Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Vanilla_91    06/09/2014    11 recensioni
L'inizio di un nuovo anno scolastico può portare con sé innumerevoli sorprese: nuovi amici, nuovi professori, nuove esperienze.
Kagome è una ragazza semplice, adora Sango, la sua migliore amica, Sota, suo fratello maggiore e il suo sogno più grande è quello di girare il mondo. Per questo, quando viene selezionata per un progetto studio che si terrà in America, non può che esserne entusiasta.
Ciò che non ancora non sa, è che dovrà avere a che fare con InuYasha, un teppista prepotente e scorbutico, che non sopporta, con il suo gruppo di amici e con un ex fidanzato invadente e noioso.
Folli corse in moto, feste proibite, guai, gelosie e quel pizzico di follia tipico dell'età accompagneranno i protagonisti in questa nuova avventura.
Tre mesi di convivenza forzata, novanta giorni per imparare a conoscersi e ad andare d'accordo..chissà che l'amore non ci metta lo zampino.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Koga, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Che dolce risveglio! Fu questo il primo pensiero di Kagome non appena aprì gli occhi, ancora stretta tra le braccia di Inuyasha. Sospirò, sentendosi fortunata. Inuyasha le aveva regalato una notte fantastica..non tutte le ragazze avevano la fortuna di poter ricordare in modo così positivo la loro “prima volta”. Avevano fatto l’amore, si erano poi coccolati e si erano infine addormentati stretti l’uno all’altra passando tutta la notte fuori..
A quel pensiero la mente di Kagome si bloccò. Scattò a sedere, scostando poco delicatamente il ragazzo e urlando.
- Inuyasha..-
Confuso e ancora intontito dal sonno, il ragazzo scattò in piedi..incurante, e forse dimentico della propria nudità..
- Cosa? Cosa è successo?- gracchiò, con voce ancora impastata, guardandosi ripetutamente intorno.
Dal canto suo Kagome era rimasta a fissarlo come un ebete. Arrossì, ma non riuscì a distogliere lo sguardo da quel corpo perfetto e statuario. Vedendo poi la confusione dipinta sul viso del ragazzo, si riprese.
 - Inuyasha, abbiamo passato tutta la notte fuori..- disse con tono agitato
 - E tu te ne sei accorta solo ora?- chiese con tono scocciato, a causa del brusco risveglio.
 - Io..cioè..Inuyasha..- non riuscì ad articolare nessuna frase di senso compiuto, sentendosi troppo imbarazzata a causa della vista del corpo nudo del suo..fidanzato. A quel pensiero tutto il resto perse importanza. Sorrise, loro due ormai erano una..coppia.
Troppo sorpreso dal brusco risveglio e dai cambi d’umore di Kagome, Inuyasha restò a guardarla per diversi minuti cercando di capire cosa fosse accaduto.
- Allora, vuoi spiegarmi che motivo c’era di urlare?-
Kagome aprì la bocca per tentare di spiegarsi, ma al ricordo del ragazzo che scattava in piedi guardandosi con aria ancora assonnata intorno, le fu impossibile trattenersi dal ridere.
 - Insomma, Kagome, vuoi spiegarmi? Prima urli come una folle e poi ti mantieni la pancia dal troppo ridere..- osservò, guardandola severo.
- Scusa è che..sei troppo buffo..-
- S..sono buffo??- chiese disorientato e leggermente offeso.
 - Sì, insomma, dovresti vedere il modo in cui sei saltato in piedi ancora addormentato, ma cercando di riassumere subito la tua aria da “ sono-un-duro”.- esclamò singhiozzando a causa delle troppe risate
- Dannata, se tu urli come una forsennata, è normale che io mi preoccupi. Tsk, questo è il ringraziamento e io che ho temuto che qualcuno ti stesse per fare del male..- esclamò risentito.
Kagome a quelle parole frenò le proprie risate, colpita dalle sue parole.
Lui si era preoccupato per lei!
Addolcì l’espressione del viso e il tono di voce, prima di cominciare a parlare.
- Scusami, Inuyasha, non volevo farti preoccupare, è solo che ho realizzato d’un sol colpo che avevamo trascorso tutta la notte fuori! E mi sono preoccupata di quello che potrebbero dire o fare i signori Mine..Insomma saranno sicuramente preoccupati..-
Inuyasha sospirò e andò a sedersi accanto alla ragazza.
- Sta tranquilla, ho detto loro che andavamo a studiare con alcuni ragazzi del college per un progetto e che probabilmente avremmo fatto molto tardi..- disse tranquillo.
- Già, Inuyasha, ma noi abbiamo fatto molto più che tardi..insomma è l’alba..- esclamò la moretta non pienamente convinta.
- Basterà dire che ci siamo addormentati mentre studiavamo..- disse attirandola a sé e cominciando a posarle leggeri baci nell’incavo tra il collo e la spalla..
- Inuyasha..- sospirò la ragazza, sorpresa dalle sensazioni che le labbra del ragazzo le stavano provocando.
Cominciò a sentirsi accaldata e smaniosa..proprio come la sera precedente!
- Kagome..- la chiamò dolcemente lui, mentre portava una mano a carezzarle gentilmente il ventre. - Vuoi che mi fermi?-
- N..no-
- Ti desidero, voglio fare di nuovo l’amore con te!- le sussurrò il ragazzo all’orecchio facendola rabbrividire, sia per le parole appena pronunciate, sia per il tono sexy della sua voce.
- Questa notte non ti è bastata?- chiese lei con finta ritrosia, mentre si abbandonava alle carezze del ragazzo.
- Tu non mi basti mai..- le sussurrò sincero, prima di coprire le labbra della ragazza con le sue..da quel momento non ci fu più spazio per le parole..
 
Quando si svegliò, la debole luce del giorno era l’unica cosa che illuminava la camera. Alcuni tiepidi raggi, probabilmente era l’alba, andarono a colpire il corpo del suo compagno, concedendole una vista parziale del solido petto. Osservò i lineamenti perfetti del suo volto, ricordando come la sera prima i suoi occhi blu si fossero leggermente annacquati a causa del desiderio, ricordò la stretta possessiva sui suoi fianchi e le dolci parole che lui le aveva sussurrato..Sospirò e incapace di trattenersi, disegnò con un dito i lineamenti perfetti del suo viso. Lui gemette e si stiracchiò, la ragazza ritirò allora velocemente la mano, colta dalla paura di poterlo svegliare.
- Non fermarti..- bisbigliò lui.
- M..Miroku, scu..scusami non volevo svegliarti..- esclamò imbarazzata.
- Hai fatto benissimo, invece- disse prendendola per la vita e attirandola più vicino a sé.
 Sango sorrise e si accoccolò meglio sul suo petto..
- Non dimenticherò mai questa notte, non potrò mai dimenticarmi di te, Sango!- esclamò serio posandole un bacio sul capo.
Sango sollevò il volto confusa e leggermente spaventata dalle sue parole.
- D..dimenticarmi? V..vuoi già lasciarmi, Miroku?- chiese con voce tremolante.
Lui rimase sorpreso dalla reazione e dalle parole della ragazza, la osservò per diversi secondi poi la strinse nuovamente a sé.
- Lasciarti? Tu per me sei speciale Sango, non lascerò che mai nessun’altro uomo metta le mani su di te..Sei mia..a tutti gli effetti adesso- disse sorridendo malizioso e riferendosi esplicitamente alla notte appena trascorsa. Sango sorrise, emozionata per le parole del ragazzo..
- Miroku..ti amo- gli bisbigliò.
- Ti amo anche io, Sango-
Si abbandonò a quel bacio dolce, premendo il suo corpo ancora nudo contro quello muscoloso del ragazzo..finchè non sentì qualcosa palparle il sedere. Si staccò immediatamente stampando una cinquina sul bel volto del suo fidanzato, stizzita per la brusca interruzione alle loro coccole.
Miroku sarebbe rimasto sempre il solito pervertito!
- Ahi! Sango, ma perché mi hai picchiato?- si lamentò, portando una mano a coprire la parte lesa.
- E me lo chiedi anche? Mi hai palpato il sedere..-
M: - E allora? Stanotte l’ho fatto di continuo..anzi se vogliamo dirla tutta, ho fatto molto di più..- disse sorridendo sornione e scatenando le ire della compagna.
- Brutto cafone, il fatto che questa notte io mi sia concessa a te non ti dà il diritto di toccarmi continuamente con quelle tue manacce..- urlò isterica
- Che cosa? Sango ma io sto già morendo per la voglia che ho di te..- esclamò serio.
Sango si bloccò un attimo, intenerita dalle parole di Miroku, ma la rabbia tornò prepotente quando si accorse che il compagno aveva approfittato del suo momento di esitazione per palparle nuovamente il sedere..
- Mirokuuu-urlò esasperata - non crederai che d’ora in poi passeremo tutto il tempo a rotolarci nelle lenzuola, vero?- chiese retorica e dandogli la possibilità di rispondere correttamente.
- Ah no?- chiese lui sinceramente sorpreso e preoccupato.
Sa: - Certo che no, Miroku. Non è solo questo che io voglio dal nostro rapporto..- continuò esitante e nuovamente timorosa di aver commesso un errore.
- Ehi!- esclamò tornato improvvisamente serio e stringendola forte - nemmeno io voglio solo quello. Ma non posso farci nulla se sei talmente bella che non riesco a resisterti. Ti amo Sango, e con te non è sesso, non è una questione fisica..con te faccio l’amore..- esclamò serio.
Si irrigidì non appena sentì la ragazza tremare leggermente e singhiozzare.
- S..Sango, ti prego non piangere..se ho detto, o fatto, qualcosa di sbagliato ti chiedo scusa non era mia intenzione..- esclamò agitato.
- Tranquillo, va tutto bene..- lo rassicurò asciugandosi le lacrime.
- Ma allora perché piangi?- le chiese confuso.
- Perché sono felice..- disse sorridendo e tornando a stringersi contro di lui.
Miroku rimase impalato per qualche secondo, pensando che non avrebbe mai realmente compreso le donne, ma poi la strinse a sé perso in altri pensieri..come convincere Sango a fare di nuovo l’amore!
 
Kagome e Inuyasha aprirono lentamente la porta d’ingresso, tentando di essere il più silenziosi possibile.
- Inuyasha, sono quasi le 7 è impensabile che i signori Mine stiano ancora dormendo..- bisbigliò all’orecchio del ragazzo.
- Non portare sfiga, siamo quasi arrivati alle scale che portano al piano superiore. Avanti, Kagome, possiamo farcela..-
 Kagome tentò di guardare con occhio esterno la situazione; stavano letteralmente camminando sulle punte e strusciando contro i muri per non essere scoperti, le sembrava quasi di vedere la scena di uno di quei film polizieschi..Vide Inuyasha sporgersi con la testa oltre l’angolo per assicurarsi che non ci fosse nessuno e a quel punto, immaginandoselo vestito da poliziotto e magari con una pistola tra le mani, non poté fare a meno di trattenersi dal ridacchiare..sempre nel modo più silenzioso possibile!
Inuyasha si voltò a fissarla confuso..
- Kagome, insomma io ti dico di non far rumore e tu ti metti addirittura a ridere?-
- Scusa, è che guardaci, insomma la situazione è tragicomica..- disse, cominciando nuovamente a ridacchiare e strappando un sorriso al giovane.
- Sì, sì, lo so, ma se riuscissimo a non farci beccare sarebbe meglio..- esclamò con aria da sapientone.
- Se ci scoprono una bella ramanzina non ce la leva nessuno..- continuò, e si stupì di aver convinto così rapidamente Kagome che aveva smesso di ridere e lo fissava con espressione seria.
- Inuyasha..- bisbigliò lei.
- Oh, finalmente l’hai capito..pensa un po’ a cosa potrebbe dire il signor Mine..- continuò imperterrito.
- Inuyasha..- bisbigliò nuovamente lei
- Sono sicuro che vi chiederebbe prima di tutto dove siete stati..-
Inuyasha sobbalzò nel sentire la voce del proprietario di casa alle proprie spalle e in quel momento intuì il perché del rapido cambiamento d’umore della ragazza.
- Buongiorno, Signor Mine..ecco io le avevo detto che probabilmente avremmo finito tardi a causa di quel progetto..- disse tentando di essere convincente.
- Il progetto, eh?- chiese poco convinto l’americano.
- Certamente..- esclamò con tono sicuro.
 Era un perfetto bugiardo!
- D’accordo, ragazzi, ho imparato a conoscervi in questo mese e so che siete persone responsabili. Oggi non c’è scuola e per questo ve la lascio passare, ma che non si verifichi più una cosa simile..d’accordo?- chiese con espressione seria, ma con tono pacato-
- Certo, la ringraziamo signor Mine..- rispose contento il ragazzo.
Prendendo la mano di Kagome, che troppo agitata non aveva proferito parola, si avviò verso le scale che portavano al piano superiore contento di averla fatta passa.
- Ah, ragazzi..- li richiamò, fermandoli a pochi passi dalle scale
 - Si?-
- La prossima volta che andate al college per studiare, evitate di ruzzolarvi nel prato..- disse passando accanto ai giovani e tirando via dai capelli di Inuyasha un filo d’erba.
Kagome arrossì fino all’inverosimile, conscia di essere stata scoperta mentre sul volto di Inuyasha si disegnò un ghigno divertito.
- Oddio che figuraccia..- si lamentò la ragazza.
- Cosa vuoi che sia, Kagome? Anche loro sono stati giovani- dichiarò, fermandosi dinnanzi la porta della camera della ragazza e prendendola tra le braccia.
- F..facciamo qualcosa dopo?- chiese lei esitante.
 - Cosa c’è, vorresti già scaricarmi?-
- No, direi che per il momento vai ancora bene..- replicò prendendolo in giro.
- Bene, perché sappi che non ho nessuna intenzione di mollarti tanto presto..- disse posandole un bacio malizioso sul collo.
 Kagome si irrigidì e si distaccò leggermente dal corpo del ragazzo.
- Cosa c’è?- chiese confuso.
- N..nulla, sono solo un po’ stanca, vorrei dormire un po’..Magari ci vediamo a pranzo..- sussurrò, sforzandosi di sorridere.
- Va bene..- disse sorpreso dal cambio d’umore della ragazza.
- Allora a dopo..-
Gli posò un bacio leggero sulle labbra e si richiuse poi rapidamente la porta alle spalle.
Entrata si lasciò andare debolmente contro la parete, sino a finire seduta per terra.. le parole di Inuyasha, l’avevano involontariamente ferita. Aveva detto di non aver nessuna intenzione di mollarla troppo presto..ma cosa significava per lui quel presto? La paura cominciò ad attanagliarla. E se Inuyasha si fosse presto stancato di lei? Lui aveva detto di volerle bene..ma a lei, che era consapevole di provare qualcosa di ben più profondo, poteva bastare? Era inutile mentire a sé stessa, sapeva benissimo di star pian piano innamorandosi di lui..
Scosse poi la testa infastidita dal suo stesso piangersi addosso, lei non era mai stata una persona che si arrendeva alla prima difficoltà..l’amore ti cambiava davvero..pensò sorridendo.  Ma non sarebbe diventata come quelle ridicole ragazzine da film che passavano l’intera giornata a piangersi addosso e a logorarsi nel dubbio.
Era sciocco e insensato farsi prendere da inutili paure e da infauste premonizioni.. Inuyasha aveva giurato di fare sul serio con lei, di tenerci e tutto ciò doveva bastarle almeno per il momento come testimonianza della sua buona fede e del suo volerci almeno provare..Rassicurata dai suoi stessi pensieri si concesse un lungo bagno ristoratore per poi decidere di dedicare qualche ora del proprio tempo allo studio..
Quando lo stomaco cominciò a brontolare ininterrottamente, diverse ore dopo, decise di scendere per pranzare. Arrivata in sala da pranzo notò che erano presenti solo Sango e Sakura impegnate a parlottare tra loro..si avvicinò sorridente alle sue migliori amiche.
- Buongiorno, ragazze..- esclamò scoccando un bacio sulla guancia ad entrambe.
- Buongiorno a te..oh- ricambiò Sakura, fermandosi a fissarla - Kagome, ho appena detto la stessa cosa a Sango, avete un’espressione..raggiante! Spruzzate felicità da tutti i pori..ne deduco che anche la tua serata debba essere stata particolarmente interessante..- ghignò maliziosa.
- Avanti, Sango, prima tu..- la incoraggiò, sedendosi accanto a loro, ben consapevole di non poter evitare quella conversazione..e poi, come ogni donna che si rispetti, anche lei era curiosa di sapere cosa fosse accaduto..
- D’accordo, la farò breve! Miroku è un maniaco! Insomma la prima volta è stata bellissima, lui è stato dolcissimo e non avrei potuto desiderare nulla di meglio! Peccato che abbia voluto ripetere l’esperienza altre due volte e che adesso non faccia altro che tormentarmi con le sue fantasie da pervertito..- disse con tono a metà tra lo scocciato e il divertito.
- E tu pensi di cavartela con così poco? Vogliamo i dettagli..-
- Su, Sakura, noi non ti abbiamo chiesto le dimensioni di Sota..- esclamò sulla difensiva la moretta.
- Ehi, ehi, ragazze è di mio fratello che stiamo parlando..certe cose non vorrei saperle..-
- D’accordo, vorrà dire che dovrò accontentarmi di questo riassunto..Ma tu non pensare di scamparla..tutti abbiamo notato che questa notte non siete tornati..- esclamò ghignando maliziosa.
Kagome la guardò, ora se ne rendeva conto il dna era senza dubbio lo stesso..Quando Sakura si metteva qualcosa in testa nessuno l’avrebbe fermata, alla faccia della ragazzina timida e indifesa, pensò sorridendo divertita.
- D’accordo..siamo stati a cena fuori, al parco e poi a fare una passeggiata in spiaggia e noi..sì, insomma, abbiamo deciso di provare a stare insieme..- raccontò, sorridendo timidamente.
Le due amiche urlarono e corsero ad abbracciarla..
- Ragazze, calmatevi, non vi ho mica detto che mi sposa..-
- Tu non ti rendi conto dell’accaduto. Insomma, Inuyasha che si fidanza..è un avvenimento storico! Mi chiedo se dovrei cominciare ad informare i miei genitori..-
- Che cosa?- urlò Kagome allarmata - Non dirlo mai più Sakura, stiamo insieme da meno di 24 ore..-
- D’accordo, d’accordo..- acconsentì, con aria scocciata a causa dell’imposizione dell’amica.
- Non volete sapere..ehm..il dopo?- rispose esitante.
- Non mi dire che..- le chiese Sango, tentennante.
- Ehm sì, noi l’abbiamo fatto..ed è stato bellissimo- proferì con espressione sognante.
Il rumore di qualcosa che cadeva alle loro spalle le fece sobbalzare e la voce stridula che parlò fece accapponare la pelle a Kagome.
- Che cosa? Cos’hai fatto tu?- chiese con voce dura e sguardo di fuoco.
- So..Sota..- esclamò preoccupata la moretta
- Sota un corno! Sei andata a letto con lui?- chiese senza peli sulla lingua.
- Hai sentito tutto?-
- Rispondi..- le ordinò, serio.
- Sota, tesoro..- tentò di intervenire Sakura
- No, Sakura, ti prego di restarne fuori. È una cosa che riguarda esclusivamente me e Kagome..- le disse con tono dolce ma fermo.
Proprio in quel momento Inuyasha entrò in cucina sorridente, confabulando con Miroku. Si fermò avvertendo la tensione che regnava nell’ambiente e guardando disorientato il volto di tutti gli occupanti della sala.
- Brutto stronzo!- urlò Sota avventandosi contro Inuyasha e mollandogli un pugno che lo colpì dritto al naso.
 Stupito dal comportamento dell’amico, il ragazzo non fece in tempo a scansarsi.  A causa della botta arretrò di vari passi e non finì a gambe all’aria solo grazie al tempestivo intervento di Miroku, che lo sostenne.
Portò una mano a tastare la zona colpita e rivolse poi uno sguardo di pura ira a Sota.
- Ma che cazzo ti passa per la testa?- urlò
- Ti sei scopato mia sorella?- sibilò l’altro di rimando.
Kagome, rimasta fino a quel momento paralizzata, si risvegliò e si avvicinò ad Inuyasha.
- Ma che accidenti combini, Sota? Non sono affari che ti riguardano..- affermò, urlando contro il fratello e prendendo poi tra le mani il viso del ragazzo per sincerarsi delle sue condizioni.
Inuyasha evitò la sua presa e tornò a fissare Sota, per non farsi cogliere eventualmente nuovamente impreparato, ma l’afferrò per la vita e la strinse a sé.
- Toglile le mani di dosso!- soffiò Sota
I: - Smettila e datti una calmata, soprattutto. Sì, è vero, io e Kagome siamo stati insieme, ma vuoi farmi credere che tu e Sakura la notte contiate le pecorelle?- chiese nervoso e facendo arrossire la ragazza tirata in causa.
- E’ diverso, io di tua sorella sono innamorato! Noi stiamo insieme..- disse cercando di ben marcare la differenza.
- Anche io e tua sorella stiamo insieme..- rispose Inuyasha facendogli il verso.
- C..che cosa? V..voi vi..- balbettò non riuscendo ad articolare una frase di senso compiuto.
- Esatto..ti sono debitore di un pugno..- ribadì l’altro serio ma guardandolo con aria quasi divertita.
So: - Mi dispiace, non avrei dovuto aggredirti così! Ma sappi che non per questo mi fa piacere sapere che tu e mia sorella.. sì insomma avete capito..- rispose ghignando anche lui.
Kagome li guardò alla stregua di due imbecilli..prima si menavano e poi se la ridevano?
- I..insomma il discorso può essere chiuso qui? Non mi fa esattamente piacere far sapere i fatti miei a tutti..- esclamò la moretta indispettita e imbarazzata.
- Beh, forse è un po’ tardi, Kagome..- si intromise Kohaku.
La ragazza sobbalzò udendo la voce del fratello maggiore della sua migliore amica e chiedendosi quando fosse arrivato..voltò lo sguardo e si sentì morire, quando notò che quasi tutti gli abitanti della casa erano lì presenti e difficilmente qualcuno di loro aveva perso qualche battuta di quella stupida discussione.
- Oh no..- esclamò la moretta. Si strinse ancora di più ad Inuyasha in cerca di conforto e il ragazzo l’avvolse protettivo nel suo abbraccio. Fulminò tutti i presenti per poi rivolgersi principalmente a Sota.
- Spero che adesso sarai soddisfatto! Ti devo due pugni!- esclamò gelido.
La situazione si calmò solo grazie all’arrivo dei coniugi Mine che invitarono tutti a prendere posto, poiché il pranzo era pronto. A tavola la tensione era tangibile: Sota tentava in ogni modo di scambiare qualche parola con Kagome che non smetteva di fulminarlo per poi tornare a rigirare le pietanze rimaste intatte nel suo piatto; Miroku non faceva che ridacchiare maliziosamente salvo poi smettere non appena riceveva una “casuale” gomitata da parte di Sango o una terribile occhiata proveniente da Inuyasha, Koga e Hojo non essendo presenti al momento della discussione se ne stavano in silenzio tentando di comprendere la causa di tutto quel mutismo, Rea e Funny non facevano che bisbigliare tra loro, e infine c’era chi, come Sesshomaru, sembrava per nulla coinvolto e addirittura quasi seccato dalla situazione.
I signori Mine tentarono più volte di instaurare un discorso sereno e che coinvolgesse tutti, ma senza ottenere alcun risultato.
- Ragazzi, pensavo che ormai è già un mese che siete qui..- tentò per l’ennesima volta il padrone di casa.
- Già..- rispose Sakura, semplicemente per educazione.
- Stavo pensando che in realtà in tutto questo tempo, non avete mai fatto nulla di..divertente, emozionante..- aggiunse con tono divertito Key.
- Ad esempio?- rispose caustico Miroku.
- Ho trovato, stasera vi porto io in un posto divertente..- ghignò.
- Qualcosa tipo..una festa?- lo fulminò Inuyasha.
- No, semplicemente una partita a bowling..- replicò l’americano.
- E tu una cosa del genere la trovi così..entusiasmante?- chiese perplesso il ragazzo dagli occhi blu.
 - Beh, è per fare qualcosa in comitiva, ma se avete paura di accettare una sfida..- lasciò la frase in sospeso.
- Questa mi sembra di averla già sentita..- esclamò Inuyasha, in un chiaro riferimento alla notte in cui avevano vinto le moto.
- Se la metti così, non avrai problemi ad accettare il mio invito..-
- Infatti, non ci trovo alcun problema..- rispose riassumendo la sua solita aria da duro.
Quando finalmente tutti ebbero finito di pranzare, Kagome e Inuyasha salirono al piano superiore. Appena entrati nella camera della ragazza Inuyasha l’attirò a sé e la strinse forte.
- Mi dispiace davvero, Kagome, non volevo che la cosa diventasse... pubblica!-
- Non importa..-
 Prese poi il viso del ragazzo tra le mani, per assicurarsi che il pugno di Sota non avesse causato danni o segni.
- Ti fa molto male?- chiese guardandolo preoccupata
- No, sta tranquilla..ne ho viste di peggiori!- l’attirò nuovamente a sé e la baciò dolcemente.
- Allora, dimmi, stasera ti va di andare al bowling?- le chiese non appena si staccarono per riprendere fiato.
- In verità non c’ho mai giocato, credo di essere una schiappa..- sussurrò mettendo su il broncio e facendo sorridere Inuyasha.
- Tranquilla, ti insegnerò io! Allora ci vediamo dopo..- sussurrò lui poco prima di chinarsi nuovamente per baciarla.
- Dove vai?- gli domandò sorpresa, prima di ribaciarlo a fior di labbra.
- Vorrei riposare un po’, ma se continui così non andrò proprio da nessuna parte! Adoro baciarti..- disse prima di far incontrare nuovamente le loro labbra, a testimonianza delle sue parole.
- E io adoro coccolarti..- rispose Kagome affondando le mani tra i capelli del ragazzo e posandogli dolci baci a fior di labbra su tutto il viso.
- Adoro anche il tuo corpo..- disse facendosi più audace e disegnando con le mani il profilo della ragazza, prima di fermarsi sui suoi fianchi.
- E io adoro stare tra le tue braccia..- rispose lei, continuando quel tenero gioco.
I: - Io adoro..te- le disse prima di riprendere a baciarla con più passione. Kagome sentì il cuore perdere un battito a quelle dolci parole, si strinse maggiormente al corpo del ragazzo per godersi fino in fondo le sensazioni che quel bacio le suscitarono.
Dopo un tempo che ai due sembrò troppo breve, si staccarono per riprendere fiato, tenendosi però uniti con le fronti.
- Sarà meglio che vada..- disse con il respiro spezzato e gli occhi annebbiati dal desiderio.

- O..ok- rispose esitante Kagome tentando di calmare l’adrenalina che quel bacio le aveva provocato.
Inuyasha la baciò ancora una volta, tentando di trattenere la propria passione e dopo averle sorrise andò via.
 Il pomeriggio passò lento per tutti gli occupanti della casa, impegnati nelle più svariate attività. All’orario stabilito si riunirono e si recarono al bowling.
- Non le sopporto più..- esclamò Sakura, stupendo Sango e Kagome che le camminavano accanto.
- Cosa ti prende?- le domandò Sango.
- Sto parlando delle tre oche che ci siamo portate dietro, non fanno altro che confabulare e ridacchiare..- disse riferendosi a Funny e Rea, che sembravano aver trovato un particolare feeling con Charlotte..
- Non c’è nulla da fare, Dio prima li fa e poi li accoppia..- sussurrò teatralmente Kagome, facendo ridere le sue amiche.
- Cosa c’è di tanto divertente divine fanciulle?- chiese Miroku, comparendo improvvisamente e poggiando una mano sulla spalla di Sango.
- Sono sicuro che stavano spettegolando come delle vecchie comari..-  sogghignò divertito Sota abbracciando teneramente Sakura.
- Di sicuro non stavano parlando di uomini..insomma hanno noi!- disse con tono strafottente Inuyasha, cingendo possessivamente la vita di Kagome. Le tre ragazze si guardarono per un secondo, stizzite dalla superbia dei ragazzi e con sguardo complice diedero il via alla loro vendetta.
- In realtà, se proprio volete saperlo, è di uomini che stavamo parlando..- dichiarò Kagome con tono noncurante, ma fissando con la coda dell’occhio Inuyasha, che come i suoi amici, smise immediatamente di sorridere.
- Davvero? E di chi?- chiese fingendosi solo in parte interessato alla conversazione.
- Ma sai, fratellino, nulla di che..vecchie conquiste, esperienze passate..-
- Voi vi mettete a spettegolare dei vostri ex, mentre noi siamo qui? Capisco senza dubbio non possono reggere il confronto..- esclamò sicuro Miroku.
- Se poi erano tutti come Hojo..sai che bella roba..-aggiunse Inyasha  scoppiando a ridere e provocando l’ilarità anche dei suoi amici.
Kagome infastidita dalla loro presunzione decise di rincarare la dose.
- In realtà stavamo parlando di Stefan e Damon..- disse tirando fuori i nomi dei protagonisti di una serie che da poco aveva cominciato a seguire.
- Chi?- chiese il ragazzo smettendo di ridere e incupendosi.
Sango e Sakura sorrisero, capendo il gioco dell’amica.
- Ma come non li conoscete? Stiamo ovviamente parlando dei fratelli Salvatore..- esclamò finta scandalizzata Sakura.
- Tu li conosci?- chiese bisbigliando Sota a Miroku, che si fermò qualche minuto a pensarci.
- Mmm..i loro nomi non mi sono nuovi, ma non mi sembra di conoscerli di persona..-
- Stai scherzando vero, Miroku? Tutta Tokyo li conosce..-
- Ma se i loro nomi sono stranieri..-osservò InuYasha.
- Già, si sono trasferiti dall’Italia..-
- In ogni caso voi come fate a conoscerli?- chiese Sota.
- Come vi abbiamo detto sono famosissimi, in città tutti li conoscono. La loro fama supera anche la vostra..e poi sono così..così affascinanti!- affermò Sango.
- Già, se solo ripenso a Damon, mi sento improvvisamente accaldata..- disse Kagome, sventolando teatralmente una mano dinnanzi il volto, in attesa di una reazione di Inuyasha..che non si fece attendere!
- Smettila! E poi cosa vuoi che importi? Al massimo l’hai visto qualche volta passare per strada..- sussurrò scuro in volto.
- stai scherzando? Kagome, ma non glie l’hai detto?-
- Detto cosa?- chiese aggrottando le sopracciglia.
- E perché, Sango, tu l’hai forse detto a Miroku?-
- Di che accidenti state parlando?- si intromise il moretto dagli occhi azzurri.
- Se poi vogliamo dirla tutta, Sakura la cosa riguarda anche te..- continuò Sango, trattenendosi a fatica dallo scoppiare a ridere.
- Eh no, lasciatemi fuori da questa storia! Da quello che mi avete raccontato siete voi che litigavate a causa di Damon, che non sapeva decidersi tra l’una e l’altra..a me è sempre interessato solo Stefan! Lui è sempre così dolce e protettivo, mentre trovo Damon troppo freddo..- esclamò godendosi gli sguardi dei ragazzi che erano piombati nel più assoluto silenzio.
- Voi adesso ci dite subito chi sono questi tizi..- esclamò InuYasha, diventando ancora più furioso a causa dell’aria sognante assunta dalle tre ragazze.
- Suvvia, Inuyasha, sono cose del passato..- sussurrò Kagome, sorridendogli civettuola e avviandosi poi seguita dalle amiche alla pista.
- Giuro che io questi tizi li ammazzo non appena torniamo a casa..- sibilò Miroku, minaccioso avviandosi poi per seguire le ragazze.
La serata passò tranquilla, mentre le ragazze continuavano a sghignazzare a causa del broncio messo su dai loro fidanzati..
- Kagome, è il tuo turno..- la richiamò Kohaku.
La ragazza afferrò la palla e per l’ennesima volta tirò sperando di colpire almeno un birillo, cosa che ovviamente non accadde. Tornò al proprio posto sconsolata..Inuyasha, Sota e Key si contendevano il primo posto a pari punti, seguiti a brevissima distanza dal resto dei ragazzi che se la stavano cavando egregiamente..Sakura e Sango pur non essendo degli assi nel gioco, erano riuscite a far cadere almeno qualche birillo..lei era l’unica che, pur essendo arrivata al quinto tiro, non aveva ancora totalizzato un punto.
- Su non prendertela, Kagome, è solo un gioco..- disse Inuyasha tentando di risollevarle il morale.
- Facile dirlo per te che non hai sbagliato un tiro..-
- Su, giuro che al prossimo lancio ti aiuto io. Adesso vado a fumare una sigaretta con Miroku..torno subito!- le stampò un dolce bacio e seguito dall’amico andò via.
Sarebbe rimasta a crogiolarsi nel proprio malumore se qualcuno non l’avesse disturbata.
- Posso parlarti?-
- Hojo..- esclamò Kagome sorpresa.
 Erano diversi giorni che quasi non le rivolgeva la parola.
- Almeno ricordi ancora il mio nome..- sibilò - è vero quello che mi hanno detto Rea e Funny?-
Kagome si irrigidì ben capendo a cosa il ragazzo si stesse riferendo, ma decise di concedergli il beneficio del dubbio..
- Sai, purtroppo, quelle due non fanno che tenere la bocca aperta per tutto il giorno, quindi dovresti innanzitutto dirmi a cosa ti riferisci!-
- Ci sei andata a letto?-
 Kagome sobbalzò, secco e diretto!
- M..ma come ti permetti? Non sono cose che ti riguardano..- replicò, arrossendo, ma non distogliendo lo sguardo.
- Sì che mi riguarda. Kagome, io ti amo ancora, siamo stati diversi mesi insieme e a me non hai mai concesso nemmeno di toccarti, con lui invece non hai perso tempo. Quello che ti chiedo è solo un’altra possibilità..- esclamò serio.
Kagome sospirò, in fondo gli dispiaceva ferirlo, ma le sembrava di essere stata chiara..
- Senti, Hojo, se quello che tanto ti perseguita è il senso di colpa, ti perdono..ormai quello che è successo non conta più! Non sono più arrabbiata,ma tra noi le cose non potranno mai tornare come prima..- disse cercando di essere chiara ma non indelicata.
- Non è il tuo perdono quello che voglio, Kagome. Ci siamo lasciati solo da pochi mesi, non puoi avermi già dimenticato..-
Lo guardò per diversi secondi non sapendo come fargli comprendere al meglio la cosa. Ma se con le buone non aveva funzionato..
- Hojo, non provo più nulla per te, non ho mai provato nulla che andasse oltre il semplice affetto! C’è un’altra persona adesso nella mia vita, come ben sai! Non intendo lasciare Inuyasha..per niente e per NESSUNO!- sottolineò.
- Ma..- tentò di replicare ancora finché una voce non bloccò il suo tentativo sul nascere.
- Ancora? Ma sei più tonto di quanto credessi! Insomma, non sei stanco di farti umiliare? E in ogni caso mi sembra lei sia stata chiara..quindi adesso sparisci..- sibilò con tono duro e sprezzante Key.
Hojo aprì la bocca pronto a protestare per quella brusca intrusione, ma lo sguardo minaccioso del ragazzo lo fermò..fingendo di dover rispondere al cellulare si allontanò senza aggiungere null’altro..
- Ti ringrazio, non sapevo più come farglielo capire..-
 - Di nulla, quel tipo è una piattola perfetta..- disse ghignando – Comunque è il tuo turno- le fece notare indicandole il tabellone.
- Oh no, tocca già a me..Inuyasha mi aveva promesso di spiegarmi il modo giusto per lanciare! Prima che la serata finisca, vorrei aver fatto non dico cadere, ma traballare almeno un birillo..- scherzò guardandosi intorno sperando nell’arrivo immediato del suo neo-fidanzato.
- Vieni ti insegno io..- le propose l’americano.
Kagome lo fissò per qualche secondo, indecisa se accettare o meno, ma poi pensò che in fondo non c’era nulla di male!
- Allora, tanto per cominciare non devi prendere la prima palla che ti capita, devi scegliere quella con il giusto peso. Ecco questa è perfetta.- Scelta la palla, il ragazzo si posizionò alle spalle di Kagome, le poggiò una mano sul fianco e le sussurrò all’orecchio.
- Fissa attentamente i birilli e non distrarti!-
Kagome rabbrividì,sorpresa sia per il contatto inaspettato che per l’intimità di quel gesto.
- Non distrarti..piegati poi leggermente sulle ginocchia e sempre tenendo ben in vista i birilli, lascia andare la palla..- accompagnò ogni gesto posando la propria mano su quella di Kagome.
 Non appena la palla scivolò via, Kagome si allontanò lentamente da lui, fingendolo un gesto casuario. Quando la sua palla, però, colpì precisamente i birilli, facendoli cadere tutti, non riuscì a dissimulare il suo entusiasmo urlando e battendo il 5 a Key che la fissava soddisfatto.
- Vedo che ti hanno già spiegato tutto..- esclamò una voce dura alle sue spalle.
- Hai visto, Inu? Ho fatto strike..- disse entusiasta aspettando i complimenti del ragazzo, che non arrivarono mai.
Kagome passò tutta la serata a chiedersi il perché di quella reazione, mentre Inuyasha non perdeva occasione per fulminare Key..Quando la partita terminò, segnando la vittoria di Sota, tornarono tutti a casa più o meno felici per la serata trascorsa.
Giunti dinnanzi alla camera, Inuyasha salutò in modo freddo Kagome avviandosi poi verso le sue camere, ma la ragazza lo bloccò.
- Inuyasha, ma insomma si può sapere cosa ti prende?-
- Cosa mi prende? Scusami se vedere le mani di un altro uomo sul corpo della mia ragazza mi manda in bestia..-sibilò
- T..ti stai riferendo a Key?-
- E a chi sennò?-
- Ma..Inuyasha, mi stava solo spiegando il modo esatto per tirare..- esclamò sorpresa.
I: - Ti avevo detto che ti avrei aiutata io..non potevi aspettarmi?-
Seccata per la velata accusa e i modi bruschi, Kagome indurì il tono di voce e lo sguardo.
- Sei stato tu ad andare via, non potevo certo aspettare che tornassi tu fermando il gioco..- esclamò sicura esponendo le proprie idee.
Inuyasha la fissò per diversi istanti e poi sospirò, la strinse a sé e poggiò la propria testa su quella della ragazza.
- Scusami, non volevo accusarti! È stata la gelosia a farmi parlare..-
- Dovresti fidarti un po’ più di me..- replicò lei, addolcendo il tono di voce.
- Non è di te che non mi fido, ma di chi vorrebbe essere al mio posto. Tu sei mia Kagome, mia e di nessun altro..- la baciò poi con irruenza, trascinandola nella camera. Cominciò a spogliarla lentamente, finché non avvertì la ragazza irrigidirsi tra le sue braccia.
- Inuyasha..- bisbigliò.
Capendo le preoccupazioni della ragazza, si affrettò a rassicurarla.
- Non voglio fare nulla, solo tenerti stretta..-
- Non fraintendermi, non è che io non ti desideri! È solo non vorrei che diventasse una questione meramente fisica..- gli disse esponendo le proprie paure.
- Ti ho già detto che tu sei qualcosa di più, Kagome..- la tranquillizzò e tornò poi a spogliarla. Non appena la ragazza rimase coperta esclusivamente dall’intimo, la sollevò tra le braccia e la depose delicatamente sul letto.
Si spogliò in fretta, rimanendo in boxer e la raggiunse accogliendola immediatamente tra le proprie braccia. Kagome si accoccolò sul suo petto, e dopo qualche bacio e carezza si lasciò andare al sonno.
Per Inuyasha invece la notte fu più lunga, continuò a rigirarsi smanioso, tormentato da diversi pensieri finché stufo non decise di porvi rimedio. Scostò delicatamente Kagome da sé, indossò solo il jeans e si avviò facendo meno rumore possibile verso l’altra ala della casa. Bussò ad una porta e attese finchè questa non si aprì. Koga con occhi assonnati, lo guardava perplesso.
- Inuyasha, che diavolo ci fai qui a quest’ora della notte?- chiese fissandolo.
- Ho un problema e solo tu puoi risolverlo..- disse seriamente.
Fattosi più attento alla conversazione, a causa del tono di voce di Inuyasha, con un cenno del capo lo invitò ad entrare. Il ragazzo non perse tempo a studiare la camera, si andò rapidamente a sedere sul letto evitando di incontrare lo sguardo di Koga..
- Allora, sentiamo, qual è questo problema che ti ha costretto a svegliarmi a quest’ora della notte?- chiese sforzandosi di assumere un tono che non risultasse infastidito.
- Promettimi che quello che ti dirò resterà tra noi..-
- Sai che di me puoi fidarti. Siamo amici,no?-
Inuyasha si limitò ad annuire in evidente difficoltà. Non sapeva come porre la domanda al suo amico senza passare per il classico fidanzato apprensivo e geloso..quello che in realtà era! Dannazione a Kagome e ai dubbi che gli creava..
- Senti, Koga, tu tra noi tutti sei quello che conosce e frequenta più persone..- cominciò, piantando le basi per un discorso, scomodo e complicato per lui.
Koga si limitò ad annuire in attesa che il suo amico continuasse..
- Hai mai sentito parlare dei fratelli Salvatore?- chiese serio.
- I fratelli Salvatore?- domandò sorpreso l’amico.
- Già, mi pare si chiamino Stefan e Damon!- esclamò infastidito.
Koga ci pensò su qualche secondo, assumendo un’aria concentrata..
- Ora che mi ci fai pensare, non credo di conoscerli di persona, ma ho sentito molte ragazze della nostra scuola parlarne in continuazione.. continuano a ripetere quanto entrambi siano belli e quanto una certa Elena sia una stupida perché non riesce a decidere con chi dei due vuole stare. Pare che lei faccia la preziosa solo per spassarsela con entrambi. Qualcosa del genere insomma, sai che non faccio poi molto caso a questi pettegolezzi..-
Inuyasha si limitò ad annuire troppo perso nei suoi pensieri.
“ Se di questi tipi ne parla l’intera scuola, devono essere davvero famosi come dicevano Kagome e le altre..Questa storia non mi piace..o meglio il modo in cui Kagome parlava di quel tizio e l’aria sognante che aveva sono due cose che non mi piacciono proprio per niente” pensò stringendo i pugni per il nervosismo.
- Perché volevi saperlo?- si informò Koga.
- Eh? Ah, no niente! Sembra che uno di questi tipi girasse intorno a Sango, Miroku era geloso ma si vergognava di venire qui e chiedertelo di persona..- ghignò scaricando tutta la colpa sul suo migliore amico.
- Capisco..del resto si sa..l’amore rende stupidi!- ghignò Koga prendendo in giro Miroku.
Salutato l’amico e per nulla felice delle cose appena apprese, tornò nella camera della ragazza. Si coricò nuovamente accanto a lei stringendola a sé..
“ Giuro che ti farò dimenticare di questo stupido tizio, Kagome..” pensò e carico di quella promessa fatta a sé stesso, si abbandonò anche lui al sonno. Non avrebbe permesso a Damon Salvatore di portargli via Kagome!




NOTE DELL'AUTRICE:
Ehm, salve, è passato un pò più di una settimana, vero? ^^'
Mi spiace davvero, io ci provo con tutto il cuore ad essere precisa, ma star dietro a mille cose è impossibile xD
Comunque, un capitolo soft, ma spero in grado di strapparvi qualche sorriso :) Nel prossimo capitolo i nostri belli diranno addio all'America, torneranno a casuccia e cominceranno i problemi..insomma, tra due capitoli saremo al punto in cui mi ero interrotta :D
Ringrazio enormemente tutti voi che continuate a seguire questa storia nonostante il modo orrido in cui è scritta. Mi spiace se sono un pò indietro con le risposte alle recensioni, ma recupererò anche con quelle :)
Grazie ancora e alla prossima :D
Bacii
P.S. Il solito link per la nostra gabbia di pazzi xD https://www.facebook.com/groups/758064124210814/
   
 
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