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Autore: DonnieTZ    04/09/2014    6 recensioni
Spegne la sigaretta con forza nel posacenere. È un gesto di rabbia che miete due vittime: il cadavere del filtro che adesso è tutto rattrappito e me. Io che la osservo uscire nuda dal letto con questa strana sensazione nel petto e l'idea che potrebbe non girarsi mai, non guardarmi più.
Poi si volta, tirando un poco il lenzuolo per non essere troppo esposta quando mi parla. Per non lasciarmi dire addio alla sua pelle, alla linea sinuosa che contiene le sue forme.
“Mi dispiace.”

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It doesn't hurt me. You wanna feel how it feels?
You wanna know, know that it doesn't hurt me?

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Seconda classificata al "my favorite song contest" di Elisaherm.
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Spegne la sigaretta con forza nel posacenere. È un gesto di rabbia che miete due vittime: il cadavere del filtro che adesso è tutto rattrappito e me. Io che la osservo uscire nuda dal letto con questa strana sensazione nel petto e l'idea che potrebbe non girarsi mai, non guardarmi più.
Poi si volta, tirando un poco il lenzuolo per non essere troppo esposta quando mi parla. Per non lasciarmi dire addio alla sua pelle, alla linea sinuosa che contiene le sue forme.
“Mi dispiace.”
Fa male.
Così tanto che mi sembra incontenibile.
Eppure non le parlerò di questo, non le dimostrerò di essere ferito a morte. Perché questo non sono io, non sono fatto così. Mi rendo conto possa essere frustrante e la capisco. Capisco che non ne possa più di guardarmi essere freddo e distante.
“Non importa, ora vai.”
La mia risposta a tutto. Non importa. Nonostante faccia male da morire questo addio che non vorrei. Nonostante mi scavi dentro l'anima come qualcosa che cerca di uscirne con le unghie e la forza.

 

It doesn't hurt me. You wanna feel how it feels?
You wanna know, know that it doesn't hurt me?

You wanna hear about the deal I'm making?

 

“Non importa, ora vai.” Le sue parole sono come piccole e profonde ferite. Non abbastanza grandi da sanguinare ma abbastanza letali da colpirmi l'anima. Piangerò, di nuovo, davanti a lui. E mi odio per questo. Odio essere così vulnerabile, così inspiegabilmente innamorata di qualcuno che non sembra provare niente. Non importa quanto lo provochi, non importa quanto minacci, nulla importa.
Vorrei scuoterlo, urlargli in faccia che dovrebbe stare male, che dovrebbe soffrire perché non tornerò mai più. Perché questa sarà l'ultima volta che esco da questa stanza.
Invece mi limito a guardarlo come ciò che è. Qualcosa che non possiederò mai, qualcosa che non conosco ora e che mai potrei capire.
Credevo davvero avrebbe sofferto per me.
Mi alzo e sparisco in bagno.
Nello specchio c'è una ragazza con il viso triste ed è troppo tempo che la vedo. Troppo.
Deve sparire e se per farlo dovrò andarmene senza voltarmi indietro, allora lo farò.

 

And if I only could, make a deal with God,
And get him to swap our places,
Be running up that road, be running up that hill,
Be running up that building.
If I only could...

 

C'è una porta fra di noi, ma posso comunque sentirla soffrire. Mi chiedo cosa la spinga a scappare se la fa stare male. Vorrei poter essere nella sua pelle, guardare il mondo con i suoi occhi, pensarlo con la sua mente. Invece sono solo io e non riesco a capirla. È colpa mia, lo so, ma non posso scusarmi per questo. Non posso scusarmi per essere me e non lei. Non sarebbe giusto perché non sarebbe sincero. Non potrei mai affrontare la vita come fa lei. Per questo non la comprendo, per questo posso solo guardare la porta e chiedermi se ne uscirà, se vorrà cambiare idea, se per un altro giorno vorrà stare con me, qui. Dove il mondo non esiste. Dove siamo noi e non io e lei. Dove non ci sarebbero ruoli da scambiare perché saremmo un'unica, indissolubile identità.

 

You don't want to hurt me,
But see how deep the bullet lies.
Unaware that I'm tearing you asunder.
There is thunder in our hearts, baby.
So much hate for the ones we love?
Tell me, we both matter, don't we?

 

Esco e raccolgo i vestiti sparsi sul pavimento come se fossero tutto ciò che mi resta dopo questa storia. E forse è così. Cos'ho ricevuto da lui?
A volte credo di odiarlo, con così tanta intensità che mi fa stare male.
Lo odio.
Odio il fatto che non mi ami quanto io amo lui, che non mi veda davvero, che con quel suo sguardo mi passi attraverso come se non esistessi. Odio che non si disperi come faccio ogni ogni singolo istante in cui non siamo assieme. Vorrei potesse sentirsi come mi sento io. Vorrei fosse me, per una volta, e capisse cosa significhi. Invece si limita a stare seduto fra le lenzuola come se non contassi niente, come se anche io non fossi importante, come se sul mio viso non ci fossero i segni delle lacrime che ho appena versato.

 

'C'mon, baby, c'mon, c'mon, darling,
Let me steal this moment from you now.
C'mon, angel, c'mon, c'mon, darling,
Let's exchange the experience, oh...'

 

“Non andartene.”
Parlo prima ancora di aver pensato. Parlo e neanche capisco perché. Non voglio obbligarla a restare, non voglio prometterle che cambierò quando non sono in grado di farlo.
Allora perché chiedere di restare?
Perché l'idea che lei sparisca dalla mia vita mi uccide. Non posso sopportarla. Fa troppo male. È troppo ingiusta.
La voglio qui, con me, dove mi completa e mi appaga, dove mi sorride con i capelli scompigliati e mi sussurra che non vorrebbe questo momento finisse mai. Desidero resti e se per farlo dovrò pregare, se dovrò supplicare e inginocchiarmi lo farò. Perché non posso guardarla andarsene senza fare nulla.

 

And if I only could,
Make a deal with God,
And get him to swap our places,
Be running up that road,
Be running up that hill,
With no problems.

 

Immagino di non aver sentito bene e lui lo capisce. Così lo ripete di nuovo.
“Non andartene.”
Mi paralizza, con queste parole, con questo sguardo, con quest'espressione che non ho mai visto. Che non gli appartiene.
“Ti prego.” aggiunge.
E la tentazione di tornare indietro, di amarlo, di lasciarmi amare è così forte che quasi mi spinge verso il letto. Volevo solo queste parole e adesso che arrivano mi rendo conto di essere stata cieca. Lui mi ha sempre amato, perché quello è il suo modo di amare. Il problema, l'unico, vero, insolubile problema è che a me non basta.
Non è questo che voglio.
E non posso cambiare ciò che desidero.
Né posso chiedergli di trasformarsi per me.
Così questo è comunque un addio.

 

If I only could, be running up that hill.


 


Ciao!!
Ecco una piccola OS, basata sulla riuscitissima cover dei Placebo "Running up that hill", che partecipa ad un contest (My favorite songs contest‏ di Elisaherm).
Spero vi sia piaciuta o vogliate farmi sapere cosa ne pensate!
Alla prossima! 
DonnieTZ

   
 
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