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Autore: breath    30/08/2014    3 recensioni
°Seguito di Ride°
E' facile buttarsi a capofitto nel vortice della vita di cinque rockstar, farsi trascinare dalla corrente dell'alcool, delle droghe, del sesso e della musica dimenticandosi di piantare le proprie radici su un terreno solido.
Per Bonnie, l'aver conosciuto Slash e i Guns N' Roses equivaleva al muoversi a ritmo di musica su un palcoscenico illuminato da un milione di luci scintillanti. Ma se le luci si spengono e la musica cambia, quel palcoscenico manterrà il suo splendore? Bonnie dovrà camminare al buio in cerca del suo interruttore, senza sapere se la mano che sta stringendo la guiderà o la spingerà lontano facendola cadere.
"Bite the hand that feeds
Tap the vein that bleeds
Down on my bended knees
I break the back of love for you."
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Quasi tutti, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sweeter than Heaven, hotter than Hell'
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"My hands are searching for you
 My arms are outstretched towards you
 I feel you on my fingertips
 My tongue dances behind my lips for you."
|Flyleaf - All Around Me| 


Una lucida Honda CRX nera percorreva veloce, oltrepassando di molto il limite di velocità, la strada piena di serpentine che si arrampicava sinuosa sulle colline di Los Angeles. 
Al suo interno un ragazzo e una ragazza. 
Lui vestito completamente in nero, in tinta con la macchina, e lei con un abito chiaro e leggero che svolazzava e continuava a risalirle sulle gambe scoprendole le cosce chiare. 
Incurante di tutto ciò la ragazza aveva la testa abbandonata contro lo schienale, un sorriso pacifico sul viso e un braccio mollemente abbandonato oltre la portiera della macchina nel vuoto, le dita allargate per sentire il vento scorrere fra di esse. 
La macchina fece una curva praticamente in contro mano, rischiando anche di fare un frontale, evitato al millimetro, con un'altra macchina che stava arrivando dal senso opposto. 
- Lo sapevo che dovevo guidare io- disse la ragazza guardandolo da dietro le lenti scure che coprivano i suoi occhi.
- Sì così saremmo arrivati stasera. Stai tranquilla, sono un guidatore nato io- le rispose lui tranquillissimo.
- Questo è il terzo incidente evitato per un soffio da quando siamo saliti in macchina.-
- Appunto, piccola, evitato. Così è tutto più eccitante no?- disse sorridendo sornione e posando la mano sulla coscia scoperta della ragazza in una carezza lenta che le alzò ancora di più il vestito. 
La ragazza abbandonò di nuovo la testa sullo schienale, chiudendo gli occhi e allungando un braccio per infilare le dita fra i suoi capelli all'altezza della nuca.
- Tu sai dove è esattamente il posto?- chiese dopo poco.
- No ma penso che lo troveremo facilmente, con tutta la gente che hanno invitato sarà impossibile non sentire il casino.-
- Sei il testimone dello sposo, se arrivi in ritardo sei fottuto- disse lei ridacchiando. 
Lui alzò gli occhi cielo divertito.
- Non arriveremo in ritardo. Sto guidando io ricordi?- fece un'altra curva a una velocità davvero troppo elevata, lasciando i segni delle gomme sull'asfalto, e riprese a parlare 
- E poi non so se Duff si accorgerebbe della mia assenza, sicuramente sarà già sbronzo.-

Dopo pochi minuti intravidero la loro meta: una grande villa immersa nel verde accecante di un prato all'inglese su cui spiccavano file e file di sedie bianche che affiancavano un tappeto rosso posato sull'erba, il quale portava a una piccola arcata di legno dipinta di bianco e ornata di fiori rossi. 
Erano arrivati. 
Dopo aver parcheggiato la macchina i due scesero ed andarono incontro a un gruppetto che era più appartato rispetto agli altri.
- Slash, Bonnie! Eccovi finalmente- la voce di Erin li accolse per prima.
- Ce ne avete messo di tempo eh- disse Izzy che, con la camicia bianca sotto un gilet nero e un paio di aderenti pantaloni rossi, faceva la sua bella figura.
- E' troppo presto, anche per un matrimonio- si lamentò Slash accendendosi una sigaretta.
- Sarà, intanto Duff è di là che non ne può più di aspettare- disse Axl divertito stringendo la vita della sua fidanzata. 
- Mi sa che è lui la donna della coppia- disse Steven ridendo mentre apriva una bottiglia di Jagermeister rubata dal bar.
- Ragazzi, è ora di sedersi, stanno per iniziare. Qual'è il testimone di Duff?- la sorella di Mandy, la damigella d'onore, si avvicinò trafelata a loro e li guardò in attesa e leggermente intimorita. 
Steven le fece l'occhiolino ancora attaccato alla bottiglia e Slash alzò la mano, come se fosse un bambino che chiede il permesso prima di parlare, immagine che stonava del tutto con il suo aspetto.
- Allora devi venire con me- continuò la ragazza dopo avergli riservato un'occhiata stupita per il fatto che quell'ammasso disordinato di ricci e vestiti in pelle fosse il testimone di quell'angelo biondo che Duff sembrava quel giorno.
- Qualcuno mi aiuti- disse il ragazzo disperato per poi rubare la bottiglia a Steven e prenderne un lungo sorso, sotto lo sguardo allibito della damigella d'onore. 
Ridata la bottiglia al biondo seguì la sorella di Mandy verso l'arcata, dietro di lui tutti gli altri che si sedettero dietro al clan dei Mckagan presente al completo. 
Bonnie si sedette vicino a Steven che la abbracciò subito felice. 
- Io adoro i matrimoni- esclamò estasiato poco dopo.
- Popcorn non ti emozionare troppo, non ho portato i fazzoletti con me- disse Izzy accavallando le gambe e mettendosi più comodo sulla sedia.
- E' che sono così carini loro due... e la sorella di Mandy ha un culo che è una favola!-
Bonnie e Izzy sorrisero guardandosi complici, era lo stesso Steven di sempre. 
Mentre quest'ultimo continuava a bere allegramente ed a fare l'occhiolino praticamente a qualsiasi persona di genere femminile presente, compresa la madre di Duff, si sentì risuonare nell'aria tersa la classica marcia nuziale e tutti si voltarono per guardare l'ingresso della sposa. 
Mandy avanzò lentamente tra gli invitati nel suo lungo, semplice vestito bianco, un sorriso radioso sul volto, specchio di quello dell'unica persona che in quel momento vedeva. 
Il biondo bassista, elegante come non l'avevano mai visto in un completo chiaro, la aspettava fermo alla fine di quel tappeto rosso, sul viso aveva un'espressione indefinibile che intenerì Bonnie che lo guardava. 
Il suo sguardo poi si spostò istintivamente sulla figura di Slash, fermo accanto a Duff, il cilindro appoggiato per terra accanto ai suoi piedi. Il riccio ricambiò il suo sguardo e le fece l'occhiolino sorridendo, poi divertito tirò fuori la lingua nella sua direzione.

Bonnie si lasciò cadere pesantemente su una sedia e si tolse gli alti sandali che portava e che da ore le stavano torturando i piedi.
- Queste maledette scarpe mi stanno uccidendo- esclamò esasperata per poi versarsi del vino in un bicchiere e cominciare a sorseggiarlo lentamente. 
Slash, accanto a lei continuò a bere dal suo bicchiere, che conteneva qualcosa di più forte.
- E' in momenti come questo che sono così felice di non essere una ragazza- disse allegro.
- Mai più tacchi, mai più- continuò a lamentarsi la mora. 
Slash le accarezzò un braccio per consolarla, senza però perdere il sorriso che allargava le sue labbra, e si chinò a baciarla. 
- Ehi guardate che ci sono anche io, prendetevi una stanza- la voce di Steven, seduto accanto al chitarrista, li interruppe.
- Popcorn non dovevi rimorchiare la damigella tu?-
- Ho scoperto che è lesbica- disse lui triste.
- E da quando in qua un dettaglio del genere ti ferma?- chiese il riccio divertito.
- Cazzo Slash, hai ragione, voglio dire, nessuna mi può resistere, la farò tornare etero in un secondo! Vado! Grazie amico!-
Si alzò, dando una pacca sulla spalla del chitarrista e andandosene.
- Di nuovo soli- disse il riccio e si chinò di nuovo per baciare la ragazza.
- Come sei affettuoso- esclamò lei, sinceramente sorpresa, quando si allontanarono.
- Hai ballato praticamente per tutto il tempo senza considerarmi- mormorò lui mentre un broncio degno di un bambino prendeva forma sulle sue labbra, rendendole ancora più invitanti agli occhi della ragazza che a malavoglia distolse lo sguardo puntandolo sui suoi occhi scuri.
- Sei tu che non vuoi ballare.-
- Fammi bere ancora un po' e poi assisterai alle mie doti di ballerino- Bonnie rise di gusto a quelle parole.
- Mi sa che con tutto quello che hai bevuto dovrò guidare io dopo.- 
- Te lo scordi piccola, non lascio nelle tue mani la mia preziosissima, nuova macchina- disse lui subito, guadagnandosi un pugno tra le costole.
- Sono una guidatrice bravissima, solo perché non guido come una pazza non significa che non sappia guidare.-
Lui alzò le mani in segno di resa. 
- Va bene, va bene... ma se la distruggi me la ricompri- Bonnie alzò gli occhi al cielo e gli pizzicò un fianco.
- Questa sera sei più manesca del solito- si lamentò lui.
- Sei tu che mi ispiri violenza- un largo sorriso si aprì sul volto di Slash.
- Anche tu mi ispiri tante cose baby- e si avvicinò al suo collo per baciarglielo lentamente, provocandole le stesse sensazioni di mesi prima, sembravano non stancarsi mai l'uno dell'altra.
- E' stato un bel matrimonio- disse Bonnie poco prima di cercare le sue labbra.

Erano rimasti solo gli invitati che erano abituati a fare festa fino a tardi, quindi i Guns e pochi altri. La musica era stata spenta, i camerieri stavano portando via il cibo e le bevande che i ragazzi non erano riusciti a rubare in tempo mentre i due novelli sposi erano spariti dentro la villa a consumare la loro prima notte di nozze o, molto probabilmente, semplicemente a crollare esausti sul letto. 
Seduti sulla spalla della collina che morbida scendeva in basso, permettendo loro di godere della vista di Los Angeles che si stagliava come un luminoso gigante ai loro piedi, chiacchieravano pigramente Slash, Bonnie, Axl, sulle cui gambe era appoggiata la testa di Erin addormentatasi poco prima e a cui il rosso accarezzava distratto i lunghi capelli, Izzy, la sua ragazza e infine Steven, tornato sconfitto dopo un secondo rifiuto da parte della sorella di Mandy che non ne voleva proprio sapere di diventare etero.
- Non ha neanche voluto fare una cosa a tre quando gliel'ho proposto- stava dicendo il batterista immusonito.
- Non penso che per lei fosse una cosa così allettante come lo è per te- disse Bonnie divertita.
- Uffa, è sempre stato uno dei miei sogni... con due gemelle magari- le sue labbra si aprirono in un largo sorriso mentre, steso sulla schiena con le mani incrociate sulla nuca e a occhi chiusi, probabilmente stava immaginando la scena.
- Io l'ho fatto con due gemelle, bionde- disse Axl tronfio.
- E come è stato?- chiese Steven interessato.
- Devi provare per capire Popcorn- disse il rosso sporgendosi in avanti con un lento movimento, per non svegliare Erin, e dandogli una forte pacca sulla spalla.
- Tutti abbiamo fatto delle cose a tre, non è una grande novità- disse Slash tranquillo.
- Sì ma quando voi fate le cose a tre di solito c'è una sola ragazza Slasher- disse Axl ridendo.
- Cosa vuoi dire con questo? E' successo solo perché casualmente sia io che Steven o Izzy volevamo scopare con la stessa tipa o eravamo troppo sbronzi per cercarcene un'altra, tutto qui!-
- Meglio per le ragazze in questione- disse Izzy tranquillo.
- Bonnie ti va una cosa a tre?- chiese a quel punto Steven aprendo gli occhi e girandosi verso di lei che rise di gusto.
- Grazie per la proposta Stevie ma facciamo un'altra volta ok? Per adesso mi basta questo qui- rispose la ragazza sorridendo pacificamente e accarezzando il ginocchio a Slash che commentò con un
- Alla larga Steve.- 
Il biondo rifece la stessa proposta alla ragazza di Izzy ma ricevette un rifiuto anche su quel fronte.
- Certo che mi state diventando un po' pallosi eh! Tutti monogami e seri. Che noia!-
- Semplicemente a volte capita che incontri una e tutte le altre non ti interessano più perché non sono lei- disse Izzy pensieroso, lo sguardo perso nella notte di quella primavera che stava ormai sfiorendo, ritrovandosi inaspettatamente a ripercorrere nei suoi ricordi il tempo passato insieme a Desi e riassaporando in bocca il gusto amaro del rimpianto per averla lasciata andare. 

Dopo quell'affermazione, che era nata spontanea sulle labbra del chitarrista, tutti rimasero silenziosi, ognuno perso nei proprio pensieri. Steven guardava il cielo, la ragazza di Izzy guardava quest'ultimo chiedendosi a chi stesse pensando il moro e Axl guardava Erin accarezzandole dolcemente i capelli. 
Bonnie si avvicinò a Slash, che le mise subito un braccio intorno alle spalle e cominciò ad accarezzarle un braccio, sfiorando con i polpastrelli quella pelle così chiara e delicata, soprattutto se confrontata con la sua, piena di calli e piccole cicatrici, silenziosi ma sinceri testimoni di una vita dedicata allo spingersi sempre al limite, solo per il gusto di sentire che sapore ha il confine del baratro. 
Mentre la ragazza alzava il viso per incontrare le sue morbide labbra si ritrovò a pensare che quello di cui Izzy stava parlando lei lo aveva trovato nel ragazzo che ora la abbracciava, che erano quel momento e quella persona, ciò di cui aveva sentito la mancanza fino ad allora e che aveva finalmente trovato.


Siete ancora vivi o siete affogati per il troppo miele che sprizza da questo capitolo? :)
Ma in fondo siamo a un matrimonio e tutti sono più felici, tranne il povero Steve, e ubriachi. A proposito del matrimonio, vi segnalo un'altra svista: in realtà al matrimonio di Duff non erano presenti gli altri membri dei Guns, visto che in quel periodo stavano girando per il Canada in tour con gli Iron Maiden, Duff è volato fino a LA da solo ( povero, non mi ricordo a chi ha chiesto di accompagnarlo per non farsi prendere troppo dal panico per il viaggio), si è sposato e poi ha raggiunto nuovamente gli altri. A ogni modo, a me piaceva troppo l'idea che avessero partecipato quindi ho bellamente ignorato la realtà. 
Spendo due parole anche per Izzy, ho tirato in ballo Desi perché ho questa malata convinzione del fatto che fosse La Ragazza per Izzy e che in fondo in fondo lui non l'abbia mai dimenticata, stessa storia per Axl ed Erin.
Per il resto non penso ci sia altro da aggiungere, mi dispiace di averci messo tanto (per i miei standard) a pubblicare il nuovo capitolo ma non ho trovato il tempo se non adesso. Mi piacerebbe riuscire ad aggiornare ogni tre giorni circa in modo da pubblicare due capitoli a settimana ma non so se riuscirò a farcela, al massimo ne pubblicherò uno a settimana.
Concludo augurandomi che vi sia piaciuto questo capitolo, che non vi abbia fatto venire il diabete, e che la storia vi stia prendendo o comunque incuriosendo, anche se siamo ancora all'inizio.
Breath

 
  
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