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Autore: kamy    24/08/2014    2 recensioni
[Ispirata alla canzone Echo di Jason Walker].
Tony fa parte degli Avengers da tre anni. Si fida del Leader, anche se Capitan America cerca di convincerlo a diventare leader al suo posto.
E se scoprisse che tutto quello che ha vissuto fin'ora è stata solo una menzogna?
Genere: Azione, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap.4 Dall'altro Steve


A volte quando chiudo gli occhi
faccio finta di stare bene

 

Tony fissò il leader chino sul tavolo, intento a fissare una mappa olografica. Strinse le labbra, si avvicinò e sospirò.
< È quello chiuso a tre piani da qui il vero. Lui è un falso. È un falso > si ripeté.

Il leader si voltò, sorrise.
“Tony… Barton mi ha detto che forse non saresti tornato”. Indurì lo sguardo, si alzò e chinò il capo.
“Ero preoccupato per te. Andare in missione da solo è rischioso, hai una squadra alle spalle su cui contare”.

Tony strinse i pugni, conficcandoli nella pelle.
“Ah, si?” domandò sarcastico. Sfregò le labbra tra loro, deglutì e il leader gli mise una mano sulla spalla.
“Stai bene, Tony?”.

< Sembra sconvolto. In fondo è naturale. Da quando ha scoperto fino a che punto l’Hydra ha fatto marcire questo stato, è rimasto profondamente scosso.

Suo padre ha creato lo S.H.I.E.L.D. per proteggere il mondo, ed invece è diventato la piaga infetta che ha fatto allargare una malattia su tutto. Chiunque, anche la persona più dolce o perbene, può essere dell’Hydra e questo lo sconvolge > rifletté. Corrugò la fronte. < Vorrei che si confidasse con me, aiutarlo quando soffre così. Non deve sempre nascondersi dietro un sorriso affascinante. Alle volte mi chiedo se il suo vero volto non sia la maschera dell’elmo di Iron-man >.

Tony lo guardò negli occhi, e sentì delle fitte.
< … E come potrei, bastardo figlio di puttana? Mi hai preso per il culo tre anni, e non posso nemmeno dirtelo per non scatenare un casino interno alla tua stupida squadra! > pensò. Annuì, e sogghignò.
“Un po' ammaccato. Mi avresti fatto comodo, tu e il tuo scudo in vibranio”.

Steve ridacchiò, si sedette di nuovo e piegò la schiena in avanti. “Avresti potuto aspettarmi, o chiamarmi”.

Tony roteò gli occhi, si sedette a sua volta e sorrise.
“Saresti venuto a salvarmi in groppa al tuo aeroplano bianco?” chiese, divertito.

Steve alzò gli occhi al cielo, spostò alcuni puntini sulla mappa olografica e mugolò.
“Sarei venuto anche a piedi, volendo”.

Tony accavallò le gambe, poggiò la schiena sulla scrivania.
“Ehi, Cap. Come avresti voluto lo scudo?”.

Steve alzò il capo, lo voltò e aggrottò la fronte.
“Vibranio e adamantio. Gli artigli del capitano James Logan, il mio vecchio capitano, erano di quel materiale. Era fantastico”.

Tony sentì delle fitte, si alzò.
“Vedrò se posso accontentarti” sancì. Si voltò e si allontanò, inspirò ed espirò.
< Devo allontanarmi, prima di tornare a credergli > pensò. Sentì gli occhi dell’altro continuare a fissarlo mentre si allontanava.

  
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