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Autore: FairyQueen78    05/09/2014    12 recensioni
Secondo voi potevo risparmiarvi l'ennesima FF-sequel di Inuyasha? Ovviamente no! :-P
In tanti prima di me hanno detto la loro e io non potevo essere da meno! ;-)
Si fa presto a dire “E vissero tutti felici e contenti”, ma che succede in realtà dopo la parola FINE di una storia. Ciò che sulla carta è una fine, nella vita reale è un nuovo inizio e allora perché non provare a dare una sbirciatina in quello che ci è stato presentato come “il futuro” dei nostri personaggi preferiti? Sarà davvero tutto rose e fiori?! Felici e contenti per tutta l'eternità?! O dietro l'angolo li aspetterà qualche nuova avventura?!
Mettetevi comodi perché, vi avviso, non sarà una storia breve! Questa volta ho proprio voglia di fare le cose con calma. Spero di non annoiarvi troppo. ^_^
RATING ARANCIONE a partire dal capitolo 12.
Genere: Avventura, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Kagome... Papà ci vuole dentro... non possiamo mancare... - mormorò Inuyasha quando la raggiunse.

La trovò sulla veranda, poco distante, fissava ostinatamente il giardino ma era chiaro che non lo stava guardando, mentre si strofinava con forza le guance cercando tenacemente di asciugarsi le lacrime che non accennavano a smettere di uscire.

- Tesoro... - la chiamò ancora mettendole una mano sulla spalla.

- Ho fatto un casino, vero... - mormorò lei – Sono una stupida! Ma che mi è saltato in testa! Volevo proteggerti e invece ti ho messo nei guai! Perdonami... - ammise scoppiando di nuovo a piangere con il volto tra le mani.

- No, amore mio, tu non hai fatto niente di male... - la consolò Inuyasha stringendola a sé – Credimi, se non l'avessi fatto tu, l'avrei fatto io... e sarebbe stato molto peggio... può ritenersi fortunata: se l'è cavata con il debole schiaffetto di un'umana... io non sarei stato così delicato. - aggiunse provando a scherzare.

- No, non è vero! Tu ti stavi comportando egregiamente! Cosa credi?! Ti ho visto, sai... è da quando siamo arrivati che ingoi bocconi amari per colpa di quella lì, solo per la pace comune. E anch'io mi sono morsa la lingua in più di un'occasione perché... beh ho provato a immaginarmi come doveva sentirsi... ma quando l'ho sentita dire tutte quelle cose orribili... che non saresti dovuto nascere... - una nuova ondata di lacrime la travolse e nascose il viso contro petto di Inuyasha.

- Non me ne importa niente di cosa pensa quella! – mormorò lui abbracciandola – L'unica cosa che conta per me è quello che pensi tu e se la mia esistenza ti ha reso felice... allora sono felice di esserci. - poi la scostò un po' da sé per guardarla negli occhi:

- Dai, adesso basta piangere. - disse sorridendole incoraggiante.

Kagome annuì, recuperando un pò il controllo e si lasciò guidare di nuovo dentro la Sala dell'Arazzo.

Gli altri capifamiglia erano già arrivati e si stavano sistemando ognuno al proprio posto. Kagome si fermò un attimo sulla porta, indecisa, stava per dirigersi al suo solito posto ma si bloccò vedendo che era già occupato dalla Signora Shitsuki che se ne stava seduta impettita sulle ginocchia, mentre si sventolava con un ventaglio con finta indifferenza, il nasino all'insù, visibilmente offesa, senza degnare nessuno di uno sguardo. Il Generale, ancora in piedi di fianco a sua moglie, sorrise a Kagome incoraggiante indicandole il posto davanti a sé, di fianco a Sesshomaru, che era tornato ad occupare il posto del Capoclan.

Kagome lo fissò esterrefatta e guardò di nuovo Inuyasha, ma anche lui le sorrise e le fece cenno di sedersi:

- Se lo dice lui... - le bisbigliò semplicemente

Obbedì frastornata, seguendolo con lo sguardo mentre andava a sedersi anche lui, dall'altro lato, alla destra di Sesshomaru, infine rivolse lo sguardo all'assemblea di fronte a lei e si sentì gelare il sangue, trovandosi di colpo gli sguardi di tutti quei demoni puntati addosso. Sentì la nausea tornare a fare capolino e desiderò disperatamente che Chibiki si materializzasse al suo fianco con una delle sue tisane.

- Che significa, Touga?! - chiese il vecchio Goomon visibilmente stupito da quella nuova distribuzione dei posti.

- Significa... – rispose pacatamente il Generale ancora in piedi dietro a Kagome – ...che ormai non è più mio compito guidare questo clan. Spetta ai miei successori. In particolare a Sesshomaru, che è il maggiore e il più adatto a questo ruolo. Sei daccordo con me, Inuyasha? -

- Na-naturalmente, Padre. - rispose Inuyasha preso alla sprovvista.

Lo sguardo di suo padre sembrò invitarlo a proseguire così, dopo un attimo di imbarazzo, Inuyasha aggiunse incerto:

– I-il mio... nobile fratello... mi aveva offerto di affiancarlo in questo compito ma... sinceramente non mi sono sentito all'altezza, e quest'oggi, combattendo al suo fianco, ne ho avuto la conferma: Sesshomaru è attento, previdente, pronto a reagire... e degno di fiducia... oltre che molto forte. E' infinitamente più adatto di me a un ruolo di comando. -

- Soddisfatto, Zio Goomon? Persino Inuyasha riconosce il valore di suo fratello e ha avuto molte meno occasioni di voi di vederlo all'opera. - ribatté il Generale tranquillamente

- Ma Generale... noi credevamo che con il vostro ritorno... - balbettò un altro demone con i capelli lunghi tenuti indietro da una fascia, uno di quelli che il giorno prima non avevano parlato.

- Credevate male, Ikioi. - replicò prontamente il Generale – Sai anche tu che il mio ritorno è solo temporaneo. Io potrei anche guidarvi in quest'occasione ma poi?! Alla prossima battaglia sareste di nuovo qui a discutere. E' ora di finirla! Il mio compito è pensare al futuro del clan, non al presente! Non sono tornato per guidarvi, ma per appoggiare i miei figli in questo compito e fornire a tutti voi il mio contributo in battaglia alla pari di qualsiasi altro membro del clan. Voglio che vediate con i vostri occhi di cosa sono davvero capaci i miei ragazzi e che impariate a dargli la fiducia che meritano, soprattutto a Sesshomaru. Io so quanto vale, e non lo dico perché è mio figlio! E' ora che lo capiate anche voi. -

Ikioi incassò il colpo mentre Goomon rifletteva pensieroso, Chikara sedeva silenzioso scuro in volto lanciando sporadiche occhiate a sua sorella che sedeva ancora impassibile alle spalle di Kagome, il resto dei presenti si scambiarono una rapida occhiata perplessa gli uni con gli altri, senza osare replicare, solo Kagizume ebbe il coraggio di rispondere:

- Per noi va bene, Generale. - disse guardando Kiba e Gyakusatsu che annuirono decisi – Sesshomaru è uno che non si sbottona mai ed è difficile giudicarlo, ma se il cuginetto Inuyasha dice che è a posto... allora è a posto anche per noi! -

Il Generale ringraziò tacitamente con un cenno del capo e si sedette tranquillamente di fianco a sua moglie, nel posto che era stato di Inuyasha.

- E su cosa basi il tuo illuminato giudizio, caro cuginetto?! - chiese con una punta di malignità, rivolto a Inuyasha, un altro dei demoni che non aveva mai parlato, con i capelli raccolti in un lungo codino – Solo perché l'hai visto combattere? -

Kagome vide Inuyasha serrare la mascella trattenendosi a stento, ma subito la sua espressione si mutò in un sorrisetto ironico e rispose tranquillo:

- Se è per questo non avevo bisogno di vederlo, mi sono scontrato con lui un sacco di volte in passato e so bene che avversario temibile sia Sesshomaru. Però... pensa un po'... invece di dargli addosso, in questi giorni, tanto per cambiare, ho provato a lasciarmi guidare da lui e... beh... siamo tornati dall'inferno, direi che tutto sommato non se l'è cavata male, no?! Cuginetto?! -

Il demone gli lanciò un'occhiataccia ma non sembrò trovare argomenti per ribattere, Goomon però sembrò venirgli in soccorso.

- Quindi dovremmo fidarci del giudizio di un mezzodemone... - mormorò - ... anche se è il figlio del Generale... - aggiunse quasi per scusarsi

- Io direi che dovreste fidarvi solo del vostro giudizio, Venerabile Goomon – rispose di nuovo Inuyasha - Io potrei anche sbagliarmi e non essere obbiettivo ma il fatto che siamo qui davanti a tutti voi... insieme a nostro padre... mi sembra che parli da solo. Lasciate parlare Sesshomaru e poi tirate le vostre conclusioni. Da quello che mi è sembrato di capire, non ha guidato lui le ultime battaglie quindi non potete ancora imputargli nessuna colpa o fallimento, giusto?! -

Goomon lo guardò attentamente prima di annuire piano, pensieroso:

- Giusto... - ammise in un sussurro. Sembrò riflettere ancora, estremamente concentrato, poi all'improvviso esclamò:

- E sia, mezzodemone! Per quanto mi riguarda avrete il mio appoggio. - dichiarò con l'aria di proporre una scommessa

Un mormorio sbalordito percorse l'intera assemblea.

- Se Goomon vi segue, vi seguo anch'io. - dichiarò Igen deciso

- Sì, va bene... va bene anche per me! - sbottò Ikioi poco convinto – Tu che fai, Fusawashi? - chiese poi rivolto al demone col codino.

Quest'ultimo non rispose subito, si voltò dubbioso verso il demone al suo fianco che aveva i capelli raccolti in una lunga treccia, l'unico ormai a non aver aperto bocca:

- Kunou?! - chiese semplicemente

- Ma sì... se anche il Generale è così convinto... diamogli una chance! - rispose quasi annoiato.

- Certo! Quel che dice il Generale è legge, vero?! - sbottò Chikara sorprendendo tutti

- Chikara! - lo richiamò Goomon scandalizzato – Osi dubitare del Sommo Generale, del tuo illustrissimo cognato?! -

- Sì! Proprio perché è mio cognato! Non posso tollerare che questo ragazzino sieda impunemente in mezzo a noi! E, cosa ancor più assurda, che voi lo stiate ascoltando!!! - esclamò senza più ritegno.

- Chikara! - intervenne la moglie del Generale – Non ti permetto di fare certe insinuazioni! -

- Ma sorella... - mormorò sconcertato

- Inuyasha non è responsabile della sua natura. - rispose pacata la Signora tornando a sventolarsi. Kagome si voltò a guardarla stupefatta

– E poi cosa c'è di male!- proseguì - Ti sta semplicemente dicendo di appoggiare mio figlio, che è esattamente quello che anch'io ti chiedo da una vita! Non vuoi ascoltare nemmeno tua sorella?! -

- Ma Shitsuki... io credevo che tu... - balbettò Chikara spiazzato

- Chikara, sei il capo famiglia... di quella che ERA la mia famiglia... ti sarei grata se pensassi con la tua testa e non con la mia! Io da sorella posso darti la mia opinione, che ovviamente è influenzata dal mio ruolo di madre, ma la decisione spetta a te. Sei tu quello che deve essere imparziale, razionale; la tua decisione peserà su molti non è proprio il caso di farsi guidare da futili sentimentalismi! Sii più Capo e meno fratello, per favore! Vuoi appoggiare mio figlio o, in quanto braccio destro del mio defunto marito, vuoi rivendicare per te il ruolo di successore?! In questo caso, permettimi di farti notare che avresti anche potuto deciderti prima! -

Chikara era senza parole, quell'ultima frase sembrò colpire nel segno.

- Ma sì... sì... certo che appoggio tuo figlio, non era certo questo che volevo dire... - mormorò più calmo.

- Bene! Direi che siamo tutti d'accordo! - dichiarò il Generale soddisfatto – A te il comando, figliolo! - aggiunse poi rivolto a Sesshomaru – Sei tu il Capo adesso. Hai già pensato a cosa fare? -

Sesshomaru gli rivolse uno sguardo imperscrutabile prima di rispondere:

- Sinceramente anch'io ero convito che sareste stato voi a guidarci e attendevo voi prima di prendere qualsiasi decisione... - ammise - ... ma se le cose stanno così... Vorrei innanzitutto la vostra versione dei fatti! - proseguì recuperando tutta la sua fredda determinazione – Cosa sapete di questi Nue? Perché sono tornati? Vi prego di non tralasciare nessun dettaglio. - chiese perentorio.

- In realtà non ne so molto: i Nue sono demoni molto antichi e potenti, le loro origini si perdono nella notte dei tempi, il loro potere è così insidioso e devastante che gli umani li considerano portatori di disgrazie e a giusta ragione... l'Imperatore se la vide molto brutta per colpa di quel Nue. - precisò indicando l'arazzo alle sue spalle – La loro sola presenza è sufficiente a procurare malattie o addirittura la morte, per gli umani e... come Inuyasha stesso ha potuto provare sulla sua pelle... sono una seria minaccia anche per noi demoni. -

- Sì, questo me l'aveva detto anche la sacerdotessa. - lo interruppe Sesshomaru – Ma da dove arrivano? Sono discendenti del Nue che sconfiggeste. -

- In un certo senso... sì. - rispose il Generale – Dopo quella battaglia, lasciai agli umani il compito di distruggere il cadavere del Nue... -

- Perché? - lo interruppe Sesshomaru

- Perché l'unico modo per eliminare davvero un Nue è unire un potere demoniaco a uno spirituale. - spiegò il Generale.

- Ma certo! Adesso è tutto chiaro! - mormorò Sesshomaru, una strana luce gli brillò negli occhi “Ecco perché Bakusaiga...” pensò

Inuyasha e Kagome si scambiarono un'occhiata d'intesa:

- Allora è per questo motivo che la Cicatrice del Vento, da sola, non aveva funzionato contro quella nube! - esclamò Inuyasha

- E nemmeno le mie frecce... - aggiunse Kagome – Però... non capisco... allora perché al villaggio il Nue si è dissolto anche se io e Sesshomaru lo abbiamo attaccato separatamente? - chiese confusa

- I Nue possono essere uccisi e poi purificati, in un secondo momento, solo quando il loro corpo assume consistenza, finché si trovano nella loro forma incorpora di nube nera niente può toccarli e, in quel caso, l'unico modo per eliminarli è purificarli all'istante con un attacco congiunto - spiegò ancora il Generale che poi proseguì il suo racconto – Quella volta, io avevo fatto la mia parte abbattendo il Nue. A quel punto c'era bisogno dell'intervento di un umano dotato di un forte potere spirituale, come la nostra Kagome – precisò con un sorriso – ma purtroppo non c'era nessuno al castello dotato di simili poteri. L'Imperatore mi disse che si sarebbe occupato di far condurre i resti del Nue in un villaggio dove viveva un sacerdote molto potente, per farlo esorcizzare... tuttavia... qualcosa andò storto. Quando i soldati che scortavano il Nue raggiunsero il villaggio, scoprirono che il sacerdote era già morto; temendo l'ira dell'Imperatore, e ignorando le conseguenze del loro gesto, pensarono di disfarsi del cadavere gettandolo in mare. Chissà che fine ha fatto! - concluse sconsolato il Generale.

- A quanto mi risulta, secondo la leggenda che si racconta tra gli umani – intervenne Kagome – il cadavere del Nue tornò a riva... non so dopo quanto tempo... così venne raccolto e sepolto su una collina. -

- Davvero?!! - esclamò il Generale rianimandosi – Se davvero è andata così... sarebbe tutto più semplice. -

- A cosa vi riferite, Padre? - chiese Sesshomaru

- I Nue che vi hanno attaccato non sono dei veri e propri discendenti di quello che ho abbattuto io... non nel senso più stretto del termine... I Nue non si riproducono... non si accoppiano... non hanno figli... Sono nati dall'unione di demoni diversi... - spiegò il Generale

- E allora questi da dove sono sbucati fuori?! - chiese Inuyasha confuso.

- Ovvio! - rispose Sesshomaru – Dal Nue ucciso da nostro padre! Devono essere una sorta di emanazione, dico bene?! -

- Esatto figliolo! - rispose orgoglioso il Generale – I Nue nascono spontaneamente dai resti dei loro predecessori, se questi non vengono purificati e distrutti da un esorcismo. -

- Ah! Come una specie di fenice! - esclamò Kagome tra sé e sé.

Tutti le rivolsero un'occhiata perplessa.

- Niente... lasciate perdere. - mormorò imbarazzata

- Ok, gente! Non so voi, ma io mi sono perso! - intervenne dal fondo della sala Kagizume – Quindi?! Che dobbiamo fare?! -

- Semplice! - rispose deciso Sesshomaru – Dobbiamo trovare la tomba di quel Nue e purificarlo! -

- Abbattendo tutte le emanazioni che cercheranno di impedircelo! - aggiunse Inuyasha con una strana luce negli occhi

- E purificando anche loro. - confermò Sesshomaru – Questo è l'unico modo per sbarazzarci per sempre di questi esseri fastidiosi che hanno osato minacciarci! Inoltre, se le cose stanno così, è lecito pensare che il covo del nemico corrisponda proprio a quella tomba... Sacerdotessa, ci sono notizie dai Demoni Lupo? - chiese perentorio

- No, non ancora... mi dispiace. - mormorò mortificata Kagome ma proprio in quel momento una luce bianca comparve fluttuando leggera sulla veranda e si fermò proprio fuori dalla porta, filtrando attraverso la sottile carta dello shouji accesa dalla luce rossa del tramonto.

Kagome scattò subito in piedi e corse ad aprire la porta:

- Yuki! Dimmi che ti manda Koga! - chiese euforica

- Sì, mia Signora. - rispose tranquilla la bambina

- Vieni dentro, presto! - esclamò lasciandola passare – Allora, che novità ci sono?! - la incalzò mentre tornava al suo posto.

- Il Signor Koga pensa di averlo trovato. - rispose semplicemente Yuki

- Pensa o ne è sicuro?! - chiese Sesshomaru

- A quanto pare le tracce convergono tutte in un punto. - spiegò la bambina srotolando sul tavolo di Sesshomaru, un grosso rotolo di carta che portava sotto il braccio. Vi era riportata una semplice mappa con pochi punti di riferimento che Kagome potesse riconoscere.

- Ecco, vedete?! - spiegava Yuki – In questa zona le tracce svaniscono di colpo – disse indicando con un dito un' area circolare vicina alla costa.

- Sì... E' quello il punto! - sibilò Sesshomaru

- E tu che ne sai?! - chiese Inuyasha dubbioso, che di quella cartina non ci stava capendo proprio niente.

Sesshomaru non riuscì a trattenere un sospiro:

- Dimmi, fratello: tu la ascolti tua moglie quando parla o sei troppo distratto dalle sue grazie?! - chiese gelido Sesshomaru.

Tutti lo guardarono stupiti, una simile uscita da Sesshomaru non se l'aspettavano proprio, Kagizume trattenne a stento una risata, nascosto dietro Gyakusatsu.

- Questo è il mare. - spiegò impassibile Sesshomaru – ...la costa... e al centro di questa zona, dove spariscono le tracce, c'è una collina. Una collina vicino al mare... ti dice niente?! -

Inuyasha lo guardò a bocca spalancata.

- Evidentemente c'è una barriera, ma non sono stati abbastanza furbi... oppure è una trappola... in ogni caso lì c'è sicuramente qualcosa. - proseguì Sesshomaru concentratissimo – Dovremmo mandare subito un piccolo gruppo in avanscoperta... no! Rischieremmo solo di farci scoprire... - mormorava tra sé e sé – Padre! - esclamò deciso – C'è qualche possibilità che i Nue sappiano di noi, della nostra controffensiva? Che so.... telepatia o qualche potere del genere?! -

Il Generale fu colto alla sprovvista da quella domanda:

- N-no... non che io sappia. - rispose perplesso

- Bene... - tornò a bisbigliare Sesshomaru – Allora teniamoci buono l'effetto sorpresa... vada per l'avanscoperta ma solo quando saremo pronti ad attaccare. -

Alzò di nuovo lo sguardo deciso, sui presenti:

- Non c'è tempo da perdere! Ci muoveremo domani stesso, all'alba. Gyakusatsu, Kiba! Voi vi muoverete per primi: appena giungeremo sul posto, organizzerete una squadra e andrete in ricognizione, prima di tutto voglio la conferma dei miei sospetti. - ordinò perentorio

- Ai tuoi ordini! - risposero in coro i due demoni

- Inuyasha! - proseguì Sesshomaru - Ti voglio con me in prima linea! Se c'è una barriera ci servirà Tessaiga. Fusawashi, anche tu vieni con noi. -

- Sì! - rispose Inuyasha senza riuscire a nascondere una certa emozione; mentre Fusawashi si limitò a un lieve cenno di assenso.

- Goomon! Voi siete quello con più esperienza, vi affido Kagizume che è il più giovane, unirete i vostri gruppi e vi muoverete insieme. -

- Come desideri. - rispose tranquillo Goomon

- Kunou! Ikioi! Voi siete i più ferrati nei combattimenti aerei, attaccherete dall'alto. Zio! Igen! Voi vi avvicinerete dalla costa. Aspettiamo comunque di arrivare sul posto per studiare bene la situazione. -

- Sacerdotessa! -

- Sì?! - rispose Kagome sobbalzando stupita.

- Tu sei il nostro asso nella manica. Fai quello che puoi contro i Nue, ma non esporti troppo, il tuo obbiettivo principale è il loro capo, è indispensabile eliminare innanzitutto la fonte dei nuovi Nue. Per sbarazzarci definitivamente degli altri ci sarà sicuramente un po' tempo. In ogni caso potrebbe esserci utile anche il tuo amico monaco... lo dico per te, non sappiamo quanti saranno i nostri avversari... - concluse con un tono impercettibilmente più gentile del solito.

- Ok! - rispose Kagome sorridendogli tranquilla.

- Padre... affido a voi la sua incolumità. Per te va bene, vero Inuyasha?! Ti voglio concentrato sui nemici, domani! -

- Sì... se c'è nostro padre con lei... sono tranquillo. - rispose sicuro Inuyasha.

Il Generale guardò sua nuora sorridendo:

- Sarà un piacere. -

Sesshomaru continuò a descrivere minuziosamente a tutti il suo piano d'attacco, illustrando una marea di possibili alternative e sviluppi e tempestando ancora di domande suo padre, Kagome e Inuyasha ogni qual volta gli sorgeva un minimo dubbio, e ogni risposta generava all'istante, nella sua testa, nuove e diverse prospettive e possibilità d'azione.

Inuyasha lo ascoltava sempre più stupito, suo padre aveva proprio ragione a dire che Sesshomaru era un grande stratega, freddo, lucido e calcolatore fin nel minimo dettaglio. Non l'aveva mai sentito parlare tanto, sembrava che si fosse finalmente deciso ad aprire anche agli altri le porte della sua testa, evidentemente il rimprovero del Generale aveva colpito nel segno e non solo! Il suo consiglio si stava rivelando efficace anche sugli altri. Inuyasha si guardò un attimo intorno e si accorse che tutti ascoltavano Sesshomaru con la massima attenzione: Chikara fissava suo nipote a bocca spalancata e continuava a spostare lo sguardo da lui alla mappa che indicava; anche l'espressione del vecchio Goomon passò da piacevolmente stupita a sempre più concentrata e infine anche gli ultimi scettici pendettero della sue labbra. Kagizume si allungava sempre più, appoggiato al tavolino, cercando di vedere la mappa e lanciando, di quando in quando, sguardi disperati agli altri come per dire “Ma voi davvero ci state capendo qualcosa???!!!”. Dopo un po', Inuyasha sentì Gyakusatsu bisbigliare:

- Tranquillo, poi ti faccio un riassunto, idiota! -

Affidare Kagizume a Goomon, sembrava essere stata una mossa veramente saggia!


 

Il Sole era tramontato ormai da un bel pezzo quando la riunione del clan, finalmente terminò e tutti si alzarono uscendo lentamente, a piccoli gruppi, dalla sala.

Inuyasha prese di nuovo Kagome sotto braccio e si stava avviando con lei verso la porta quando sentì qualcuno mettergli una mano sulla spalla, si voltò e si trovò di fronte il vecchio Goomon che lo sovrastava con la sua altezza.

- Sai, ragazzo, forse non avevi tutti i torti. - gli disse serio – Avrei dovuto lasciar parlare tuo fratello molto tempo fa. E credo che d'ora in poi terrò d'occhio anche te... -

Inuyasha lo guardò allontanarsi stupito: possibile che quel vecchio scorbutico gli avesse appena fatto un complimento?!

Si voltò verso Kagome e la vide sorridere orgogliosa:

- Questa volta io non c'entro... l'hai conquistato tutto da solo. - mormorò prima di proseguire verso la veranda, seguendo la scia di Demoni Cane che si apprestava a raggiungere il banchetto ordinato dal Generale, capeggiati dalla padrona di casa.

Sesshomaru e suo padre rimasero indietro seguendoli a una certa distanza.

- Sono fiero di te, Sesshomaru! - esclamò il Generale – Ti sei comportato egregiamente, stasera. Sono contento che tu abbia almeno provato a seguire i consigli del tuo vecchio. Comunque è presto per cantare vittoria, hai ancora molta strada da fare. Ma per fortuna puoi contare sull'appoggio di tuo fratello! -

- Dite che ho seguito il vostro consiglio, Padre?! - mormorò pensieroso Sesshomaru – Io non ne sono sicuro... Per quanto mi sforzi, non riesco a capire cosa sia successo... cos'è cambiato da ieri?! L'unica spiegazione logica è che la vostra presenza abbia influenzato tutti! -

- Ti sbagli figliolo. Io mi sono limitato a richiamare la loro attenzione su te e Inuyasha, ma siete stati voi a fare il resto. - spiegò semplicemente il Generale

- Vorreste farmi credere che il semplice fatto di aver espresso i miei ragionamenti davanti a tutti abbia cambiato qualcosa?! - chiese scettico Sesshomaru

- Beh sì... ha cambiato molto. Hai aperto uno spiraglio in quell'assurdo muro che ti sei costruito intorno, hai dato modo agli altri di capirti, anche se solo in minima parte. Almeno gli hai fatto capire chiaramente le tue intenzioni. Te l'ho detto la fiducia degli altri è una cosa che va conquistata e non con la forza; è come l'amore di una donna: se non la corteggi, se non le mostri i tuoi sentimenti, non puoi sperare che lei ti conceda il suo cuore. -

- E secondo voi... mio fratello avrebbe avuto un ruolo in tutto questo?! - chiese ancora Sesshomaru dubbioso

- Non puoi nemmeno immaginare quanto! Rispetto a te, Inuyasha è un libro aperto, è assolutamente incapace di nascondere le sue emozioni... persino quando si trincerava dietro a musi lunghi e malumori si riusciva a capire cosa gli passasse per la testa... credo sia merito del suo sangue umano. Avresti molto da imparare da lui! - commentò osservando il più giovane dei suoi figli che camminava tranquillo davanti a lui, sottobraccio a sua moglie, chiacchierando con lei e guardandola con infinita dolcezza. - Per lui è molto facile attirare le simpatie (o le antipatie) degli altri. Ha trovato le parole giuste con Goomon senza nemmeno rendersene conto. -

- Cioè?! - chiese Sesshomaru stentando a nascondere la curiosità

Il Generale gli sorrise e scosse leggermente il capo:

“Incredibile! Così intelligente nelle cose pratiche ma assolutamente negato nei rapporti con gli altri!” pensò prima di rispondere:

- Goomon è scettico, sfiduciato verso tutti, dopo la perdita di suo figlio. Non potevi sperare di convincerlo a seguirti solo dicendogli “Devi fidarti di me!”. E tuo fratello, inconsapevolmente, si è guardato bene dal dirgli una cosa del genere, al contrario gli ha detto “Hai ragione! Non devi fidarti di me! Fidati solo di te stesso!” non ha cercato di convincerlo con le parole ma ha lasciato che si convincesse da solo, con i fatti! -

- Che assurdità! - sbottò Sesshomaru – E se non fossi riuscito a convincerlo?! Inuyasha non ha pensato alle conseguenze! E' una testa vuota!-

- Hai ragione! Non c'ha pensato! - ammise suo padre – Nemmeno per un istante ha creduto che tu non saresti stato in grado convincerlo... E sai perché?! Perché ha fiducia in te e nelle tue capacità! In questi giorni ha imparato a fare affidamento su suo fratello maggiore... -

A quelle parole Sesshomaru si bloccò di colpo rivolgendo a suo padre un'occhiata indecifrabile.

- Eh sì, figliolo! Temo proprio che tu sia diventato un fratello maggiore a tutti gli effetti! - lo canzonò il Generale – E' una bella responsabilità! Sarai contento adesso... -

- Contento di cosa?! Di far da balia a quel babbeo?! A quel frignone, d'un mezzodemone?! - scattò Sesshomaru visibilmente alterato.

- Sesshomaru... non cercare di nascondere i tuoi sentimenti a tuo padre... soprattutto ora che è morto! Lo so che sei molto affezionato a Inuyasha... anche se fatichi a rapportarti con lui senza una spada in mano! - lo rimproverò gentilmente il Generale

- Siete forse impazzito, Padre?! Io affezionato a un mezzodemone?! - sbottò Sesshomaru indignato

- Ah no?! E allora perché hai continuato a tenerlo d'occhio per tutto questo tempo?! - chiese scettico il Generale

- Se l'ho cercato è stato solo per Tessaiga! Volevo io quella spada! - rispose deciso Sesshomaru

- Sì certo, finché non hai cominciato a pensare che forse poteva anche esserne degno... o peggio che gli era indispensabile! Non hai più mirato seriamente a Tessaiga fin da quando hai capito che la vita di tuo fratello dipendeva da quella spada! Gli hai persino ceduto Meidozangetsuha! -

Sesshomaru lo guardò inorridito:

- Non è vero! E' lui che mi ha sconfitto! - gridò

- Sesshomaru... è inutile mentire a te stesso... tu vuoi bene a tuo fratello, io lo so! Oggi, quando l'hai visto piangere per te, sei stato molto felice. - insistette il Generale con un sorrisetto comprensivo.

- Figuriamoci! - sbottò di nuovo Sesshomaru – Piangere per me... aveva solo paura di non riuscire a tornare indietro da solo! - mormorò con una leggera nota di indecisione nella voce.

- Questo non è vero! E Tenseiga ne è la prova! - rispose deciso il Generale

- Che intendete dire?! - lo incalzò Sesshomaru

- Non ti sei chiesto perché Inuyasha sia riuscito a brandire la tua spada?! -

- No! Ormai è da un pezzo che non mi chiedo più niente sulle nostre spade! E' evidente chi di noi due sia il figlio prediletto. - rispose secco Sesshomaru

- Credi davvero che io faccia distinzioni tra voi due?! Che abbia concesso favori a Inuyasha su una cosa del genere?! - chiese serio il Generale - E' vero che tu non puoi brandire Tessaiga, ma solo perché sei un demone, non perché sei tu. No! Se Inuyasha è riuscito ad usare Tenseiga... o meglio se Tenseiga si è lasciata usare da Inuyasha è solo perché ha avvertito in lui una vera e sincera volontà di proteggerti. - spiegò pacatamente il Generale.

- Ehi, voi due! Avete finito di parlottare?! - li interruppe da lontano Inuyasha che stava tornando verso di loro – Padre, aspettano tutti voi! Sesshomaru, dagli tregua! E' tutto il giorno che gli stai col fiato sul collo, lascia che si rilassi un po' e si goda la serata! - li apostrofò allegro, avvicinandosi a loro - Beh... che c'è?! Cos'è quella faccia?! - mormorò ancora Inuyasha rivolto a suo fratello che lo scrutava serio con uno sguardo più penetrante del solito.

- Inuyasha ha ragione! Basta parlare di battaglie! - esclamò allegro il Generale mettendo le mani sulle spalle dei suoi figli e facendogli strada verso l'enorme cortile dove era stata preparata la lunga tavolata.

- Ricordatevi che domani ci aspetta una dura battaglia! Vedete di andarci piano coi festeggiamenti... entrambi! - li rimproverò Sesshomaru

- Agli ordini! - esclamarono entrambi all'unisono scattando sugli attenti, per poi guardarsi stupiti e scoppiare a ridere di una così perfetta e inaspettata coordinazione.

- Bah... Non bastava un fratello scemo... - borbottò impassibile Sesshomaru aumentando il passo e lasciandoli indietro.

Nessuno si accorse che mentre camminava, dritto e fiero davanti a loro, un lievissimo sorriso fece capolino agli angoli della sua bocca.


 

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Angolo dell'autrice

Ok, partiamo dalle cose “serie”: il resto dei capifamiglia. Vi chiedo perdono ma questa volta non sono riuscita a trovare il tempo (e probabilmente neanche la voglia) di disegnarli come si deve, ho fatto solo degli schizzi veloci, giusto per darvi l'idea:

Ikioi = forza

Fusawashi = degno

Kunou = tormento

La storia dei Nue... spero non vi sembri troppo ingarbugliata... se posso sarò felice di chiarivi eventuali dubbi...

Adesso fuggo in Papuasia prima che le fan di Sesshomaru mi trovino! E credo che il prossimo capitolo lo posterò da lì, dal folto di una giungla fittissima e impenetrabile! Il prossimo capitolo, infatti, sarà tutto per lui! ;)

Alla prossima ^_^

   
 
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