Cap.4
Dall'altro Steve
A volte quando chiudo gli occhi
faccio finta di stare bene
Tony
fissò il leader chino sul
tavolo, intento a fissare una mappa olografica. Strinse le labbra, si
avvicinò
e sospirò.
<
È quello chiuso a tre piani da qui il vero.
Lui è un falso. È un falso > si
ripeté.
Il
leader si voltò, sorrise.
“Tony…
Barton mi ha detto che forse non saresti
tornato”. Indurì lo sguardo, si alzò e
chinò il capo.
“Ero
preoccupato per te. Andare in missione da
solo è rischioso, hai una squadra alle spalle su cui
contare”.
Tony
strinse i pugni, conficcandoli
nella pelle.
“Ah,
si?” domandò sarcastico. Sfregò le
labbra
tra loro, deglutì e il leader gli mise una mano sulla spalla.
“Stai
bene, Tony?”.
<
Sembra sconvolto. In fondo è
naturale. Da quando ha scoperto fino a che punto l’Hydra ha
fatto marcire
questo stato, è rimasto profondamente scosso.
Suo
padre ha creato lo S.H.I.E.L.D.
per proteggere il mondo, ed invece è diventato la piaga
infetta che ha fatto
allargare una malattia su tutto. Chiunque, anche la persona
più dolce o
perbene, può essere dell’Hydra e questo lo
sconvolge > rifletté. Corrugò la
fronte. < Vorrei che si confidasse con me, aiutarlo quando
soffre così. Non
deve sempre nascondersi dietro un sorriso affascinante. Alle volte mi
chiedo se
il suo vero volto non sia la maschera dell’elmo di Iron-man
>.
Tony
lo guardò negli occhi, e sentì
delle fitte.
<
… E come potrei, bastardo figlio di
puttana? Mi hai preso per il culo tre anni, e non posso nemmeno dirtelo
per non
scatenare un casino interno alla tua stupida squadra! >
pensò. Annuì, e
sogghignò.
“Un
po' ammaccato. Mi avresti fatto comodo, tu e
il tuo scudo in vibranio”.
Steve
ridacchiò, si sedette di nuovo
e piegò la schiena in avanti. “Avresti potuto
aspettarmi, o chiamarmi”.
Tony
roteò gli occhi, si sedette a
sua volta e sorrise.
“Saresti
venuto a salvarmi in groppa al tuo
aeroplano bianco?” chiese, divertito.
Steve
alzò gli occhi al cielo, spostò
alcuni puntini sulla mappa olografica e mugolò.
“Sarei
venuto anche a piedi, volendo”.
Tony
accavallò le gambe, poggiò la
schiena sulla scrivania.
“Ehi,
Cap. Come avresti voluto lo scudo?”.
Steve
alzò il capo, lo voltò e
aggrottò la fronte.
“Vibranio
e adamantio. Gli artigli del capitano
James Logan, il mio vecchio capitano, erano di quel materiale. Era
fantastico”.
Tony
sentì delle fitte, si alzò.
“Vedrò
se posso accontentarti” sancì. Si voltò
e
si allontanò, inspirò ed espirò.
<
Devo allontanarmi, prima di tornare a
credergli > pensò. Sentì gli occhi
dell’altro continuare a fissarlo mentre
si allontanava.