Immortalità o amici
Thalia Grace sapeva che poteva benissimo essere lei la semidea della grande profezia, destinata a scegliere se salvare l'Olimpo e il mondo intero o a distruggerli.
Tutto questo si sarebbe scoperto l’indomani, quando avrebbe compiuto 16 anni, ma la proposta di diventare cacciatrice e di preservare così i suoi quindici anni per sempre con l'immortalità gli era stata posta in quel momento da Artemide in persona.
In quel momento si trovava sull'Olimpo assieme a Grover, Annabeth e Percy, anche loro timorosi come lei per essere osservati da 12 Dei.
Doveva prendere una decisione al più presto, ma era pronta a rinunciare ai suoi amici? A vivere una vita perennemente vista con gli occhi di una quindicenne? A frequentare solamente gente del suo stesso sesso? A vedere i suoi amici invecchiare e vivere la propria vita non desiderando lo stesso per lei?
Alla fine la figlia di Zeus decise di accettare.
"Bene visto che necessito una nuova luogotenente, tu Thalia Grace diventerai la mia nuova luogotenente " disse Artemide.
Thalia sorrise, salutò gli amici e si diresse verso le compagne che le misero un diadema d'argento sulla testa, che simboleggiava la sua carica.
La ragazza pensò che tutto sommato le era andata bene: era diventata il capo di un gruppo come piaceva a lei, come molto probabilmente sarebbe diventata al Campo Mezzosangue, essendo all’epoca l'unica figlia vivente di uno dei 3 pezzi grossi. Ma quella ormai era una carica che sarebbe spettata all’amico Percy, perché figlio di Poseidone.
Thalia sorrise e accettò la sua nuova vita.