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Autore: Sapientona    29/08/2014    4 recensioni
AVVERTENZA: Einar ed i personaggi non inerenti alla saga ‘Percy Jackson’ sono di esclusiva proprietà di Water_wolf e AxXx: appartengono difatti alle due storie ‘Sangue del Nord’ e ‘Venti del Nord’ (entrambe nella saga Cronache del Nord che vi consiglio assolutamente di leggere!). Pertanto vi invito a non utilizzarli in nessun’altra fanfiction senza aver prima avuto il loro permesso. Colgo anche l’occasione per ringraziare i due autori che mi hanno concesso di pubblicare questo piccolo racconto, you rock guys! :D
“Stai per caso esercitando qualche potere da figlio di Loki su di me?” domandò il figlio di Ade diffidente, quando si separarono. Einar alzò le mani in segno di resa, ghignando “Mi dichiaro innocente.”
“Allora perché mi piace?”
“Probabilmente sono solo un buon baciatore con le labbra giuste davanti.”
Nico arrossì per l’ennesima volta e pensò che, forse, non tutti i figli di Ade erano destinati a vivere senza amore.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altro personaggio, Nico di Angelo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AVVERTENZA: Einar ed i personaggi non inerenti alla saga ‘Percy Jackson’ sono di esclusiva proprietà di Water_wolf e AxXx: appartengono difatti alle due storie ‘Sangue del Nord’ e ‘Venti del Nord’ (entrambe nella saga Cronache del Nord che vi consiglio assolutamente di leggere!). Pertanto vi invito a non utilizzarli in nessun’altra fanfiction senza aver prima avuto il loro permesso. Colgo anche l’occasione per ringraziare i due autori che mi hanno concesso di pubblicare questo piccolo racconto, you rock guys! :D
Buona lettura:D

 
Nico si addentrò nel bosco, fermandosi solo quando fu arrivato davanti il fiume. Vi si sedette con le gambe incrociate e prese un respiro profondo nel tentativo di liberare la mente da ogni pensiero: aveva bisogno di riflettere per escogitare un piano differente da quello che aveva in mente. Voleva aiutare Perce a tutti i costi, ma non voleva neanche che andasse dritto tra le braccia di una morte quasi sicura gettandosi nello Stige; poi, c’era il fattore Ade. Non sapeva quanto suo padre fosse stato sincero, nel sancire quel patto – ‘portami Percy Jackson ed avrai le informazioni su tua madre’ –, ma dovette ammettere che la proposta era allettante. Alzò lo sguardo e lo puntò sul fiume con fare urgente, quasi si aspettasse che quest’ultimo potesse dargli consiglio.
“E andiamo, Poseidone…è tuo figlio che sto cercando di aiutare. Un consiglio piccolo piccolo?” mormorò, consapevole che la sua richiesta d’aiuto sarebbe stata bellamente ignorata.
“Sembra che tu non gli stia molto simpatico” ridacchiò una voce maschile dietro di lui, facendolo voltare di scatto con la spada sguainata. Einar sembrò non farci caso e prese posto vicino a lui, le ginocchia si sfiorarono. Quel contatto minimo bastò a far arrossire il figlio di Ade e ricordargli l’accoglienza decisamente troppo calorosa che gli aveva rivolto quella mattina e per un attimo si chiese se non fosse un modo dei norreni per salutarsi fra loro. Scartò quell’opzione quando, ad un tratto, sentì nuovamente le labbra del figlio di Loki sulle sue. Con uno scatto si allontanò da lui “Finiscila, non si rubano i baci!”
A quell’esclamazione infantile Nico si schiaffeggiò mentalmente ‘sembro un figlio di Afrodite.’ Non esitò comunque ad accompagnarla con un’occhiataccia mortale al ragazzo di fianco a lui, che sembrò accoglierla invece con un sorriso divertito; quell’aria strafottente stava cominciando ad infastidire il ragazzino.
Rimasero in silenzio l’uno vicino all’altro per un po’, il semidio greco prese a torturare un filo d’erba per il nervosismo…che Ade ci faceva ancora lì? Neanche lui lo sapeva, ma c’era qualcosa che lo tratteneva in quel luogo, accanto a quel ragazzo che conosceva appena. Sentì uno spostamento d’aria ma non alzò lo sguardo per controllare, poi si ritrovò Einar seduto difronte a lui con uno sguardo malizioso. Quest’ultimo gli mise le mani sulle spalle e prima che potesse fermarlo gli posò un altro bacio, più dolce e poco più lungo, sulle labbra. Ancora una volta fu il più piccolo a scostarsi, toccandosi le labbra che ancora gli pungevano per quel contatto.
“Scusa. Sembra che le tue labbra abbiano bisogno di essere baciate” si giustificò il figlio di Loki con un sorriso malandrino, che si tramutò in uno compiaciuto quando fu Nico a pregarlo di ripetere l’azione. Non lo disse esplicitamente, ma glielo lesse negli occhi.
“Stai per caso esercitando qualche potere da figlio di Loki su di me?” domandò il figlio di Ade diffidente, quando si separarono. Einar alzò le mani in segno di resa, ghignando “Mi dichiaro innocente.”
“Allora perché mi piace?”
“Probabilmente sono solo un buon baciatore con le labbra giuste davanti.”
Nico arrossì per l’ennesima volta e pensò che, forse, non tutti i figli di Ade erano destinati a vivere senza amore.
  
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