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Autore: Axelle_    29/08/2014    1 recensioni
“Millenni fa, ancor prima che Orys fosse costruita, questa era una landa desolata. Nessuno veniva qui. Molti avevano ragione di credere che questo fosse un luogo maledetto. Il luogo della caduta.”
“Il luogo della caduta, e cioè?” ridacchiò Eva, cominciando a sentirsi a disagio. Lacey era fin troppo brava a raccontare quel genere di storie, ecco perché non lo faceva mai in sua presenza. La inquietava.
“Dove atterrò Lucifero una volta cacciato dal Paradiso, ovviamente.”
~
“Non sei costretta a farlo. Puoi ancora tornare indietro.”
In tutta risposta, la moretta sogghignò con scherno.
Il ragazzo le spezzò il collo senza pensarci due volte .
Eva sbiancò e represse un urlo. “L’hai uccisa” sussurrò tremante.
“No. L’ho solo rallentata.”
“Stammi lontano!” disse al ragazzo quando cercò di avvicinarsi.
“Hai visto anche tu che non era umana! E ce ne sono altri che ti cercano. Sto solo cercando di tenerti al sicuro, come avrai potuto notare! Ma se vuoi, ti lascio qui” sbottò il giovane, facendo per andarsene.
“Aspetta!” lo richiamò Eva.
“Ti sei decisa?”
“Meglio te che loro, no?”
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo IV
Tenere vicini gli amici.
 
 
I corridoi brulicano di studenti che vociferano eccitati.
“Che succede?” chiese Summer con espressione corrugata, rivolgendosi ad Eva.
“Ehm, il Ballo di Primavera” rispose quella, leggermente distratta.
Cercava con gli occhi Lacey, che il giorno prima non era riuscita nemmeno a incrociare per i corridoi. E che quella mattina le aveva dato buca. Probabilmente è impegnata con qualche scartoffia per il Ballo, pensò, ma non potette fare a meno di restare un po’ amareggiata.
A farle compagnia compensavano però Summer e Autumn. Stranamente non aveva ancora incrociato il resto della famiglia, ma per quello c’era tempo.
“Un Ballo?” ripetette stranita Summer, squadrando l’ambiente circostante. Eva alzò le spalle.
“La scuola non è grandissima, ma non ci facciamo mancare nulla” rispose con un sorrisino, quasi fiero.
Autumn, come al solito, camminava composta seguendo la cugina e senza proferire parola.
“Mi piace” commentò la bionda pimpante arricciandosi tra le dita una ciocca di capelli che le cadeva dolcemente sul dolcevita bianco che indossava quel giorno.
“Non c’è bisogno di un cavaliere di solito per queste cose?” s’intromise Autumn, gli occhioni azzurri intenti a scrutare Eva con interesse.
“Già.”
“E il tuo chi è?” s’intromise sfacciatamente Summer, bloccando Eva agli armadietti dietro di lei.
“Oh, io non ci vado ovviamente” rispose tranquillamente lei,
scaturendo un mugolio insoddisfatto da parte di Summer.
“M-ma non puoi!”
Eva inarcò le sopracciglia, confusa da quella reazione.
“Insomma, sei l’unica ragazza che conosciamo… non puoi lasciarci sole!”
“Non ho un cavaliere, non-“
“Se posso intromettermi.” Davanti a Eva si parò un alto ragazzo biondo, che la inchiodò con i suoi occhi nocciola.
“Io sarei felice di accompagnarti, per la felicità delle ragazze.” Indicò con un cenno del capo Summer e Autumn. Quest’ultima aveva le labbra arricciate in un piccolo sorriso consapevole.
“E tu saresti?” chiese Eva leggermente sulla difensiva –come ogni volta che si trovava faccia a faccia con un ragazzo che, ovviamente, non fosse Kyle- appiattendosi contro gli armadietti.
“John.”
“John…?”
“John Smith.”
Il viso di Eva si contrasse in una espressione scettica ma la serietà nel tono del ragazzo faceva intendere che non la stava prendendo in giro. Nonostante il suo fosse il nome più comune mai esistito.
“Il cugino di queste due signorine” diede poi voce ai pensieri della ragazza, sfoderando un enorme sorriso incoraggiante.
Eva annuì. Quel ragazzo aveva qualcosa che la intrigava e attirava: forse era il modo in cui la stava fissando. Inoltre Eva si era accorta che ogni volta che gesticolava le sue dita si avvicinavano a lei come per sfiorarla, ma non la toccavano mai.
E stranamente, la sensazione che le trasmetteva le piacque e la fece rilassare.
“Beh, se è per loro due…” rispose Eva, facendo intendere che aveva accettato l’invito.
John si passò una mano tra i capelli biondi, e abbassò leggermente il capo.
“Molte grazie” sussurrò in tono cavalleresco, facendo salire a Eva un brivido lungo la schiena.
A interromperli ci pensò la campanella. John si dileguò e con lui Summer e Autumn, mentre Eva spalmata sugli armadietti stava ancora realizzando ciò che era appena successo.
 
*  *  *
 
La testa di Eva era scomodamente appoggiata al palmo della sua mano. Gli occhi chiusi erano indice della sua noia nei confronti della lezione, e a salvarla prima che il professore se ne accorgesse ci pensò il bigliettino accartocciato che volò sul suo banco.
Lo nascose dietro l’astuccio e lo lesse.
 
Scusa per oggi. Mi farò perdonare, ma non dirmi che mi hai già rimpiazzato :,(
Comunque ti ho trovato un cavaliere per il ballo, non hai scuse per mancare ;)
Lay.
 
Alzò lo sguardo verso Lacey, che ricambiò con espressione furbetta in viso. Eva controllò il professore, che era impegnato a scrivere qualcosa alla lavagna e pensò che sarebbe stato scortese, ironicamente parlando, lasciare la sua migliore amica sulle spine.
 
Tranquilla. Che intendi con rimpiazzato?
Comunque un cavaliere ce l’ho già ;)
E.
 
Con una mossa repentina, lanciò il bigliettino due banchi più in là guadagnandosi l’espressione scocciata assunta da uno dei suoi compagni che doveva sorbirsi gli scambi tra le due ragazze, trovandosi in mezzo a loro.
Eva si godette lo stupore della sua migliore amica mentre leggeva la sua risposta. Ma a quanto pare non era abbastanza, dato che poco dopo un nuovo bigliettino le arrivò addosso.
 
CHE COSA?! EVA KATERINA BENNET IO VOGLIO I DETTAGLI.
Comunque mi riferivo al fatto che sei sempre in giro con le due nuove arrivate v.v
Lay.
 
Eva non perse un secondo a rispondere nuovamente. Almeno in quel modo l’ora passava più in fretta.
 
A pranzo, prometto. A quelle ragazze serve un po’ di compagnia! In realtà manchi solo tu all’appello, Kyle ha già provveduto a fare amicizia…
E.
 
Dopo averlo ricevuto, Lacey decise di smettere di scrivere e le fece solo il segno dell’ okay con le dita.
 
 
Con estrema lentezza Eva si mosse per i corridoi, diretta verso l’aula della lezione successiva.
A trattenerla, nuovamente, ci pensò un allegro Kyle spuntato dal nulla.
“Mi tradisci vero? Con chi vai al ballo?” chiese il moro passandole un braccio dietro le spalle e insieme si diressero alla stessa lezione.
“Il ragazzo nuovo, John, il cugino di Autumn e Summer” spiegò velocemente, leggermente irritata che lo sapesse già. Non che fosse un segreto ma le dava leggermente fastidio che Lacey fosse già andata a sbandierarlo ai quattro venti.
“E comunque tu ci vai con Amber, dovrei essere io quella indignata.”
“Avere una ragazza ha i suoi vantaggi” scherzò Kyle fingendo di vantarsene. “Comunque. John. E’ quello moro o quello biondo?” chiese a Eva.
“Oh, quello biondo” rispose Eva leggermente presa alla sprovvista. In effetti si era scordata che si erano trasferiti in cinque, mentre lei ne aveva conosciuti solo tre. Avrebbe rimediato presto. Quei ragazzi avevano un certo qualcosa che la spingeva a voler sapere di più su di loro.
“Peccato, io sono in classe con l’altro. Sennò una ramanzina non gliela toglieva nessuno” s’imbronciò Kyle, facendo sorridere la sua migliore amica, che apprezzava quando lui si comportava come il  fratello maggiore che non aveva mai avuto.
“Tranquillo, è piuttosto gentile” disse, ed entrarono in classe.
Insistente, Kyle si sedette vicino a lei. Poi sospirò vistosamente.
“Cosa?” chiese Eva sghignazzando.
“La mia bambina sta crescendo” rispose l’altro fingendo di asciugarsi una lacrima e allungando il braccio per scompigliarle i capelli.
Eva si scostò e Kyle, anche se non ne era pienamente sicuro, credette di aver visto un leggero rossore attraversarle il viso.
 
* * *
 
 
“Dov’è Hadrian?” chiese John a Summer, mentre si dirigevano in giardino assieme ad Autumn e Winter.
“Non ne ho la minima idea” borbottò contrariata la biondina.
“Non è che Hadrian è…” iniziò Winter con circospetto, ma John la interruppe bruscamente.
“No.”
“Credo che al momento sia più importante trovare Eva” s’intromise la più piccola.
“Non credo che ce ne sia bisogno” rispose Summer, che si coprì gli occhi con la mano e intravide Eva raggiungerli con un’altra ragazza e Kyle.
“Tieni vicini gli amici e ancor più vicini i nemici?” commentò sarcastica Winter lanciando un’occhiata ai fratelli Hoffort.
John aggrottò le sopracciglia e li studiò per un secondo.
“No, non credo. Loro sono…”
“Pranzate con noi?” chiese allegra Eva, fissandoli.
Il gruppo rimase un attimo in silenzio, poi Autumn annuì.
“Lei è la mia amica Lacey, comunque” Eva posò una mano sulla spalla della diretta interessata, che sorrise a labbra strette.
“Lei e Kyle sono-“
“Gemelli” concluse John al posto suo, guadagnandosi un sorrisino sommesso da parte di Eva, che annuì presa un po’ alla sprovvista.
“Non  che fosse difficile capirlo, comunque” borbottò Kyle.
Eva rimase un attimo stranita dalla sua reazione, ma lasciò correre.
“Loro invece sono Autumn, Summer” indicò prima la mora, che li fissava impassibili e l’altra che sembrava aver cambiato atteggiamento nei confronti di Kyle. Le mancava quell’istinto di repulsione che aveva l’ultima volta.
“John.”
“John” sussurrò maliziosamente Lacey tra se e se. Troppo carino per lasciarlo andare, pensò.
“E tu sei Winter, immagino, piacere” si rivolse all’ultima ragazza, che ricambiò con un semplice cenno del capo.
Dopo un secondo di imbarazzante silenzio, Summer tirò fuori la voce.
“Beh, non mangiamo?”
 
Hadrian osservava da lontano il gruppo che seduto in mezzo all’erba chiacchierava animatamente. Poi scosse la testa. Avevano sbagliato tutto, si erano esposti troppo.
Sospirò impercettibilmente e si sporse di più dal ramo dell’albero sul quale si era appollaiato, giusto in tempo per catturare l’immagine di Eva che rideva di gusto a una battutina enunciata da John. John Smith, pensò sghignazzando ironico tra se e se, il nome più comune del mondo doveva scegliersi. Idiota.
Ormai Eva era caduta ai loro piedi, si era lasciata andare al loro fascino, ed era troppo tardi per tornare indietro.
L’unica cosa che sperava di poter fare ancora Hadrian, era di vegliare su di lei da lontano.
 

 
 
 






Author’s wall.
Lalalù. Che ne pensate di questo capitolo? Abbiate ancora un po’ di pazienza che dal prossimo entreremo nel vivo della storia :3
Finalmente Eva ha conosciuto 4/5 dei nuovi arrivati. Hadrian, non si fa trovare, ma le sue riflessioni sono interessanti…
Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo ;)
xx
Axelle.
 
p.s. John ha come prestavolto Xavier Samuel c:
p.p.s mi scuso per eventuali errori di ripetizione dei nomi ma i personaggi sono tanti e chiacchierano sempre ^^”

 
  
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