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Autore: Lice_n_Catz    29/08/2014    2 recensioni
Crystal: ragazza inglese dal passato travagliato, per sopravvivere alla dura vita dell'orfanotrofio si è rifugiata nella musica. Ora sta iniziando una nuova vita a Londra con Destiny, ma non immagina di incontrare proprio un membro della band che le ha cambiato la vita, gli One Direction. Sarà amore?
Eliana: ragazza italiana con la passione per la scrittura. Lei ha creato Crystal e anche lei ha qualcosa da dire.
Realtà e fiction si accavallano fondendosi in un tentativo di meta-letteratura.
Genere: Demenziale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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6 -    Primo giorno di lavoro

Destiny so che sta guardando fuori dalla finestra e spia mentre scendo dalla macchina di Zayn e entro in casa. Infatti la trovo ad aspettarmi alla porta con un sorrisetto che dice tutto da sé. Mi prende per una mano, mi tira dentro e mi soffoca in un forte abbraccio.
"Allora?!  Com'è statala serata...?!?!"
"Piccante, cara Des, piccante."
"Davvero? È stato rapido allora. Non è un ragazzo per bene....Ahahaha"
"È un tesoro. È stato molto gentile e cavalleresco."
"E dimmi...come siete rimasti?"
"Ha detto che possiamo considerarci fidanzati. Non hai idea di come ero emozionata..."
"Posso immaginare!"
Per festeggiare tira fuori un pacchetto di marshmallows e di Nutella. Ci sdraiamo sul tappeto in soggiorno a fantasticare come due ragazzine. 
"Ti ha anche accompagnata a casa...ma allora è un vero galantuomo!"
"E oltre a essere gentile è anche bellissimo."
"Ti sei rifatta gli occhi sister?"
"Altroché! Degli addominali scolpiti..."
"E...altre parti?"
"A parte gli occhi bellissimi? È ben messo...molto ben messo."
"Ci mancava solo che la mia best si mettesse con un tipo non solo BELLISSIMO e FAMOSO ma anche BRAVO A LETTO. Ti sto invidiando all'inverosimile!"
"Ha detto che sarebbe curioso di conoscerti."
"Anche io sai...non sai quanto!"

Eliana era tutta intenta a completare la stesura del nuovo capitolo mentre colonne sonore di vari film inondavano la stanza di melodie orecchiabili. I suoi amici le avevano dato quel Cd la sera prima, sapendo della sua passione per le colonne sonore. Per scherzo Gianluca aveva anche inserito quelle più brutte e ridicole. Ad ascoltare la musica però non c'era solo lei...vi erano anche le tre donne malefiche, appostate sotto il letto, ad osservare il suo comportamento.
Erano di opinioni discordanti praticamente su ogni cosa tranne su una: soggiogare al loro potere Eliana Sanzi e poi estenderlo su tutta la famiglia. C'era solo un piccolo problema: il rituale richiedeva che i suoi protettori fossero sottomessi (e di questo se ne voleva occupare personalmente la James) e che loro riuscissero a terminare l'incantesimo su di lei.
Le uniche due in grado di formulare incantesimi erano la Kate e la Meyer, le quali non facevano altre che vantarsene con la povera James, capace solo di fare cose strane con altri libri maschi.
"Allora - cominciò la Kate - prima di tutto pensiamo a come vogliamo soggiogare al nostro potere l'umana. É stata troppo a lungo nelle grinfie di quelli là...andrà rieducata."
"Io propongo di partire dalle sue storie a rieducarla. Se riusciamo a convincerla nel modo giusto lei inizierà a scrivere di vampiri bellissimi e perversi. E magari ci potremmo mettere anche qualche angioletto!"
"Si! Hai ragione Meyer! Così facendo lei entrerebbe a far parte della schiera delle nostre fans e così potremmo conquistare il mondo!"
"Però una volta conquistato il mondo dovremmo bruciare tutti gli altri libri..."
"Non ti preoccupare James, lo faremo fare alle nostre fans. Per questo ho scritto un nuovo libro, Teardrop, così da attirarne ancora di più."
"Ah...io per questo sono riuscita ad ottenere un film. Il trailer gira per tutte le sale e ...vedrai quando uscirà. Tutte le fans in delirio che smaniano per seguire i nostri ordini."
"Donne! Non tergiversiamo! - sbraitò la Meyer - prima di fare progetti per il futuro dobbiamo capire chi è quel ciccione che si è aggiunto ai Tre della libreria. Non mi pare di averlo mai visto prima."
"A me sembra vecchio e dalle dimensioni potrebbe anche essere un dizionario."
"Non dobbiamo abbassare le guardia. Se fosse un qualche libro potente dovremmo accelerare i tempi per la creazione del nuovo esercito."
"A quanto ammontano i nostri uomini per ora?"
"Ho salvato una ventina di documenti in una cartella fantasma sul desktop. Non appena saremo pronte passeremo alla prossima fase."

Io e Des poi accendiamo il mac e mettiamo su le canzoni dei nostri idoli. Le cantiamo a squarciagola sperando che quelli di sopra non ci sentano. Ma siamo così felici che non ci pare vero. Poi mentre stiamo aspettando che la canzone dopo parta, ci promettiamo di dirci sempre tutto.
Voi potete capire che io sono cresciuta in un orfanotrofio, e che quindi non ho mai avuto un'amica del genere. Destiny è proprio la persona di cui ho bisogno per stare meglio. Non ci posso credere che nel giro di una settimana ho trovato un fidanzato e una migliore amica!
Dopo pranzo, abbastanza leggero per non ingrassare, andiamo a prepararci per il mio primo giorno di lavoro.

Ed era stato proprio il primo giorno di lavoro che aveva costretto Eliana sul divano boccheggiante dalla fatica. Che cosa l'aveva mai spinta a cercare un lavoro part time? Ah già...giusto, il fatto di sentirsi un peso economico per la famiglia.
L'unico posto dove si erano mostrati disposti ad assumere una ragazza universitaria, studentessa di storia antica, era stata una libreria mezza sconosciuta dove però lei si era dimostrata ben disponibile a lavorare.
Le era sfuggita solo una cosa...la proprietaria era anziana...la sua solita commessa in maternità...a lei era toccato quindi trasportare scatoloni pieni di libri da vendere o invenduti per tutta la mattina. 
Eliana non era il prototipo di ragazza atletica, il voto più basso della sua pagella da liceale era sempre stato Ed. Fisica. 
Per questo motivo stava spiaggiata, come una megattera dell'oceano pacifico, sul divano in soggiorno. Boccheggiante come una tartaruga stanca e le braccia doloranti da contadino dell'alto Medioevo. Sapeva di essere a metà sola del capitolo e che i fans attendevano con ansia che lei pubblicasse ma...era troppo stanca per mettersi a lavorare. 
Poteva anche avere tutti i fans che voleva, ma non c'era verso di farle piacere quella situazione. Non si era affezionata alla storia, Crystal non le faceva tenerezza e si doveva costringere a scrivere come se fosse lei. Avrebbe scritto quando avrebbe avuto un momento morto senza nulla da fare. La ff non era la sua prerogativa principale in quel momento...un cono Sammontana sì, invece. Si trascinò verso il frigorifero, scrigno di tutti i suoi sogni proibiti, e prese con immenso piacere un cono al pistacchio. Mentre si godeva il suo cono preconfezionato non poté fare a meno di notare delle briciole che, dal pacchetto del pane bianco, strisciavano verso lo studio e poi verso camera sua.
"Ticchi....?"
Si spaventò abbastanza, era da sola in casa ed era sicura di non essersi portata panini in camera e men che meno in studio. Chi c'era in studi?
In allarme la ragazza prese una padella dall'armadio delle pentole, brandendola circospetta: in Rapunzel era un'arma perfetta...perché no avrebbe dovuto funzionare così anche per lei? Passo dopo passo si avvicinò alla porta, sempre più in ansia e sempre più terrorizzata dall'idea di entrare nella stanza e trovare un ladro...un malintenzionato...un ciupacabras! 

Arriviamo al bar dove Destiny mi ha trovato lavoro: un posto pieno di gente alla moda.
Entro e il proprietario mi viene incontro con un completo elegante.
"Ciao, tu devi essere Crystal!"
"Sì, sono io..."
"Piacere, io sono Joe, e lei - indica una delle donne al bancone - é mia moglie Alison."
Sembrano delle brave persone.
"Allora, mi fa sempre piacere avere delle nuove dipendenti...se mi vuoi seguire ti spiego come funziona.."
Joe era alto,non tanto giovane ma nemmeno un vecchio, con un orecchino argentato e la barba regolata ad arte. Era proprio un bell'uomo, Alison era fortunata.
"Tu sarai di turno assieme a Miley, che oggi non è qui, il sabato. Devi sempre indossare il grembiule rosso con il nome del locale, pantaloni neri e maglietta nera. Possono essere come vuoi basta che siano neri...devi servire i tavoli a te assegnati senza fare disastri. Intesi?"
"Certo!"
"Bene, allora fatti dare un grembiule da Alison, così puoi iniziare." 
Le parole comparivano sullo schermo del suo ipad da sole. Non era lei a scriverle...poteva solo guardare inerme il touch screen che automaticamente vergava la ff in vece sua.
Stava lì.
Ferma.
A bocca aperta.
La padella che faceva pendere il suo braccio come quello di un burattino.
Le briciole erano ancora lì, per terra, ma era troppo intenta a fissare lo schermo.

Mi danno il grembiule e così inizio il mio primo giorno di lavoro. Alison mi dice che devo stare attenta perché ogni drink versato verrà sottratto dal mio stipendio settimanalaaklhdbfusdfiahgeofjhHHHHHH

Eliana tentò di bloccare la digitazione fantasma digitando lettere a caso e lo strano fenomeno parve fermarsi...in un primo momento. Non appena smise di toccare il touch screen le lettore cominciarono a comparire di nuovo come se dita invisibili avessero deciso di prendere possesso del suo tablet.

All'inizio non ci sono tante persone ma non appena arriva l'orario giusto il locale inizia a riempirsi di persone che parlano e ordinano.
"Ehi nuova, due cocktail al tavolo due."
Prendo il vassoio e due cocktail e vado al tavolo due, torno indietro  appena in tempo per sentire un altro ordine abbaiato. I piedi mi fanno male, sapevo che avrei dovuto mettere delle scarpe basse e non i tacchi. 
"Due birre, un bloody Mary, un gin tonic e una limonata, tutto al 13."
Il vassoio balla pericolosamente perché è pesante mentre cammino verso il lontano tavolo 13. Arrivo finalmente dopo aver quasi rovesciato il vassoio e chi mi trovo davanti?!
Harry Styles!?
"Ehi biondina...quanto ci hai fatto aspettare per i drink?"

Non si fermava...NON SI FERMAVA!
Ad Eliana venne una gran voglia di piangere...improvvisamente tutto le stava sfuggendo di mano in un modo che lei nemmeno lontanamente comprendeva. Stava per buttare per terra, in un impeto di disperazione e paura, l'aggeggio quando una voce alle sue spalle la colse di sorpresa.
"Stai calma Eli, troveremo una soluzione"
Alle sue spalle c'era Lenticchia.
SOLO Lenticchia.
"Ticchi...ma tu parli?!"
   
 
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