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Autore: Yuna Shinoda    24/09/2008    4 recensioni
Edward ha appena lasciato Bella nella foresta, da sola, per andare via e non farsi mai più vedere.
Ma Bella, ben presto, si accorge che non può interrompere del tutto i legami con Edward.
Ed è proprio questo, che incita la ragazza a partire per cercare il suo grande amore, dovunque lui sia. Lo troverà?
E, soprattutto, qual'è questo legami indissolubile?
Genere: Drammatico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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So hold me when I'm here
Right me when I'm wrong
Hold me when I'm scared
And love me when I'm gone
Everything I am
And everything in me
Wants to be the one
You wanted me to be
I'll never let you down
Even if I could
I'd give up everything
If only for your good
So hold me when I'm here
Right me when I'm wrong
You can hold me when I'm scared
You won't always be there
So love me when I'm gone

 

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Allora stringimi quando sono qui,
Correggimi quando sbaglio,
Stringimi quando sono spaventato,
E amami quando non ci sono.

Ogni cosa che sono,
Ed ogni cosa in me,
Vuole essere quello che vuoi che io sia.
Non ti deluderò mai,
Anche se potessi,
Abbandonerei tutto,
Se solo fosse per il tuo bene,

Allora stringimi quando sono qui,
Correggimi quando sbaglio,
Stringimi quando sono spaventato,
Non ci sarai sempre,
Allora amami quando non ci sono.

When I'm Gone – 3 Doors Down

 

 

 

 

Edward sospirò e si voltò verso di me con tono triste. Era davvero tanto grave?

-Bella... Tanya ... Una volta lei ha cercato di... Ha cercato di baciarmi - disse, lottando con sé stesso per trovare le parole giuste.

Io restai in silenzio, ancora incapace di parlare.

Edward mi prese il viso tra le mani, accarezzandomi la guancia.

-E' successo cinque mesi fa, quando decisi di andare a Denali per svagarmi un po'. Ormai era divenuto più difficile vivere tra gli umani, dopo che ti avevo abbandonata, e quindi optai per una visita alla famiglia di Tanya per cercare di pensare ad altro, visto che, forse non mi crederai, era difficile pensare a qualsiasi altra cosa tranne che a te. - Mi sorrise.

Ebbi la forza di dire due parole – Tutto... tutto qui, Edward? E' questo... è questo ciò che ti è successo con Tanya? - Sapevo che, chiedendo altro, mi sarei messa in pericolo da sola. In pericolo di soffrire di nuovo da sola. Speravo che non c'era altro.

-Bella... - riprese, - Quando arrivai a Denali non andavo a caccia da più di un mese... La sera stessa del mio arrivo, Tanya venne a parlarmi mentre ero in una radura nel bosco più vicino... Ero confuso, ma tuttavia non le dissi il motivo preciso della mia stanchezza e tristezza. Lei... cercò di consolarmi in qualche modo, dato che... aveva sempre manifestato una preferenza per me, ancor prima che io ti conoscessi – S'interruppe.

Allora... A Tanya piaceva Edward. Trasalii ed ebbi un colpo al cuore. Mi portai la mano sul petto. C'era di sicuro altro e tra pochi secondi l'avrei saputo. Lui se ne accorse, e poggiò la sua mano sulla mia, stringendola.

-Tanya... cercò di baciarmi, come ti ho detto poco fa. Io l'allontanai, perchè non volevo assolutamente essere consolato in quello modo. Ero ancora innamorato di te, e non cambiavo così facilmente idea. Però, ero molto assetato. Non so come spiegartelo, posso farti l'esempio di un uomo che non mangia e non beve da giorni. E' stanco, e... confuso. - disse, un tono serio nella sua espressione.

Gli occhi mi si riempirono di lacrime, ma non ne cadde nemmeno una. Non ancora, almeno. Era il seguito che mi faceva paura.

-Lei... Riuscì a baciarmi... Ed iniziò... Iniziò a togliermi i vestiti... Lo notai solo pochi secondi dopo, dato che ero addolorato ed abbastanza debole. E la bloccai, fuggendo via nella foresta, senza tornare da lei e le sue sorelle, se non dopo una settimana. In quella settimana andai a caccia più del dovuto, perchè se avessi incontrato di nuovo Tanya in quelle condizioni, non osavo pensare a ciò che sarebbe potuto accadere se... -

Fu allora che iniziai a piangere. Mi portai entrambe le mani agli occhi e cercai di allontanarmi da lui, perchè il semplice fatto di sapere che quella ragazza ci avesse provato e lui, anche se per pochissimo tempo ci era stato, mi faceva tornare nel baratro di solitudine in cui avevo vissuto in tutti questi otto mesi in cui ero stata lontano da lui. Avevo davvero sperato che ieri, quando mi aveva trovata, avrei potuto ricominciare una vita migliore assieme a lui ed i bambini, ma adesso penso che sia quasi impossibile.

Non era proprio un tradimento, però ero molto offesa. Non so se sarei riuscita a convivere con questa cosa, quindi, amaramente, tra e lacrime, presi la mia decisione. La decisione più triste che abbia mai preso in vita mia.

Edward si avvicinò sempre di più a me, cercando di abbracciarmi, ma io mi divincolavo sempre di più. La voglia di dirgli “sì, ti perdono perchè ormai è una cosa passata,” era forte dentro di me. Ma, testarda com'ero, mi volevo far male da sola.

Finalmente Edward riuscì a stringermi tra le sue braccia, ed io mi appoggiai sul suo petto e continuai a piangere a dirotto. Lui continuava ad accarezzarmi i capelli, ed io iniziai ad affondargli le dita nella schiena, arrabbiata. Non gli avrebbero di certo scalfito la pelle marmorea, ma forse avrebbe capito che la sua rivelazione non mi aveva fatto affatto bene.

Stetti in quella posizione per non so quanto tempo, ancora nuda e stretta a lui.

Fui interrotta dal pianto dei bambini, forse verso le dodici o anche più tardi.

-Penso che abbiano fame, - disse Edward, che intanto continuava a consolarmi.

Annuii. Non avevo ancora voglia di parlare.

Edward si alzò dal letto, ancora svestito come me, e mi porse i due neonati.

Mi portai Anthony al seno per allattarlo, e poco dopo, quando ebbe finito, feci la stessa cosa con Angela. Erano davvero due bambini tranquilli... Chi sa se avrei saputo garantirgli un futuro con quello che avevo appena pensato di fare...

Guardavo i bambini e piangevo. In realtà, non proprio per la rivelazione di poco fa, ma anche perchè ancora non credevo che i bambini fossero nati, e che fossero lì tra le mie braccia. All'improvviso il mio stomaco brontolò.

-Oh, meglio che ti porti qualcosa da mangiare, - disse Edward, che continuava a fissarmi e a sorridermi. Si alzò in fretta dal letto, e si vestì ancora più in fretta.

Prima di uscire dalla stanza per andare a prendere qualcosa per me, si abbassò e mi baciò dolcemente. Quello sarebbe stato il nostro ultimo bacio.

Non appena uscì dalla stanza, poggiai i neonati nella culla e mi vestii, anche se non ero veloce come Edward nel farlo. Presi i bambini e li baciai, stringendoli a me. Presi anche una borsa, dove c'erano i miei soldi, e presi un respiro profondo.

Me ne sarei andata. Sarei tornata a Forks facendo finta, anche se dolorosamente, che non ero mai stata qui. Che Edward e i Cullen non esistevano. Che io ero una ragazza madre e così doveva essere fino alla fine dei miei giorni. Così, forse, Edward avrebbe potuto continuare a vivere la sua vita. Magari con quella ragazza, Tanya. Lei avrebbe potuto consolarlo quando io non c'ero.

La fortuna era dalla mia parte, visto che nella stanza di Edward c'era una porta – finestra che conduceva fuori, nella foresta aperta. Dovevo solo scendere delle rampe di scale e poi avrei detto addio al passato.

Ci vollero giusto cinque o sei minuti per uscire di casa ed arrivare al limitare della foresta accanto alla villa. Prima di addentrarmi all'interno, diedi un ultimo sguardo alla casa, conscia che non l'avrei mai più rivista. Non avrei osato tornarci. Presi di nuovo un respiro profondo e mi avviai verso il mio futuro.

 

 

Erano circa le due o tre del pomeriggio, quando raggiunsi un bivio nella foresta dove mi stavo incamminando. Non sapevo dove andare, quella era di certo una fuga alla cieca. Una fuga verso qualsiasi cosa che non riguardasse i vampiri.

Sperai di essere distante a sufficienza per far sì che Edward o qualunque altro vampiro della famiglia non venisse a cercarmi, e così mi sedetti ai piedi di un albero perchè ero troppo stanca. Guardando l'orologio, notai che ormai stavo camminando da due ore piene senza una meta.

I bambini piangevano, ma non riuscivo a capire bene il perchè. Pensai che fossero affamati, ma mi ripetei che non poteva essere, dato che avevano mangiato prima che io decidessi di andarmene.

Poi capii il motivo.

Alzai la testa, poiché fui colta improvvisamente da un rumore di passi sulle foglie morte del bosco. All'inizio pensai che fosse Edward, o qualcun altro della sua famiglia, ma mi sorpresi vedendo davanti a me, Laurent.

Era proprio come lo ricordavo, alto, e molto bianco e pallido come tutti loro.

Mi sorrise, e ne dedussi che anche lui si ricordava di me.

-Sei proprio tu? - chiese.

-Sì – sì.... Sono Bella -

Il suo sorriso si allargò. - In effetti, quando siamo arrivati qui avevo sentito un odore conosciuto... - Alzò la testa odorando l'aria.

Io restai in silenzio e lui ricominciò a parlare. -E vedo con piacere che anche i tuoi bambini hanno un odore molto simile al tuo...-

-Già – risposi, un po' intimorita. Poi guardai i suoi occhi. Erano dorati come quelli dei Cullen. Allora Alice non si sbagliava a riguardo della dieta.

-Beh, visto che siamo qui, soli, - disse improvvisamente, avvicinandosi, - non ci riesco. -

Non osai pensare a cosa non riusciva a resistere. Forse la risposta era ovvia, dopo che si era nuovamente complimentato per il mio odore.

-Chiederò scusa ad Irina, quando tornerò a casa – disse, ancora guardandomi, - però adesso, proprio non ce la faccio -

Si avvicinò ancora di più, ed in parte, capii le sue intenzioni.

Capii che stavo per morire. Una seconda volta in pochi mesi. Caspita, ero davvero fortunata.

Mi maledì per essermi portata i bambini con me, forse avrei potuto lasciarli lì e poi Jacob, al suo ritorno me li avrebbe riportati a casa. Ma era una cosa vigliacca da fare per una madre. E, adesso, per colpa della stessa madre, i bambini sarebbero morti.

Pregai che Edward mi stesse cercando, in quel momento.

Ma, inerme ed umana com'ero, non potei fare nulla tranne che stringere forte al petto i bambini, mentre Laurent si avvicinava e si metteva in una posizione da caccia.

 

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Ciao ragazzi! Come state? Ho deciso di continuare ad aggiornare anche questa storia :D...

Non preoccupatevi per i risvolti... sapete che a me non piacciono le cose tristi... quindi nel prossimo capitolo aspettatevi di tutto!

Grazie a chi ha commentato lo scorso capitolo, ed anche a chi ha aggiunto la storia ai preferiti.... ^^

Tornerò presto con il secondo capitolo di "Edward Cullen sexual training" entro fine settimana, quindi se vi interessa, potete leggere la storia qui ma vi avverto che ci sono lievi spoiler di Breaking Dawn (non riguardanti la trama, ma un avvenimento che avviene ad inizio libro)... ^^

A presto! Baci, Yuna

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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