Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Flawless_hunter    06/09/2014    5 recensioni
Crossover: cosa succederebbe se, i nostri amati semidei, fossero in realtà dei maghi e delle streghe e frequentassero Hogwarts?
"Si ritrovò a fissare un paio di occhi color cioccolato, dei ribelli ricci castani e dei lineamenti da folletto; il tutto appartenenti ad un ragazzo in pantaloni neri e camicia bianca (la divisa scolastica), con una cravatta Grifondoro tutt’altro che sistemata.
-Oops, fatto male?- chiese il ragazzo dai capelli castani sorridendogli.
-No- rispose secco Nico, oltrepassandolo."
[...]
"-Leo Valdez, dammi immediatamente il mio distintivo da Prefetto!- sbottò un ragazzo dagli occhi azzurro-ghiaccio e i capelli biondi.
-Tempo di andare- ridacchiò il ragazzo di nome Leo, oltrepassando Nico con un balzo e correndo lungo il corridoio."
Genere: Comico, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Frank Zhang, Hazel Levesque, Leo Valdez, Nico di Angelo, Quasi tutti
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note dell’autore: Nuovo crossover (yay!). Okay, dunque, c’è poco da dire, se non che, le età dei vari personaggi, sono un po’ stravolte e che, da qui alla fine della fan fiction, ci potrebbero essere dei punti in cui, i miei personaggi, sono un po’ OoC. Ma a parte questo, spero vi piaccia.
Questo primo capitolo è visto principalmente dal PoV di Nico, ma poi, credo, che lo farò cambiare un po’.
Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate.
Al prossimo capitolo, Hunter

 
 
-Terra chiama Nico… si può sapere che ti prende?- chiese Hazel, schioccando le dita davanti agli occhi del fratellastro.
-Sono… solo nervoso- rispose lui, guardandola negli occhi dorati e accarezzando distrattamente il gatto nero che aveva in grembo.
-Sarà un viaggio lungo, se devi continuare a tenere il muso, arrovellandoti nell’immaginare dove ti metterà il Cappello Parlante, sai?- le fece notare lei, poggiandosi il mento sulla mano e guardando fuori dal finestrino.
Nico non rispose, così che rimasero in silenzio per un po’: ovvero fino a quando il rumore della porta dello scompartimento che si apriva non li fece sobbalzare entrambi.
Sulla soglia un ragazzone, alto e robusto, con gli occhi leggermente a mandorla; non tanto quanto un asiatico, ma abbastanza da supporre che, almeno uno dei genitori, lo fosse.
-Ehm, scusate, non è che potrei sedermi qui? Sapete, tutti gli scompartimenti dove sono stato erano pieni…-.
Nico non impazziva per la gente, ma Hazel non aveva alcuna intenzione di essere sgarbata, così lo invitò ad entrare, con un sorriso.
Il fratellastro non apprezzò molto.
-Ehm… il mio nome è Frank, Frank Zhang- si presentò il nuovo arrivato.
-Hazel Levesque- si presentò lei –E questo è il mio fratellastro, Nico di Angelo. Siamo entrambi al primo anno-.
-Di Angelo, hai detto? In effetti somigli tanto a Bianca!- esclamò il ragazzo asiatico.
-Cosa che non si può assolutamente dire di te- aggiunse, guardando la ragazza.
Con la sua pelle color caramello, i capelli cannella e gli occhi dorati, nessuno avrebbe detto che condivideva il padre con Nico e Bianca, entrambi dalla pelle olivastra e gli occhi neri quanto i capelli.
-Conosci mia sorella?- chiese Nico, lanciandogli un’occhiata.
-Di nome, per lo più- confessò l’altro, sistemando il baule nella grata sopra al sedile.
Quando la pausa di silenzio iniziò ad essere tanto lunga da sfiorare l’imbarazzante, Frank chiese –Avete già pensato dove vorreste essere smistati?-.
Nico sussultò, Hazel gli scoccò un’occhiataccia e poi piantò gli occhi in quelli a mandorla dell’altro ragazzo.
Frank ebbe la sensazione di aver fatto la domanda sbagliata, cosa che gli causò un certo imbarazzo.
-Non è colpa tua, è che Nico… si sta facendo dei problemi al riguardo da settimane. “Corvonero no, dovrei tener testa alla reputazione di Bianca”, “Se finissi a Tassorosso? Non sono proprio il tipo da amore e amicizia… finirò col farmi buttare fuori”… e questo restringe il campo a Serpeverde, la più quotata, e Grifondoro- fece Hazel.
-Io non faccio così!- protestò il fratellastro.
-Oh sì, invece!- lo rimbeccò lei –Quanto a me, adorerei Tassorosso-.
-Anche io sono un Tassorosso- disse Zhang –Di solito non ci sono molti che aspirano ad unirsi a noi, ma io sono convinto che i nostri valori siano meravigliosi-.
Lo stomaco di Nico fece un paio di capriole, all’idea di dover ascoltare un elogio alla Casa di Tassorosso, così si alzò e, dicendo che andava a fare una passeggiata, si mise a camminare per il corridoio, con Styx, la sua gatta, alle calcagna.
Con un gesto meccanico estrasse la bacchetta dalla tasca dei pantaloni, e si concentrò unicamente su di essa.
Era distratto al punto che, ad un tratto, urtò contro qualcosa di liscio, caldo, e leggermente spigoloso.
L’impatto e le vibrazioni dell’Espresso per Hogwarts per poco non lo fecero finire a gambe all’aria e, solo dopo aver riacquistato un equilibrio stabile, alzò lo sguardo per scoprire contro cosa avesse sbattuto.
Si ritrovò a fissare un paio di occhi color cioccolato, dei ribelli ricci castani e dei lineamenti da folletto; il tutto appartenenti ad un ragazzo in pantaloni neri e camicia bianca (la divisa scolastica), con una cravatta Grifondoro tutt’altro che sistemata.
-Oops, fatto male?- chiese il ragazzo dai capelli castani sorridendogli.
-No- rispose secco Nico, oltrepassandolo.
Dopo un paio di passi il ragazzo si accorse che Styx non lo stava più seguendo, così si voltò, intenzionato a cercarla.
Non dovette cercare molto.
La gatta strusciava il suo pelo nero e lucido sulle caviglie del ragazzo contro il quale Nico era appena andato a sbattere.
Doppiamente imbarazzante.
-Styx, vieni- la chiamò, accovacciandosi.
L’animale si allontanò a malincuore dalle caviglie dell’altro e saltò in braccio al suo padrone.
Il ragazzo dai capelli castani fece per aprir bocca, ma una voce dalle sue spalle catturò la sua attenzione, prima di quello.
-Leo Valdez, dammi immediatamente il mio distintivo da Prefetto!- sbottò un ragazzo dagli occhi azzurro-ghiaccio e i capelli biondi.
-Tempo di andare- ridacchiò il ragazzo di nome Leo, oltrepassando Nico con un balzo e correndo lungo il corridoio.
Il biondo lo inseguì dopo un istante, e Nico fece appena in tempo a schiacciarsi contro la parete, prima che quello, e un piccolo gruppetto di suoi amici lo travolgessero.
Dopo l’episodio con lo strano folletto ispanico, il ragazzino decise che, per quanto noioso, preferiva di gran lunga l’elogio ai tasso rosso, a quello, così tornò nel suo scompartimento e lì rimase fino all’arrivo ad Hogsmeade.
 
 
-Primo anno, primo anno con me- gridava a squarciagola un ometto basso e tarchiato che, per cercare di farsi notare in mezzo alla fiumana di ragazzi, agitava una lanterna.
Scesi dal treno, Frank salutò con la mano Hazel e si allontanò, mentre la ragazza spinse Nico verso l’omuncolo.
Il gruppo degli studenti del primo anno contava al massimo trentacinque o quaranta individui.
-Primo anno, con me!- ripetè l’omino iniziando a trotterellare lungo un sentiero erboso e male illuminato.
Hazel rischiò di scivolare sull’erba umida un paio di volte, ma Nico la afferrò prontamente, evitandole la caduta.
Arrivato ad un pontile di legno, il guardiacaccia si fermò, e si voltò verso i ragazzi.
-Allora, mi presento: il mio nome è Gleeson Hedge, e sono il guardiacaccia di Hogwarts. Il mio compito sarà quello di assicurarmi che nessuna creatura della Foresta Proibita- e mentre lo disse indicò una macchia scura sulla sponda opposta del lago –Vi divori o mutili brutalmente-.
Qualcuno alle spalle di Hazel deglutì piuttosto sonoramente.
-Nelle barche ci stanno non più di quattro persone… quindi tu, tu, tu e tu: nella prima barca- ordinò Hedge, e così facendo indicò Hazel, Nico, un ragazzo con lineamenti elfici e un cespuglio di capelli castani, ed una ragazza mingherlina dai capelli rossi e gli occhi di un castano brillante.
I quattro salirono sulla barca e quella iniziò a scivolare lentamente sulla superficie nera del lago.
Ben presto anche tutte le altre barche li seguirono.
-Fatti più in là, Faccia da Morto- esclamò l’altro ragazzo, rivolto a Nico, dandogli uno spintone e facendolo quasi cadere in acqua.
Nico fece per estrarre la bacchetta, ma poi ricordò di non saper fare nemmeno un incantesimo.
-Questo è il Lago Nero- esordì all’improvviso l’altra ragazza che stava nella barca con loro –Si dice essere abitato da un sacco di creature d’acqua: Avviccini, Maridi… persino una piovra gigante-.
-Te lo assicuro- rispose il ragazzo cha aveva preso il posto di Nico a prua –Mio fratello è ad Hogwarts già da due anni, ed è un Serpeverde. Il loro dormitorio è proprio sotto al Lago ed ha una vetrata sul soffitto che si affaccia nell’acqua. Dice che, a volte, la piovra nuoti proprio sopra a quella vetrata-.
-Che impressione- rabbrividì Hazel.
-Tutt’altro, penso sia molto divertente- esclamò il ragazzo.
-Per inciso, mi chiamo Connor, Connor Stoll- si presentò.
-Io sono Hazel, e lui è il mio fratellastro, Nico- rispose la ragazza –E tu, invece?- chiese poi, rivolta all’ultima ragazza nella barca.
-Il mio nome è Ella- rispose quella, senza neanche guardarli, con gli occhi incollati sul castello.
Le barche toccarono la riva, e i ragazzi iniziarono a scendere e radunarsi sulla sponda erbosa del Lago.
Una donna di mezza età, dai capelli castani striati di grigio, ed un elegante abito verde muschio si avvicinò ai ragazzi.
-Professoressa Hera, sono tutti suoi- la salutò il guardiacaccia.
-Molto bene, Hedge. Può andare-.
A quelle parole l’omuncolo si allontanò trotterellando in direzione del castello.
-Seguitemi- intimò la donna, dirigendosi nella medesima direzione.
 
 
Solo una volta arrivati davanti alla porta, chiusa, della Sala Grande, la donna si presentò.
-Il mio nome è Marlene Hera, e insegno Storia della Magia. Per quanti di voi, stasera, verranno smistati a Grifondoro, io sarò la vostra insegnante di riferimento. Tutto chiaro?-.
Un mugolio d’assenso percorse il gruppetto.
-Molto bene, aspettate qui solo un istante, vado a controllare se sono pronti a ricevervi- aggiunse, sparendo oltre le porte.
Hazel cercò il polso di Nico con la mano, e glielo strinse.
Il ragazzo si limitò a non togliere il braccio, cosa che avrebbe fatto immediatamente se solo fosse stato qualcun altro, a farlo.
Dopo un minuto la donna riapparve e fece loro segno di entrare.
Il gruppo sfilò in mezzo a due tavoli, per tutta la lunghezza della Sala, andando verso il tavolo dei professori.
Nico si sforzò di focalizzarsi su ciò che c’era di fronte a lui, piuttosto che sulla moltitudine di ragazzi che aveva gli occhi incollati su di loro: non amava essere al centro dell’attenzione.
Con questa tecnica notò che, davanti al tavolo dei professori, c’era uno sgabello, su cui era sistemato un vecchio e logoro cappello a punta.
La professoressa fece loro segno di aspettare.
-Ora chiamerò i vostri nomi, voi verrete a sedervi sullo sgabello e io vi poserò il Cappello Parlante in testa. Lui vi assegnerà ad una delle quattro Case, Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso o Corvonero, dopodiché vi sposterete verso quel tavolo.
Dopo stasera la vostra Casa diventerà la vostra famiglia, ogni vostro merito le farà guadagnare punti, e ogni vostro comportamento riprovevole le farà perdere punti. Alla fine dell’anno, la Casa con il punteggio più alto, vincerà la Coppa delle Case. Tutto chiaro? Bene, allora cominciamo… Connor Stoll-.
Il ragazzino che aveva condiviso la barca con Nico e Hazel si fece largo e si mise a sedere sullo sgabello.
Non appena la professoressa gli calò il Cappello in testa quello prese a parlare.
-Un altro Stoll?! Oh, bene… La scelta è tutt’altro che ardua, devo dire. Nonostante i professori probabilmente mi odieranno, per averti mandato nella stessa Casa di tuo fratello… Serpeverde!-.
La professoressa Hera gli tolse il Cappello dalla testa, e il ragazzino si alzò con un sorriso soddisfatto, volando verso il tavolo della sua nuova Casa, accompagnato dagli applausi e dai fischi dei suoi nuovi compagni.
La professoressa chiamò altri nomi cha a Nico non dicevano nulla, fino a quando non arrivò –Hazel Levesque-.
La ragazza strinse un’ultima volta il polso di Nico, poi si diresse verso lo sgabello.
-Sì… sì…- mormorò il Cappello –Vedo lealtà, in te, e una ferma fede nell’amicizia… mi pare una scalta piuttosto scontata: Tassorosso!-.
Hazel parve sollevata, e il fratellastro la seguì con lo sguardo, finchè lei non si andò ad accomodare accanto al ragazzo del treno, il quale le stava facendo segni con la mano.
-Ella Harpus- chiamò quindi, l’insegnate.
L’altra ragazza che aveva viaggiato in barca con loro si avvicinò, tremante, e si sedette.
-Ella: curiosità, sete di conoscenza, memoria ferrea, e non poca intelligenza… siete tutti così facili da collocare, quest’anno! Corvonero!-.
La ragazza sorrise, allegra, e corse verso i suoi nuovi compagni blu e bronzo.
Il gruppo si ridusse sempre più, fino a che, dopo quelle che parvero ore, venne chiamatiùo il nome di Nico.
Il ragazzo si andò a sedere, tremante, con le gambe che sembravano essere state improvvisamente trasformate in burro.
Come il Cappello gli scese sugli occhi non vide più nulla, se non una logora stoffa marrone.
-Un altro di Angelo… bene bene… questa è una vera sfida! Vediamo: sei leale e paziente, virtù tipica dei Tassorosso- Nico impallidì all’idea di sé Tassorosso –Tuttavia anche una buona dose di coraggio non ti manca. Anche se, devo dire, con la tua timidezza, non credo che la giusta via sia Grifondoro. Va bene. Ho deciso. Serpeverde!-.
I serpe verde applaudirono fragorosamente, mentre lui si sedeva al tavolo della sua nuova Casa, accanto ad una ragazza dai capelli neri come i suoi, ma con gli occhi di un bell’azzurro-ghiaccio.
-Benvenuto tra i Serpeverde, piccoletto- gli fece quella, dandogli una leggera pacca sulle spalle.
Dopo che il preside, un omone imponente con capelli e barba nere e occhi azzurri come il cielo, ebbe dato alcune basilari informazioni riguardante il corpo docenti, le lezioni, e i luoghi proibiti del castello e delle zone circostanti, ebbe inizio il banchetto.
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Flawless_hunter