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Autore: Lady Windermere    25/08/2014    13 recensioni
Audrey è a tutti gli effetti la ragazza più normale sulla faccia della terra. Ha venticinque anni, lavora, convive con un gatto di nome Loki e un coniglio di nome Mr Darcy.
Ma cosa succederebbe a questa povera ragazza se i suoi personaggi preferiti decidessero improvvisamente di catapultarsi nel suo appartamento di cento metri quadri?
Personaggi principali: Loki, Mr Darcy, Anakin Skywalker, Artù (Merlin), Capitan Uncino (OUAT), Casanova, Jack Sparrow.
Buon divertimento!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Loki, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Artù
 



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Quando Audrey si svegliò, la mattina dopo, uno strano silenzio aleggiava sull’appartamento.
-Possibile che se ne siano andati tutti? O stanno combinando qualcosa di losco?- mormorò, sfregandosi gli occhi con le mani.
Un tonfo e un brontolio sussurrato le fecero capire che no, non se n’era andato nessuno e sì, stavano combinando qualcosa di losco.
Il pensiero di vedere la propria casa, non ancora finita di pagare, distrutta da quattro disgraziati provenienti da mondi o tempi diversi, le fece venir voglia di alzarsi improvvisamente dal letto, pur essendo le sei di mattina.
Ancora in pigiama si diresse verso la cucina, dove evidentemente si erano dati appuntamento tutti i suoi indesiderati coinquilini.
Audrey aprì la porta e…
 
Esattamente un’ora prima…
-Ma sei sicuro che sia oggi?- chiese Anakin.
Loki annuì –Il giorno è cerchiato di rosso, con tanto di cuoricini e stelline…-
Mr Darcy corrugò la fronte –Ma siete sicuro che sia proprio oggi il suo compleanno? Magari era solo una ricorrenza qualunque….-
Loki sbuffò e mostrò il calendario appeso all’armadio della camera della ragazza –C’è scritto “Finalmente il mio compleanno! Cuoricino, stellina, cuoricino stellina…tanti auguri Audrey! Cuoricino, stellina, cuoricino, stellina”- lesse, alquanto imbarazzato. Possibile che un dio dell’inganno dovesse umiliarsi a leggere simili fesserie?
Anakin annuì –Non ci sono dubbi, allora.-
-Io pensavo che potremmo prepararle qualcosa, giusto per sdebitarci della sua ospitalità…- propose Loki.
Gli altri due annuirono.
-Perfetto, allora cosa le facciamo?- domandò l’asgardiano.
Mr Darcy si grattò il collo, indeciso –Un regalo?- provò.
Loki si morse le labbra –Ci avevo pensato anch’io, ma non abbiamo tempo…e, cosa più importante, non abbiamo soldi…-
-Una torta!- esclamò il sith, un enorme sorriso stampato sulla faccia.
Il dio si mostrò dubbioso -Gliela dovremmo fare noi?-
Anakin sembrava più che soddisfatto della sua idea -Sì! Sarebbe bellissimo, non trovate?-
Mr Darcy scrollò le spalle –Io non ho mai cucinato in tutta la mia vita, ma per me va bene…-
-Nemmeno io…- rispose Loki –E neanche lui, suppongo…- disse, indicando il giovane sith.
Anakin sorrise –Allora speriamo che Hook sappia cucinare, perché questa è la nostra unica scelta…-
 
-COSA VOLETE FARE?- Hook era a dir poco sconvolto.
Loki gli fece segno di abbassare la voce.
-Cosa volete fare?- sussurrò il pirata, gettando un’occhiata al salone, per assicurarsi che Audrey non si fosse svegliata.
-Una torta- rispose semplicemente il dio –Per il compleanno di Audrey…-
-L’idea è buona- ammise Hook –Ma sapete cucinare?-
I tre scossero la testa.
-In realtà speravamo che lo sapessi fare tu…- replicò Anakin.
-Per tutti i mari, certo che non so cucinare! Sono un pericoloso pirata, non una locandiera!- ribattè Hook, offeso nella sua dignità –Preferirei mille volte affrontare Peter Pan con solo il mio uncino per difendermi, piuttosto che prendere in mano un mestolo!-
-Affrontereste chi?- chiese Mr Darcy, leggermente spaesato.
-Non ce ne frega assolutamente niente di quello che preferiresti fare- tagliò corto Loki –Noi vogliamo sapere se ci stai oppure no.-
Hook si accarezzò il collo con l’uncino, riflettendo –Ne sarà contenta?-
-Sicuramente- affermò Loki, deciso.
-Allora ci sto- rispose il pirata, sospirando. Se l’avessero saputo i suoi uomini, non l’avrebbero più preso in considerazione…
-Ricordatevi che è stata una mia idea!- borbottò Anakin, mentre i quattro entravano in cucina e richiudevano la porta dietro di loro.
 
-Come faccio a sapere quanto latte devo mettere?- chiese Hook, sempre più spaesato.
-Il libro non lo dice- rispose Loki –non saprei…-
-Beh, io ce lo metto tutto- dichiarò il pirata, versando nella ciotola un’intera bottiglia di latte.
Anakin intanto era alle prese con uno dei problemi più seri della vita –Bisogna mettere prima le uova e poi il burro o prima il burro e poi le uova?-
-Ma cosa ti interessa?- replicò Loki –L’importante è che li metti entrambi, no?-
Il sith rimase colpito dall’affermazione –Effettivamente hai ragione…Li metterò in contemporanea, non si sa mai.-
-Scusatemi Mr Loki, ma non credo di aver afferrato bene il concetto di “sciogliere il cioccolato a bagnomaria”…- disse Darcy, corrucciato.
L’asgardiano gettò uno sguardo al ricettario –Ehm…ecco…Cosa intendono con “bagnomaria”- chiese, rivolgendo uno sguardo disperato ai presenti.
-Forse devi prendere una ragazza di nome e Maria e farle il bagno con il cioccolato…- provò Hook, pensieroso –Ne conosco giusto una che, secondo me, sarebbe ben lieta di…-
-Francamente, la vostra conoscenza delle donne dai facili costumi non mi interessa- ribattè Darcy, interrompendolo prima che arrivasse al peggio –Inoltre, non credo che il libro intenda questo.-
Anakin ridacchiò –Sono d’accordo col gentiluomo britannico…-
-Sciogli il cioccolato e basta, ignora il “bagnomaria”- ordinò Loki, seccato.
Quando, dopo ben tre tentativi, riuscirono a preparare un impasto che fosse degno di questo nome, i quattro si arrovellarono nel tentativo di cucinarlo.
Hook aprì il forno –Ricapitolando: lo mettiamo qui, giusto?-
Gli altri annuirono.
-E poi dobbiamo girare questo piccolo aggeggio finché non segna i centottanta, giusto?-
Annuirono nuovamente.
Hook inarcò le sopracciglia –E poi aspettiamo quaranta minuti?-
Annuirono per la terza volta.
-Ma allora cosa ci sarà di così difficile?- esclamò il pirata, scaraventando dentro il forno la teglia con l’impasto e spostando le varie manopole al posto giusto.
Loki, Darcy e Anakin applaudirono di fronte a quell’esempio di maestria culinaria.
Il pirata s’inchinò, soddisfatto del suo lavoro.
 
Un’ora dopo…
-…Sorpresa!- gridarono tutti all’unisono quando la ragazza aprì la porta, mostrandole quello che consideravano il loro capolavoro.
Audrey rimase esterrefatta. Le avevano preparato una torta? Almeno, così la ragazza pensava…in effetti quell’ammasso di impasto bruciacchiato non aveva esattamente l’aspetto classico di una torta. Ma Audrey pensò di tralasciare questo dettaglio, per il bene della comunità.
-Vi siete ricordati del mio compleanno?- domandò, leggermente commossa.
-In realtà me lo sono ricordato solo io…- ammise Loki con finta modestia, cosa che attirò un caloroso sorriso da parte della ragazza e un’occhiata minacciosa da parte della restante componente maschile della stanza.
-L’idea è stata mia!- puntualizzò Anakin.
-Io ho sciolto il cioccolato!- replicò Darcy, raggiante. Ah, ecco spiegato il colore della…cosa…
-E io ho messo l’impasto nel forno!- concluse Hook, ammiccante.
Audrey li guardò, indecisa sul da farsi. Sembravano così felici…
-Siete stati veramente carini, ragazzi…credo che la terrò per ricordo…- disse infine, prendendo la torta e posandola sul piano cottura.
I quattro le fecero un sorriso smagliante.
Audrey si sentì sciogliere -Ehm…che ne dite di fare colazione fuori?- suggerì.
 
-Chissà perché non ha voluto portarci con lei all’agenzia…- borbottò Loki, insoddisfatto di essere stato nominato improvvisamente guida turistica e costretto a forza a far fare il giro di Manattahan ai suoi compagni.
Questi tre sembrano dei turisti allo sbando…spero di non dover essere costretto a tirali fuori di prigione…
-Per tutte le sirene di Neverland!- esclamò Hook, indicando un aereo –Quella nave…sta volando!-
-Evitiamo di dare spettacolo, eh? Non è una nave…- ribattè Loki, le mani sprofondate in tasca –Attiri già troppo l’attenzione con quell’uncino e la tua aria da “pirata cattivo dal cuore tenero”…-
-Per tutte le spade laser!- strillò Anakin –Quello è uno jedi!-
Il dio guardò nella direzione indicata dal sith. Un uomo alto, vestito di marrone, brandiva quello che sembrava un tubo di plastica fosforescente.
Scrollò le spalle, disinteressato -Se lo conosci, perché non lo vai a salutare?-
Anakin non se lo fece ripetere due volte.
-Signore, sono costretto a ucciderla- annunciò, stringendo la mano al cosplayer.
L’uomo lo squadrò da capo a piedi –Come scusi?-
Anakin sospirò –Lei è uno jedi, io sono un sith…per cui…-
L’altro scoppiò a ridere.
-Perché ride?- proruppe Anakin, indignato –Nessuno osa ridere di Anakin Skywalker!-
Per tutta risposta l’uomo rise ancora di più –Signore- disse, tra le lacrime –devo ammettere che gli somiglia, ma nulla di più…Anakin Skywalker…sì, e io sono Obi wan Kenobi!-
Il sith lo afferrò per un braccio –Lei conosce Obi wan? Lo ha visto? Sa dove si è nascosto?-
L’uomo si liberò dalla stretta e se ne andò ridendo a crepapelle.
-Ho un conto in sospeso da regolare con quell’uomo! Le ordino di dirmi dove si trovi!- gli urlò dietro Anakin, inutilmente, mentre veniva trascinato via a forza da un più che irritato dio asgardiano.
-Cosa significa “non dare spettacolo”?- gli chiese Loki, infastidito.
-Ma conosceva Obi wan!- piagnucolò Anakin.
-Per quello che mi riguarda poteva anche conoscere il Maestro Joda…- ribattè Loki.
Il sith gli lanciò uno sguardo sospettoso –Come fai a conoscere il Maestro Joda?-
-Audrey aveva i dvd di Star Wars nella libreria e così…- confessò Loki, non del tutto a suo agio.
Anakin aggrottò la fronte –I che di che cosa?-
-Lascia perdere- tagliò corto il dio, trascinandolo via dalla folla.
 
-Scusate la mia impertinenza, milady, ma…posso sapere dove avete trovato questo libro sull’Inghilterra?- domandò Mr Darcy alla commessa della libreria, intenta a sistemare le guide turistiche.
La donna lo guardò sbalordita –T-tenga pure il mio, se desidera…-
Darcy sorrise e sfilò delicatamente il libro dalle mani della commessa, per poi immergersi in un’attenta e profonda lettura, dimenticandosi completamente della presenza della giovane.
Hook attirò la sua attenzione -Non avete storie di pirati?-
La donna indicò vagamente un punto con la mano, mentre si dirigeva precipitosamente verso la cassa.
-Oh cielo!- esclamò Mr Darcy –Hanno senza dubbio fatto un errore…- e mostrò a Hook la pagina che stava leggendo –Vedete? È stata stilata una classifica delle ville più suggestive della campagna inglese…-
Il pirata aggrottò la fronte –E quindi?-
Il gentiluomo assunse un’aria offesa –E quindi in questa classifica non è nemmeno nominata la mia Pemberley! Capite? Nemmeno nominata!-
Hook si portò la mano alla bocca, fingendo sgomento –è uno scandalo! Vi consiglio di provvedere subito al riguardo!- gli suggerì, rifilandogli una sonora pacca sulla spalla e abbandonandolo alla sua indignazione.
Il pirata sbucò alle spalle di Loki -Cosa stai leggendo?-
-Niente- replicò il dio, arrossendo e affrettandosi a chiudere il libro che aveva in mano.
Hook sorrise malizioso –Non puoi tirare il sasso e nascondere la mano…-
–Non ho assolutamente capito cosa tu voglia dire con questa frase…- rispose, nascondendosi il libro dietro le spalle.
Ma l’uncino del capitano fu più veloce –Cinquanta sfumature di grigio?- lesse, inarcando le sopracciglia.
-Ridammelo subito, se ci tieni alla vita- mormorò Loki, tentando in tutti i modi di toglierglielo dalle mani.
-Ah no! Vediamo un po’…- disse, aprendo una pagina a caso e cominciando a leggere.
Alla terza riga sgranò gli occhi, interessato, alla sesta aggrottò la fronte, sbalordito, alla decima si morse le labbra, imbarazzato, e alla tredicesima…Loki gli strappò via il libro dalle mani.
I due si guardarono negli occhi.
Hook parlò per primo -Non pensavo che…-
-Neanche io…- ribattè l’altro, rimettendo il libro nello scaffale.
Il pirata si passò l’uncino sulle labbra -Secondo te Audrey…-
-Non credo proprio- tagliò corto Loki, leggermente seccato -Su andiamo a cercare quell’altro idiota…-
-Oddio!-
Sentendo quell’esclamazione i due si girarono.
Una ragazza li stava fissando come inebetita –Tu…tu…-
Loki la guardò compiaciuto da tanta popolarità –Sì, mia cara…io…?-
La fanciulla lo guardò per un attimo –Non tu! Lui!- ribattè, indicando Hook.
-Io?!-
Il dio divenne livido –Lui?!-
-Hook!- gridò quella, il tono di voce due volte più alto del normale.
L’asgardiano fiutò il pericolo –Mi dispiace. Ti devi essere sbagliata, piccola. Lui non è proprio nessuno.-
La ragazzina arricciò le labbra –Ma…ma…l’uncino…gli occhi…l’eyeliner…-
-Sì, glielo dico sempre anche io che va in giro conciato come un barbone…- commentò Loki, prendendo per un braccio un ancora interdetto pirata e dirigendosi verso il reparto di fantascienza, dove i due trovarono Anakin che discuteva amabilmente di politica itergalattica con un ragazzino dall’aria bizzarra, appassionato di Star Wars.
Dopo aver spiegato inoltre al povero Mr Darcy che la sua villa non era presente in nessuna delle cento guide turistiche sull’Inghilterra che aveva consultato a causa di un fatale disguido, e, soprattutto dopo averlo convinto a non scrivere una lettera alla Camera dei Lords per protestare, i quattro poterono finalmente uscire dalla libreria e avviarsi verso casa.
 
-Uff…spiegami un’altra volta perché non abbiamo preso l’ascensore…- si lamentò Anakin, al colmo della stanchezza.
-Perché Mr-tutto quello che mi circonda è opera del demonio-Darcy aveva paura- spiegò Loki, appoggiandosi al corrimano.
Mr Darcy sbuffò, contrariato –Non è proprio così, signore…Semplicemente io non voglio avere a che fare con creature demoniache di alcun genere…-
Un rumore metallico salvò Mr Darcy dalla rispostaccia dell’asgardiano.
-Che cosa è stato?- sussurrò Hook.
-Sembrava il suono di una lattina che rotola…- osservò Anakin.
Un altro rumore, seguito da un mugolio di dolore, attirò nuovamente la loro attenzione.
I quattro girarono l’angolo e…si trovarono faccia a faccia con un giovane biondo, tutto ammaccato, rivestito di una brillante armatura, ammaccata anch’essa, e munito di una grossa spada di ferro.
Il giovane tentò inutilmente di tirarsi su da terra –Merlino!- urlò –Ma dove diavolo sei quando c’è bisogno di te?-
-Merlino?- gli fece eco Hook.
Il biondo li notò per la prima volta –E voi chi siete?-
-Potremmo farti la stessa domanda- constatò Loki.
Il giovane si tirò e si passò una mano tra i capelli –Non sapete chi sono io?-
-Per me potreste anche essere il primo degli imbecilli, non mi interesserebbe nulla ugualmente, ma, visto che siete qua…- commentò Anakin.
Il biondino gli puntò la spada alla gola –Come osate parlare così ad Artù Pendragon?-
La voce di Mr Darcy si elevò sulle altre -Artù chi?-
 

Angolo dell’autrice: Hello! Eccomi qua! Nuovo personaggio… :)
Chissà come se la caverà il povero Artù senza il suo inseparabile Merlino…per inciso: Merthur forever! ♥
Sarà divertente…XD
Ringrazio yumiko06, Valyn92, Blu notte, Greece_Lee per le recensioni…inoltre ci tenevo a ringraziare anche __freak_ e Lunaby, da poco entrate in questa schiera di elette…XD
Sono veramente contenta che la storia stia piacendo, e avevo in mente di realizzare uno spin-off molto particolare…eheheh…vedrete… :)
Anzi in realtà ne ho già pubblicato il primo capitolo. ..andate a leggerlo! Non è nella categoria crossover come questa, perché...oh beh, non lo so nemmeno io il perché...
Mi raccomando, fatemi sapere se vi è piaciuto!
A presto,
Lady Windermere♥

  
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