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Autore: LilacLilium    02/09/2014    5 recensioni
Bilbo deve imparare a difendersi e a destreggiarsi nella nobile arte delle armi. Thorin lo addestrerà, ma a quale esito arriveranno le lezioni?
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bilbo, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bilbo si avvicinò un poco alle braci ardenti e tiepide del fuoco. La foresta era buia e sopra il loro accampamento si udivano i soffici fruscii delle ali piumate delle civette e i loro cupi richiami. Il piccolo hobbit si strinse nella sua coperta e lanciò uno sguardo al re addormentato. Era bello anche così, raggomitolato per terra con i capelli sparsi al suolo e le ombre rosse del fuoco che gli danzavano sul volto.

Bilbo tirò su col naso. Alla fine l'aveva preso lo stesso il raffreddore...

 

Qualche ora prima...

Bilbo non avrebbe mai pensato che in un solo pomeriggio avrebbe cavalcato, corso, nuotato e lottato con un re. Era decisamente sorprendente, sopratutto per il fatto che Bilbo non era un tipo molto atletico né molto sfacciato... però quando si era presentata l'occasione giustamente l'aveva colta.

In questo modo ora era disteso su un prato in riva a un fiume, nudo, sovrastato dal principe dei nani di Erebor altrettanto nudo e bagnato e si sentiva stranamente bene. Thorin aveva fatto pochi complimenti e, per dirlo con una metafora, si era gettato sul dessert: senza esitazioni lo aveva stretto in un abbraccio da togliere l'aria dai polmoni e aveva iniziato a baciarlo come se non aspettasse altro. Non era stato violento, anzi c'era una sicurezza e un'eleganza in ogni suo gesto... sapeva esattamente quello che stava facendo. O almeno così sembrava.

Thorin infatti si stava maledicendo, lui stesso e tutti i suoi antenati fino a Durin, per essere un tale idiota e cedere così a un invito indecente e sbagliato. Se l'era ripetuto un milione di volte: Non. Doveva. Mai. Più. Succedere.

E invece eccoli lì come due ragazzini, a rotolarsi in un prato felici e tremendamente colpevoli.

Bilbo, avendo uno slancio di coraggio, volle rendersi più attivo e scese lungo il corpo scolpito del re accarezzandolo fino a giungere al punto centrale. Lo afferrò senza esitazioni e con una tale determinazione da far emettere al suo re un singhiozzo soffocato di sorpresa. Bilbo sostenne il suo sguardo e alzando le spalle sorrise iniziando ad accarezzarlo lentamente.

Thorin stava perdendo la testa. Quell'hobbit era una delizia: ora sfacciato ora innocente! E quel sorrisino spontaneo che gli aveva fatto... Thorin lo strinse più forte affondandogli le dita nelle natiche. Continuarono ad accarezzarsi e a stringersi per un bel pezzo, con ritmi languidi o decisi, sussurrando ombre di parole e sospirando richieste.

Nessuno dei due era mai stato con un uomo prima. Fu una sensazione inaspettata e nuova quando Thorin, riluttante per paura di ferire, era entrato lentamente nel corpo caldo di Bilbo. Lo hobbit era rimasto senza fiato e aveva guardato negli occhi Thorin, fermo e in ascolto come un predatore con lo sguardo preoccupato. Erano come due ragazzetti alle prime armi, in più, come se non bastasse l'imbarazzo e tutto il resto, i loro corpi erano diversi. Thorin si era sorpreso a vagare con i palmi ruvidi sul corpo liscio e punteggiato di lentiggini dell'altro, constatando come fosse più minuto, rotondo e piccolo del suo... e stretto... aveva temuto seriamente di fargli male. A Bilbo d'altra parte non era sfuggito un solo centimetro del corpo muscoloso e abbronzato del nano, e allo stesso modo ne aveva colto l'esitazione. Nell'atto si era sentito stranamente pieno e allo stesso tempo appagato dalla presenza virile e dominante del nano.

Thorin aveva gradito. Non è che fosse un dominatore, certo che no, ma la naturale sottomissione di un partner... beh, lo faceva sentire potente, un vero re. E Bilbo era dolcissimo, si scioglieva al suo tocco e quei gemiti lascivi erano un canto alle orecchie del re. Thorin era felice; lo hobbit era suo, lo possedeva, lo amava.

Si staccarono con un ultimo bacio appagato, lenti e insonnoliti. Entrambi erano sporchi e di nuovo sudati. Bilbo si sentiva addosso l'odore di Thorin. Si avvinghiarono nudi sull'erba e travolti dal torpore dell'orgasmo, si addormentarono assaporando l'uno il fiato caldo dell'altro.

 

Bilbo si riscosse bruscamente dai suoi pensieri finendo per sbattere la fronte sulle ginocchia. Qualcuno gli aveva dato una poderosa pacca sulle spalle.

Balin lo guardava sorridente e soddisfatto. Era incredibile come anche il più anziano della compagnia fosse tanto forte...

-Ah. Mastro Balin...- sussurrò piano lo hobbit massaggiandosi la testa.

-Ancora sveglio, signor Baggins? Allora l'addestramento non è stato così duro...- sogghignò l'altro con fare misterioso.

Bilbo deglutì. Perché calava così tanto la mano sull'ultima parola?

-Hum, no. Voglio dire... sto facendo progressi.-

-Ahh, sì, Thorin me lo ha detto.- annuì il nano -Mi ha detto che sei robusto come un puledro e insospettabilmente disinvolto...-

Bilbo si voltò sconcertato giusto in tempo per vedere Thorin aprire un occhio divertito e lanciargli un mezzo sorriso malizioso.

 

 

Scusate per i secoli che sono passati dall'ultima pubblicazione, ma vedete, sono stata in vacanza. Che ne dite del capitolo? È un po' più descrittivo e meno introspettivo degli altri, anche se non mi sono soffermata troppo per non cadere nei soliti cliché.

Beh, fatemi sapere, perché ora non so se andare avanti (e come andare avanti) o concluderla qui e dedicarmi a una nuova storia (rigorosamente Bagginshield)...

In ogni caso, grazie a tutti!

  
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