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Autore: Sophie_moore    09/09/2014    5 recensioni
Lucy si guardava intorno, le mani appoggiate sui fianchi prosperosi e le gambe leggermente divaricate.
”Dovrò comprare dei lucchetti da mettere alla finestra”, pensò, mentre sospirava e iniziava a raccattare le coperte del letto sparse per la stanza.

Piccolo parto su una coppia in cui non sono proprio ferrata, spero che comunque vi piaccia =)
Un abbraccio!!
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'll be your home

 

Lucy si guardava intorno, le mani appoggiate sui fianchi prosperosi e le gambe leggermente divaricate.

“Dovrò comprare dei lucchetti da mettere alla finestra”, pensò, mentre sospirava e iniziava a raccattare le coperte del letto sparse per la stanza.

Sapeva benissimo cos'era successo in casa sua: erano entrati quei due pazzi scatenati di Natsu ed Happy e avevano iniziato a fare la lotta per un qualche motivo, quasi sicuramente a caso.

<< PORCA PALETTA! >> imprecò, inciampandosi sul tappeto tutto arricciato e rischiando di ammazzarsi per terra. Per fortuna che c'era il comodino nella stanza (che ci faceva il comodino in mezzo al salotto??), per cui ci si appese e non cadde.

Lanciò con stizza le coperte sul letto, andò ad aprire il frigo dopo aver constatato che non aveva proprio voglia di iniziare a mettere a posto l'ennesimo casino, e vide che era vuoto. Completamente. C'era solo una busta di insalata, e neanche intera. Basta, aveva raggiunto il limite. Non poteva tornare a casa e trovarla così tutte le santissime volte! Oh, ma questa era l'ultima volta che lo permetteva; era l'ultima volta che permetteva una cosa del genere.

Decise di lasciare tutto così, prendere di nuovo la borsa e uscire a comprare tutto quello che le avevano rotto, mangiato e preso in prestito. Non ne poteva davvero più, chi glielo faceva fare di stare così tutte le volte? Spendere tutti i suoi soldi per riparare i danni che avevano fatto quei due? Non le rimaneva niente per sé, non poteva comprarsi niente di niente perché i Jewel che riceveva come ricompensa per le missioni andavano nel rimpolpamento del frigorifero e della dispensa.

Camminava per Magnolia con un Diavolo per capello. Avrebbe dovuto prima dire a quei due che la sua pazienza era finita, quindi si diresse per prima cosa in Gilda. Era sicura di trovarli lì, ma non vedendo risse nel grande salone le sorse un enorme dubbio.

<< Mira, per caso sai dove sono quei due? >> domandò alla barista, che le fece un grande sorriso cordiale, un classico da Mirajane Strauss.

<< Non te l'hanno detto? Sono partiti questa mattina presto, dovrebbero rientrare entro un paio di giorni. >> le disse, riempiendole un bicchiere di acqua frizzante.

<< Oh, grazie. >> Lucy bevve l'acqua tutta d'un fiato, prese dei profondi respiri e battè una mano sul bancone. << Devo andare a comprare. >> annunciò seriamente. Salutò l'amica con la mano e se ne andò, pensando che avrebbero trovato una bella sorpresa al loro ritorno. Oh, sì. Lucchetti alle finestre e al frigorifero, combinazioni per gli armadi e una trave per il bagno. Sarebbe stato scomodo, ma era un esempio solo per far passare loro la voglia.

Dovette soprattutto fare attenzione che tutte le sue compere fossero a prova di magia, altrimenti non solo si sarebbe trovata la casa in uno stato pietoso, ma probabilmente non ce l'avrebbe neanche più avuta, una casa. Per fortuna conosceva un negozio che faceva al caso suo, con tutto l'occorrente anti-magia.

Estremamente soddisfatta, gongolò fino al supermercato, dove fece una grande spesa per riempire tutto quanto. Voleva comprare cibo da non sapere neanche dove metterla, perché sapeva che sarebbe durato per molto tempo. Non ci credeva, finalmente avrebbe avuto il frigorifero pieno una volta tornata a casa dalla gilda! E il letto fatto! E i mobili al loro posto! E niente di bruciacchiato o direttamente incenerito! E i vestiti dentro l'armadio!

Insomma, non vedeva l'ora di tornare dentro l'appartamento e iniziare a sistemare i vari deterrenti, infatti si mise quasi a correre lungo il fiume.

<< Fai attenzione, signorina! >> le dissero i soliti due pescatori, mentre andavano dalla parte opposta della ragazza.

Lei li salutò e sorrise, aprendo le braccia per mantenersi in equilibrio. Procedeva lentamente, un passo davanti all'altro, osservava gli stivali neri che si muovevano sul bordo, mentre pensava a che combinazione avrebbe usato per i vari lucchetti. Si mise anche a canticchiare, mentre saliva la piccola scalinata di casa e apriva la porta.

Ritrovò tutto il casino che aveva lasciato con un senso di pace. Pensava si sarebbe arrabbiata come una bestia, pensava che avrebbe ricominciato ad imprecare e a dare in escandescenze, ma si trovò a sorridere come una scema.

<< Forza! >> si diede la carica da sola: si tirò su le maniche, si fece una coda alta con un foulard rosso e iniziò a sistemare. Come faceva sempre, del resto.

Ma poi, perché si era arrabbiata così tanto, lo sapeva che Natsu ed Happy facevano così, iniziavano a giocare e perdevano il controllo dopo poco, con Happy che volava in giro e Natsu che cercava di prenderlo con qualsiasi mezzo a sua disposizione.

Chissà dov'erano quel giorno. Lei era stata in missione senza di loro, perché richiedeva espressamente una ragazza: doveva fare da cameriera in un bar e recuperare più informazioni possibili, per cui era andata con Lluvia e Lisanna, in modo da essere al sicuro. Era ovviamente andato tutto bene, a parte qualche uomo che flirtava con loro, niente che non succedesse anche a Magnolia comunque, ed erano tornate quella mattina.

“Staranno bene?”, si chiese la ragazza, mentre spingeva il comodino nella giusta posizione e appiattiva il tappeto. Si guardò intorno, si asciugò una gocciolina di sudore che le colava dalla tempia e fece un sorriso soddisfatto. Ecco, adesso era tutto in ordine e pulito, poteva iniziare a riempire il frigorifero e la dispensa.

 

Dopo un'altra ora aveva finito, si sentiva fiera di se stessa e particolarmente esausta. Si buttò nel letto e si mise a fissare il soffitto, perdendosi nei suoi pensieri. Era un po' preoccupata che quei due facessero danni, o tornassero malandati, oppure che non tornassero neanche. Quel pensiero la fece rabbrividire: come poteva anche solo immaginarsi una vita senza Natsu, che le metteva in disordine la casa? Che le svuotava il frigorifero? Che arrivava nell'esatto momento in cui aveva bisogno di lui? Che riusciva a farle dimenticare ogni brutto momento solo facendole un sorriso?

No, no, non avrebbe potuto. E pensare che non si conoscevano da neanche un anno, era così felice di essere scappata e averli incontrati, in quella piazza. Adesso che ci pensava non era ancora riuscita a spiegare loro quanto fosse grata. Magari avrebbe potuto portarli fuori a cena, o preparare qualcosa per quando sarebbero tornati. Ma quando sarebbero tornati? Non sapeva che tipo di missione avessero accettato, poteva essere una missione da poche ore o una da due settimane, o addirittura mesi, e lei sarebbe rimasta sola. Sì, Mirajane aveva detto che sarebbero tornati entro un paio di giorni, ma non si poteva mai sapere con i membri di Fairy Tail, era sempre una scommessa contro il mondo.

Si mise di lato, rannicchiandosi su se stessa e abbracciando il cuscino. Perché non tornavano ancora? Era quasi sera e non si vedevano ancora, né li sentiva parlare dal fiume, né bussavano alla porta.

Sbuffò, preoccupata, e si tirò seduta sul letto, sempre stretta al suo fidato cuscino. Oh porca miseria, si era anche dimenticata di sistemare i lucchetti e le cinghie, aveva solo messo a posto come faceva sempre.

Questo pensiero le fece scattare un campanellino d'allarme. Non le importava. No, non le importava affatto dover mettere in ordine, voleva solo che quell'altro fosse con lei.

Ecco qual'era il suo problema. Ecco cosa voleva dire quando si incantava a guardare Natsu e a pensare a quanto fosse tenero e carino. Si era presa una cotta per il suo migliore amico. Il cuore le batteva all'impazzata, sentiva il fiato farsi sempre di rado e le pupille si sgranavano a dismisura. Oh no, non era una cotta! Non era una cotta, si era proprio innamorata!

<< Accidenti! >> imprecò a bassa voce. In un paio di secondi era tutto diventato più chiaro, ed era anche lampante che avrebbe dovuto sopprimere quel sentimento che, ora che si era rivelato, le rendeva faticoso anche respirare. Avrebbe dovuto nascondere, celare, fare finta il più possibile, rivelarlo solo quando sarebbe stato insopportabile. Maledizione, perché non si era innamorata di qualcuno che avesse chiaro cosa fosse l'universo femminile? Natsu non era ancora cresciuto abbastanza per sapere cosa volesse dire innamorarsi. Non poteva pretendere che la trattasse da principessa, che la corteggiasse, che le dicesse che era bellissima anche in pigiama. Non poteva pretendere proprio nulla, perché Natsu Dragneel non ci capiva niente di donne e non sapeva assolutamente come comportarsi in un fidanzamento.

Perciò, Lucy non poteva fare altro che aspettare. Non solo aspettare che tornasse a casa, il che la faceva davvero innervosire, ma anche aspettare che lui si accorgesse di lei.

Eppure non era così triste come pensava. Beh, la sua idea di storia d'amore era ricevere una dichiarazione improvvisa da uno sconosciuto e vivere insieme per sempre, con regali e complimenti tutti i giorni;per cui questa storia d'amore sarebbe stata decisamente diversa.

Ma in fondo andava bene così, andava bene anche solo averlo affianco. Si accorse di avere un grosso sorriso sul viso solo quando bussarono alla porta.

Corse, la spalancò e si buttò tra le braccia di chi le stava davanti. Non aveva avuto bisogno di guardare per sapere che era Natsu e che era finalmente tornato.

<< Yo, Lucy... che succede? >> le domandò il ragazzo dai capelli rosa, scambiandosi un'occhiata con Happy. Il gatto scosse la testa, confuso quanto il suo migliore amico.

<< Lucy... stai bene...? >> Happy svolazzò attorno alla ragazza, mettendole una mano sulla testa.

<< Sì... sì, sto bene. >> Lucy si staccò e si asciugò una lacrima solitaria, per sorridere e darsi della scema mentalmente. Che senso aveva piangere, se tanto poi non avrebbe potuto spiegare il motivo della sua tristezza? Avrebbe dovuto fare molta pratica, ecco. << Allora? Che missione era? >> domandò, sorridendo.

<< Niente di che, dovevamo solo non fare danni. >> il ragazzo sorrise enormemente di rimando, facendole dimenticare qualsiasi brutto pensiero.

<< Però ci sei mancata! >> l'Exceed le si strusciò sulla faccia, per poi mettersi sulla sua spalla.

<< Anche voi mi siete mancati. >> Lucy diede una carezza ad Happy e si spostò dall'entrata della casa, per far entrare Natsu. << Mangiamo qualcosa? >> propose, raggiante.

Andava bene così, pensò Lucy. Andava bene cucinare, andava bene mettere a posto ogni volta che facevano disastri, andava anche bene dover ricomprare tutto quello che mangiavano/rompevano. Andava bene tutto, finché lei avrebbe avuto la possibilità di stare in compagnia di Natsu,averlo vicino e potergli parlare, e magari fargli capire, con tutta calma, che era innamorata di lui.

 

Era di nuovo sola. Happy e Natsu erano andati a casa da poco, e la casa era di nuovo silenziosa, solitaria. Gli acquisti di quel pomeriggio erano nascosti sotto il letto, in una borsa di plastica praticamente dilaniata dal peso e dagli oggetti di ferro.

Era abbastanza sicura che non li avrebbe mai usati, avrebbe potuto tenerli per il compleanno di Gajil e darli a Levy per fare bella figura.

Si mise in doccia per sciacquarsi leggermente, non una vera e proprio doccia, solo rinfrescarsi dai suoi pensieri strani, i primi pensieri verso il suo migliore amico che non era più il suo migliore amico. Ridacchiò, si avvolse in un asciugamano ed uscì dal bagno, sdraiandosi sul letto.

Dopo tutto il panico iniziale, stava bene. Non era triste, non soffriva, era solo scombussolata.

 

Time's falling ot of these hands

I'll let you leave me...

 

Lo avrebbe lasciato andare, se era quello che voleva. Non avrebbe mai tappato le sue ali di drago solo per farlo stare con lei, non era così egoista. In qualche modo sapeva di avere un posto speciale nel cuore del drago di fuoco, quindi sarebbe stata un punto fermo a prescindere. Era già qualcosa, no? Non era proprio il modo giusto, ma andava così. Davvero, doveva solo abituarsi all'idea di avere occhi diversi, adesso.

Sentì bussare alla finestra sopra al letto e si stupì. Chi poteva essere?

Si sporse e vide la faccia sorridente di Natsu, con un sasso in mano. << Lucy!! Fammi entrare! >> le disse, con la sua solita verve. Sembrava un ordine, ma non lo era assolutamente. Lei aprì la finestra, andando ad indossare le prime cose che le capitavano in mano, almeno per non presentarsi completamente nuda.

<< Devi dirmi qualcosa? >> gli chiese, non appena il ragazzo sbucò dalla finestra e si sedette a gambe incrociate sul letto.

<< Mhm... prima perché mi hai abbracciato? >> la domanda uscì così, a bruciapelo, che Lucy non ebbe quasi il tempo per capire effettivamente cosa intendesse. Stava per rispondergli in tutta sincerità, ma si trattenne.

<< Perchè non avrei dovuto? Non lo faccio spesso? >> cercò di rigirare la frittata.

Natsu prese dei profondi respiri col naso, per poi storcere le labbra e fare una smorfia. << Non era un abbraccio normale, e anche adesso sei nervosa, lo sento. >>

Lucy sospirò: si sedette di fianco a lui sul letto e iniziò a toccarsi i capelli, leggermente in imbarazzo. Doveva trovare una balla in fretta, o l'ingenuità del ragazzo, quella che trovava tenera, l'avrebbe fregata.

<< Hai un buon profumo, hai usato un nuovo bagnoschiuma? >> Natsu si avvicinò a lei, annusandole il collo ed il viso.

Con che cavolo di nonchalance si avvicinava così? E perché faceva quelle cose così imbarazzanti, di punto in bianco??? << Ma che fai? >> gli chiese, arrossendo violentemente.

<< Lucy, sei sicura di stare bene? Hai il cuore che batte fortissimo. >> appoggiò l'orecchio sul cuore della ragazza, per constatare se effettivamente quello che percepiva con i sensi di drago fosse realtà. E sì, lo era, la sua adorata amica Lucy aveva qualcosa di strano che non gli voleva dire.

 

In this time

In this place

This moment is all we have

And tomorrow, we never know

 

<< La smetti di fare cose strane?? >> Lucy chiuse gli occhi e gli diede uno schiaffo sulla testa.

Natsu scoppiò a ridere di gusto. << Sei tornata!! Ciao, Lucy! >> le diede un bacio sulla guancia, per poi fare uno di quei sorrisi super innocenti che facevano sciogliere le gambe a tutti. Ad una certa bionda in particolare.

<< Ma smettila... >> sbuffò, incrociando le braccia al petto. Non riusciva a trattenere un sorrisetto, però. Ecco cosa le piaceva di lui, riusciva a farla tornare normale con una sola risata.

 

Wherever you go

Whatever you see

I'll be the place

And I'll be your home

 

<< Natsu... posso dirti una cosa? >> Lucy gli prese la mano e gliela strinse. In qualche modo voleva dirgli quello che provava. Lui annuì, sereno come solo un tontolone come lui poteva essere. << E' imbarazzante.. ma devi saperlo. Okay, allora.. >>

<< Sei tanto nervosa Lucy, di nuovo. Eri nervosa anche quando Asuka ci ha chiesto di baciarci. >> si ricordò lui, alzando leggermente gli occhi al cielo. Poi battè il pugno sul palmo della mano, illuminato da una grande idea. Senza stare a pensare ancora si avvicinò pericolosamente a Lucy e le diede un bacio. Casto, per carità, ma sempre un bacio. << Se faccio qualcosa che ti rendeva nervosa, adesso quello che dovrai dirmi sarà più facile, no? >> sorrise tranquillo. << Però hai le labbra morbide, lo sai?? >> gliene diede un altro. << E hanno un buon sapore! >>

Lucy era andata. Non ce la faceva più, aveva ricevuto ben due baci dal suo nuovo innamorato e non aveva assolutamente idea di come comportarsi. In più, quell'imbecille, non sapeva neanche che era innamorata, a mala pena se n'era accorta lei!!! Che cos'avrebbe fatto adesso? Non riusciva a pensare, l'unica cosa che stava nella sua mente era il bacio di Natsu, un qualcosa di dolce ed innocente che le aveva fatto venire le palpitazioni.

<< Lucy...? Ehi, Lucy, ho fatto qualcosa di male? Ti sei arrabbiata, forse? >> il ragazzo le sventolava la mano davanti alla faccia, ma quella non rispondeva. Non dava nessun segno di vita, in effetti. << Luuuuuuucyyyyyyy, rispondimi!! >> la prese per le spalle e la scosse violentemente, dopo il quale la ragazza diede un segno di essere ancora viva. Gli prese il viso tra le mani e lo baciò, meno innocentemente.

<< Mi piaci, avrei voluto aspettare per rendermene conto per davvero ma non ce l'ho potuta fare. Adesso... adesso noi siamo comunque amici, siamo una squadra e non cambierà nulla, promesso. Solo... >>

<< Anche tu mi piaci! Non era abbastanza chiaro? >> la interruppe il ragazzo, tranquillo come una pasqua.

<< Eh, in che senso? >> lei sbattè le palpebre. Era quasi sicura che avesse frainteso, conoscendolo.

<< Beh sono sempre qui, mi dai da mangiare e mi fai dormire nel tuo letto – Non è che ti faccio dormire, è che lo fai e basta, lo corresse mentalmente lei -, e poi sei sempre simpatica e disponibile. >> infatti non aveva capito un tubo.

Ma era a posto così. << Non è la stessa cosa... ma non abbiamo fretta. Aspetterò. >> Lucy sorrise e si sdraiò sul letto, poco dopo avergli baciato una guancia.

<< Cosa? >>
<< Vuoi dormire qui? >> non c'era niente di male, alla fine dormivano insieme da quando si conoscevano. Lui annuì decisamente confuso. << Natsu, volevo solo dirti che qualsiasi cosa accada, io ci sono. Casa mia c'è. Se vorrai, potrai sempre contare su di me. >> disse prima di spegnere la luce e lasciarli al buio.

<< Lucy non ho capito... >>

<< Non importa, va bene così. >> la ragazza sorrise e gli si appoggiò alla spalla, serena. Ora andava bene, ma domani avrebbe dovuto spiegargli tutto in un modo molto e molto semplice.

 

 

 

 

 

Sophie's space____

Ecco la mia nuova follia!

La canzone che sta lì in mezzo è la ending di un anime che ho adorato, Devil May Cry, e che penso sia molto sensata in questo contesto.

Inoltre, prima di lasciarvi andare a vomitare per lo schifo/troppi zuccheri, volevo solo dire che questa è una piccola shot dedicata alla mia Hachi, grande fan della Nalu e della tontaggine di questi due <3

Che altro dire, spero vi piaccia comunque e che mi facciate sapre cosa ne pensate =D

Un grande abbraccio, Sophie <3

  
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