Fanfic su artisti musicali > MultiBand/Crossover
Segui la storia  |       
Autore: kiku_san    26/09/2008    8 recensioni
La televisione ha organizzato un maxi-show per celebrare la nuova musica tedesca che ha conquistato l’Europa. Ospiti d’onore? Ovviamente i Tokio Hotel, quelli che hanno aperto la strada a tutti gli altri. La manifestazione durerà quattro giorni, nei quali i gruppi e i solisti si contenderanno il favore del pubblico. Quattro giorni nei quali nasceranno conflitti, gelosie, rivalità, ma anche amicizie inattese e amori assolutamente imprevedibili.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cinema Bizarre, Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1

“ Avanti Tom dammi una mano con ste’ borse” la voce piagnucolosa di Bill, quella che faceva sempre quando aveva bisogno di aiuto o solo di qualcuno che facesse qualcosa al posto suo, raggiunse Tom mentre stava giusto buttandosi con tutto il suo peso sul letto.
“Arrangiati” urlò, fregandosene se il fratello lo avesse sentito o no. Cazzo aveva dieci persone dietro al culo che gli aprivano pure la porta e doveva sempre rompere le scatole a lui.
Si guardò attorno, la sistemazione era di suo gradimento. L’hotel dove erano alloggiati era veramente di lusso e vicinissimo al teatro dove si sarebbe svolta la manifestazione. Peccato che la maggior parte degli artisti era alloggiata lì, non aveva molta voglia di fraternizzare con gli altri fatte due eccezioni: Jimi che era loro amico già da molto e le Debbie Rocket. Con Georg si erano documentati ed erano arrivati alla conclusione che tutte e cinque erano degne di attenzione, ma lui in particolare puntava a Fie la solista, mentre Georg propendeva per Tan la batterista.
Si rilassò un po sul letto, poi uscì per andare a controllare che Bill non avesse avuto una crisi di nervi.
Proprio mentre passava davanti all’ascensore, le porte di questo si aprirono ed uscirono tre tipi che rischiarono di investirlo.
“Ehi scusa” fece un ragazzo dai capelli neri ed alcuni pircing sul viso, con un borsone in mano.
“Niente figurati” rispose automaticamente Tom, mentre si rendeva conto che quei tizi lui li aveva già visti da qualche parte.
“Ehi tu sei uno dei gemelli Kaulitz, il chitarrista” fece un ragazzino sorridendo.
“Sì sono Tom”
“Piacere io sono Kiro” il ragazzino gli tese la mano sempre sorridendo, “Loro sono Yu e Strify, siamo i Cinema Bizarre, cioè ne mancano ancora due, ma ce li siamo persi.”
“Kiro la vuoi piantare di parlare sempre per niente, ti muovi a cercare le camere.”
Quello che aveva parlato, Strify, sembrava un po’ teso e nervoso, strattonò Kiro e si rigirò la scheda magnetica in mano. Chissà perchè a Tom ricordava un po’ Bill, forse per il modo di fare aggraziato, forse per i lineamenti delicati.
“Su questo piano ci siamo noi” disse Tom.
“Avete riservato tutto il piano?” rispose con voce un po’ aspra Strify.
“A dire la verità pensavo di sì, però non ne sono sicuro.”
“Penso proprio di no ragazzino, ci sono un mucchio di camere su ogni piano.”
Quello che aveva parlato, Yu, lo guardò con aria divertita e un po’ arrogante.
-Ragazzino? Come si permetteva quell’imbecille di chiamarlo così?- pensò Tom, ma prima che potesse replicare, quello gli aveva già voltato le spalle inoltrandosi nel corridoio.
Quando entrò nella camera di Bill, lo trovò alle prese con Marlene a cui diceva dove disporre i suoi bagagli. Come erano lontani i tempi in cui dovevano trasportare da soli, non solo le loro valigie ma anche gli strumenti, ora erano serviti e riveriti in tutto e per tutto: una vita da nababbi.
“Ehi Bill sai chi ho incontrato in corridoio?”
“Babbo Natale?”
“Spiritoso! Tre dei Cinema Bizarre, hanno tre nomi assurdi, penso che siano dei mezzo giapponesi, anche se fisicamente non sembra proprio.”
“Non dirmi che stanno al nostro stesso piano?”
“Così pare, sul nostro stesso corridoio.”
“Merda, proprio quelli.”
“Devo assolutamente scoprire dove alloggiano le Debbie Rocket, speriamo almeno nel nostro hotel. Vado a chiedere a Georg.”
Prima di aprire la porta, Tom si voltò e aggiunse: “Ah sai, uno di quelli, Strify mi sembra o qualcosa del genere, ti assomiglia un po’.”
Bill si alzò alla velocità di un lampo e gli si avvicinò.
“Che cazzo stai dicendo, non mi assomiglia per niente, è uno sgorbio al mio confronto, non ha stile, non ha voce, è solo capace di copiarmi ma è una copia mal riuscita.”
“Ehi che diavolo ti prende?” Tom era sorpreso dalla reazione del fratello.
“Tutti continuano a dire sta’ cazzata, ma dove mi assomiglia si può sapere?”
“Che te la prendi a fare? Ho detto che ti assomiglia un po’ nel modo di fare, tutto qui. Cazzo c’è bisogno di prendersela così per una scemata del genere, io non ti capisco Bill.”
Bill si sedette sul letto, la voce divenne più sottile e Tom capì che avrebbe dovuto abbandonare l’idea di andare a cercare Georg, per restare a consolare un po’ il fratello.
“Ci sono delle fan che dicono che lui è bello come me.”
“Beh ti assomiglia un po’ ma non c’entra niente con te, adesso che ci penso bene è proprio diverso, tu sei unico Bill lo sai, sarai per sempre unico.”
Lo abbracciò stretto, sapeva che fra poco la crisi sarebbe passata.

^^^^^^^^^^^^


“Tra tutti quelli che esistono, ci dovevano assegnare le camere proprio sullo stesso corridoio di quei montati, che sfiga.”
“A me il chitarrista mi è sembrato simpatico” a Kiro quasi ogni persona stava simpatica, per cui il suo commento non fu neppure preso in considerazione.
“E così quello sarebbe il sexgott, santo iddio, chi si è inventato sta scemenza?”
“Beh sembra che faccia strage di ragazze, Yu ti devi rassegnare, le tipe in questi giorni non saranno tutte tue.”
“Kiro tu sei troppo ingenuo, non sai distinguere tra un bluff e uno tosto.”
“Fammi indovinare, chi è quello tosto?” Kiro fece la faccia assorta e pensierosa.
“Davvero spiritoso, tu cara la mia bestiolina tieni il conto e alla fine vedremo chi sarà il vincitore.”
“Yu ti informo che siamo qui per una manifestazione canora non per un torneo di scopate, forse non ti è ancora chiaro.”
Yu alzò le spalle al commento di Strify. “Bene vado a sistemare la mia roba in camera, poi che facciamo?”
“Per oggi non c’è nessun impegno, io per mio conto mi voglio rilassare un po’ prima di cena.”
“OK,allora ci si vede dopo” così dicendo Yu uscì, seguito da Kiro.
Strify rimase sdraiato sul letto, rilassarsi non era facile, era sempre nervoso prima di un impegno importante, avrebbe voluto vicino Shin, sicuramente lui sarebbe riuscito a calmarlo con la sua pacatezza, oppure Luminor che rimaneva sempre impassibile in ogni circostanza.
Ripensò all’incontro di poco prima, Tom Kaulitz non gli era proprio sembrato speciale, solo un ragazzetto rasta e neppure gli altri due gli facevano un grande effetto anche se non li aveva mai incontrati di persona, quello che lo incuriosiva era Bill, lui si che aveva carisma, doveva ammetterlo, gli sarebbe piaciuto conoscerlo ma nello stesso tempo era convinto che da quell’ipotetico incontro non ne sarebbe uscito niente di buono, pensava che fossero troppo simili per andare d’accordo, due prime donne non possono stare sulla stessa scena.

^^^^^^^^^^^^


Era ormai ora di cena, al ristorante dell’hotel tutta la sala era stata prenotata per gli ospiti.
Georg e Tom stavano parlottando al bar prima di sedersi a tavola.
“Allora hai scoperto qualcosa?” disse Georg all’amico con fare da cospiratore.
“Come no, le ragazze stanno nel nostro stesso hotel, dovrebbero scendere per cenare e quello sarà il momento giusto per sferrare l’attacco.”
“Siamo d’accordo allora, io mi prendo Tan e tu fatti chi vuoi.”
“Non ti preoccupare, lascia fare a me, ma Gustav dove si è ficcato?”
“L’ho visto nella saletta qui accanto parlare con un tipo biondo.”
Proprio in quel momento ecco apparire Gusti che chiacchierava animatamente con Shin.
“Ciao ragazzi” si avvicinò agli sgabelli dove Tom e Georg erano seduti, “lui è Tim.”
I due ragazzi seduti fecero un gesto di saluto al tipo accanto al loro amico.
“Tim? Scusa ma suoni in qualche gruppo?” chiese Tom.
“Lui è il batterista dei Cinema Bizzarre, ci siamo incontrati e ci siamo messi a parlare e non trovate strana la coincidenza che tra tutta questa gente, proprio noi due ci siamo conosciuti?”
“Dov’è lo strano scusa Gustav” Tom era rimasto un po’ interdetto, in effetti lo strano era che l’amico avesse fatto conoscenza con qualcuno in modo così rapido, indipendentemente da chi si trattasse.
“Beh lo strano è che siamo tutte e due batteristi mi pare ovvio.”
Tom e Georg annuirono.
“Certo che è ovvio, lo avevamo capito subito. Ma voi non eravate giapponesi?” replicò Georg un po’ interdetto.
Un’occhiataccia di Gustav gli fece capire immediatamente di aver detto una colossale cazzata.
Shin rise: “I nostri nome d’arte si ispirano ai manga giapponesi ma noi siamo tedeschi, altrimenti che ci faremmo qui.”
“Non sapevo che Tim fosse un nome giapponese” continuò implacabile Georg cercando di sistemare la questione, ma in effetti peggiorandola di più.
“Cazzo Georg ma sei proprio scemo, Tim è il suo vero nome, quello d’arte è Shin”
“Beh lo sapevo, possibile che non capite quando uno scherza?" cercò di rimediare Georg.
“Forse è meglio andare a tavola, mi sa che è ora e io comincio ad avere fame” si introdusse nel discorso Tom, che scese dallo sgabello e si avviò verso il ristorante.
Quando furono seduti tutti e tre e Gustav ebbe salutato il ragazzo biondo, Tom cominciò a lanciare insulti verso l’amico.
“Ma ti sei rimbecillito, cosa cavolo ti è saltato in mente.”
“Ma di cosa stai parlando?” domandò Gustav con stampata sul viso un’espressione sorpresa.
“Sto parlando di quel Tim o Shin o come cazzo si chiama.”
“Non capisco, è simpatico, abbiamo un sacco di interessi in comune.”
“Zitti non una parola, sta arrivando Bill, lo sai che si è fissato male con quel cazzo di gruppo e tu ci vai proprio a fraternizzare.”
Bill si sedette accanto ai quattro compagni, tranquillo e felice.
“Allora cosa sono quelle facce, c’è qualcosa che non va.”
“Niente di niente Bill, stavamo discutendo il menu” rispose ghignando Georg.
Al termine della cena, proprio mentre i quattro ragazzi stavano per lasciare il tavolo, Shin si avvicinò tranquillamente.
“Ehi Gustav ti va di andare a bere qualcosa al bar, i miei amici vorrebbero conoscervi, visto che dobbiamo passare quattro giorni insieme e molto probabilmente ci vedremo spesso non vedo perché si debbano rimandare le presentazioni.”
Bill guardò con un viso allibito prima Shin e poi Gustav.
“Zitto fratellino, poi ti spiego tutto” Tom si affrettò a sussurrargli nell’orecchio.
Al bar li attendevano Luminor, Strify, Kiro e Yu.
Erano seduti su dei divanetti e tutti stavano bevendo qualcosa.
Shin e Gustav fecero le presentazioni.
Bill squadrò Strify con sospetto e ricevette un'occhiata dello stesso tipo.
Kiro era entusiasta e divertito e Gustav cercò di sopportarlo per tutto il tempo che rimasero insieme, giusto quello di sorseggiare qualcosa facendo finta di trovarlo tanto simpatico, chiedendosi come faceva Shin a non averlo già ucciso.
Luminor era gentile ma un po’ freddo e staccato come era suo solito.
Yu non staccò gli occhi di dosso a Tom e quando lui lo guardò con quel suo sguardo un po’ obliquo, quello che faceva svenire le ragazze, gli si avvicinò.
“C’è qualcosa che non va amico?” gli fece Tom con sospetto.
“No, è che non riesco a capire cosa le ragazze trovino in te.”
“E perché ti interessa, hai una sorella?”
Yu si mise a ridere.
“Vedo che sei uno dalla battuta facile, anch’io non me la cavo male con le ragazze ed ero curioso di conoscerti.”
“Bene, due galli in un pollaio allora.”
“Proprio così, ma se ti sei guardato intorno stasera, direi che di galline ce n’è in abbondanza per tutte e due” rispose Yu.
I due si misero a ridere.
Più tardi in camera, Bill strillava furibondo.
“Io non riesco proprio a capire, ma allora lo fate apposta, ditemelo che è così.”
“E dai non farne una tragedia in fondo non sono antipatici, io e Yu ad esempio ci intendiamo benissimo ed anche Gusti e Shin e lo sai quanto è difficile Gustav.”
“Siamo metà di mille e proprio con loro dovete fraternizzare, siete degli stronzi.”
“Insomma Bill si può sapere che cazzo ti hanno fatto?”
“Sono i nostri rivali, quelli che vogliono soffiarci il posto nel cuore delle nostre fans.”
“Ma ti ascolti quando parli, in realtà quello che ti sta sulle scatole è Strify, hai paura che sia più bello di te ed in effetti devo dire che ha un bello stile e parecchio fascino” rise Tom, che non riuscì ad aggiungere altro perché una cuscinata in faccia gli fece morire le parole in gola.
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > MultiBand/Crossover / Vai alla pagina dell'autore: kiku_san