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Autore: GryffindorTwins    08/09/2014    8 recensioni
La fine di questa storia è già stata raccontata, ma nessuno ha mai saputo come sono andate le cose all'inizio, nessuno ha mai saputo davvero come James Potter riuscì a conquistare il cuore di Lily Evans. Ed è per questo che vi offro la possibilità di scoprire gli eventi che hanno costretto i due giovani Grifondoro ad avvicinarsi, seppure sicuramente in modo molto diverso da come lo immaginate.
Un rincorrersi di situazioni comiche che includeranno il sottile sarcasmo di Sirius, la spavalderia di James, il coraggio di Lily e una promessa che salverà la pelle a Remus.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Stress

Hogwarts era illuminato dai raggi scarlatti del tramonto e un'atmosfera apparentemente serena avvolgeva la torre di Grifondoro, la cui vetta si ergeva dominando sull'oscurità della foresta proibita, dove la luce non riusciva a penetrare. 
A dispetto di come poteva apparire dall'esterno, dentro la torre la Sala Comune era in fermento e preda di un'agitazione che intimoriva gli studenti del primo anno. Sia tra quelli del quinto che tra quelli del settimo aleggiava lo scompiglio generale riguardo agli esami che si sarebbero tenuti a giugno, alla fine dei semestri.
Correva l'anno 1977 e Dicembre era alle porte. Dicembre. Erano trascorsi poco meno di tre mesi dall'inizio delle lezioni, e l'eccessivo trambusto che pareva possedere gli studenti era a dir poco preoccupante. A pensare bene ai severi ammonimenti con cui tutti i professori non si erano risparmiati di appesantire, sovraccaricare e minacciare gli allievi, specialmente quelli che avrebbero dovuto affrontare i M.A.G.O., c'era ben poco di cui sorprendersi. 
Lily Evans però recava i più seri segnali di uno stress già diventato quasi ingestibile, dopo solo tre mesi! Era meglio non pensare a come sarebbe stata ridotta alla fine dell'anno. 
Dal canto suo la ragazza era fermamente convinta che con le imminenti vacanze natalizie si sarebbe ripresa completamente. Povera illusa. Con tutto l'impegno che ci stava mettendo non sarebbero bastati sei mesi per liberare la sua mente provata. 
Non c'era da biasimarla totalmente però, considerando la sua rinomata competitività. Senza dubbio James Potter le aveva dato filo da torcere fin da subito. Da sempre lui era uno degli studenti con i voti migliori di tutta la scuola, ma il suo comportamento sconveniente lo aveva sempre tenuto ben alla larga dall'importante carica di prefetto. Di conseguenza Lily si era ritrovata vittima di un pericoloso shock all'inizio di quell'anno, quando aveva scoperto il suo compagno di prefettura e addirittura, Caposcuola.
Non aveva la più pallida idea di come quell'arrogante, presuntuoso, sbruffone, fosse riuscito ad ottenere la carica, ma si era costretta a mandare giù il rospo. 
Ma non era bastato solo quello, no, Potter si era impegnato a lanciare un'inopportuna sfida silenziosa a Lily, tentando di batterla con i voti in tutte le materie, e lei ovviamente non era proprio riuscita ad ignorarlo, faceva parte della sua natura.
Così si era buttata ancora più a capofitto nello studio, e malgrado tutti gli sforzi si era limitata ad eguagliarlo in quasi tutte le materie, riuscendo a superarlo solo in Pozioni. 
C'era anche da ammettere che da un paio d'anni il teppistello si era calmato, tanto da spingere perfino la stessa Lily ad ammirarlo segretamente l'anno prima. Ma era durato poco. Da quando era cominciato il trimestre lo detestava. 
Non sopportava i punzecchiamenti e le battute che era sempre pronto a rivorgerle, odiava quel sorrisetto sghembo che sfoggiava sempre e che praticamente tutte le sue compagne trovavano terribilmente affascinante, ma ciò che in assoluto le dava sui nervi fin da causarle il mal di stomaco dall'invidia era quell'aria perennemente rilassata e strafottente che pareva aver cucita addosso. Come se niente potesse turbarlo o farlo vacillare, come se si sentisse invincibile, e migliore di lei. 
Ma Lily non sapeva molte cose riguardo a James Potter. Praticamente non lo conosceva. Non sapeva che in realtà anche quel ragazzo aveva i suoi punti deboli, e soprattutto non aveva la minima idea di poter essere considerata la sua più grande debolezza. 


James scese la scalinata dei dormitori con la solita fierezza e tranquillità stampata in faccia, ed entrò nella Sala Comune con un plico di libri sotto braccio. 
Anche se non lo dava a vedere quell'anno scolastico si stava mostrando molto più duro anche per lui, che doveva  impegnarsi nel ruolo di prefetto, Caposcuola, Capitano della squadra di Quidditch e ovviamente nello studio, in cui aveva eccelso praticamente durante tutta la sua carriera ad Hogwarts e non poteva certo mollare ora. E poi c'era quella Evans, che lo spronava sempre a migliorarsi senza nemmeno rendersene conto. Stava facendo un favore anche a lei dopotutto, e proprio in quel momento sentì il bisogno di ricordarglielo.
La stanza era gremita di studenti, per la maggior parte tutti quelli del quinto e del settimo anno. Alle cinque del pomeriggio, rinchiusi dentro la torre, concentrati sui libri. Che tristezza. 
Lei era seduta alla scrivania in fondo accanto alla finestra. Stava china su una pergamena, i lunghi capelli lisci le ricadevano sulla schiena, dello stesso colore del fuoco che scoppiettava nel camino.
Si diresse con passo deciso alle sue spalle e la colse di sorpresa, avvicinando la bocca al suo orecchio e inspirando l'intenso profumo dei suoi capelli. 
Giglio.
"È una mia impressione o ultimamente i tuoi voti stanno notevolmente migliorando? Dovresti ringraziarmi, Evans." la sua voce sussurrata fece trasalire la ragazza, che si ritrovò la spina dorsale percorsa da un'orda di brividi e il cuore pulsante ad un'indicibile velocità.
Senza darle nemmeno il tempo di rispondergli a tono James si allontanò subito e sparì oltre l'entrata principale.
Lily era sbalordita, e furiosa. Ringraziarlo? Sul serio? E per che cosa, precisamente? Per le serate trascorse barricata nel dormitorio a studiare? Per la pelle arrossata dallo stress? Per aver portato al limite la sua dannatissima competitività e danneggiato irrimediabilmente la sua sanità mentale? E tante grazie, Potter.
Rimase tremante al suo posto stringendo la penna con tutta la sua forza, analizzando il livello di sfacciataggine che possedeva quel ragazzo. 
Una parte di lei, suo malgrado, non riusciva a scacciare il pensiero delle sue labbra che le sfioravano il lobo dell'orecchio e della voce calda e lievemente rauca che le sussurrava tanto vicino da poter sentire il profumo di menta del suo respiro. Rabbrividì, di nuovo.
Non trascorse molto tempo che il sistema nervoso di Lily cominciò a causarle invincibili problemi di concentrazione. Non ce la faceva proprio a continuare a rileggere quel saggio di Rune Antiche, fissava tutte quelle microscopiche parole e le veniva voglia di vomitare. I capelli le si erano arruffati a forza di infilarci le mani e a tirarli, la schiena e le gambe intorpidite dalla sedentarietà. 
Emmeline, la sua migliore amica, le si avvicinò, mettendole una mano sulla spalla "Tutto bene, Lily? Non credi che sia ora di sgranchirti un po' le gambe?"
La ragazza incontrò lo sguardo dolce e sincero dell'amica, che le sorrideva incoraggiante torturandosi la treccia bionda in cui era solita sacrificare i ricci ribelli. 
"Non so... Volevo finire questo saggio, prima." mormorò con un tono inespressivo, rivolta più a se stessa che a Emmeline.
"Sei sicura? Hai un aspetto un po'... Stressato, a dirla tutta." 
Quelle parole allarmarono Lily, e la convinsero finalmente a prendersi una pausa.
"Forse hai ragione, Emily." disse improvvisamente, alzandosi con uno scatto dalla sedia "Devo staccare. Ho bisogno di un bel bagno." 
"Sono felice di sentirtelo dire." sorrise la biondina, abbracciandola frettolosamente "Ci vediamo dopo nella Sala Grande, a cena." aggiunse poi imitando il tono sognante dell'insegnante di Divinazione "E ricordati di liberare la mente!"
Lily scoppiò a ridere, senza riuscire a ricordare l'ultima volta che le era successo.
Aveva veramente necessità di rilassarsi, di scacciare ogni pensiero fastidioso. Sebbene fosse consapevole di non essere un granché a Quidditch le venne voglia di salire a cavallo di una scopa e volare lontano, godersi la pura sensazione dell'aria che t'investe e scappare dalle preoccupazioni. Ciononostante per il momento si limitò a dirigersi verso il bagno dei prefetti.


Per la prima volta nella sua vita Lily Evans vide James Potter arrossire vistosamente, ma d'altronde anche lei si era sentita avvampare, e con ogni probabilità il suo colorito in quel momento era in tinta con il colore dei suoi capelli.
Era successo tutto talmente in fretta che il suo cervello ci aveva impiegato qualche istante per elaborare la situazione.
Lei era scivolata sul pavimento bagnato e finita con un tonfo a gambe all'aria appena era entrata nella grande sala in marmo bianco, correndo. 
Mentre raggiungeva la statua di Boris il Basito già pregustava l'acqua riempita dai bagnoschiuma profumati riscaldarle la pelle e rilassare le membra, e dopo aver pronunciato la parola d'ordine, Olmombreggiante, aveva preso la rincorsa imboccando l'entrata, vinta dall'impazienza di immergersi nella schiuma.
Ciò che non aveva neanche lontanamente previsto però, era stato di rialzarsi appena in tempo per vedere la schiena nuda di James sparire in mezzo a una marea di bolle nell'immensa vasca rettangolare.
Le gambe le tremarono e la ragazza temette di rischiare di cadere un'altra volta. Sulla vetrata colorata la sirena bionda russava. 
Poi James era riemerso e ora stava davanti a lei, guardandola con gli occhi nocciola sbarrati e un evidente rossore a colorargli gli zigomi.
Ci fu un istante interminabile durante il quale per pochi secondi i due rimasero a fissarsi, imbarazzati e senza parole.
James fu il primo a riprendersi e ragionando velocemente decise di approfittare della situazione. 
"Mi spiace deluderla, signorina Evans, ma come vede il bagno è occupato." ed ecco rispuntare quell'irritante sorrisetto, con tanto di fossetta. 
Lily era spiazzata, avvertiva un ingombrante groppo chiuderle la gola e impedire alle parole di uscire. Per di più non aveva la minima idea di che cosa ribattere, ed era la prima volta. 
James si prese quell'istante per ammirare gli occhi intensi della ragazza, verdi come gli smeraldi incastonati nei pomelli dei rubinetti d'oro. Voleva imprimersi nella memoria quella Lily Evans così imbarazzata e allarmata, la considerava come una vittoria personale ovviamente, ma senza goderci più di tanto. 
Al contrario, un'incontrollabile e inspiegato desiderio si fece largo nella sua mente, sempre più insistente fino a raggiungere le sue labbra, ma non nel modo in cui l'aveva concepito "Che c'è, Evans? Ti vuoi unire a me? La vasca è grande, accomodati pure." 
A quel punto Lily ritrovò la voce da qualche parte nelle profondità della trachea "Grazie per l'invito Potter, mi lusinghi. Ma mi trovo costretta a rifiutare." Acida, ferma, distaccata. Le era uscita proprio bene. Il suo tono era in netto contrasto con le guance che stavano praticamente prendendo fuoco, insieme alle lentiggini.
Senza restare lì impalata un secondo di più girò sui tacchi e imboccò l'uscita.


Dire che Lily fosse indignata era un eufemismo. Ed era anche profondamente turbata... Dai suoi stessi pensieri.
Quello che era evidente e che risultò chiaro perfino agli occhi di Emmeline e Mary, le sue amiche più strette, era che non si fosse affatto rilassata con un bagno caldo. Piuttosto pareva ancor più stressata di prima, se si potesse ritenere possibile.
Durante tutta la cena non era riuscita a toccare cibo, per quanto le pietanze di Hogwarts fossero come sempre appetitose.
Il suo stomaco era chiuso, la mente occupata dalla vivida visione appena avuta di James, immerso fino alla vita nella schiuma. Non ce la faceva a liberarsi del ricordo delle numerose gocce che percorrevano gli addominali del ragazzo. Non era particolarmente muscoloso ma nemmeno ossuto, aveva una corporatura equilibrata. 
Lily osservava lo stufato di rognone fumante nel piatto e non poteva far altro che ingurgitare altro succo di zucca, deglutendo fantasie inopportune, frutti della sua mente ormai priva di speranze. Si sentiva un idiota colossale, stupida e persa dietro a ridicoli ripensamenti su come si era svolta la scena e su quel particolare commento "Ti vuoi unire a me? La vasca è grande, accomodati pure."  
Gli occhi di James brillavano quando aveva pronunciato quella frase, e nonostante il tono canzonatorio che escludeva fraintendimenti quello sguardo da cerbiatto, circondato da ciglia folte e bagnate, divise in ciocche gocciolanti, le era parso tutt'altro che derisorio. Osservando il viso affilato e proporzionato, il naso diritto e le labbra rosse tirate in quel sorriso sghembo, e scendendo più in basso, sulla pelle lievemente abbronzata del collo e delle spalle, le era venuta l'inammissibile tentazione di accettare l'invito. 
Lo stomaco si richiuse in una morsa più stretta, che le tolse quasi il fiato quando alzò lo sguardo e incontrò quello di Potter, che rideva e scherzava dall'altra parte del tavolo. Riportò frettolosamente l'attenzione sul suo piatto, ignorando le domande preoccupate che le sue amiche le rivolgevano.
"Sei sicura di stare bene, Lily?" 
La ragazza scosse il capo "No, mi gira la testa. Scusatemi, credo sia meglio andare subito a letto, ho bisogno di riposare." ...dormire e dimenticare gli ultimi avvenimenti. 
Sotto lo sguardo perplesso dei compagni che la circondavano Lily si alzò e si diresse a grandi passi verso l'uscita. Percepiva i suoi occhi puntati sulla schiena ma non si azzardò a voltarsi per controllare. Probabilmente era un'altro scherzo che gli giocava la sua mente esausta.    





 
*NOTA DELL'AUTRICE*
Ho pensato ai genitori di Harry e mi è venuta questa idea di raccontare come era riuscito James Potter a conquistare il cuore di Lily Evans, e poi il mio cervello ha cominciato a elaborare questa storia che inizialmente doveva essere di un capitolo solo ma poi ho cominciato a scriverla... e mi sono lasciata trascinare. 
Quindi alla fine è venuta fuori una fan fiction di 4 CAPITOLI, e questo è il primo, spero davvero che vi sia piaciuto e che vi abbia incuriosito.
Senza spoilerare troppo vi anticipo che nei prossimi capitoli succederanno parecchi colpi di scena, ci saranno delle situazioni molto comiche, romantiche e anche avventurose, con la partecipazione anche dei Malandrini... Mi fermo sto anticipando troppo!
Vi ringrazio per aver letto fino a qua, già che ci siete potreste dirmi cosa ne pensate, ci tengo molto ai vostri pareri e accetto anche critiche costruttive (giustamente). 
Ora mi smaterializzo perché mi sono dilungata anche troppo e non voglio annoiarvi! L'inizio della scuola è in agguato e mi ruberà del tempo, ma spero di poter aggiornare il prima possibile!
Se volete contattarmi su Twitter vi lascio il link del mio account:
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