Eccomi, nuovamente di corsa...
ç_ç Sapete perchè? Sfruttamento di maggiorenne da parte dei miei per la vendemmia... Quindi ho giusto il tempo di aggiornare prima di andare a spaccarmi la schiena... Evvai!! T_T
Per questo capitolo, avviso di dover mettere un piccolo avvertimento!
Non adatto ai deboli di stomaco!
Ok, non ci sono scene troppo esplicite, comunque mi sono fatta prendere un po' la mano dalla perversione di Zabuza ed alla fin fine mi sono divertita a fare la sadica... Kukukukuku!! (Risata alla Orochock!)
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito e anche chi ha messo la raccolta tra i preferiti!
ç_ç Sapete perchè? Sfruttamento di maggiorenne da parte dei miei per la vendemmia... Quindi ho giusto il tempo di aggiornare prima di andare a spaccarmi la schiena... Evvai!! T_T
Per questo capitolo, avviso di dover mettere un piccolo avvertimento!
Non adatto ai deboli di stomaco!
Ok, non ci sono scene troppo esplicite, comunque mi sono fatta prendere un po' la mano dalla perversione di Zabuza ed alla fin fine mi sono divertita a fare la sadica... Kukukukuku!! (Risata alla Orochock!)
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito e anche chi ha messo la raccolta tra i preferiti!
誕生日おめでとう Tanjoobi Omedetoo
Buon compleanno Zabuza!
Ricordò in quel momento come aveva iniziato la giornata, la quale sarebbe potuta sembrare come tante altre, eppure per lui era speciale.
Pensandoci bene, quel giorno aveva diversi punti interessanti ed infine sarebbe diventato un uomo a tutti gli effetti.
L'odore del sangue non faceva altro che eccitarlo ancor di più ed una volta che se ne fu versata la prima goccia, non gli passò nemmeno per la mente di fermarsi prima di averli eliminati tutti quanti.
La scintilla era scattata con Shintaro, il suo compagno in tutti quegli anni, il kunai era entrato nelle sue viscere come se fosse stato di burro.
Perchè non si fermò una volta che ebbe superato la sua prova?
E perchè mai avrebbe dovuto farlo?
Era troppo piacevole vederli cadere uno dopo l'altro come piccoli insetti insignificanti, in fondo erano proprio quello.
Era troppa l'estasi che si generava quando, squarciandoli senza alcuna fatica, il sangue si versava in laghi di morte.
E in quel momento seppe che soltanto uno era ancora in vita, nascosto tra i cadaveri dei compagni, tremante e terrorizzato come un verme che striscia nel loro sangue.
Poteva sentire l'odore della sua paura e ne rise.
Non fu difficile trovarlo, inesperto com'era l'altro al suo confronto.
Lo guardò dall'alto verso il basso, l'altro non ebbe nemmeno quel coraggio dettato dalla disperazione necessario per tentare una misera fuga.
Un ghigno gli si disegnò sul viso.
" Buon compleanno a me..."
Intono la nenia dei propri auguri con tono cupo mentre affondava la lama nel suo collo e quello esalava il suo ultimo respiro strozzato.
Arrivato a quel punto non gli rimaneva altro da fare se non attendere che qualcuno arrivasse a prenderlo.