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Autore: Amelia Wolf    31/08/2014    4 recensioni
Una giovane ragazza nata per caso, in un mondo in cui il Dottore non esiste, accompagnerà il suo eroe di infanzia in un viaggio che lo porterà ad incontrare vecchi amici e vecchi nemici; lo aiuterà a ricordare qualcosa che aveva dimenticato e gli restituirà qualcosa che aveva perduto...
Dalla storia: "Una fanciulla è arrivata. E' stato predetto da tempo che una giovane destinata a guarire il Dottore sarebbe arrivata in questa parte di mondo...!"
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clara Oswin Oswald, Doctor - 11, Jack Harkness, Nuovo personaggio, River Song
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 .Prologo
<< Ah no, così non va bene. >> Il Dottore fece un giro intorno alla console premendo qualche tasto e tirando qualche leva. << Non va proprio bene. Andiamo! Che ti prende vecchia mia? >> Il TARDIS aveva improvvisamente iniziato a fare strani rumori, fischi e stridii ovunque. Il Dottore avrebbe giurato persino di sentire odore di bruciato provenire dal piano inferiore a dove si trovava. Si aggrappò appena in tempo alla ringhiera che circondava il piano centrale, che il TARDIS si inclinò di alcuni gradi. Con una spinta si avvicinò alla consolle reggendosi con la mano destra mentre con la sinistra girò verso di sé lo scanner. Vide apparire sullo schermo una serie di numeri. 2420142121993.
L’immagine sullo scanner scomparve, però, a causa di un segnale di interferenza. << Uhm >> sospirò il Dottore con aria frustrata << Qualcosa sta interferendo con i tuoi circuiti, ma cosa? Non sto rilevando anomalie! >> Fece roteare in aria il suo cacciavite sonico.
Improvvisamente il TARDIS iniziò ad eseguire una serie di scossoni e piroette, e il Dottore dovette reggersi forte alla consolle per non cadere, sperando di non premere accidentalmente qualche pulsante che avrebbe potuto aggravare ulteriormente la situazione.
La colonna di cristallo al centro del TARDIS cambiò improvvisamente colore. La luce bianca e verde che emanava di solito era diventata di un rosso malsano, e i motori avevano preso a ronzare in modo assordante. Tutti quegli sbalzi e quelle piroette durarono per altri interminabili secondi, poi più nulla. Si era fermato! Gli scossoni, i fischi, il ronzio, il fumo…si era fermato tutto. Persino la luce della colonna di cristallo era tornata alla normalità.
<< Ok! Ti sei calmata adesso? >> Il Dottore, che in seguito ad un violento scossone era scivolato a terra battendo la testa, si rialzò appoggiandosi alla ringhiera e strofinandosi la parte dolorante della nuca. Si sistemò i pantaloni e il cravattino, poi tornò ad avvicinarsi allo scanner. Ora anche l’immagine era tornata chiara, anche se ancora c’era qualche segnale di interferenza.
<< Bene vecchia mia, fammi capire cosa è successo. Ma che cosa sono questi numeri? >>
La sequenza dei tredici numeri attraversava ancora il monitor, ma durò poco perché l’immagine scomparve del tutto lasciando il posto alla scritta ‘NO SIGNAL’; il Dottore però non ci fece caso. La sua attenzione fu attirata da una linea bianca che si stava disegnando verticalmente nell’aria alla sua destra. Indietreggiò di qualche passo e un’espressione confusa si dipinse sul suo volto. Ad un primo impatto al Dottore sembrò che la cosa che si stava formando davanti  ai suoi occhi fosse una crepa. Non una crepa qualsiasi, ma la crepa! Quella che per molto tempo l’aveva seguito nei suoi viaggi.
Guardò meglio! Non era una crepa, ma qualcosa di molto simile. Anche quello era uno squarcio nel tessuto della realtà…ma c’era di più.
Lo squarcio si ingrandì e iniziò ad aprirsi, abbagliando il Dottore con un’intensa luce bianca. I suoi occhi ci misero un po’ ad abituarsi a quel bagliore, ma ci riuscì abbastanza da intravedere una sagoma scura avvicinarsi al di là dello squarcio.
<< E tu chi saresti? >>

 



*°*°*°*°*
Angolo dello scrittore: Questa è la primissima fanfiction che ho scritto e quindi pubblicato. Ho da poco "riscoperto" questa serie e dopo un intenso re-watch di tutte le stagioni è riuscita a trasmettermi delle piacevoli emozioni e a farmi affezionare ad un personaggio televisivo, cosa che non tutte le serie tv sono state capaci di fare. Questa storia in un certo senso l'ho sognata come se fosse stato un vero e proprio episodio della serie, e per questo chiedeva di essere scritta. Non so se piacerà o meno, e ovviamente io spero nel meglio, ma mi sono divertita tantissimo a scriverla e spero di essere riuscita a trasmettere tale sensazione attraverso le mie parole perciò amici...buona lettura. Mi auguro possa piacere e, nel caso abbiate voglia, sono aperta a commenti e critiche di ogni genere. Grazie mille e, a titolo informativo, l'immagine che ho usato come copertina è una mia creazione. L'ho disegnata io e quindi spero piaccia!
   
 
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