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Autore: LittleMissMaddy    25/09/2008    4 recensioni
Quando l'orgoglio Serpeverde avanza, non c'è più nulla da fare se non nascondersi e sperare che passi in fretta.
[ Aki/Petra ]
Genere: Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Genere Comico / Commedia.
Rating Verde.
Personaggi Aki Gaiman e Petra Wolf.
Who? Petra Wolf è una Serpeverde del settimo anno. Aki Gaiman sta al quarto anno, invece. E' il suo migliore amico. Anche lui Serpeverde. Anche lui carogna, abbastanza idiota e senza scrupoli. Questa fic si svolge a qualche anno dopo la fine della scuola da parte di Aki.
Disclaimer Petra è miamiamia, mentre Aki è © di Limnia Black. Ambientazione by Rowling.
nb. scritta da me e Limnia, ovviamente, in cooperazione.
Dedicata a Limnia, perché è scema e la amiamo tutti, ma tutti tutti tutti (L).




Slytherin ( no ) pride



“... E un sacco di "è proprio un bravo ragazzo", capito? Credo che mio padre stia cercando di combinare un matrimonio tra te e Mel. Oppure, punta ad accasarti con Eleanor, che è anche peggio, secondo me.” terminò con aria soddisfatta Petra.
“Wolf,” esitò Aki guardandola attraverso le fiamme del caminetto dell'ex Capitano, “temo proprio che questo non sarà possibile. E poi, che cosa, in nome del Cielo, ha convinto tuo padre del fatto che io sia un bravo ragazzo?”
Petra diede in un'alzata di spalle.
Roteò gli occhi scuri e abbandonò il libretto sul divano, accanto a sè.
“Sono delle ragazze attraenti, perché no?” borbottò sorvolando sul discorso "Padre leso" per scoccare un'occhiataccia al suo - ormai da anni - migliore amico.
“Tanto per incominciare: non sono degno di tanto onore.” quest'ultima affermazione era palesemente ironica. “E poi, si da il caso che io stia per sposarmi.” affermò vittorioso.
“Cosa? E me lo dici così?”
Si era sporta pericolosamente dal divano e aveva sbarrato bizzarramente gli occhioni scuri, pieni di stupore.
“Se vuoi posso dirtelo saltellando su un piede, ma ho l'impressione che lederebbe di molto la mia dignitosissima immagine – rispose ignorando lo sbuffo divertito dell'ex compagna di casata – e ad ogni modo, sì, è così.”
Petra parve turbata.
Ma il suo turbamento, come quasi ogni altra sensazione umana che veniva suscitata in lei, scemò dopo neanche un nanosecondo.
“La conosco?” indagò inarcando appena le sopracciglia.
“In un certo senso.” borbottò Aki.
“Fuori il nome, Gaiman.” insistette lei burbera.
La risposta sovvenne sotto forma di un incomprensibile borbottìo: “Mhfpdpf.”
“Cosa?”
“Vesmhpf.”
“Sarò dura d'orecchie io, Gaiman, ma se abbassi la voce ancora un po' potresti sperare di contattare i pipistrelli dei dintorni per un raduno.” lo riprese la Wolf con un sorrisino amabile.
Gaiman sbuffò stizzito.
Poi, dopo un breve tentennamento, si decise a pronunciare il fatidico nome.
“Vesper Holland.”
“Questo nome dovrebbe dirmi qualcosa?”
“Era a scuola con noi.”
“Sono una Donna Sofisticata: non ricordo mai i nomi e tanto meno i volti della gente che frequento.” disse lei.
“Si dice "s m e m o r a t a". Ti ricordi il mio nome, almeno?”
“Rudolph la Renna di Babbo Natale?”
“Sì, Di Babbo Natale è il cognome.”
Scoppiarono brevemente a ridere, quasi all'unisono, dopo essersi occhieggiati per un minutino buono di silenzio.
“Allora, non ricordo nessuna Vesper Holland tra i Nostri. E' molto più giovane?”
E qui arrivò la prima pausa imbarazzata di Aki. Lui non lo sapeva, ma ne sarebbero seguite molte altre nel corso di quella singolare conversazione.
“N-no, non direi. In realtà, ha solo due o tre anni meno di te.”
“Quindi ha la tua età.”
“Eh eh. Sì. Esatto.”
Si scambiarono un'occhiata stranita, quasi si fossero accorti solo ora l'uno della presenza dell'altra.
“E ... Quindi? Una Corvonero?”
“N-no.”
Petra si accigliò.
Poi alzò gli occhi al cielo.
“Una "nobile e coraggiosa" Grifondoro, allora?”
Aki tacque per un lungo minuto.
Poi scosse lentamente la testa e serrò gli occhi in attesa della sfuriata.
“...”
Petra tacque a sua volta, perdendosi ad osservare con aria vagamente pensierosa il libro abbandonato accanto a sè.
Non capiva: se non era una Serpeverde, una Corvonero e perfino una schifosa Grifondoro, che cosa poteva ... “TASSOROSSO!” urlò, facendo vorticare lo sguardo improvvisamente consapevole verso il camino. “Una Tassorosso!” insistette con palese disgusto.
“Hey, non dirlo come se parlassi di un vermicolo!”
“Hai ragione, scusa. E' troppo poco paragonarli a dei vermicoli. Meglio paragonarli ad Hagrid.”
Gaiman ci pensò su per qualche secondo. “Forse erano meglio i vermicoli” concluse.
“Non ti inviterò più ai miei ricevimenti di Natale.” lo informò lei dopo aver riconquistato un minimo di compostezza.
“Petra, non hai mai dato un ricevimento di Natale” le ricordò lui, quanto più educatamente possibile.
“Beh, comincerò da quest'anno. Darò un ricevimento appositamente per NON invitarti!” lo canzonò vittoriosa.
“Tu che dai un ricevimento? Devo ricordarti delle tue tartine saltellanti, che, per altro, hanno finito per macchiare di senape il tight di tuo marito?” incalzò l'altro spietatamente.
Petra si morse la lingua per non mettersi ad urlare di nuovo, stavolta per lo sdegno. Strinse i pugnetti e si umettò le labbra.
“E' stata colpa degli Elfi Domestici.” rispose con una vocina bassa.
“Odio doverti contraddire, ma ero presente quando hai detto "Oh, questo darà di che parlare per secoli". E hai incantato le tartine.”
“Stronzo.” biascicò l'altra con una vocina sempre più affranta.
“Suvvia. Se ti consola, ha dato davvero di che parlare per secoli. Nessuno se lo scorderà mai.”
“Gaiman, fuori dalla mia casa.” ordinò con stentata calma la Padrona.
“Ma io sono già a casa mia.” cinguettò Aki.
“BENE. Allora restaci.” sbottò balzando in piedi.
“Sìssignora. Devo aggiungere due coperti per te e tuo marito, allora?” continuò noncurante il ragazzo.
“Ma certo!” ringhiò Petra che, nel frattempo, si era avvicinata al camino ed aveva afferrato l'attizzatoio. Spinse la punta di metallo a rivoltare il carbone nel tentativo di spegnere la fiamma e scacciare l'amico. Nel mentre, si rigirava tra i dentini perlacei degli epiteti quali: “Babbanofilo!”, “traditore del tuo sangue!” e molti altri simili.
Aki le rivolse un sorriso. Il più innocente che riuscì a recuperare sul momento.
Poi disse: “Wolf, se non fai la brava chiamerò Willy Wonka.”
“Gaiman, te lo dico una volta e non lo ripeterò mai più: se non la smetti mi smaterializzo a casa tua e ti avado.”
“Ma se non hai mai superato l'esame di smaterializzazione, tontolona!”
La suddetta Padrona di casa non rispose affatto. Si limitò ad infilzare con veemenza un incolpevole carbone che raffigurava l'occhio destro di Gaiman, che si dileguò con un'ultima risatina.
  
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