Serie TV > Orphan Black
Segui la storia  |       
Autore: Sebs    04/09/2014    2 recensioni
Orphan Black AU!High School
Delphine e Alison, migliori amiche, incontrano delle persone molto singolari: Delphine si imbatte in una ragazza con gli occhiali che la fa sentire rinata; Alison ritrova il suo vecchio amico, Felix, che ora ha due sorellastre. La cosa strana? Sia la ragazza con gli occhiali, Cosima, che le sorellastre di Felix, Sarah ed Helena, sono del tutto identiche ad Alison. Che mistero si nasconde dietro quei quattro visi così simili?
[Cosima/Delphine; Sarah/Cal; Alison/Donnie; Alison/Beth]
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Alison Hendrix, Cosima Niehaus, Delphine Cormier, Helena, Sarah Manning
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il messaggio di Alison svegliò Delphine dal suo torpore pomeridiano. Il giorno dopo usciva con Cosima (era un appuntamento? Una semplice uscita tra amiche?), così aveva deciso di anticipare i compiti. Per il venerdì.
Ali chiedeva se volesse uscire a fare spese per il grande appuntamento, e Delphine sapeva che non sarebbe riuscita a sfuggire ad una cosa del genere neanche se l'avesse voluto.
-Ali?
-Lo prendo per un sì. Anche se è un no. Andiamo. Metti le scarpe e tra dieci minuti vengo a casa tua.
Puntuale, dieci minuti dopo uscirono per andare in centro.
-Durante la settimana, eh? Vuol dire una sola cosa.
-Cosa?
-I genitori lavorano e lui vuole portarti a letto.
-Davvero?
-Già.
-Quindi deduco che le uscite infrasettimanali con Donnie siano finite così.
-Delphine! Questo non ti dice nulla?
Alison alzò la mano destra e indicò l'anulare. Portava l'anello di castità.
-Non è una cintura, Ali. Solo un anello.
Ali spalancò la bocca, sdegnata. Il corso di teatro non le aveva fatto bene. Reagiva in modo drammatico per tutto adesso.
-Vediamo se lì c'è qualcosa.
Entrarono in un negozio, e la caccia al vestito perfetto ebbe inizio.
 
Cosima si stava tormentando il bordo della minigonna gonna a scacchi da un po' di tempo, quando vide Delphine in fondo alla via.
Si erano date appuntamento alla pasticceria ai piedi della collina, e Cosima era andata lì in anticipo, tanto era nervosa.
Il trench scuro di Delphine aveva la cinta che si muoveva con il vento, ma lei non ci faceva caso.
-Delphine, ciao.
-Cosima -Delphine sorrise in un modo delizioso. -Non aspetti da molto, vero?
-In realtà, siamo in anticipo entrambe.
Delphine controllò l'ora. -Già. Vero.
-Andiamo?
Iniziarono a passeggiare lungo la strada, ma sentirono presto qualche goccia colpire i nasi. Quando Delphine notò che Cosima non ne faceva parola nonostante avesse gli occhiali pieni di goccioline. -Se andassimo in un bar? O una pizzeria?
Cosima annuì, così fecero dietrofront e cercarono qualche bar. Ma anche la pasticceria dove si erano incontrate era piena di gente che si riparava dalla pioggia.
-Se andassimo a casa mia? Non dovrebbe esserci nessuno a quest'ora. E i miei genitori hanno una collezione infinita di DVD.
Così fecero. Arrivate a casa si sfilarono le scarpe e corsero ad asciugarsi i capelli in bagno.
-Come diventano i dread quando li lavi?
-Si trasformano in piccole pecore. Hai presente? Si gonfiano eccetera.
-Sul serio?
-No, ma lo facevano i miei capelli naturali. Erano insopportabili.
Finito con i capelli, Cosima accompagnò Delphine in biblioteca (già, avevano anche una stanza adibita a biblioteca) e le indicò la collezione di film in DVD e videocassette.
-Alcuni sono vecchi davvero. Cosa vuoi vedere?
-Avete "Vacanze romane" in videocassetta!
-Già, mia madre me lo ha comprato quando avevo cinque anni. Vediamo quello?
-Non mi dirai che avete anche un cinema?
-Purtroppo no. Ma camera mia è bella grande, e ho anche il letto a baldacchino.
Infatti era così. Il grande letto e un divano con una tv a muro di fronte. E un piccolo bagno con un armadio a muro. Delphine pensò che erano addirittura più ricchi di quanto immaginasse.
-Letto o divano? Devo girare la tv.
-Divano.
-Allora va bene così -inserì la videocassetta e iniziò a rimandare indietro il nastro.
-Aspetta qui, prendo da mangiare.
Appena Cosima uscì, Delphine iniziò a guardarsi intorno. Il letto era davvero stupendo, con le tende tirate, una marea di cuscini e alcuni vestiti. La porta dell'armadio era scorrevole, e c'erano una collezione di scatole in un angolo e le scarpe in ordine sulla base. Richiuse appena in tempo, e Cosima entrò in camera.
-Scusa il disordine, non credevo di avere ospiti -disse Cosima, riponendo i vestiti nell'armadio e prendendo un po' di cuscini e lanciandoli sul divano. -Okay, ho trovato delle caramelle e dei succhi di frutta. Mia madre è una tipa un po' salutista, ma forse è meglio. Ceneremo come si deve.
Delphine sorrise, facendo spazio a Cosima sul divano. Lei guardò il suo vestito blu scuro a maniche lunghe. -Carino il vestito. Non che me ne intenda ma... carino.
Delphine si sentì arrossire e abbassò lo sguardo. Cosima avviò il film e rimasero in silenzio a vedere la principessa Anna che se ne andava a spasso sulla Vespa di Bradley.
Delphine provò a mettere la mano tra lei e Cosima, senza nessun motivo preciso. Ma Cosima sembrò non notarlo. Finito il film, scesero in cucina, gigantesca anche quella. -Toast? Non so fare granché.
Delphine rise. -D'accordo, andranno bene.
Cosima mise l'mp3 in una strana scatolina e due ragazze iniziarono a cantare in inglese. Dopo un paio di minuti erano sedute sull'isola della cucina e mangiavano i loro toast.
-Delphine, ascolta, c'è una cosa che non ti ho detto e che vorrei tu sapessi.
-Oltre che sei ricca sfondata?
-Beh, te l'avevo detto che vivevo nella zona dei ricconi. Comunque, non è questo che volevo dirti. Non conosci le cantanti, vero?
Delphine scosse la testa. Non era proprio il suo genere. -Beh, comunque. Questo è un paesino piccolo, tutto sommato, e quindi le voci corrono veloci. Alle medie andavo ancora a scuola, e io e questa ragazza passavamo tutti i pomeriggi insieme, eravamo... uhm... migliori amiche. Però dopo un po' ho capito che lei non era solo la mia migliore amica. Ecco... Non so se in Francia sono più liberali di un paesetto sperduto nel confine tra America e Canada, ma lì fuori sono chiacchieroni, e questa ragazza disse a tutti cosa ero. Cosa sono, ecco. Per questo non vado più a scuola.
-Per una voce?
-Nessuno mi avrebbe valutato per il mio lavoro, ma solo per la mia sessualità. Io voglio esserti amica, davvero, mi piaci. Ma se questo significa mentire, non credo che si possa parlare di amicizia.
Delphine pensò a come si sentiva in sua presenza, e a come aveva detto ad Ali che si trattava di un appuntamento importante. Un appuntamento. E poi la mano che aveva messo tra loro due...
-Tranquilla, va tutto bene. Ho visto di peggio di una piccola città omofoba.
Cosima fece un profondo respiro. -Mi sono tolta un peso enorme. Grazie. Non credere che ora ti voglio portare a letto solo perché sei una ragazza, non funziona così se...
-Lo so, sì. Ma cosa c'entravano le cantanti?
-Tra un po' verranno qui vicino, e non ho nessuna amica. Tranne... te.
-Magari potresti farmi delle copie dei CD...
-Certo, perché no. Quindi è un sì?
-Certo che è un sì.
Cosima si alzò, quasi lanciando il suo toast in aria e abbracciò Delphine. -Grazie, Delphine. Davvero. Per tutto.
-Ma ti pare, -rispose Delphine, stringendo Cosima. Magari lei non provava niente per Delphine, ma Delphine era ancora un po' confusa dalle cose che le stavano succedendo.








Angolo della autrice
Salve! So che le aspettative per l
'appuntamento di Cosima e Delphine erano alte, ma non volevo correre troppo. E poi, si conoscono a stento da un paio di settimane!
Non temete, le cose si evolveranno, per loro e per tutte le coppie, ma dopotutto sono due ragazze e non sono così... Libere come sarebbero da adulte. Spero di non avervi deluse!
Mi auguro di trovarvi nelle recensioni, e vi saluto fino al prossimo capitolo!
Sebs

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Orphan Black / Vai alla pagina dell'autore: Sebs