Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: visbs88    24/08/2014    0 recensioni
Un miagolio stranamente simile ad una risata si aggiunse al chiasso e i due bambini si voltarono a guardare Kirara, seduta a gambe incrociate su un masso in riva al laghetto, in un'ottima posizione per godersi l'intera scena. In quel momento si copriva la bocca con una manina, ma gli occhi chiusi e i piccoli sussulti delle sue spalle la smascheravano: non fu una sorpresa quando rivelò un sorriso divertito e allo stesso tempo dolcissimo, che indirizzò in particolar modo a Kohaku. Lo guardò negli occhi senza cambiare espressione e fece guizzare le sue due code, così lunghe da far capolino dietro alla sua testa.
Cinque brevi incursioni nella vita di una sterminatrice di demoni e della sua compagna più vicina, dall'infanzia alle prove più dure – ma sempre con tanta, tanta dolcezza.
[Humanizing; hurt/comfort]
[Seconda classificata al contest L'estate e i suoi attimi fugaci indetto da Mokochan sul forum di Efp, vincitrice del Premio Miglior (Crack) Pairing e del Premio Macedonia con il quinto capitolo]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Kirara, Kohaku, Sango
Note: Raccolta | Avvertimenti: Furry
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

5. Following strawberries

Prompt: Fragola/Torta di frutta e un gesto dolce.

 

 

Kirara sbadigliò, si stiracchiò, si stropicciò gli occhi. Si guardò attorno, come sempre un po' confusa ma riposata dopo il sonnellino del primo pomeriggio. La temperatura era ancora alta, il sole splendeva abbagliante anche se il mezzogiorno era passato da un pezzo e... dov'era Sango?

Ricordava di essersi addormentata insieme a lei su quello stesso lettino in cui si era risvegliata, ma la ragazza ora non c'era. Non era mai successo prima... si era forse spostata perché era troppo caldo per stare così vicine? Tuttavia, anche nell'altro futon della camera non c'era nessuno.

Kirara drizzò le orecchie, d'improvviso ben sveglia, cercando di sentire qualche rumore dalle altre stanze o dall'esterno: riuscì a captare solo un silenzio piuttosto innaturale nel villaggio, se si escludeva il cinguettio degli uccelli e lo stormire delle foglie nella brezza estiva. Miagolò perplessa, per scoprire se qualcuno avrebbe risposto alla sua chiamata, ma fu inutile. Alla fine, preoccupata, si alzò e uscì dalla casa.

Il paese sembrava in ordine: Kirara, memore del non troppo lontano attacco subito dagli sterminatori per mano degli insetti demoniaci, non avrebbe faticato affatto a riconoscere i segni di una seconda incursione violenta, ma non ne vide nessuno. Le abitazioni erano integre, gli orti ordinati, le strade pulite; l'unico elemento strano, e purtroppo non era un dettaglio da poco, era la completa assenza di esseri umani. I loro odori erano ancora ovunque nel villaggio e si confondevano tra loro, dunque seguire una qualche pista era impossibile. Agitava le code nervosamente, indecisa sul da farsi, mentre vagava di qua e di là sbirciando nelle case attraverso le finestre, quando su un davanzale trovò una bella fragola rossa, tutta sola. La annusò con attenzione: sembrava una normale fragola, senza nulla di sospetto. La toccò e non successe nulla. A quel punto, golosa com'era di quei frutti così buoni, iniziò a sbocconcellarla con aria tesa per tirarsi su il morale, guardandosi attorno ancora molto preoccupata. Una fragola non significava nulla, di certo non era l'unica in tutto il villaggio... anzi, eccone un'altra lì, su una panca poco più avanti.

Kirara aggrottò la fronte: quella era una sistemazione più strana per un frutto, se non c'erano bambini a fare merenda lì vicino. Si avvicinò a passi leggeri, molto più guardinga di quanto non sembrasse all'apparenza, e ripeté l'esame di prima sulla nuova fragola: ancora, nulla di anormale, nemmeno nel gusto – anzi, era buonissima, dolce e succosa. D'istinto, volse lo sguardo alla ricerca di un altro punticino rosso vivido e fu sorpresa di trovarlo, laggiù, sul palo di una staccionata. Lo raggiunse con passo più deciso, lo raccolse e si impegnò a individuare quello successivo. Non era necessario possedere chissà quale intelligenza per capire che si trattava di una pista da seguire e Kirara di intelligenza ne aveva: smise presto di mangiare per concentrarsi sul percorso tracciato dai suoi frutti preferiti, facendo sempre attenzione per non essere colta di sorpresa da qualche attacco improvviso – anche se immaginava che eventuali gravi minacce più probabilmente dovevano attenderla alla fine. Giochetti del genere li faceva chi voleva attirare in trappola in un luogo ben preciso, presumendo che la sua misteriosa guida avesse cattive intenzioni.

Fu costretta a zigzagare tra le stradine del villaggio per quasi un quarto d'ora, senza mai incontrare nulla di più vivo di qualche gallina. L'ultima fragola la trovò appoggiata su un masso poco distante dall'ingresso di un capannone un po' isolato: si trattava di un deposito di vecchie armi inutilizzabili o inutilizzate e di altro ciarpame abbandonato. Ogni tanto veniva svuotato e le lame recuperabili venivano riciclate in oggetti di nuovo utili; Kirara aveva visto parecchio movimento lì intorno nei giorni precedenti, ma non era mai andata ad aiutare, perché con Sango ed altri uomini era stata impegnata ad aprire un nuovo sentiero nel bosco per creare una via più diretta verso un paesino poco distante.

Si domandò se durante le pulizie non fosse accaduto qualcosa di strano – magari un artefatto magico era stato risvegliato per errore, o un demone misterioso che aveva trovato lì rifugio era stato stanato... non erano ipotesi che dessero una spiegazione a tutte le stranezze di quel pomeriggio, a cominciare dalla scia di fragole, ma erano le migliori che potesse trovare.

Mosse gli ultimi passi fino all'entrata della costruzione in un silenzio perfetto, determinata a correre qualsiasi rischio pur di scoprire cosa fosse successo. Accostò un orecchio alla porta: riuscì a captare qualche lieve bisbiglio, senza poter però capire alcuna parola. Concentrata, spinse un poco la porta, giusto ciò che bastava per scostarla di una decina di centimetri e aprirsi una piccola fessura attraverso cui sbirciare. Il sole illuminava già la stanza grazie ad alcune finestrelle situate in alto, vicino al tetto, e il raggio che penetrò da quella nuova apertura fu più abbagliante che rivelatore, perché si rifletté contro una larga lama lucida. Ciò comunque non impedì a Kirara di intravedere alcune figure dall'apparenza umana.

In un attimo assunse la propria forma demoniaca e quello successivo aprì del tutto la porta con una zampata, entrando nel capannone con un balzo.

– Sorpresa!

Kirara rimase letteralmente impietrita dallo stupore.

L'intero villaggio degli sterminatori di demoni aveva gridato in coro quella parola, dopo averla attesa chiuso lì dentro per tutto il tempo! Dei bambini corsero ad abbracciarla e lei riassunse in fretta il proprio aspetto umano, pur essendo ancora del tutto stordita. Riusciva solo a vedere un grande tavolo con sopra una torta immensa, guarnita con nespole e fragole rosso intenso come quelle che l'avevano guidata fino a quel luogo. Sango sorrideva lì vicino, gli adulti e gli anziani battevano le mani, lei doveva combattere tra la curiosità di capire cosa stesse succedendo e la voglia di ricambiare le coccole che i piccoli le stavano facendo, ridendo e saltellandole attorno. Per fortuna, Kohaku la soccorse:

– Il tuo aiuto è sempre speciale per tutti noi! Quindi, questa è una festa per ringraziarti!

Kirara non avrebbe mai e poi mai immaginato una cosa del genere. Le buone azioni che dispensava sempre in giro non era mai interessate: ogni favore era per lei unicamente un piacere fatto con il cuore, senza che le venisse in mente – neanche per scherzo – di pretendere qualcosa in cambio. Allo stesso tempo trovava così bello e rasserenante sapere che le persone le volevano bene, che la gioia in quel momento rischiò di sopraffarla.

Cos'altro avrebbe potuto fare, se non miagolare per esprimere tutta la delizia che provava, se non iniziare ad abbracciare ogni singola persona, distribuendo bacini e carezze, le guance rosse e gli occhi brillanti di felicità? Avrebbe saltellato per l'euforia, se solo non fosse stata troppo impegnata a ringraziare tutti, preoccupata solo di non dimenticarsene nessuno!

In breve il tavolo fu trasportato all'esterno e tutti uscirono, per godersi il bel sole estivo. Purtroppo alcuni uomini armati vollero collocarsi lì intorno, poco distante, per la paura non ancora svanita di un nuovo, terribile attacco, anche se il branco di insetti era stato distrutto; tutti gli altri, però, poterono così divertirsi a cuore più leggero.

Kirara tagliò la magnifica torta e riservò la fetta più grande a quel bimbo un po' più triste degli altri, perché da poco aveva perso il papà; inoltre, fu così carina con lui e lo baciò tante volte sulla fronte

che alla fine riuscì a farlo ridere e lo spinse a giocare con gli altri ragazzini, tutti con un pezzo di dolce in mano. Per fortuna ce ne fu abbastanza per tutti e Kirara stessa poté assaggiarlo: le sarebbe piaciuto da morire in ogni caso, tale era la sua gioia in quel momento, ma al di là del suo stato d'animo così gaio la torta era buonissima davvero e se la gustò continuando a ringraziare chiunque le capitasse a tiro. Qualcuno iniziò a suonare un motivetto e in tanti si misero a ballare: Kirara fece il primo giro con Kohaku, che la consegnò più allegra e festante che mai a una Sango raggiante che teneva in mano un fazzoletto.

Kirara non fece in tempo a saltarle al collo come avrebbe voluto: con dolcezza la ragazza la fermò e si mise a pulirle la bocca con cura.

– Sei proprio golosa – le disse con un gran sorriso. Kirara rimase ferma, ubbidiente e deliziata da tanta premura, come se quella piccola attenzione fosse per lei il gesto più dolce che Sango avrebbe potuto fare, e in effetti era così. La ringraziò guardandola dritta negli occhi e sfoggiando un sorriso grato, spontaneo, sincero, felice all'inverosimile, uno di quelli che Sango faceva emergere così spesso dal profondo del suo cuore.

– Sono contenta che la sorpresa ti sia piaciuta. L'idea è stata di tutti quanti... sei fantastica, non c'è persona che non lo pensi – aggiunse la ragazza, prima di darle anche un bacio sulla guancia.

Per Kirara fu quasi meglio che dei ragazzini fossero corsi da lei proprio in quel momento per chiederle di giocare e ballare con loro, perché si sarebbe trovata davvero in difficoltà, se avesse dovuto cercare un modo per esprimere tutto quell'insieme immenso di sentimenti bellissimi che le avevano riempito il petto fino all'orlo. Fu trascinata via e piroettò ridendo fino a sera inoltrata, quando furono portati nuovi dolci di frutta e altre mille squisitezza, compresi cestini e cestini di fragole. Sango la ripulì altre tre volte, tra risate, prese in giro affettuose e tanta gioia.

Fu una festa indimenticabile. Solo la prospettiva di tanti altri giorni così e della notte da passare abbracciata a Sango la convinse a smettere di ballare – perché sull'onda della felicità avrebbe potuto continuare anche per sempre.

 

 

Image and video hosting by TinyPic

 

 

Ringraziamenti:

Grazie mille a Syugi per aver commentato il capitolo precedente! ^_^

 

Spazio autrice:

Eccoci dunque arrivati alla conclusione! ^_^ sono usciti i risultati del contest, con mio sommo piacere la raccolta si è classificata seconda e ha vinto anche dei premi speciali del tutto inaspettati, tra cui quello per il pairing e per quanto riguarda questo capitolo in particolare il miglior utilizzo del prompt della categoria “Macedonia” ^_^ in effetti anche io sono abbastanza soddisfatta di questo finale, mi è piaciuto dedicarmi al punto di vista di Kirara ed ero particolarmente ispirata mentre lo scrivevo. Niente, ringrazio tantissimo l'ottima giudice e chiunque sia passato e/o passerà in futuro a dare un'occhiata a questa storiella senza pretese ^_^

Un bacione da me, Sango, Kohaku e dalla mia Kirara umanizzata a cui sono tanto affezionata! ^_^

A presto ^_^

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: visbs88