Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: SpiritIsForever    07/09/2014    3 recensioni
[Frozen]
Avete mai cercato di scoprire il mistero che si cela dietro i poteri di Elsa? La Disney ha dichiarato che sono nati con lei, ma... E' veramente così?
E se ci fossero altri motivi, altre spiegazioni? E se...?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Aveva provato a distrarsi con la lettura, scegliendo appositamente dalla vastissima biblioteca del palazzo reale i testi più voluminosi ed impegnativi, moderni ed antichi, spaziando da saggi filosofici a trattati economici, non disdegnando le scienze, la letteratura, l'arte e la politica, ottenendo sempre inevitabilmente lo stesso risultato: riusciva a rimanere concentrato costantemente per non più di qualche riga prima che la mente si abbandonasse a tutt'altri pensieri; quegli stessi libri adesso giacevano spalancati sulla scrivania, pieni di conoscenze e scoperte a cui il sovrano di Arendelle non riusciva ad interessarsi, per quanto provasse.
La sua attenzione si era spostata allora al fuoco che scoppiettava allegramente nel camino, alle fiamme vivaci ed arzille che danzavano nell'aria in un ritmo ipnotico, nella speranza di dimenticare lo scorrere del tempo e la realtà circostante. Ma non era servito a niente, se non ad accrescere ulteriormente l'agitazione che lo dominava. Se solo avesse avuto notizie!
Stava andando tutto bene?
C'erano complicazioni?
Gerda ed il bambino ce l'avrebbero fatta?
Accasciato sulla poltrona del suo studio, in un atteggiamento ben lontano da quello consono ad un sovrano, Kai si rassegnò a quella che si presentava come l'alternativa più insopportabile: aspettare.
Volse lo sguardo alla finestra, incontrando attraverso i vetri la fioca luce del crepuscolo; una vista inaspettata, che lo strinse in una morsa di panico. Da quanto si trovava lì? Quando l'avevano costretto a lasciare la stanza della regina il sole era ancora alto, ne era sicuro... Perché ci stavano mettendo così tanto? Suo figlio doveva assolutamente nascere in fretta, o il freddo invernale della sera avrebbe debilitato Gerda, e Dio solo sapeva cosa sarebbe potuto succedere!
In quel momento, quasi rispondendo ai suoi timori, la porta si spalancò rumorosamente ed un getto d'aria gelida entrò nella stanza, immediatamente seguito da una delle cameriere a servizio della famiglia reale.

<< Maestà! >>

Di fronte all'aspetto trafelato della donna, Kai si alzò con altrettanto slancio, esortandola a continuare.

<< Maestà, siete... Siete di nuovo padre, Altezza. Una bellissima bambina. >>

Una bambina... Kai era consapevole che molti regnanti avrebbero storto il naso di fronte alla realtà di aver fallito ancora una volta nel generare un figlio maschio, delusi di non essere riusciti in ciò che più ci si aspetta da ogni re; ma per quanto lo riguardava, questioni del genere non lo toccavano minimamente, anzi, traboccava di felicità al pensiero di stringere un'altra piccola principessa tra le braccia.

<< Mia figlia e la regina stanno bene? >>
<< Sono entrambe provate, ma sembra che non vi siano problemi di alcun tipo. Potete venire a vederle, Altezza. >>
<< Oh. Certo. >> Nonostante la smania di correre negli appartamenti di Gerda, Kai era rimasto pietrificato, ancora incredulo ed intontito. << Conducete da mia moglie anche la principessa. Ditele che sua sorella l'aspetta. >>

Guardò la cameriera inchinarsi in segno di commiato e aspettò che se ne andasse, prima di lanciarsi fuori dalla porta, nel corridoio.
Il percorso per giungere alla meta gli parve non finire mai. Quando finalmente mise piede nella camera, un'ondata di voci lo travolse: riuscì vagamente a distinguere le parole di congratulazioni da parte della folla che gli stava intorno, composta da servitori, cameriere, cuochi e cuoche, l'intero personale del palazzo.
E poi la vide. Gli sorrideva, visibilmente stanca ed affaticata, mostrando il sorriso più luminoso che avesse mai visto; i suoi capelli, prima raccolti in un'elaborata acconciatura, adesso le ricadevano dolcemente sulle spalle in morbide ciocche. Aveva perso il suo aspetto regale, eppure non era mai stata più bella agli occhi di Kai.

La sua Gerda, l'amica di sempre, con la quale era cresciuto condividendo tutto nelle giornate dell'infanzia passate insieme, nel giardinetto pensile che accomunava le loro case o bevendo una deliziosa tazza di cioccolata calda davanti al fuoco, mentre la nonna raccontava loro storie cupe del Nord. Proprio grazie alla nonna, infatti, aveva saputo dell'esistenza della Regina delle Nevi, una bellissima donna glaciale senza cuore padrona dell'inverno....
Non sarebbe mai riuscito a fuggire dal castello se Gerda avesse rinunciato a cercarlo. Non ricordava niente del periodo trascorso sotto il controllo della Regina, solo una terribile sensazione di gelo, nella testa, nelle ossa, nel cuore; gelo che solo Gerda, con determinazione e coraggio, era riuscita a sciogliere restituendolo alla vita.

Una volta tornati ad Arendelle, niente era più stato come prima: i due bambini legati da profonda amicizia si erano trasformati nel corso del tempo in un uomo ed una donna, ed il sentimento che li univa si era a sua volta evoluto in qualcosa di ancora più grande e complesso, qualcosa che aveva fatto capire ad entrambi che le loro strade non si sarebbero mai divise.
Subito dopo il matrimonio, inaspettatamente, il re, ormai prossimo alla morte, non avendo eredi li aveva eletti re e regina del fiordo, decretando che soltanto due persone tanto forti e regali da riuscire a sconfiggere la strega avrebbero potuto regnare con giustizia, agendo per il benessere dei sudditi.

Quanto doveva a Gerda! Non solo l'aveva salvato dalla Regina, ma tre anni prima gli aveva donato la sua primogenita, la futura regina di Arendelle, ed adesso un'altra creatura si aggiungeva alla famiglia, un'altra principessa, che riposava tranquilla cullata dalle braccia della madre.
Lentamente, Kai si avvicinò al letto, ansioso di vedere la piccola ma al contempo timoroso di svegliarla.

<< Gerda...E' stupenda. >>
<< Ti assomiglia moltissimo, siete due gocce d'acqua. >>

In effetti, i pochi capelli della bambina erano rossi, come i suoi, e Gerda lo assicurò che aveva i suoi stessi occhi azzurri, vispi e attenti.

<< Posso tenerla? >> Con molta attenzione Kai prese la figlia tra le braccia, stringendola teneramente a sé. << Ciao, amore. >>
<< Dov'è...? >>
<< Fatemi passare! Sono la principessa, voglio salutare mia sorella! E' nata mia sorella! >>

Una vocina squillante aveva fatto il suo ingresso nella stanza, portando una nuova ventata di allegria e felicità: ben presto il volto della sua giovane proprietaria riuscì faticosamente a farsi strada attraverso la marea di persone presenti. Nel vedere i genitori, le brillarono gli occhi:

<< Madre, padre! >>

Kai stese le braccia per accogliere la figlia: << Vieni, c'è qualcuno che vuole vederti. >>
La bambina non se lo fece certo ripetere, e corse incontro al padre accoccolandosi sulle sue ginocchia per poter osservare meglio la nuova arrivata. Un'espressione di assoluta meraviglia le si dipinse sul volto davanti a quell'inusuale spettacolo.

<< Oh, com'è piccola! >>

Guardando la sua primogenita esaminare minuziosamente il prezioso fagotto, Kai non poté fare a meno di constatare quanto assomigliasse a Gerda, nel corpo e nello spirito: altruista, forte coraggiosa, sincera, determinata; in lei riscopriva la bambina che era stata sua moglie, gli stessi occhi blu spalancati, pronti ad esplorare il mondo ed i suoi tesori. Istintivamente, le carezzò i lunghi capelli castani, anch'essi ereditati dalla madre, in un gesto pieno d'affetto.

<< Come si chiama? >>
<< Non abbiamo ancora scelto un nome, veramente. Tu hai in mente qualcosa per caso? >>

La bambina restò in silenzio per qualche minuto, in riflessione, stringendo dolcemente una delle minuscole mani della neonata. Poi, assumendo un tono solenne, emise il verdetto:

<< Anna, come la mia bambola preferita che sta sempre con me e mi vuole tanto bene. Voglio che anche lei mi voglia tanto bene, come io ne voglio a lei. >>


A quella dichiarazione i due genitori si fissarono, commossi ed orgogliosi. Non ci fu bisogno di parole.

<< E allora Anna sia, è deciso. >>

Kai non dubitava che un giorno Arendelle avrebbe avuto una regina degna erede di Gerda; adesso era convinto che Anna sarebbe stata parimenti fortunata, nell'avere a guidarla una sorella maggiore come Elsa.  





Mi è sembrato giusto aggiungere questo primo capitolo che avevo già scritto, altrimenti il prologo sarebbe sarebbe stato incompleto e non si sarebbe capito dove voglio andare a parare... Dal prossimo capitolo (sempre SE ci sarà un altro capitolo) ho intenzione di far apparire il protagonista maschile di questa fanfic, riuscite a indovinare chi potrebbe essere?
So che il titolo della storia non è il massimo, ma è quello più decente fra tutti quelli che potevo concepire; in futuro quasi sicuramente lo cambierò, comunque. Spero nelle recensioni di chiunque voglia scrivermi, e mi scuso per eventuali errori grammaticali, possono capitare. Spero che la lettura sia fluida ed interessante!
A presto! (spero) 

  
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