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Autore: angel92    23/08/2014    3 recensioni
Ciao a tutti! Eccomi in una nuova fanfic sui pokemon!
Lucinda e Vera organizzano un piano per far ingelosire Kenny, con Gary... ma se le cose non vanno come previsto??? Se il piano le si rivoltasse contro??
Vera e Drew riusciranno a dichiararsi i loro sentimenti? Sarà tutto rosa e fiori?
Ash riuscirà a conquistare Misty??
e Iris e Spighetto??
Questa sarà una storia incentrata sulle gelosie, intrighi e tanto altro!!
Insomma se vi piacciono questi generi qua, allora state proprio nel posto giusto!
Paring principale (LucindaxGary) secondario (VeraxDrew)
POSTATO L'EPILOGO.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Drew, Gary, Kenny, Lucinda, Vera | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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Ora basta ti prego resta

Prima di leggere ho assolutamente bisogno di dirvi una cosa.

E' solo grazie a VOI, se ho ritrovato la voglia di scrivere, dopo giorni, settimane, mesi e anche anni dove avevo davvero perso la speranza.

Ringrazio sopratutto le mie due amiche -Miki- e Fedina “Ci siete sempre state per me. Dedico quest'ultimo capitolo soprattutto a voi due <3 vi voglio bene :*”

Un altra cosa che volevo dirvi è che ancora posso crederci che questo è l'ultimo capitolo prima dell'epilogo! Wow.

P.s Mi raccomando di una cosa, quando arriverete alla scena dove c'è il testo di una canzone, ebbene da lì andate su youtube scrivete “ORA BASTA TI PREGO RESTA” Dovete farlo per forza. Ne vale per la comprensibilità delle scene.”







-Lucinda vuoi calmarti per favore? Ti sembra il caso di piangere così?- Vera, esausta nonché preoccupata, cercava in tutti i modi di calmarmi, ma neanche a dirlo...era tutto inutile. Tutto tempo perso. Sentivo un vuoto grande dentro di me, Gary mi mancava terribilmente.. erano due giorni che non lo sentivo... che non lo vedevo. Erano due giorni che non mangiavo.. che non mi curavo. Non andavo a scuola...Qualcosa dentro di me si era rotto, distrutto. Era la seconda volta che accadeva, prima attiravo i ragazzi come una calamita e poi cosa facevano? Mi mollavano!. Pensai esausta e affranta mentre piangevo tutte le mie lacrime. Mi ero donata a Gary, avevo dato tutta me stessa in questa relazione. Avevo deciso di rischiare pur di amare di nuovo. Per cosa poi? Per soffrire nuovamente?

-Vera...non ci r-riesco..- Risposi tra le lacrime mentre l'abbracciavo più forte. Avevo bisogno di qualcuno che mi stava accanto, qualcuno che mi capiva... e quella persona era proprio lei.

Vera sospirò e mi accarezzò i capelli – Tranquilla supererai anche questa, sei una ragazza forte, sai quanti ragazzi stanno lì fuori ad aspettare proprio te?-

Tirai su col naso – Ma io non me ne faccio niente di loro. Il mio cuore e la mia mente vogliono solo una persona...Gary!-

-Lucinda io credo che sei stata troppo affrettata, era confuso dovevi concedergli la pausa!-Esclamò guardandomi seriamente negli occhi.

Inarcai un sopracciglio – Ma cosa dici Vera? Tu divideresti Drew tra te e Brianna?-

Vera sgranò gli occhi sorpresa e un po' ferita, sapevo bene che il suo punto debole era il nome di quella ragazza... ma dovevo farle capire che una pausa anziché unirle due persone, le separava soltanto..

-Scusa... è che io non so più che fare! Vedere la mia migliore amica ridotta in queste condizioni mi fa soffrire! Vorrei vederti felice...- Ammise abbassando lo sguardo mentre i suoi occhi si inumidirono.

Scostai lo sguardo e mi separai dall'abbraccio. Andai ad aprire la finestra della mia camera e sussurrai – Gary era il mio mondo, ogni sorriso lo donavo a lui... il mio cuore era totalmente suo.. - Presto altre lacrime sfuggirono al mio autocontrollo – Ma come hai detto tu la vita va avanti giusto?- Feci per voltarmi – So già che non sarà facile per niente.. ma in qualche modo devo pur cominciare no?-

Vera si alzò dal letto e mi si avvicinò tristemente e mi poggiò una mano sulla spalla – Ci riuscirai Lucinda, io ti aiuterò. Conta sempre su di me!-

Lo sapevo che da qualcosa dovevo pur cominciare.. ma il solo pensiero di dimenticare tutto ciò che ho passato con Gary mi faceva male.. avevo tanti ricordi con lui... dal più brutto...al più bello! Si potevano davvero cancellare i ricordi? Ma

soprattutto la mia domanda era... era davvero giusto cancellare tutti i bei momenti passati insieme?.



*-*-*-*




POV GARY


Due giorni. Quarantotto ore. Centosettantaduemilaeottocento secondi.

Due giorni che la lasciai andare via.. via da me. Il mio cuore soffriva a non averla tra le mie braccia... soffrivo nel non poterla baciare...avevo davvero fatto la scelta giusta? Era davvero Kimberly la donna della mia vita? La donna con cui avrei passato tutta la mia vita? Perché qualcosa o qualcuno mi urlava che stavo sbagliando?

In questi due giorni mi immaginavo Lucinda ovunque.. nel parco, in camera mia, e tutte le volte mi sussurrava “E' se fossi stata io la donna della tua vita?” Oppure mi sussurrava “Presto ti pentirai della tua scelta” Sorrisi e sorrisi mi increspavano le labbra. Ma non erano sorrisi felici, armoniosi... tutt'altro!

-Gary sei qui allora, ti cercavo...- Mi voltai di scatto verso la porta della mia camera, un sorriso amaro comparve sulle mie labbra – Mi hai trovato...-

Kimberly sospirò e si sedette accanto a me ai piedi del letto. -Hai bisogno di stare da solo?- Mi domandò dolcemente fissandomi con quegli occhi mi avevano fatto in passato, incantare più di una volta..

-No tranquilla.. vieni qui...- Così facendo l'abbracciai. Avevo bisogno di quel contatto.

Kimberly d'altro canto non se l'aspettava ma sorrise dolcemente, prese a giocare con i miei capelli – Oh Gary...-

D'un tratto l'unica che sentì erano le sue labbra poggiate sulle mie. Sgranai gli occhi dalla sorpresa.. erano anni è anni che non sentivo il profumo e la consistenza delle sue labbra. Ma comunque non riuscì a risponderle a quel bacio. Quando si staccò mi guardò con quei suoi occhi da cerbiatta...

-Kimberly...ti giuro io davvero... ci vorrei riprovare, ci vorrei ma..- Non riuscì a finire di parlare che mi posò una dita sulle labbra e mi si avvicinò ulteriormente. - Non dire niente...- Sussurrò per poi prendermi il volto tra le mani e posarmi un altro bacio a fior di labbra...una moltitudine di pensieri mi invasero la mente facendomi sgranare gli occhi.. tenevo ancora a Kimberly... più di ogni altra cosa al mondo, ma lei è solo un ricordo che era rimasto vivo nel mio presente. Ma, appunto, fa parte del mio passato. Kimberly... non è più la mia Kimberly di tre anni fa, sono cambiate tante cose dall'allora. E con questi anche i miei sentimenti.

Si staccò lentamente dalle mie labbra, guardandomi sempre con più dolcezza. -Ti lascio solo a riflettere Gary. Ne hai bisogno- Così facendo dopo un ultimo timido sorriso mi lasciò solo.. solo con me stesso e i miei sentimenti ingarbugliati.

Mi presi prepotentemente la testa tra le mani. Avevo bisogno di uscire. Di non pensare più a nulla. Queste due ragazze mi faranno uscire pazzo prima o poi!.


Presi a correre per le strade affollate di Celestopoli. Ma nel farlo non mi resi conto dell'errore che feci.

La maggior parte di quei posti mi ricordava con enfasi i pomeriggi passati con Lucinda.

Il mio sguardo catturò un ristorante. Un sorriso mi spuntò sulle labbra..




-Allora dove mi porti a pranzo?- Mi domandò entusiasta mentre camminavamo mano per la mano per le strade di Celestopoli (Kanto) ma non aveva ancora capito dove volevo portarla.
- E' una sorpresa, spero che ti piacerà!- Le risposi ghignando, dopo aver fatto un tratto di strada mi fermai di scatto, voltai lo sguardo sulla destra. C'era un grazioso ristorante.
- Eccoci siamo arrivati- Esclamai trascinandola dentro al locale, esse era molto accogliente.
Tutto molto curato e raffinato, ma soprattutto.. soprattutto era il posto dove ci eravamo incontrati la prima volta!
Sorridendo mi abbracciò fortemente e mi sussurrò – Sei il migliore fidanzato del mondo!-




Sospirai... avevo davvero perso Lucinda per sempre? Come starà ora? Chissà se mi pensava ogni tanto.. se le mancavo. Avevo una voglia irrefrenabile di chiamarla.


Il destino, però, mi portò davanti ad un altro posto speciale... il parco.. dove per la prima volta capì che Lucinda per me non era una semplice amica.. ma molto... molto di più..



-Guarda in alto..-

Lucinda annui e contemporaneamente alzammo lo sguardo verso l’alto...

Era pieno di stelle, e ne vidi una che cadeva, una stella cadente...

Volevo esprimere un desiderio, ma in quel momento l'unico desiderio che avevo in mente era semplicemente di starle vicino.

-Hai espresso un desiderio?- Le domandai voltando lo sguardo verso i suoi meravigliosi occhi azzurri.

-No, non ho fatto a tempo- mi rispose imbarazzata.

-Io si…-

-Cosa hai desiderato?- Chiese poi curiosamente.

-Non si può dire…- Come potevo dirle che avrei voluto passare dell'altro tempo con lei?

-Hai ragione…- Mi sorrise per poi tornare a guardare il cielo stellato.





A volte è un attimo...un ricordo è tutto appare nitido, è con semplicità la vita ti fa capire dove hai sbagliato... solo tu puoi decidere cosa fare della tua vita..La tua...vita.*



La testa mi girava vertiginosamente, Kimberly, Lucinda...Lucinda, Kimberly. Due ragazze stupende ma pur sempre due ragazze incredibilmente diverse.

La prima mi ha rubato il cuore quando ero solo un sedicenne. Un ragazzo come un altro che si innamorava della più bella e ricca della scuola. Superammo difficoltà su difficoltà che la vita ci metteva davanti. Una domanda, però, mi puntellò la mente. Se il destino ha voluto farci separare... forse... un motivo c'era! E' se questo motivo era.. Lucinda?


Riesaminai tutta la mia storia con Lucinda, era stata davvero tutto un gioco di destino? Avrei dovuto essere il suo fidanzato per finta, ma alla fine mi sono ritrovato a fare il suo fidanzato anche nella realtà.

Ho amato ogni piccola porzione di Lucinda, dai suoi difetti, ai suoi tanti pregi. Al suo bellissimo viso, al suo sorriso... al suo corpo..

Il ricordo della nostra prima volta insieme tornò nitido nella mia mente e nel mio cuore più prorompente che mai.



I miei occhi erano rimasti incatenati su di lei, forse perché non avevano mai visto niente di così bello.
Con i polpastrelli delle dita le accarezzai lentamente il viso, mentre l'altra mano si andava ad intrufolare all'interno del vestito...accarezzavo dolcemente quelle forme sinuose che da tempo desideravo toccare.
La sentivo ansimare sotto di me, è questo non faceva altro che alimentare il desiderio avverso che avevo verso di lei.
-Hei piccola..- Sussurrai a fior di labbra scostandomi di poco dalla piacevole tentazione – Se non ci fermiamo ora, non ci fermeremo più..-
Il suo sguardo si addolcì e accarezzandomi sensualmente i capelli mi sussurrò ad orecchio con voce roca – allora non fermiamoci..-
Quelle parole non potevano far altro che incentivarmi ancora di più, amavo quella ragazza... l'amavo immensamente. Sorridendole le porsi una mano, la prese e l'attirai a me in un abbraccio istantaneo.

Il mio sguardo vagava a destra e a sinistra per cercare un posto isolato, ma dopo tutto la spiaggia era sempre la stessa! Ma ad un tratto accanto ad un altro stabilimento poco più in la c'era un bungalow costruito in mezzo a delle palme, situato tra la spiaggia e il mare.
Mi voltai verso la mia ragazza e con uno sguardo d'intesa ci avvicinammo verso il Bungalow.

L'interno di esso era molto ricamato nonostante fosse semplicemente di legno, stranamente faceva anche al caso nostro. Era leggermente spazioso, e al centro c'era un letto a baldacchino. Mi chiedevo se era semplice coincidenza, oppure se era un chiaro segno del destino.

-Non potevamo chiedere di meglio...- Sussurrò emozionata e stranamente, direi, imbarazzata. Si rinchiuse tra le sue braccia.
-Tutto bene?- Le domandai comprensivo prendendole il viso tra le mani, potevo sentire il suo cuore battere all'impazzata, non sapevo di farle questo effetto. Stavamo al centro della stanza, ma a noi sembrava di stare al centro del mondo.


Dolcemente le posai un delicato bacio sulle labbra cercando di metterla più a suo agio possibile, e con estrema dolcezza, che dedicavo solo ed esclusivamente a lei la presi tra le braccia e la distesi sul letto a baldacchino.
Cercando di non farle peso con il mio corpo le levai senza mai distogliere lo sguardo dal suo, il vestitino che era ormai, diventato ingombrante.
Quando Lucinda si accorse dello sguardo mio carico di desiderio, imbarazzata si rifugiò tra le mia braccia.
Almeno così pensò, non avrebbe visto il suo corpo.
Con il desiderio che cresceva Lucinda mi sbottonò velocemente la camicia per poi accarezzare desiderosa i miei pettorali..
Ormai colto da un sempre più crescente desiderio, mi sfilai i pantaloncini e li gettai a terra rimanendo solo con i boxer.
In due secondi la stesi nuovamente sotto di me, e presi a baciarla impetuosamente sul collo, per poi spostarmi lentamente verso il solco dei due seni. La sentivo ansimare e gemere sotto di me, e un nuovo sorriso affiorò le mie labbra.
-Sei bellissima lo sai?-
Lucinda leggermente imbarazzata rispose – Sei tu ad essere bellissimo...- E così facendo mi baciò, le nostre lingue danzavano assieme, ancora, di nuovo desiderosi l'uno dell'altra. La mia mano accarezzava freneticamente l'interno coscia e di scatto le levai lo slip di pizzo nero.
Era letteralmente nuda sotto di me, ma brillava come una stella..
Dopo non poche esitazioni anche i miei boxer fecero capolinea a terra.

Il mio sguardo era incatenato al suo, la sentivo fremere sotto di me. Mi voleva, proprio come io volevo lei.
-Ti amo -Sussurrai prima di entrarle dentro, e muovermi da prima lentamente per poi muovermi più velocemente.
Sentivo il piacere crescere dentro di me e ad ogni spinta sussurravo il suo nome con voce rauca.
Lucinda dal canto suo non capiva più niente, la sua prima volta con Kenny era stata disastrosa in confronto alla sua prima volta con Gary.
Si sentiva bene tra le sue braccia, e l'amore verso quel ragazzo cresceva giorno dopo giorno. Sperava con tutto il suo cuore che sarebbe stato per sempre.
Perchè era proprio così, Lucinda si era follemente innamorata.





Si poteva davvero amare per finta?


-Lucinda io..-
-Scegli...me o Kimberly!.-
-Ma io non sono in grado di scegliere in questo momento Lucinda!- Esclamai furente,

mentre qualcosa dentro di me si ruppe.
-Vuol dire una cosa sola allora... non sei mai stato innamorato di me. Il tuo ti amo non era mai stato davvero sincero..- Cominciò mentre con una mano mi accarezzavo una guancia – Ma io si Gary.. io ti ho amato. E ti amo ancora adesso. I sentimenti veri, non cambiano nel giro di qualche giorno.. mi dispiace che sia andata a finire così tra noi due, se è davvero Kimberly il tuo futuro...beh.. allora vai da lei. Vi auguro tutta la mia felicità davvero... Addio Gary.-




Sgranai gli occhi più incredulo che mai. La risposta era no. Non si poteva assolutamente amare per finta. Io amavo immensamente e con tutta la mia anima Lucinda.

Sono stato un povero stupido nonché un vero e proprio cretino. Avevo distrutto con solo due frasi il suocuore. Ma irrimediabilmente avevo distrutto anche il mio.


Due giorni. Quarantotto ore. Centosettantaduemilaeottocento secondi.

Ci avevo messo davvero così tanto tempo a capire la realtà dei fatti? Sono proprio un idiota... Pensai scostando lo sguardo affranto...c'era ancora un modo per riconquistare Lucinda?




*-*-*-*




-Vera... ti prego portami via da questo posto. Non posso più stare qui, non ci riesco!-

-Cosa intendi dire con questo Lucinda? Dove vuoi andare?- Mi rispose sorpresa tanto quanto me.

Tirai su con il naso – Andiamo via.. io e te...-

Vera sussultò. Lasciare Drew? No non poteva farlo.. ma non poteva neanche lasciare la sua migliore amica sola a disperarsi per un ragazzo. Sospirò.. - Dove vuoi andare?-

-Ovunque. Ma ti prego.. andiamo via..-

-E' quanto... vuoi stare via?-

Sorrisi dolcemente, avevo capito cosa le frullava la testa. - Tranquilla. Non ho intenzione di portarti via da Drew, ho solo bisogno di non pensare più a niente. Portami dove non ho ricordi con Gary. Per favore!-

Vera deglutì..- Esiste... esiste un posto dove non hai ricordi di lui?-

Abbassai lo sguardo... un poste ci sarebbe...- Si.. Johto- Alzai lo sguardo e mi specchiai con i suoi occhi – Vera lo so che ti sto chiedendo tanto... ma..-

-No.. Tu sei la mia migliore amica.. questo ed altro per te!-

Sorrisi – Grazie amica mia..-

-Quanto si parte?- Continuò.

-Il prima possibile Vera... anche stasera!-

Vera sussultò.. ma annui prontamente – Okay. Allora stasera partiamo.. ma i tuoi.. saranno d'accordo?-

-D'accordo o no... io parto comunque.-

La castana Inarcò un sopracciglio – Ma devi dirglielo, non puoi scappare di casa così come se niente fosse-

-Glielo dirò tranquilla. Non voglio rimanere a Johto in eternità. Mi basta anche solo qualche giorno per distrarmi. So che quando torneremo starò nuovamente a punto da capo. Ma ora come ora ho solo bisogno di questo.-

Vera annui. - Ci vediamo stasera al porto di Selcepoli (Hoenn) per le dieci. -

-Va benissimo. -



*-*-*-*-*




Vera camminava con lo sguardo basso per le vie della città LaRousse(Hoenn) si sentiva strana e frastornata.

Aveva davvero voglia di accompagnare la sua amica a distrarsi. Ma sapeva bene che il motivo principale per il quale si sentiva così, era uno solo. Drew.

Non voleva allontanarsi da lui, voleva stare al fianco del suo ragazzo mattina pomeriggio e sera. Insomma sempre sempre e ancora sempre.

E ora sarebbe partita, di nuovo, saltando la scuola nuovamente.. lasciando Drew per qualche giorno.

E pure...Non servirà a niente allontanarsi, fuggire dai problemi è la cosa più sbagliata che ci sia” Ma se questo era il desiderio di Lucinda.. Vera, l'avrebbe accontentata. Dopo tutto Lucinda era la sua migliore amica, c'era sempre stata per lei. E se avesse sbagliato, beh allora l'avrebbe aiutata a superare anche questa. Sempre e comunque.


Però doveva assolutamente parlarne con Drew, non poteva andarsene e non dire niente. Non era assolutamente da lei.

E' così, poco dopo si ritrovò davanti l'abitazione del suo ragazzo.

Esitò un solo minuto ma poi facendosi coraggio suonò al suo campanello. Tirò un sospiro di sollievo quando ad aprirle venne proprio Drew.

-Vera... che sorpresa..- Esclamò il ragazzo sorridendole – Dai entra!-

Vera fece no con il capo e abbassò lo sguardo. Drew capì subito l'antifona e richiuse il portone dietro di sé. - Avanti che è successo?-

-Ecco.. non so come dirtelo..-

Drew inarcò un sopracciglio – Cosa devi dirmi?- Ora si che si stava iniziando a preoccupare.

-Vado a Johto, per un paio di giorni... non so dirti quanto di preciso...-

Drew sussultò e le rispose prontamente – Ma come? La scuola? Perché Vera? E' successo qualcosa?-

Vera annui e gesticolò con le dita, chiaro segno di nervosismo. – Lucinda sta soffrendo tantissimo per Gary. Vuole distrarsi un po'...-

Drew alzò un sopracciglio – Non lo sa che così peggiora solo le cose anziché aggiustarle?-

Vera si morse un labbro, lo sapeva che avrebbe tirato questa conclusione - Lo so Drew. E anche lei lo sa. Ma io andrò con lei, voglio starle accanto, ha bisogno di me...-

Drew sospirò – Non sarò io a fermarti lo sai. So cosa significa per te l'amicizia. Ma non voglio poter pensare di non vederti per giorni...-

Vera tirò sul con il naso ed esclamò prontamente – Neanche io Drew! Il solo pensiero di starti lontana mi fa soffrire, ma... tornerò presto. Tranquillo!-

Drew ghignò avvicinandosi alla sua ragazza – Non lo mettevo in dubbio.-

-Sei sempre il solito romantico!- Ringhiò la ragazza offesa. - Me ne vado!- Vera da finta offesa girò i tacchi, ma Drew più veloce la fermò e la voltò verso di lui – Mi diverto troppo a stuzzicarti Vera..- Sussurrò Drew sghembo.

Vera si fece paonazza – Ah si? Bhe io non mi diverto proprio per niente sai?-

Drew sospirò – Non si può neanche scherzare con te eh?-

Vera inarcò un sopracciglio – Mo ti faccio veder- Ma le parole le morirono in gola, le sue labbra erano state catturate dal suo ragazzo velocemente – Sta zitta. - Sussurrò famelico sulle sue labbra.

Vera ancora una volta si arrese, con Drew non riusciva mai a spuntarla viva! Era una lotta persa in partenza.


*-*-*-*-*





Erano le nove e mezza di sera, tutto era pronto. Valigia compresa. Ancora sapevo quanto sarei stata via. Al massimo una settimana, non volevo far pesare quella “Vacanza” a Vera. Sarei stata un egoista sennò.

Il mio pensiero però come al solito volò a Gary. Istintivamente i miei occhi iniziarono ad inumidirsi. Presi tra le mani una cornice contenente una nostra foto. Eravamo così felici, tu... eri felice di stare con me. Cosa ci è successo Gary? E' davvero questo il nostro destino? Pensai, mentre ancora una volta una moltitudine di lacrime scesero incontrollate sul mio viso.


-Lucinda sei pronta allora?- Mia madre entrò senza bussare, e si preoccupò notevolmente notando le mie lacrime. -Tesoro, che hai? Basta piangere. Vedrai che lo dimenticherai. Non ti dico che sarà semplice. Anzi. Ma tu sei una ragazza forte e sicura. Ci riuscirai piccola mia..- Mi lasciai abbracciare. Olga, la mia mamma.. mi ha sempre capita e assistita in ogni cosa. La mia mamma cara.

-Mi mancherai mamma..- Le dico semplicemente rispondendo al suo abbraccio. - Tornerò presto non ti preoccupare. E' solo un momento, passerà...- Esclamai... più a me stessa che a lei.

-Lo so amore...passerà tutto, un giorno ci riderai sopra!-

Annui scoraggiata. Il momento di partire era arrivato. Sapevo in cuor mio che non avrei risolto niente. Ma in quel momento era davvero l'unica cosa di cui avevo bisogno.

-Appena arrivo ti telefono dal nostro hotel okay?-

Annui solamente. Gary, in un modo o nell'altro ti dimenticherò. Fosse anche l'ultima cosa che faccio.



*-*-*-*


Pov Gary


Bussai davanti il portone di casa di Kimberly. Dovevo assolutamente parlarle. Spaesato aspettai che mi aprisse.

-Oh Gary sei tu... ehmm Gary stai bene?- Mi chiese preoccupata, a quando pare avevo una pessima cera. E' vorrei ben vedere!

-S..si..-

-Sei davvero sicuro?- Continuò posandomi una mano sulla spalla, mentre con il piede richiudeva il portone dietro di sé.

La guardai titubante..- Kimberly io.. non vorrei farti soffrire ma..-

Subito però esclamò – No Gary.. non dire niente.. non dire niente. Lo so non è facile. Ma io sono qui e ti aspetterò.-

Feci no con la nuca – No, non devi aspettarmi...-

Kimberly agitata continuò imperterrita – S-Si che ti aspetto Gary...ti aspetterò..sono qui per te io...-

Non ce la facevo più, la testa continuava a girarmi vertiginosamente, la guardai dritta negli occhi ed esclamai esasperato – Mi fai parlare? Kimberly mi fai parlare per favore??..- Passarono pochi attimi di silenzio. -Io... non ti amo più Kimberly...-

Kimberly sgranò gli occhi – No.. non dire così..non è vero che non mi ami più, è lo sai anche tu che non è così...- Cercò di rassicurarmi. Ma io scostai lo sguardo da lei.

-No...io non ti amo più perché amo Lucinda...-

- N-n-no..- Una lacrima le solcò il volto.

-Si Kimberly.. è cosi...-

-No non è così, tu hai lasciato Lucinda, l'hai lasciata perché ami me.. perché io e te siamo Gary e Kimberly. -

- No..- Iniziai scostando lo sguardo – Gary e Kimberly non esistono più da tempo ormai..è tu lo sai...-

Altre lacrime sfuggirono dagli occhi cerulei di Kimberly. Si sentiva frastornata e delusa.

-Kimberly tu per me sei stata importante, quando mi sono innamorato di te, neanche credevo esistesse un amore del genere... e quando mi hai lasciato... credevo di non trovarlo più un amore così...è invece alla fine l'ho ritrovato... io l'ho ritrovato per Lucinda. Ed è lei che amo. - L'avevo detto. L'avevo appena ammesso a me stesso e a lei. Io amavo Lucinda. Si l'amavo davvero! -Devo andare da lei... io...voglio stare con lei!-

Kimberly spostò il suo sguardo a terra, un sorrisino sarcastico spuntò dalle sue labbra, beh almeno non poteva dire di non averci provato. Pensò.

-Kimberly io ci ho provato.. ma io amo Lucinda... non volevo ferirti- Cercai un approccio per cercare di consolarla ma mi scansò malevolmente e mi guardò seriamente negli occhi – Vattene...-

Sussultai, alla fine me la ero cercata da solo. L'avevo illusa, avevo riacceso un minimo di speranza nel suo cuore. Frantumandoglielo subito dopo.

-Mi dispiace...- Le sussurrai, prima di voltarmi e sparire dietro l'angolo. Ora avevo solo una cosa da fare. Riprendermi Lucinda!



TITOLO CANZONE “ORA BASTA TI PREGO RESTA”


Lascerò
tutto ciò che siamo e che sarò
già lo so, guarderò
mentre te ne vaI
fallirò
con lei non c’è più niente
me ne andrò
salirò, scenderò, pregherò
che tu sia ancora lì




Corsi verso l'abitazione di Lucinda dopo aver parcheggiato la macchina sotto il suo vialetto.

Avevo il cuore che mi tamburellava per il petto, mentre l'immagine di Lucinda rimaneva nitida come non mai impressa nella mia mente.

Suonai agitato il campanello, mentre cercavo di far mente locale.

-G-Gary.. che ci fai qui?- Mi domandò la madre di Lucinda, sembrava molto sorpresa nel vedermi.

-E-Ecco io.. dov'è Lucinda?- Domandai impaziente, non ce la facevo più. Dovevo vederla!.

Olga fece spallucce – Mi dispiace...-

Come?-

Sospirò – E' partita per Jhoto.. con Vera... aveva il traghetto alle dieci. Sarà già partita ora...-

L'avevo persa? No. - Mi può dare informazioni riguardanti città e hotel dove si trova Lucinda? Per favore...-

Olga mi scrutò silenziosamente poi annui – Mia figlia è stata malissimo per te. Ma io non so il perché, ma vedo del buono in te. Ma se la fai soffrire nuovamente.. beh allora sparisci dalla sua vita.-

Annui impaziente – Amo vostra figlia, ho sbagliato, ma ho anche imparato! E ora ho bisogno assolutamente di vedere Lucinda. -

Olga mi diede le informazioni riguardante Lucinda ed esclamò – Mi raccomando figliolo. Trattamela bene!-

Sorrisi comprensivo – E' cosi sia!-


Presi nuovamente la macchina, misi a moto e partì. Destinazione porto Selcepoli di Hoenn.


Di corsa contro il tempo
e se ti troverò
cancellerò
ogni sbaglio per orgoglio
stare sveglio su quel foglio
io che imbroglio
stare senza te
ora basta

qualche taglio sullo scoglio
cosa e’ meglio?
io ti voglio
io che imbroglio quando non ci sei
ti prego resta




Arrivo piccola, ovunque tu sia. Riconquisterò la tua fiducia. Fosse l'ultima cosa che faccio!.

Mi fermai nuovamente al porto di Selcepoli. Feci il biglietto e aspettai ansiosamente l'arrivo del traghetto che mi avrebbe portato da te amore mio.





tornerò
le parole giuste troverò
io vivrò, morirò
sempre accanto a te
guarirò
sorrisi nuovi ti regalerò
giurerò, crescerò, lotterò
tra noi non cambierà
di corsa contro il vento
e se ti troverò
confesserò
ogni sbaglio per orgoglio
stare sveglio su quel foglio
io che imbroglio
stare senza te
ora basta






Sbarcai finalmente dopo almeno due ore e mezzo affollate di pensieri.

Presi dalla tasca dei pantaloni il foglio di carta dove stava scritto il nome della città più il nome dell'hotel. Ripresi velocemente la macchina e partì. Fiorpescopoli, la città dove stava la mia Lucinda. Distava all'incirca dieci minuti.

Durante il tragitto sentivo l'ansia che mi divorava secondo dopo secondo. Tra pochi minuti l'avrei rivista. Che le avrei detto? Non ero mai stato bravo con le parole. Ma se dovevo riconquistarla in qualche modo dovevo pur cominciare no?




qualche taglio sullo scoglio
cosa e’ meglio?
io ti voglio
io che imbroglio quando non ci sei
ti prego resta
di corsa contro il mondo
e se ti troverò
seppellirò
ogni sbaglio per orgoglio
stare sveglio su quel foglio
io che imbroglio
stare senza te
ora basta
qualche taglio sullo scoglio
cosa e’ meglio?
io ti voglio
io che imbroglio quando non ci sei
ti prego resta


Finalmente arrivai a destinazione.

Parcheggiai la macchina sotto al viale del hotel, trovare dove albergava Lucinda non era stato poi così complicato. Pensai sorridendo.

Fiorpescopoli era una città piccolissima, al massimo poteva avere dodici abitanti. Era circondata da fiori di ogni tipo, e da un laghetto che stava accanto all'hotel di Lucinda.

Sorrisi, meno male che aveva scelto una città minuscola come questa!

Nel mentre entrai nella hall dell'albergo il mio cuore perse un battito. Lei era li. Di fronte a me che scendeva le scale.

Deglutì, e non riuscì a non sfuggirmi un sorriso. Un sorriso di sollievo, un sorriso d'amore..Lucinda era avvolta da un bellissimo vestito rosa perla che le arrivava all'incirca prima delle ginocchia. I capelli erano raccolti in una coda alta con qualche ciuffo che le circondava il viso. Il tutto era per me un vista paradisiaca.



Di corsa contro il tempo
e se ti troverò
cancellerò
ogni sbaglio per orgoglio..

e parole giuste troverò

sorrisi nuovi ti regalerò
giurerò, crescerò, lotterò
tra noi non cambierà



Pov Lucinda



Stavo scendendo le scale della hall dell'albergo per andare ad affacciarmi fuori per visitare la piccola città. L'aria di Fiorpescopoli era calda e umida. Mi sentivo ancora frastornata dal viaggio. Vera infatti era rimasta nella camera d'albergo per riposare.

Verso metà scalinata alzai il volto verso l'entrata e per poco non ne rimasi letteralmente sconvolta.

Il mio cuore perse un battito. G-Gary... Gary era qui... per me?

D'un tratto mille ricordi e pensieri riaffioravano nella mia mente più prorompenti che mai, G-Gary era davvero qui...per me?

Che domanda stupida! Per chi sennò? In meno di un solo secondo corsi verso di lui. Incurante di tutto e tutti. Qualcosa di più grande e forte di me mi spinse tra le sue labbra. Qualcosa che si chiamava semplicemente... amore.

Gary quando notò che mi stavo avvicinando verso di lui, mi venne incontro con un sorriso dolcissimo e mi abbracciò. Mi tenne stretta tra le sue braccia più forte che mai. Mentre con una mano mi accarezzava la nuca.

-Due giorni. Quarantotto ore. Centosettantaduemilaeottocento secondi.- Sussurrò soltanto alzandomi il mento con le dita – Io..ti amo! Kimberly fa parte del mio passato. Sei tu il mio presente!- Sentivo il cuore scoppiare dalla felicità. -G-Gary...- Non riuscivo ad esprimermi a parole. Credevo che lo avevo perso.. perso per sempre...E' invece... lui era tornato! Era tornato per me!

Gary mi asciugò le lacrime con il polpastrelli delle dita, che erano uscite senza il mio controllo – Mi perdonerai mai?- Esclamò poi a fior di labbra prendendomi il viso tra le mani.

Un'altra lacrima si andò ad infrangersi sulle sue dita – Gary...io...ti amo. E' ti amo...- Inutile, le uniche paroline che mi uscivano dalla bocca erano sempre è solo due. Ti amo.

Non ci potevo ancora credere... mi ero quasi rassegnata all'idea di non averlo più al mio fianco. Ma era andata diversamente da come mi aspettavo. E' ne ero felicissima.

Gary dolcemente mi sussurrò in un orecchio mentre mi teneva più stretta a lui - Amore è gioia, amore è gelosia, amore è soffrire, amore è tenerezza, amore è calore, amore è nostalgia. Amore sei tu.-





I giorni passavano lenti, uno dopo l’altro, senza essere diversi. Quei giorni strani dei quali uno non si ricorda neanche la data. Quando per un attimo capisci che non stai più vivendo. Ti sta capitando la cosa peggiore. Stai sopravvivendo. E forse può ancora non essere tardi. Poi una sera. Quella sera. Improvvisamente. Di nuovo vivere.Torni a vivere.




Perchè l'amore è proprio questo. Quanto credi che tutto stia per finire, ti svegli come in un sogno, apri gli occhi e ti accorgi che era semplicemente un brutto incubo. L'amore è un sentimento imprevedibile. E' io posso dire, finalmente di aver incontrato per la prima, vera, volta...quell'amore che tutti sognano, quell'amore che fa giri immensi ma che alla fine torna.. torna sempre. Perchè è proprio cosi... che deve andare.




The End





VIDEO UFFICIALE "ORA BASTA TI PREGO RESTA"  "http://www.dailymotion.com/video/xwxz7d_matteo-branciamore-ora-basta-ti-prego-resta_music"
*A volte è un attimo...un ricordo è tutto appare nitido, è con semplicità la vita ti fa capire dove hai sbagliato... solo tu puoi decidere cosa fare della tua vita..La tua...vita.* Scena film “Scusa ma ti chiamo amore"

 Ah se non si era capito, la macchina di Gary l'ha portata con sè sul traghetto ;)



Ciao a tutti ragazzi! Come ben vedete siamo arrivati alla tanto sospirata fine! Allora non so se questo capitolo sia stato o no di vostro piacimento, spero di si naturalmente. Come scelta della canzone beh, mi ha ispirato tanto i Cesaroni! Hihi *-*
Vi vorrei spiegare due cosette, la prima è che può sembrare tutto abbastanza veloce, ma non è così. Mi sono messa nei panni di Gary, ho semplicemente capito che solo quanto perdi una persona capisci il vero significato di essa. Gary lo ha capito. Ci ha veramente provato con Kimberly, il bacio ne era la prova. Da esso ha capito che lei apparteneva al suo passato, le persone cambiano con il tempo e quindi cambiano anche i loro sentimenti.
Cosa dire invece di Lucinda? Bene, io mentre scrivevo mi sono gettata come niente tra le sue braccia. Perché penso che il vero amore sia così. Ti prende quando meno te lo aspetti. Dimentichi anche tutto il male che ti ha fatto, perché alla fine torna. Torna da te, sempre e comunque.
Voglio ringraziare tutte le persone che hanno inserito la mia storia tra le preferite, le ricordate e le seguite ma soprattutto chi è stato con me sin dall'inizio. E' che non mi ha mai abbandonata <3 FEDINA <3
Grazie davvero di cuore, vi aspetto con l'EPILOGO. Che tempo permettendo posterò presto.
P.s non ho dimenticato la storia “Un piacevole imprevisto” Prestò aggiungerò il secondo capitolo!
Pss Prometto che dopo aver postato l'epilogo mi impegnerò a revisionare tutti i capitoli cercando di aggiustarli. Lo so bene che è piena di incongruenze, errori ecc ecc. Questa storia era nata come un gioco per me, dal 2011! Tre anni sono passati! Mi sono divertita a stare dietro a questa fanfic! Un bacione a tutti! A presto!


  
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