"Sarebbe stato tutto così facile.
Se solo ci avessi pensato prima, invece di ascoltare il consiglio degli stolti.
Ho sprecato così tanti anni a crucciarmi, e la risposta era fra le mie mani...
Chissà perché ci ho impiegato così tanto a capire...
Un cacciatore...
Un incantesimo ...
Una mela...
Sarebbe stato tutto così facile."
 
Pensa la regina, sfiorando con la punta delle dita il volto di quella fanciulla che per troppi anni aveva turbato i suoi sogni.
 
"Perché poi mi son data tanta pena?
Solo per lei?
A guardarla ora appare così insulsa, una come tante.
Bianca come la neve ....
Adesso è solo fredda come la neve."
 
Sospira la regina, soffermandosi a fissare il sangue che andava raggrumandosi sul petto di quella fanciulla, laddove aveva affondato il pugnale.
 
"Dovrà trascorrere ancora molto prima che il tempo inclemente cominci a disfare la mia bellezza, ma per lei, per lei basterà così poco...
La sua pelle, bianca come la neve, ingrigirà.
I suoi capelli, neri come l’ebano, imbiancheranno e cadranno.
Le sue labbra, rosse come il sangue, inaridiranno.
Accadrò tutto così presto ...
Sarebbe stato tutto così facile.
Se solo avessi capito prima.
Se non avessi sprecato anni dando adito alle parole folli della gente.
Tutte le mie preoccupazioni, tutti i miei problemi, non erano altro che un alone su uno sciocco specchio ...
Dopotutto, sono sempre stata io la più bella del reame."
 
Finalmente prende consapevolezza, rimirando i suoi lineamenti nei resti dello specchio in frantumi.
Finalmente si scruta con una luce nuova.
E dopo tanti anni, la regina, sorride.