per comprenderle, poi, dopo qualche minuto cominciò a comprendere le domande che le poneva una delle donne. Le chiedeva se stava bene, del motivo per cui si era buttata in acqua e chi fosse. La principessa non rispose e pianse per ore disperata. Solo al tramonto del secondo giorno qualcuno la convinse a parlare. Era un ragazzino, capelli color del miele ed occhi viola intenso.-
Shaoran rivolse a Sakura una strana occhiata e fece per chiederle qualcosa ma lei lo zittì immediatamente.
-Il bambino stette in silenzio ad ascoltare la storia della ragazza e quando ella ebbe finito le disse di essere stato lui a salvarla portandola in volo fino al luogo in cui si trovava. La principessa restò stupita, come poteva un bambino così piccolo averla portata in volo fin dove si trovava ora, ovunque si trovasse; lui le parlò della sua gente, delle città sospese dei draghi e dei loro abitanti, spiegandole esattamente ciò che lui era. Dopo quel racconto la principessa si portò una mano sul grembo, e tra le lacrime chiese come stava il suo bambino. Il ragazzino la guardò stupito, non aveva idea che lei aspettasse un bambino. La portò dal suo re, spiegandogli la situazione e lui la fece stendere su un altare con lenzuola di una stoffa che la ragazza non aveva mai visto in vita sua, poi chiamò il suo mago migliore, che alla prima occhiata s’irrigidì. Il mago disse che attorno al bambino vi era uno spirito, uno spirito che impediva all’anima del bambino di salire in cielo. Il piccolo era morto dunque, a quella notizia la principessa si disperò ancora di più, ma il mago la tranquillizzò e le fece una promessa: lo spirito del bambino non sarebbe trapassato e sarebbe uscito da lei con un corpo.- Sakura proseguì il racconto:
-Fu inviato un emissario a recuperare il corpo del giovane principe padre del bambino, fu immerso in una vasca di latte di drago e del sangue che la principessa aveva versato per lui. Il giovane, la cui anima aveva trattenuto quella del figlio sulla terra, fu riportato in vita per qualche ora. Quella notte la principessa giacque con lui per un ultima volta, per concepire un altro corpo per l’anima di suo figlio. Al suo risveglio, il giorno successivo, le lenzuola del letto erano intrise di sangue, e il giovane principe si era trasformato in un immenso e terribile drago, le sue squame erano rosse e pulsanti, i suoi muscoli scattanti e i suoi denti affilati, ma la principessa seppe che non doveva avere paura del suo amato, e nonostante la loro diversità continuò ad amarlo. Nove mesi dopo quel giorno la principessa partorì uno strano bambino, guancie paffute, occhi rossi e un paio di ali di drago, rosse come quelle del padre, rosse come la passione dei suoi genitori.-
-Un bambino drago?- Domandò Shaoran preso dal racconto. Sakura annuì, e nel farlo i capelli le si mossero dolcemente sul viso, lasciando Shaoran a bocca spalancata per l’incanto.
-Il primo ed uno bambino drago della storia, nato da una donna umana e da un uomo morto che fu poi trasformato in drago per restare affianco a coloro che amava. Il ragazzo però una volta trasformato in drago divenne aggressivo, non permetteva a nessuno di avvicinarsi alla sua amata e al suo bambino e lui non si allontanava mai se non il minimo necessario per cacciare e nutrirsi.- Sakura sospirò. – Passarono gli anni e il bambino crebbe sano e forte nella città dei draghi, lontano dagli occhi dei semplici umani che avrebbero potuto spaventarsi per le sue stranezze. Ben presto il ragazzino, ormai adolescente, iniziò a fare sogni inquietanti con immensi draghi rossi come suo padre che dominavano i cieli, distruggendo e bruciando ogni cosa sul loro cammino. La principessa, non più tanto giovane come una volta iniziò a sentirsi strana. Si accorse che ogni volta che toccava il suo amato si sentiva quasi posseduta. Il mago che l’aveva aiutata anni prima le rivelò che era circondata da anime dannate che chiedevano di tornare in vita allo stesso modo del principe. La donna, commossa dalla spiegazione del mago decise di voler aiutare quelle anime. Da quel giorno, ogni mese per un anno esatto, rigurgitò un uovo di drago che conteneva uno spirito dannato. Così si ritrovò ad essere madre di dodici draghi rossi ed un mezzo drago. I draghi crebbero in fretta e spesso si litigavano l’affetto della madre che comunque non faceva mai mancare nulla a nessuno di loro. I draghi si svilupparono e iniziarono a riprodursi, e mentre i genitori litigavano l’affetto della madre i loro figli litigavano per ogni singola cosa fino a che, nonostante le suppliche della madre, iniziarono ad uccidersi a vicenda. Si dice che quello fosse il motivo dell’origine della loro ferocia. Presto, dopo soltanto cinquecento anni dalla loro creazione, i draghi rossi si estinsero, consumati dalla gelosia che provavano l’uno per l’altro. Secondo alcuni la Principessa non morì, fu premiata per la generosità di aver donato il suo corpo per salvare delle anime perdute e divenne un angelo, pare che dopo la morte di tutti i suoi figli abbia continuato a vagare per il pianeta tentando di salvare ogni drago di ogni specie che avesse bisogno d’aiuto, mentre il figlio e il marito continuano a vegliare su di lei dalle costellazioni, lontani da tutto e da tutti.-
La storia sembrava finita e nella radura cadde il silenzio mentre i due ragazzi si osservavano. Shaoran, seppur a malincuore, ruppe l’atmosfera domandando:
-Dove avete sentito questa storia?-
Sakura sorrise e rispose serena: -Mi è stata raccontata da un amico che ne conosce molte.- Alzò gli occhi al cielo e sospirò, poi propose:
-Non sarebbe meglio che andassimo a dormire?-
Shaoran, ancora attonito annuì muto.
Sakura si stese su un fianco e si rannicchiò malinconicamente, consapevole che i sentimenti che stava provando erano per lei proibiti.

***---***---***---***

Dany92: Il drago si è liberato, ma chi ha detto che Sakura l’ha aiutato? Magari è stato lui ad aiutare lei… O forse no… Eriol purtroppo è vivo e vegeto ed è già sulle tracce dei nostri protagonisti, riuscirà a raggiungerli? La tua domanda sul contenuto del calice era utilissima, sisi! Le sarebbe servito più in là, ma ormai è andato perso… Davvero dici che so creare bene la suspense? Mi fa piacere perché credo che senza quella la storia perderebbe due terzi del suo fascino (se fascino si può chiamare). Nella prossima luna piena accadrà ciò che forse avete già capito, o magari ciò che qualcuno aveva già capito ma che io ho sviato, o magari qualcosa che nessuno aveva mai neanche pensato, o potrebbe essere la prima cosa a cui avevate pensato ma che avevate escluso per qualche avvenimento precedente, fatto sta che la sottoscritta spera che sia l’ultima cosa che avete osato immaginare. Tutto chiaro? Se la risposta è no è meglio! Le cameriere erano proprio Soili ed Enza e poi c’era anche Rita, davvero si può navigare in internet solo con la tastiera? Non lo sapevo. Alla fine hai capito se quello che avevi capito era giusto? O si è dimostrato il contrario?

Sakura Bethovina: Signorina lei sta perdendo il primato della prima recensione, sa? Se arriva in ritardo la regina le taglierà la testa. Parlando di cose serie: Rituccia, questo è il capitolo che avevo paura di postare… Lo so, sono una scema, ho scritto quello che ho scritto e me ne sono accorta solo dopo averlo scritto, mi do da sola della stupida tranquilla. Ti voglio tanto bene e credimi se ti dico che non lo dico a molta gente, lo so che lo ripeto sempre… Quel cavallo comunque è molto utile secondo me, mi serve così, perché se si fossero baciati poi avrebbero… Non oso neanche pensarci…

Ichigo_91: La salva, stavano per baciarsi e poi alla fine il cavallo si mette di mezzo, ma credimi è molto meglio così o lui si sarebbe sentito molto in colpa per aver baciato una ragazza che non avrebbe mai potuto amare in tutta libertà, poi sono così diversi, molto, molto diversi... Credo che le tue speranze purtroppo cadranno ad una ad una prossimamente.

Sakura182blast: Suvvia, suvvia, aver perso un mio capitolo non è certo la fine del mondo!!! Comunque non lo sapevi che l’avrebbe torturata? Forse mi è venuto in mente mentre scrivevo… Mah… Tu consideri me un genio? Quale onore, dunque sono costretta a chiederti: “Che facciamo questa sera Soili?” Vediamo se intuisci la risposta, comunque mi considero solo un genio del male e un genio incompreso… Povera me, c’è chi mi considera aliena, non che la cosa mi dispiaccia, conosci la storia di Nikeide no? Stiamo passando ad un’amicizia fraterna credo, almeno da parte di Shaoran, che vuole sposare Meilin. Dunque dici che la Soju sa che la Marcy non la deluderà, ma se la Marcy avesse cambiato idea sul finale? Che d'altronde nessuno sa se sia lieto o drammatico giusto? L’altro giorno mi sono occupata di Miky!!!! Ho aggiunto un punto a fine frase e due parole in croce =.=’

Non so come chiamarti: (E continuo a non saperlo) Non ti preoccupare, le tue recensioni consecutive non mi hanno scocciata, anzi, ti dirò: tra l’una e l’altra aspettavo davanti al pc in attesa (ho il brutto vizio di aspettare davanti al pc che qualcuno recensisca e se non lo fanno mi deprimo)

Sakuara93: Secondo me finirai per mangiartelo uno di questi giorni a furia di pensare a lui come se fosse un bignè alla crema. Dire che lui le farà del male non vuol dire necessariamente che lo faccia apposta, magari può capitare che lanci qualcosa che le arriva in testa per errore e lei muore, no? Non posso dirti su cosa avevi ragione per ora, te lo dirò quando potrò.

Fantastic Paul: Mi fa piacere che il precedente ti sia sembrato il capitolo più interessante fino ad ora, ma spero di riuscire a scrivere un capitolo ancora più avvincente per la prossima luna piena, dovrò impegnarmi pare. Sakura si riprenderà prima o poi, se non in questa nella prossima fan fiction… e se non nella prossima in quella dopo ancora. Per il mio contatto MSN puoi chiedere anche subito a Soili, Rita, Enza o Serena, io il tuo ce l’ho già, come mai ancora non ci siamo incrociati? Poi magari se ti senti solo in questo universo fatto quasi del tutto da ragazze ti presento mio fratello, adora i cartoni animati ma non sono ancora riuscita a convincerlo a scrivere qualcosa, magari potresti riuscirci tu.

Ma si legge meglio così?

Un saluto speciale a Enza e a tutti quelli che non hanno recensito questo capitolo.

   
 
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